giovedì 7 gennaio 2021

La disORDINANZA di Emiliano è una vergona per tutti

 

 

Riceviamo e, con piacere pubblichiamo, il comunicato del Comitato Salute e Istruzione di Altamura

 

 

Mentre infanzia, elementari e medie tornano in presenza in tutta Italia,

in Puglia “decidono” le famiglie intontite dai post ambigui del Presidente su FB


La disORDINANZA DI EMILIANO

è una vergogna per tutti!

Lopalco: “Vogliamo garantire il sacrosanto diritto delle famiglie ad essere spaventati” ed Emiliano posta: “Nessuno deve ritornare a scuola”.

In tutta Italia non vi sono precedenti della confusione creata dal governatore pugliese. Un'ordinanza dovrebbe dare indicazioni chiare ai cittadini, invece - per la seconda volta - le famiglie, gli insegnanti e tutte le comunità scolastiche pugliesi vengono gettate nel caos da chi decide di non decidere. In Puglia, dunque, continua la scuola “on demand” che trasforma un diritto/dovere in un'elemosina/capriccio: la scuola è in presenza SOLO SE i genitori ne fanno RICHIESTA per elementari e medie (in estrema sintesi). Ventiquattro ore dopo la pubblicazione dell'ordinanza, Emiliano, con un post Facebook, getta nel panico i genitori: “Domani nessuno studente di ogni ordine e grado deve andare a scuola”, si legge. Il post diventa, solo pochi minuti dopo, “Domani nessuno studente di ogni ordine e grado è obbligato ad andare a scuola”.

A pagare le spese di questo inqualificabile comportamento, neanche a dirlo, sono i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze colpevoli di essere nati nella regione governata da Michelone Emiliano e dal suo assessore Lopalco. I due, infatti, sono determinati più a tutelare il “sacrosanto diritto (?!?) delle famiglie ad essere spaventate ed a tenere i figli a casa” (cit. Lopalco) che a garantire i diritti costituzionali alla salute e all'istruzione. Questo lo specchio di un approccio populista alla crisi epidemiologica in atto, slegato da riferimenti precisi a dati e circostanze.

Nelle motivazioni iniziali dell'ordinanza, peraltro, si fa genericamente cenno ad un importante numero di focolai scolastici, ma a leggere il Rapporto ISS COVID-19 n. 63/2020 relativo al periodo dall'apertura delle scuole fino al 27 dicembre, i focolai segnalati dalla Regione Puglia sarebbero stati 28.

Come genitori ed insegnanti ci sentiamo presi in giro e vediamo mortificato il diritto all'istruzione (e alla salute intesa come benessere psico-fisico) dei nostri figli se pensiamo che in Emilia Romagna con 1018 focolai la Regione non ha chiuso un solo giorno le scuole del primo ciclo.

Sempre nell'ordinanza leggiamo di un piano per gli “indirizzi operativi per la riapertura in sicurezza delle scuole nella Regione Puglia che sarebbero in via di approvazione”: ci aspettiamo azioni forti, concrete e soprattutto immediate in questa direzione.

Ci aspettiamo, soprattutto, che a marzo si levi un'unica voce che impedisca la formazione delle nuove classi con criteri che non garantiscono la sicurezza né con il COVID, né senza. Se questo non verrà richiesto da sindacati, famiglie, comitati, enti locali e, soprattutto, dalla REGIONE a settembre sarà di nuovo caos e scontro.

È ora di finirla con questo scaricabarile e di assumersi le responsabilità di governo senza gettare nel panico l'intera Regione già penalizzata dalle dis-ordinanze emanate dal 27 ottobre 2020 ad oggi.


07.01.2021

Comitato cittadino Permanente per i diritti alla Salute e all'Istruzione