venerdì 30 marzo 2012
IL MOVIMENTO DELLA PATATA
La decrescita (meglio se pilotata e felice) è una incombenza sempre più grande. Meditate gente...
lunedì 2 agosto 2010
Non vale un PIRP
Altamura:
Dal sito http://www.altamura2001.com/:
[...]Siamo di fronte all’ennesima operazione immobiliare edilizia ed economica a vantaggio di pochissimi soggetti imprenditoriali mascherata da buone intenzioni, giusto per renderla più digeribile[...]"Il consiglio comunale, nella seduta di giovedì 29 luglio, ha dato il via libera definitivo al PIRP (Piano di Intervento di Riqualificazione delle Periferie: v. l’allegata planimetria da noi rielaborata) che coinvolge la maglia urbana che va dalla zona del cimitero al quartiere San Pasquale, fino a lambire l’area di Trentacapilli. Più precisamente, il consiglio ha ratificato la consistente variante urbanistica al piano regolatore generale..." continua...
venerdì 23 luglio 2010
PANINO “MC ITALY”? Cancellato dai menù
Vi ricordate la storia del panino Mc Italy che doveva portare la qualità nei Mc Donalds?
Ricordate che doveva rilanciare nel mondo il Pane di Altamura oltre ad altre prelibatezze DOP?
Bene. Per fortuna tutto ciò no avverrà: se non avete assaggiato finora questa prelibatezza super genuina, non potrete più farlo. Era solo una campagna di prova durata solo 6 settimane (spiega al ilFattoQuotidiano di oggi il responsabile marketing della nota multinazionale delle pagnotte americana) "non era possibile andare oltre, si tratta di ingredienti particolari...".
Rimarranno delusi i panificatori industriali altamurani, come delusi sono certamente i tanti agricoltori che hanno abboccato alle parole dell'ex ministro Zaia: "per prodotti Dop e Igp che forniscono i consorzi, Mc Donald’s paga gli agricoltori tre milioni e mezzo di euro ogni mese. Fanno 40 milioni l’anno che si riversano sui nostri campi". Insomma la campagna aveva tutto da guadagnare... avrebbe avuto... Invece a guadagnarci non è stata la campagna dei contadini quanto la campagna elettorale di Zaia.
(fonte ilFattoQuotidiano)
[...] lo scorso febbraio era andata in scena “la disfida europea del panino”. L’allora ministro all’Agricoltura Luca Zaia, aveva lanciato in collaborazione con McDonald’s il “Mc Italy”, un panino “tutto italiano”. Per la sua scelta Zaia era stato criticato dal Matthew Fort, blogger culinario del quotidiano britannico Guardian: “È chiaro che il signor Zaia non permetterebbe mai a tali prodotti di entrare nella sua bocca”. L’allora ministro aveva replicato, sempre online: “La sinistra e i suoi megafoni sono sempre più lontani dai problemi reali e rinchiusi nella loro sterile ortodossia morale. Vogliamo dare a questa sinistra una cattiva notizia: Stalin è morto. E non ha mai frequentato McDonald’s”. Sarà, eppure domenica “il Giornale” informava che in questi mesi sono state così poche le richieste del panino Mc Italy, che la catena di fast food ha deciso di eliminarlo dal menu. Sarà stata sicuramente colpa dei comunisti, Guardian compreso.
La scomparsa del Mc Italy fa tirare un sospiro di sollievo anche ai salutisti visto che il panino "nostrano" in chiave Mc Donald's era stato bocciato anche da chi ne aveva studiato l'apporto energetico e la quantità di sale presente. Risultato? Facendo il confronto tra i valori nutrizionali risultava essere meno peggio il Big Mac! (leggi l'indagine di Altroconsumo).
mercoledì 21 luglio 2010
Benedetta ricchezza!
Il rampollo dei Columella, Saverio, convolato a nozze in pompa magna (foresta di fiori, auto super-lusso, body-guards, fotografi, cineoperatori, vips, musiche profane e schiavi originali negri che scacciavano le mosche dei presenti) ha causato le ire del Vescovo. Il vescovo arrabbiato è mons. Paciello che si è scagliato contro queste "nozze da teatro di posa, musiche proibite durante le azioni liturgiche, suscita giustificata indignazione nel popolo, [...] è una ricchezza che dà scandalo e non ha rispetto del prossimo" (leggi tutto). Per un vescovo che si arrabbia, c'è un arcivescovo che se ne rallegra: quello che ha celebrato il matrimonio in questione (ops!), mons. Michele Castoro.
Lo stesso che ha inaugurato la nuova cripta tutta d'oro di Padre Pio: roba di lusso!
Ognuno, però, è libero di scegliersi il vescovo che più gli aggrada ed i Columella non si fanno mancare niente, neanche il monsignore.
Che si sia trattato di una deviazione dalle norme cristiane (sobrietà per esempio) sembra abbastanza evidente, ma riteniamo che il Vescovo possa e debba usare la penna per questioni più scottanti di questa. Per esempio sull'acqua nulla è stato detto da parte della diocesi per incoraggiare i fedeli a salvaguardare un bene comune e sacro che tanto conta (anche e non solo) per i cristiani. L'acqua che coincide con la vita è ridotta a merce nel quotidiano (uso dell'acqua in bottiglia) di gran parte di noi ed in tanti campi estivi parrocchiali si continua ad utilizzare l'ACQUA CHE SPRECA L'ACQUA (per fabbricare una bottiglietta di plastica si impiegano 10-14 litri di acqua).
Ci sembra poi stridente la benedizione, da parte dello stesso vescovo, delle Ferrari che sfilano per le città di Gravina ed Altamura (leggi qui) ed il fatto che portino in giro bambini con handicap non le trasforma in un simbolo di sobrietà. Sono o no, anche queste l'emblema di una "ricchezza che dà scandalo e non ha rispetto del prossimo"?
Chi spende centinaia di migliaia di euro per il proprio matrimonio fa un uso irresponsabile del proprio denaro, o no?
Chi si indebita per la prima comunione "con lo sparo" dei propri figli ha perso il senno o no?
Chi spende centinaia di migliaia di euro per il gusto di guidare un'auto sportiva bassa e rossa fa un uso irresponsabile del proprio denaro, o no?
Chi decide di rivestire d'oro una cripta, in un periodo nero per molte famiglie, fa un uso irresponsabile del denaro, o no?
Ma non bisognava scegliere tra Dio e Mammona?
venerdì 23 aprile 2010
Parco dell'Alta Murgia Fotovoltaica

Conosciamo il prezzo di tutte le cose e il valore di nessuna.
L'energia alternativa, per essere davvero tale, dovrebbe puntare alla mini produzione e non alle grandi centrali che mangiano terreno fertile rendendolo arido e inservibile per la sua vocazione primaria: l'agricoltura o il verde.
Le normative, però, anziché favorire in ogni modo i mini impianti e limitare mega centrali gestite dalle solite multinazionali preferiscono fare gli interessi dei pochi grandi, contribuendo ad impoverirci e a farci perdere l'occasione di auto-produrre energia.
Lo sguardo lungo continua a mancare.
(nella foto uno dei tantissimi parchi fotovoltaici impiantati tra il costone murgiano e la fossa bradanica. Una delle zone più fertili della puglia ridotta a campo di concentramento elettrogeno)
REDAZIONE ALTAMURALIFE
Venerdì 23 Aprile 2010
Pubblichiamo integralmente il documento approvato dall'Assemblea dei Cam (Comitati Alta Murgia) presso Masseria Martucci lo scorso 18 aprile:
«La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la L.R. 31/2008 nella parte (Art. 2, commi 1, 2, 3) che preservava le Aree Protette da impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. La sentenza della Corte ha sancito il principio secondo cui le politiche energetiche sono prerogative senza mediazioni del Governo centrale, nonostante ciò quest'ultimo non aveva e non ha ancora provveduto a redigere le Linee Guida per la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili (Art. 12 della Legge Statale N. 387/2003).
Il vuoto determinato dall'inerzia del governo e la cancellazione del divieto di installare tali impianti, non solo blocca i processi più virtuosi per la comunità ma agevola, per l'assenza di regole chiare, i peggiori istinti degli affaristi vecchi e nuovi, che così avranno più spazio per tentare di imporre la logica del mero profitto a discapito degli interessi collettivi e della necessaria tutela dell'ambiente.
Del resto la medesima logica ha consentito, nel più recente passato, di procedere alla distruzione di ampie superfici dell'Alta Murgia: dallo spietramento ai cosiddetti invasi artificiali, dalle numerose cave alle discariche tossiche, dai capannoni alle seconde e terze case, alla proliferazione di impianti eolici che tutti invocano senza che a nessuno importi realmente sapere se queste produrranno benefici veri e sufficienti a coprire i costi che in gran parte ricadranno sulla collettività e senza valutare il danno, anch'esso irreversibile, in un'area così delicata e già molto compromessa come la murgia. In conseguenza del vulnus sancito dalla sentenza, invitiamo il Governo e la Regione Puglia ad intervenire al più presto con norme chiare e rispettose delle tutele ambientali.
Non è possibile continuare ad agire come se il parco nazionale non fosse stato mai stato istituito, come se la Zona di Protezione Speciale Murgia Alta non avesse mai ricevuto la ratifica ufficiale da parte dell'Unione Europea, del Governo nazionale e della Regione Puglia. I problemi relativi all'Alta Murgia non solo restano ancora irrisolti ma si sono persino aggravati in questi ultimi anni. Al di là della discutibile gestione del Parco Nazionale da parte dell'Ente, quasi tutti i Comuni interessati all'area protetta non hanno fatto nulla perché il parco potesse esprimere le sue più timide potenzialità, hanno al contrario combattuto ogni forma pur timida di tutela, in quanto ritenuta ostacolo alla "libertà di impresa", e anche oggi continuano a cavalcare gli appetiti di gruppi ristretti ed equivoci, che guardano al territorio come ad una sorta di complemento oscuro da utilizzare secondo "opportune convenienze" economiche. In quest'ottica, alcuni comuni come Altamura, senza mai "entrare" fattivamente nel parco, senza mai collaborare con l'Ente hanno dichiarato ufficialmente di voler "uscire", di sottrarre i terreni agricoli al parco e renderli disponibili agli ultimi assalti sempre possibili e che con le attività agropastorali non hanno nulla a che fare. Gli esempi non mancano, e la logica, purtroppo, è la stessa che ha presieduto tutte le altre opere citate e realizzate.
Piuttosto è necessario attivare tutte le forze in campo, sia istituzionali che sociali per invertire la tendenza all'abbandono e al degrado, come sperimentano ormai da anni, quasi fosse una strategia per una loro lenta agonia, i pastori e i coltivatori seri e onesti di quest'area interna della provincia di Bari. Da anni i CAM, nelle loro forme autonome e organizzate in tutti i comuni dell'area, hanno proposto progetti concreti che hanno riguardato i vari settori d'intervento: dal problema energetico (attraverso osservazioni puntuali al piano energetico regionale, progetti di sperimentazione di micro-impianti di energia da fonti rinnovabili tesi a incentivare le ricadute direttamente sul territorio piuttosto che favorire fantomatiche società per azioni o multinazionali che non hanno prodotto né produrranno alcun beneficio per gli operatori murgiani e per le comunità), a quello agricolo (attraverso una più oculata gestione e incentivazione delle risorse rese disponibili mediante i Piani di Sviluppo Rurale, i GAL, per una necessaria riconversione produttiva per l'istituzione di filiere corte del grano, di aziende agro-ambientali, di tutela e incentivazioni del settore zootecnico, ecc,), alla necessaria opera di bonifica e di tutela del patrimonio naturale e storico-architettonico. Tali proposte in quasi tutti i casi sono rimaste inascoltate.
Così come sono rimaste sulla carta le varie proposte progettuali presentate in sede regionale: il Parco della pace, il progetto di Mobilità dolce, l'Accademia Aperta (progetto polifunzionale diretto principalmente alla creazione di un centro di ricerca e di formazione per nuove professionalità tese al recupero dei manufatti rurali dell'Alta Murgia…).
Per tutto questo i CAM rivendicano da parte di tutti gli Enti preposti alla tutela e allo sviluppo di quest'area, una maggiore attenzione e disponibilità a coinvolgere le realtà di base operanti a più livelli nel territorio nei processi analitici e decisionali. In particolare alla Regione Puglia chiedono di far entrare l'Alta Murgia a pieno titolo nella agenda politica di programmazione e di coordinamento degli interventi; di considerare seriamente, anche nella formazione dell'Amministrazione regionale, la possibilità di affidare ruoli importanti ai rappresentanti del territorio eletti dalle comunità murgiane.
Nel frattempo, i CAM continueranno a mobilitarsi in tutti comuni dell'area, a mettere in campo tutte le proprie capacità per contribuire fattivamente a delineare un futuro durevole per questo territorio».
giovedì 22 aprile 2010
Giornate della Terra. Cochabamba e Milano.
Oggi 22 aprile, giornata mondiale della Terra. Due paesi, due città, due modi di concepire la vita (anche quando si parla di economia e di finanza).
Bolivia. A Cochabamba si riunisce il forum mondiale sul cambiamento climatico.
Cochabamba è la terza città della Bolivia ed è famosa perchè esattamente 10 anni fa (era il 10 aprile del 2000) scoppiò la prima guerra dell'acqua di questo secolo (guarda qui). Dopo quelle scene di guerriglia, la Bolivia ha sancito il diritto all'acqua nella propria costituzione.
In questi giorni, quindi, a Cochabamba, si tenta di rimediare al fallito vertice sul clima di Cophenagen 2009, quello in cui l'Europa si presentò con una risoluzione che prevedeva anche il nucleare come fonte energetica a medio termine (leggi l'articolo di Vulpio sulla "suppostina nucleare") e che si è concluso con un nulla di fatto.
Evo Morales, presidente della Bolivia, inaugura il forum di Cochabamba sui cambiamenti climatici e si cimenta in un duro atto di accusa contro il modello di sviluppo dominante. Oltre 20mila i delegati presenti alla Conferenza mondiale da 136 paesi di 5 continenti diversi.
«O muore il capitalismo o muore la madre Terra. Abbiamo di fronte a noi solo due strade: la Pachamama (Madre Terra, in aimara) o la morte. E quindi o muore il capitalismo o muore la madre Terra, o vive il capitalismo o viva la Madre Terra» (leggi tutto su ilmegafonoquotidiano.it)
Itaglia. A Milano il comune rigetta un progetto di Renzo Piano per piantumare alberi nel centro di una delle città più inquinate d'Italia... dopo Taranto, ovviamente!
E' il costo della modernità, baby: le nostre vite, please!
mercoledì 17 marzo 2010
Pane di Mac Altamura

E' di qualche giorno fa la notizia (leggi qui) che il ministro leghista Zaia ha proposto di portare il pane di Altamura nei MacDonalds. Il fatto è rimbalzato anche sul nostro notizie on-line con allegato comunicato pieno di soddisfazione di Giuseppe Barile, presidente del Consorzio del pane Dop.Questa idea è tristissima! Pensare di valorizzare un prodotto come il nostro pane affiancandolo agli hamburger del colosso statunitense è come pretendere di valorizzare l'uomo di Altamura mettendo delle videocamere nella grotta, magari con dei faretti "sveglia alghe": è uno scempio!
NO, è bugia... volevamo fare un altro esempio!!
Nei giorni scorsi ci è stato segnalato il tentativo da parte della Barilla (Mulino Bianco) di affiancare i nostri panificatori. Loro piazzano una vetrinetta nel tuo panificio e tu panificatore guadagni in percentuale. Alcuni ci abboccano purtroppo, con il miraggio di ulteriori guadagni.
Altri no, come abbiamo avuto modo di vedere, personalmente.
Chissà come la pensa quel panificio che aveva aperto accanto al Mac Donalds e che vantava il merito di averlo fatto chiudere (leggi un ns post a riguardo)?
Questo non è che l'ultimo tentativo da parte delle multinazionali alimentari di mischiarsi tra i produttori e gli artigiani locali che ancora ci sono per rifarsi il look! Facile no?
Se ad Altamura hanno fatto chiudere quel tipo di locale, posso riaprirlo e far credere alla gente che possiamo collaborare, possiamo diventare amici... addiritttura ti do il pane di Altamura!!!
Questa è sicuramente una ghiotta opportunità di guadagno per gli affaristi del pane industriale, non chi ha a cuore la qualità dell'alimento principe della nostra alimentazione.
Non ce l'abbiamo con il marchio o con quel tipo di locali, ma con la filosofia che c'è dietro entrambi: la logica dello spreco e dell'insostenibilità ambientale.
Questo è ciò che avanza dopo che 2 persone hanno consumato 1 pasto (UNO!) in un MacDonalds:

Ci pisciano in testa, ci dicono che piove e noi tutti a bocca aperta!
venerdì 4 dicembre 2009
SBILANCIAMOCI!
C'è una Finanziaria da 40 miliardi di euro in grado di fronteggiare le conseguenze della crisi economica e rilanciare l'economia. L'ha presentata ieri a Roma la campagna Sbilanciamoci!. E' un rapporto da titolo "Uscire dalla crisi con un nuovo modello di sviluppo" (in .pdf) di quasi 120 pagine che contiene le proposte alternative alla finanziaria governativa e agli altri decreti anti-crisi e che mostra come trovare i soldi e di come spenderli in modo diverso per uscire dalla crisi con un nuovo modello di sviluppo, sostenibile e di qualità: dalla parte del lavoro, dell'ambiente, dei diritti, della pace. "Soldi da spendere in due anni per sostenere un'economia diversa, al servizio della società e delle persone, non degli speculatori e degli inquinatori" - sostiene Sbilanciamoci!... (leggi tutto)
venerdì 14 agosto 2009
GUSTARE LA BELLEZZA COSTRUIRE LA SPERANZA
INCONTRO NAZIONALE BILANCI DI GIUSTIZIA
GUSTARE LA BELLEZZA COSTRUIRE LA SPERANZA
dal 27 al 30 agosto 2009, Oropa - Biella
Manca poco all’Incontro Annuale della Campagna Bilanci di Giustizia, che si terrà ad Oropa dal 27 al 30 agosto; il tema affrontato sarà quello della crisi, nella prospettiva di capire se e come questa può essere un’opportunità per delineare un nuovo modo di vivere, che non metta l’economia al primo posto nella vita.
Uno degli ospiti dell’Incontro, Francesco Gesualdi del Centro Nuovo Modello di Sviluppo ha proposto che tre direttori, Pierluigi Sullo di Carta, Pietro Raitano di Altreconomia e Andrea Di Stefano di Valori si confrontino sulla seguente riflessione:
sulla porta di ogni Gruppo di Acquisto e di ogni Gruppo che aderisce ai Bilanci di Giustizia andrebbe scolpito, ‘Per modificare l’economia in senso egualitario non basta parlare di stili di vita, bisogna parlare di modelli di società’.
La gente vuol sapere come potrà vivere pur smantellando l’industria dell’automobile, come potrà avere una buona sanità, una buona istruzione, una buona gestione dei beni comuni, pur raffreddando l’economia. Come si coniuga una buona vita con risorse limitate. Mentre continuiamo a fare tutto ciò che facciamo come consumatori critici, dobbiamo trovare il tempo e le energie per occuparci anche della progettazione di un quadro sociale alternativo di riferimento. (da Carta n. 24 [3 luglio 2009], p. 64)
Francesco Gesualdi ha invitato i direttori delle riviste Carta, Altreconomia e Valori a confrontarsi sul tema e sulle modalità per coordinare una riflessione e una progettazione diffusa: nel programma dei partiti devono entrare la gestione dell’acqua come bene pubblico, la gestione dei rifiuti non centrata sulla moltiplicazione degli inceneritori, la promozione delle fonti di energia rinnovabili ecc.
Il confronto si terrà venerdì 28 agosto alle ore 9.30 ad Oropa nell’ambito dell’Incontro dei Bilanci di Giustizia | Gustare la bellezza. Costruire la speranza |
Per informazionie e aggiornamenti: www.bilancidigiustizia.it
segreteria@bilancidigiustizia.it_ tel 041-5381479 _ skype: segreteriabilanci
sabato 11 luglio 2009
La rivoluzione della felicità
Il G8 è finito e i grandi del pianeta sono tornati a casa nelle loro nazioni iper-produttive con i buoni propositi e le tante promesse di sempre.
La loro grandezza è legata al Pil e così definiscono "emergenti" quei paesi il cui prodotto interno lordo cresce a gran velocità.
Ma la Cina è un grande paese? Inquinatissima agisce in totale spregio dei diritti umani mantenendo la stragrande maggioranza dei suoi abitanti nella povertà materiale e psicologica.
Paesi che hanno distrutto il pianeta possono dettare l'agenda del mondo.
Non dovrebbe essere così. I grandi della terra dovrebbero essere i rappresentanti di quei paesi che garantiscono un alto FIL, un'alta FELICITà INTERNA LORDA, un indicatore che smonta il mito occidentale del reddito, sostituendolo con soddisfazione personale, speranza di vita, politiche ambientali.
Un bell'articolo di Alessandra Retico, apparso su Repubblica.it ci informa che è il Costa Rica il paese con il Fil più alto: ci si vive bene, a lungo, in armonia con la natura.
Mentre i leader riuniti in Italia per il G8 si preoccupano di Pil e deflazione, la seconda edizione dell'"Happy planet index", che indica il tasso di benessere sostenibile, premia standard alternativi: impronta ecologica del sistema produttivo, lunghezza e pienezza dell'esistenza.
Consumare e consumare non porta da nessuna parte. Non a caso a guidare la classifica sono paesi a reddito medio, i ricchi e sviluppati stanno invece a metà. Nella lista, stilata sulla percezione degli abitanti di 143 paesi, la maggior parte delle nazioni "verdi" e contente si concentra in America Latina, la prima tra le europee è l'Olanda (43esima), l'Italia è 69esima (slittata dal 66esimo posto del 2006), prima di Francia, Uk e Spagna ma dopo la Germania. In coda la maggior parte dei Paesi africani, ultimo lo Zimbabwe. "Con il mondo che si trova ad affrontare la tripla sfida presentata da una profonda crisi economica, da cambiamenti climatici sempre più veloci e da un incombente picco della produzione di petrolio, abbiamo disperatamente bisogno di nuove direzioni e linee guida" scrive nel rapporto Nic Marks. "Seguire il canto della sirena della crescita economica ha dato benefici marginali ai poveri del mondo, mettendo a rischio le basi per la loro sopravvivenza. Questa strategia non ha nemmeno migliorato il benessere di chi è già ricco, né ha portato a una stabilità economica".
La vera rivoluzione è quella della felicità!
lunedì 22 giugno 2009
Le strisce antipedonali
Il progetto del parcheggio in piazza Castello, le domeniche ecologiche ormai smarrite nell'oblio più profondo, il furgone Arpa per il rilevamento delle emissioni posizionato lontano dalla strada e dietro un edificio, il passaggio delle automobili nel centro storico, il loro crescente numero, per cui la nostra città rischia di assomigliare all'inferno automobilistico che affligge Bari (fateci caso se visitate il capoluogo), l'assenza di misure serie per ridurle, una cementificazione selvaggia e la costruzione di nuove strade che rendono sempre più invitante per l'altamurano lo spostamento motorizzato...
Tutto questo ed altro ancora farebbe pensare che questa nostra amministrazione sia particolarmente appassionata di automobilismo, tuttavia dopo l'ultima chicca il sindacato dei pedoni ha gridato ad una vera e propria cospirazione contro gli interessi di chi si sposta senza inquinare.
Quanto è ingegnoso tracciare delle strisce pedonali in corrispondenza di una curva? Sulla nuova strada (ancora non inaugurata) di collegamento tra viale Padre Pio e piazza Stazione è stato fatto proprio questo, strisce pedonali in curva:
Ad una prima analisi sembrerebbe una scelta piuttosto folle, visto che le probabilità di investimento in una condizione simile sono innegabilmente più elevate, tuttavia siccome non conosciamo ancora le vere cagioni del fenomeno è bene non lanciarsi in giudizi affrettati: forse forse qualche spiegazione logica c'è, arrovelliamoci a cercarla. Se non dovessimo farcela, chiederemo al sindaco la soluzione. Intanto buona passeggiata a tutti e occhio alle curve!
lunedì 9 marzo 2009
parla di Altamura?
pallante parla di cose pratiche,
e cattive prassi come i parcheggi nei centri storici...
pensate che di menti illuminate ce ne abbiamo tante anche qui ad altamura. Più di quattro anni fa, infatti, da un giovane ingegnere altamurano ho sentito dire che una delle soluzioni per la mobilità sostenibile era rispolverare il filobus! e sentite sentite anche Pallante oggi ci dice la stessa cosa!
Free Webcam Chat at Ustream
venerdì 20 febbraio 2009
BANCA ETICA (ATTENZIONE RIMANDATO) ad Altamura lunedi 2 marzo ore 18.30
è lunedi 2 marzo ore 16.30
c/o la comunità di Fornello
giovedì 22 gennaio 2009
Liberi software in liberi stati
Molti utenti non immaginano che ci possano esserci alternative a Windows.
Esistono altri sistemi operativi? Funzionano?
Se sì, perchè devo pagare la licenza (affitto) di Windows, p'ffforz!!
Come faccio con i miei documenti word??
Questo video chiarisce molti dubbi e ci invita ad utilizzare programmi Free (liberi, gratuiti)...
Il sistema operativo UBUNTU è libero, gratuito e immune dai VIRUS!!!
Sembra impossibile, ma in una società che ha mercificato tutto ci sono sacche di resistenza che scambiano conoscenze, competenze e anche beni al di fuori della logica mercantile.
I Gruppi d'Acquisto Solidale (GAS), le banche del tempo, i gruppi di lavoro che sviluppano software gratuiti (come UBUNTU) sono la speranza cui sono legati coloro che sperano nella "....primavera (che) tarda ad arrivare!"
Per saperne di più: il Disinformatico (blog di Paolo Attivissimo)
Come farsi rimborsare la licenza Windows su PC Acer (CLICCA)
giovedì 1 gennaio 2009
GRUPPO d'ACQUISTO SOLIDALE - Tesseramento 2009

Tesseramento 2009 aperto!
La tessera ha un costo di 5 euro, la sua validità è per tutto l'anno 2009.
E' possibile tesserarsi presso il nostro locale d'incontro (chiedendo di Raffaele dalle ore 19.30 alle 21,30) -
INFO: raffaele@lillinet.org
vi aspettiamo numerosi per supportare il lavoro del GAS!!!
Se vuoi visitare la sezione G.A.S. sulla piattaforma MeetUp (CLICCA QUI)
lunedì 8 dicembre 2008
Compro_mettere il cervello
dal blog di Marco Cedolin:
...Venerdì scorso alle 4,55 del mattino, circa 2000 persone si sono ritrovate assiepate dinanzi all’ingresso di un ipermercato della catena Wal – Mart (New York), che proprio alle 5 del mattino avrebbe aperto le proprie porte sull’universo degli acquisti, fatto di schermi al plasma, forni microonde, macchine fotografiche digitali, cellulari all’ultimo grido, console per videogiochi, piumini imbottiti, robot da cucina e mirabilie di ogni genere. Molte di loro, per guadagnare le prime posizioni, si erano messe in fila già il giorno prima ed erano all’addiaccio nel parcheggio dell’ipermercato da 24 ore.
Quando ormai non mancavano che pochi minuti all’apertura, quasi fosse caduta preda di una sorta di fervore mistico, sconosciuto perfino a chi, come Berlusconi e Unieuro si dice pronto a giurare sull’onnipotenza dell’ottimismo, la folla ha iniziato a premere, sfondando i cancelli ancora chiusi e travolgendo qualunque cosa si frapponesse sul suo cammino. Ne ha fatto le spese Jdimypai Damou... (LEGGI TUTTO)
mercoledì 12 novembre 2008
la insostenibile leggerezza dell'economia

un sogno
sto volando, sono un uccello e mi avvicino ad un grande stadio olimpico, grande quanto tutta la terra.
mi avvicino e tuuta la gente sta a guardare una gara.
in questa gara non ci sono squadre che si contendono un premio, c'è solo una squadra e lo sport che stanno praticando è una staffetta infinita.
tutti gli spettatori sono però attenti in maniera particolare, deve essere un momento topico, qualcosa che cambia la storia.
mi avvicino.
vedo due corridori in effetti che si stanno scambiando il testimone, dicono che corrono per anni prima di cederlo, quel testimone.
mi avvicino.
l'uomo che cede il testimone è bianco con un po' di capelli bianchi, e l'uomo che sta partendo è piu' scuro di carnagione, gli umani dicono nero o un po' abbronzato.
mi avvicino.
leggo "OBAMA" sulla maglietta del corridore nero, e il suo sguardo è pieno di fiducia nel futuro, ma lo sguardo dell'altro uomo è preoccupato, e a tratti guarda con terrore il testimone che porta in mano per gli ultimi istanti.
mi avvicino.
in effetti quel testimone di forma cilindrica ha una scritta che non si legge bene, ma adesso che sta aprendo la mano per cederlo all'altro corridore scorgero' tutte le lettere di quella etichetta.
mi avvicino.
ecco, lo vedo, è un candelotto di dinamite, con la miccia accesa, e c'è scritto sopra CRISIS. Il corridore abbronzato copre inavvertitamente con la sua mano quella scritta, gli spettatori sono lontani e non vedono la miccia che si consuma, chissà se si è accorto almeno lui di cosa ha per le mani, vorrei fare qualcosa, io cosa posso fare? sono piccolo, volatile, e non sono sicuro di poter centrare con i miei escrementi lo stoppino della miccia... pero' ci provo.
mi sveglio e penso.
una piccola azione insieme a tante altre potranno salvare il mondo.
prendere coscienza, convertirsi dal dio denaro a qualcosa di più vero è possibile.
e se l'economia muove guerre, ingiustizie, e esaurimento delle risorse,
allora un'economia diversa potrà fermarle.
oggi, da sveglio, mi è arrivato un invito a firmare una petizione per cambiare il sistema economico mondiale:
il sud del mondo, quando chiedeva un aiuto per le varie crisi umanitarie, in parole povere si è sentito sempre rispondere "non possiamo fare niente, le regole del mercato libero sono queste". e ora le banche di tutto il mondo avranno una valanga di soldi per "sostegno". non è giusto.
leggete e firmate anche voi la petizione per un sistema finanziario globale più attento.
cliccate su
http://www.choike.org/bw2/index.html
l'economia solidale è fatta di tanti piccoli gesti, è puo' cambiare tante cose.
venite ai convegni. miraccomando, e ditelo agli amici, miraccomando.
e se proprio non potete venire fisicamente, collegatevi su questo blog e potrete assistere in streaming alla conferenza, fare domande via chat o rivedere il convegno in differita.
mercoledì 15 ottobre 2008
soldi e debito
Che si stesse vivendo al di sopra delle nostre possibilità era chiaro da un bel po'! Solo chi non vuol vedere non vede. Decrescere... bisogna smettere di parlare di crescita: non è possibile crescere all'infinito! E' più di un secolo che cresciamo!
Crescono i salari, cresce il tenore di vita.... eppure aumentano i poveri e viviamo una vita qualitativamente peggiore dei nostri nonni (basta guardare cosa mangiamo, beviamo, respiriamo...)
I poveri aumentano perchè si innalza il tetto finanziario al di sotto del quale si è poveri.
"La spesa media mensile per persona rappresenta la soglia di povertà per una famiglia di due componenti che, nel 2006, è risultata pari a 970,34 euro (+3,6% rispetto alla linea del 2005). Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa media mensile pari o inferiore a tale valore vengono quindi classificate come povere." (Fonte: ISTAT)
Uno è povero se non spende... meno spendi più sei povero!
Da sempre le famiglie più povere stanno al Sud...
Oggi il TG2 faceva rientrare tra i poveri chi rinuncia alle vacanze!!! Ovviamente ci si riferisce a quelle "comprate"... pacchetti all inclusive!!
Quando ero piccolo i miei mi portavano al mare al max per 3 giorni l'anno; si andava all'alba e si rientrava al tramonto... non mi sono mai sentito povero!
Allora c'è qualcosa che non va... non dovrebbe essere povero chi non ha il necessario per vivere? Oggi, se guardi la tv, ti senti povero se non "getti via i soldi" nel superfluo...
Se una famiglia vive con 800/900 euro/giorno ed è capace di autoprodurre alcuni beni di prima necessità.... se è capace di resistere agli inviti a spendere soldi che non ha (Finanziamenti, credit card e stronzate varie!) può vivere decentemente... e contribuire alla DECRESCITA FELICE dell'umanità.
giovedì 9 ottobre 2008
soldi e debito
Che si stesse vivendo al di sopra delle nostre possibilità era chiaro da un bel po'! Solo chi non vuol vedere non vede. Decrescere... bisogna smettere di parlare di crescita: non è possibile crescere all'infinito! E' più di un secolo che cresciamo!
Crescono i salari, cresce il tenore di vita.... eppure aumentano i poveri e viviamo una vita qualitativamente peggiore dei nostri nonni (basta guardare a cosa mangiamo, beviamo, respiriamo...)
I poveri aumentano perchè si innalza il tetto finanziario al di sotto del quale si è poveri.
"La spesa media mensile per persona rappresenta la soglia di povertà per una famiglia di due componenti che, nel 2006, è risultata pari a 970,34 euro (+3,6% rispetto alla linea del 2005). Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa media mensile pari o inferiore a tale valore vengono quindi classificate come povere." (Fonte: ISTAT)
Uno è povero se non spende... meno spendi più sei povero!
Da sempre le famiglie più povere stanno al Sud...
Oggi il TG2 faceva rientrare tra i poveri chi rinuncia alle vacanze!!! Ovviamente ci si riferisce a quelle "comprate"... pacchetti all inclusive!!
Quando ero piccolo i miei mi portavano al mare al max per 3 giorni l'anno; si andava all'alba e si rientrava al tramonto... non mi sono mai sentito povero!
Allora c'è qualcosa che non va... non dovrebbe essere povero chi non ha il necessario per vivere? Oggi se guardi la tv ti fanno sentire povero se non "getti via i soldi" nel superfluo...
Se una famiglia vive con 800/900 euro/giorno ed è capace di autoprodurre alcuni beni di prima necessità.... se è capace di resistere agli inviti a spendere soldi che non hai (Finanziamenti, credit card e stronzate varie!) può vivere decentemente... e contribuire alla DECRESCITA FELICE dell'umanità.
mercoledì 8 ottobre 2008
Fame e... necessità della DECRESCITA
A volte ci farebbe bene ricordare...
L'80% delle risorse del pianeta terra è nelle mani del 20% della popolazione mondiale.
E questo sparuto numero di uomini si permette di sprecare energie (fossero anche solo mentali!) e risorse (quelle sono reali) senza un minimo di logica e all'insegna dell'"egoismo autolesionistico".
E' NECESSARIO INIZIARE A DECRESCERE
COS'E' la DECRESCITA? (da Wikipedia)
La decrescita è un concetto politico, secondo il quale la crescita economica - intesa come accrescimento costante di uno solo degli indicatori economici possibili, il Prodotto Interno Lordo (PIL) - non è sostenibile per l'ecosistema della terra. Questa idea è in completo contrasto con il senso comune politico corrente, che pone l'aumento del livello di vita rappresentato dall'aumento del PIL, come obiettivo di ogni società moderna.
L'aggettivazione sostenibile allude alla proposta di organizzarsi collettivamente in modo che la diminuzione della produzione di beni non costituisca riduzione dei livelli di civiltà.
L'assunto principale è che le risorse naturali sono limitate e quindi non si può immaginare un sistema votato ad una crescita infinita. Il miglioramento delle condizioni di vita deve quindi essere ottenuto senza aumentare il consumo ma attraverso altre strade. Proprio per la costruzione di queste vie sono impegnati numerosi intellettuali, al seguito dei quali si sono formati movimenti spesso non coordinati fra loro, ma con l'unico fine di cambiare il paradigma dominante della necessità di aumentare i consumi per dare benessere alla popolazione. Un esempio di questi gruppi sono i gruppi d'acquisto solidale (GAS), i sistemi di scambio non monetario o gli ecovillaggi. Il principale esponente di questa corrente è Serge Latouche. In Italia troviamo Maurizio Pallante, Massimo Fini, Mauro Bonaiuti e Paolo Gabrini.