venerdì 4 febbraio 2011

BIDONI PER L'UMIDO? Speriamo di no...



I cassonetti color marrone accanto a quelli per la raccolta di vetro, plastica e carta, sono una bella sorpresa. Ad essi è legato il destino molto prossimo del nostro territorio.
Quanta sporcizia vogliamo continuare a nascondere sotto il tappeto? Vogliamo continuare a perpetrare comportamenti che "ingrassano" il volume delle discariche oltre che i conti in banca di chi gestisce questi siti o costruisce inceneritori? Vogliamo che si spolverino con ceneri tossiche le nostre campagne e che queste entrino nella nostra catena alimentare?
Il ricordo delle parolo di PAUL CONNETT è molto troppo vivo perchè si risponda distrattamente a queste domande. E ancora: quanti rifiuti vogliamo continuare a gettare nelle discariche dei vicini (dato che nessuno le vuole nella propria città)?

Quando gli amministratori di Canberra posero questa domanda ai loro cittadini, alle loro associazioni... questi risposero "ZERO". Ecco com'è nato lo slogan RIFIUTI ZERO che è uno slogan, certo, ma che alcuni paesi (piccoli come Capannori, ma anche grandi come Seattle; lontane come Vedelago, ma anche vicine come Melpignano) hanno trasformato in realtà.

Ad Altamura abbiamo una raccolta differenziata a livelli vergognosamente bassi, ma talmente bassi che non si facesse sarebbe meglio, dato che il 7% di differenziata non giustifica neanche la realizzazione di cassonetti appositi o di contenitori nuovi per sostituire i vecchi.
Ve le ricordate le campane verdi per il vetro interamente di plastica? Sapete che ora sono a loro volta un rifiuto ammassato nel deposito all'aperto della Tradeco sullo stradone tra via Corato e via Gravina? Chissà se esiste una raccolta differenziata per i cassonetti della differenziata?

La nostra viva speranza è che non abbiano fatto la stessa fine le mini-pattumiere distribuite 6 mesi fa dall'ATO BA4 (qui l'opuscolo) e che ora serviranno per raccogliere la frazione umida dei nostri rifiuti (pane, pasta, riso, carne, pesce, scarti di frutta e verdura, gusci d'uovo, filtri di the, fondi di caffé, avanzi di cibi cotti e crudi,tovaglioli di carta, carta da cucina, scarti verdi di giardino e orto, fiori, foglie secche). Senza tutta questa roba e differenziando bene CARTA, VETRO e PLASTICA (aggiungimoci pure l'alluminio) la nostra pattumiera potrebbe essere svuotata anche una volta al mese. Chi come noi è abituato a raccogliere l'umido per sfamare cani e gatti e/o compostarlo nel proprio orto/giardino, questa esperienza l'ha già fatta: ci si sente più leggeri.

Oggi differenziando la frazione umida abbiamo (noi altamurani) la possibilità di giustificare la spesa che abbiamo sostenuto per comprare tutti quei cassonetti colorati! Sempre che, ovviamente, la sperimentazione di un anno diventi una previsione definitiva nel nuovo contratto d'appalto per i rifiuti.
Ci piacerebbe che tutti gli altamurani dai più raffinati ai più cozzali collaborassero, ma perchè ciò accada sono fondamentali quattro cose:
1. una campagna di sensibilizzazione martellante e per almeno un anno su tv e radio locali (quella di 6 mesi fa è stato un inutile spreco di energie e soldi) e che in questa campagna siano coinvolte le scuole di ogni ordine e grado e gli amministratori pubblici che danno l'esempio;
2. che si predispongano dei controlli a campione sulla condotta dei cittadini;
3. che si facciano controlli anche sulla effettiva differenziazione da parte di chi gestisce il servizio di raccolta dei RSU;
4. raccogliere dati sulla differenziata di 5-6 macrozone della città e prevedere sconti sulla TARSU per quei quartieri virtuosi.

Altrimenti l'umido sarà solo un bidone che ci è già costato salato!

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