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lunedì 21 ottobre 2024

Stati Generali dei Rifiuti Altamura: risultati TAVOLO 1

 


Uno degli esiti più belli degli #StatiGeneralideiRifiutiAltamura è stata la partecipazione dei cittadini presenti. Guidata da Angela Masi, già deputata M5S, in veste di facilitatrice, i cittadini si sono cimentati con quattro temi: comunicazione; riduzione e buona gestione dei rifiuti: cosa sei disposto a fare?; riduzione e buona gestione: cosa vorresti?; abbandoni e decoro urbano.
Nelle quattro grafiche potete vedere le parole chiave emerse. In una mezz’ora abbiamo raccolto sollecitazioni, idee e una grande voglia di #INFORMAZIONE, #SENSIBILIZZAZIONE e #CONTROLLO. Possiamo solo immaginare cosa produrrebbe una partecipazione vasta di tutta la cittadinanza: il cambiamento che auspichiamo e che, come comunità, meritiamo.
📣 SINTESI TAVOLO “COMUNICAZIONE”:
La parola chiave è SENSIBILIZZARE. I luoghi individuati come centrali sono le scuole, le associazioni, le associazioni di categoria, le parrocchie e le imprese. Più in generale si propone di organizzare incontri pubblici, anche per quartieri. Si tratta di modalità di coinvolgimento praticamente assenti in questi 7 anni. Grande importanza è riconosciuta all’informazione tramite media: da quelli più tradizionali, come la TV, ai social. Si chiede una informazione mirata sugli abbandoni e sui rischi che comportano, ipotizzando anche un ruolo di segnalazione e presidio degli abitanti delle case sparse. Si propongono anche workshop e questionari. Si chiede #CHIAREZZA. #M5SAltamura #semidifuturoaltamura #rifiutizero
Domani post sul secondo tavolo
 
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mercoledì 21 dicembre 2016

La Regione Puglia e l’inganno del Biogas


   

Abbiamo sottoscritto il documento sottostante insieme a diverse associazioni e gruppi che, si occupano di salvaguardia dell'ambiente in Puglia. 
Lo abbiamo fatto perchè ancora una volta la Regione Puglia predica bene, ma razzola male. Il bando regionale per la localizzazione di impianti di compostaggio fa riferimento ai c.d. impianti ANAEROBICI che sono: MOLTO COSTOSI, EMETTONO DIVERSI INQUINANTI E NON GARANTISCONO LA QUALITA' DEL COMPOST. 
MA SOPRATTUTTO non  risolvono il problea di far tornare alla terra la frazione umida. Gli agricoltori che non saranno mai incentivati ad utilizzare compost di dubbia qualità come quello che proviene da impianti anaerobici.

La Regione Puglia e l’inganno del Biogas
Il 6 dicembre, sul sito della Regione Puglia, è stato pubblicato, nell’ambito del Programma Operativo Puglia FERS 2014-2020, un avviso ai sindaci per l’individuazione di siti per la localizzazione di impianti per il trattamento della frazione organica con processo di digestione anaerobico integrato dal compostaggio aerobico, con cogenerazione di energia derivante dalla combustione di biogas, recuperato dal processo digestivo della frazione organica.

Si legge che la Regione Puglia intende avviare tutte le attività propedeutiche all’individuazione di siti utili alla localizzazione di tali impianti di cui intende cofinanziare la realizzazione nei termini previsti dall’art. 61 del Regolamento (UE) N.1303/2013del Parlamento Europeo.

Nell’avviso la Regione si spinge a definire questa tecnologia “consolidata e che assicura la massima tutela per la salute pubblica e la tutela dell’ambiente in tutte le sue componenti.”

Niente di più falso
C’è molta confusione sulla reale tipologia di questi impianti e sulle ricadute ambientali. Facciamo chiarezza. Questi impianti dovrebbero trattare la Forsu (frazione organica rifiuti solidi urbani) a cui possono essere aggiunti alcuni rifiuti speciali non pericolosi (fanghi di depurazione, liquami, letame, scarti di natura animale) che, attraverso diversi processi produttivi, ricavano biogas e compost.
Il biogas ricavato dalla digestione anaerobica serve, attraverso la combustione, alla produzione di energia elettrica. Il digestato, anch’esso risultato della digestione anaerobica, viene convertito in compost con un successivo processo aerobico.
La digestione anaerobica con biogas per la produzione di energia elettrica ha molte controindicazioni ambientali dovute principalmente alla combustione del biogas. 
I biogas più ricchi di contaminanti sono quelli derivati da discarica e da fanghi, ma anche quelli da rifiuti organici e agricoli non sono certo puliti e la loro combustione non è priva di conseguenze.
Le variazioni di composizione sono importanti perché comportano la presenza di composti dannosi per la salute umana e per l’ambiente quando vengono immessi in atmosfera. La grande variabilità del biogas dipende anche da altri parametri quali la composizione dei consorzi batterici e la loro efficienza nella produzione di metano.
Il biogas contiene anche componenti minori quali idrogeno solforato e altri composti dello zolfo, silossani (composti organici della silice), composti aromatici e alogenati. Anche se le quantità di questi composti sono basse rispetto al metano, esse possono avere impatti ambientali pesanti sullo strato di ozono stratosferico, sull’effetto serra e sul peggioramento della qualità dell’aria a livello locale.
Agli effetti delle emissioni di composti nocivi vanno sommati quelli che riguardano i COV (composti organici volatili). Questi composti sono dannosi per l’ambiente e per l’uomo, poiché reagendo con gli ossidi di azoto formano ozono e smog per reazione fotochimica. L’esposizione prolungata a composti organici volatili può causare danni al fegato, reni e sistema nervoso centrale.
Esiste anche un rischio microbiologico nella digestione anaerobica. Escherichia coli e Salmonella non sono abbattute completamente ma solo a livelli “accettabili” mentre nel caso dei fanghi di depurazione c’è un patogeno, Shigella, che alberga solo nell’intestino umano e che non è per nulla abbattuta nei biodigestori anaerobici. Nel caso di impianti che trattano anche fanghi di depurazione di acqua fognarie questo è un grave problema.
Questi e altri agenti patogeni sono stati rilevati nei digestati da diversi studi e ciò può rappresentare un rischio contaminazione nel caso di utilizzo di questo compost su terreni coltivati. Oltre a queste motivazioni la fitotossicità del digestato è stata attribuita all’elevata concentrazione di azoto ammoniacale che caratterizza tutti i digestati da digestione anaerobica e non solo quelli derivati da trattamento dei fanghi di depurazione.
La digestione anaerobica inoltre produce percolato e scarti non compostabili che devono a loro volta essere smaltiti come rifiuti speciali pericolosi e disposti in discarica.
Questa tipologia di impianti è inoltre energivora e solo con l’accesso agli incentivi statali (incremento consistente del prezzo di acquisto da parte del gestore) e alla produzione di certificati verdi, evita di chiudere in perdita il ciclo produttivo. Spesso questi incentivi sono il vero core business di tali impianti.
I problemi che si pongono sono quindi molteplici: emissioni in atmosfera, polveri sottili, odori, scarti e rifiuti, rumori, rischi sanitari, rischi idrogeologici, traffico e inquinamento.
Altro che quanto dichiarato dalla Regione Puglia.
A questo punto ci chiediamo, chi c’è dietro questa scelta di puntare su una tecnologia che presenta notevoli rischi invece di sostenere le buone pratiche di recupero di materia attraverso impianti di compostaggio aerobici?
Ci chiediamo, come mai il Presidente Emiliano, che a parole dice di condividere la strategia Rifiuti Zero, si presta a queste operazioni unidirezionali verso impianti di questo tipo che, ovunque in Italia, trovano contrarie le popolazioni e le istituzioni locali?
Riteniamo gravissimo l’aver pubblicato questo avviso minimizzando i rischi di tale tecnologia, traendo così in inganno gli amministratori locali che si ritroverebbero sul loro territorio, a loro insaputa, delle potenziali bombe ecologiche.
Chiediamo al Presidente Emiliano il ritiro immediato di questo avviso ai sindaci e la riformulazione dello stesso verso impianti di compostaggio aerobici per la produzione di compost di qualità.
Chiediamo inoltre un incontro urgente con il Presidente Michele Emiliano per esporre le succitate ragioni e le evidenze scientifiche che bocciano questa tecnologia.
Ricordiamo infine che questa priorità è dettata dell’art. 4 comma 6 del D.Lgs. n. 205/2010 (in recepimento della direttiva europea 2008/98/CE): «Nel rispetto della gerarchia del trattamento dei rifiuti le misure dirette al recupero dei rifiuti mediante la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio o ogni altra operazione di recupero di materia sono adottate con priorità rispetto all’uso dei rifiuti come fonte di energia».
FIRMATARI
Movimento Nazionale Legge Rifiuti Zero - Puglia
Federazione dei Verdi - Bisceglie
Federazione dei Verdi Manduria
Federazione dei Verdi Carovigno
Federazione dei Verdi Provincia di Brindisi
Coordinamento NOTriv Terra di Bari
Comitato Bene Comune Trani
Maurizio Portaluri, Associazione Salute Pubblica
AmbientiAmo Cerignola – Cerignola (Fg)
Comitato pugliese Acqua Bene Comune
L'Airone – Stornarella (Fg)
Capitanata Rifiuti Zero – Foggia
Comitato contro l'inceneritore di Borgo Tressanti – Cerignola
Movimento ilGrillaio Altamura
Forum Salute e Ambiente di Barletta
Convochiamoci per Bari
Consulta Comunale per l’Ambiente – Santeramo in Colle
Emanuele Larini – Galatina
Maria Lucia Tummolo – Stornarella






























sabato 28 novembre 2015

Rifiuti dell'Aro Ba4: M5S Altamura deposita un'interpellanza


Comunicato stampa
Rifiuti dell'Aro Ba4 : M5S Altamura deposita un'interpellanza
2 MILIONI DI EURO PER DELEGARE IL BANDO
PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI?
MASI: “Il comune partecipi al bando COMIECO che finanzia progetti
per implementare la R.D., ferma al 18%”.
In concomitanza della 7a edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti,il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Altamura, con una interpellanza protocollata il 25 u.s., chiede conto al governo di Giacinto Forte del pagamento oltre 2 MILIONI di euro che i cittadini dovranno sborsare perchè si è deciso che il bando di gara doveva farlo la Consip SpA (che ovviamente deve fare profitto!), anziché i comuni dell'ARO.
Con tale interpellanza si chiede che sia valutata la legittimità di tale “affidamento” alla Consip e quali provvedimenti si intendano adottare per evitare lo sperpero di denaro.
Con la raccolta differenziata ferma al 18,3% (media del primo semestre 2015), il Comune di Altamura non spicca certo tra i comuni RICICLONI.
E' per questo che il GdL ambiente del m5sAltamura (che supporta l'attività del portavoce Pietro Masi) suggerisce al comune la partecipazione al bando pubblicato dal Consorzio COMIECO - in accordo con l'ANCI- per l’acquisto di attrezzature per sostenere lo sviluppo della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia con un contributo di 3 milioni di euro. Il 93% dei comuni finanziati sarà del sud. (comieco.org)
Un'occasione da non perdere in una città che getta in discarica oltre l'80% dei Rifiuti Solidi Urbani prodotti. La grave forma di miopia politica che ha attanagliato la classe politica altamurana degli ultimi 20 anni la pagheranno (non solo in termini economici) i nostri figli.
Il M5S sarà sempre al fianco dei cittadini per denunciare gli sprechi e la mancanza di trasparenza nella gestione dei soldi dei cittadini.

27.11.2015
Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Altamura

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mercoledì 15 luglio 2015

C.S. ISOLE ECOLOGICHE Altamura

ISOLE ECOLOGICHE: ENNESIMO CAMBIO DI LUOGO CALATO DALL'ALTO.
PIETRO MASI (M5S ALTAMURA): PRIORITARIO REALIZZARE I DUE CCR PER NON BUTTARE IN DISCARICA OLTRE 1 MILIONE E MEZZO DI EURO.
Chi ci guadagnerebbe dallo stop alla realizzazione dei CCR?
Apprendiamo dai mezzi di informazione che la giunta Forte ha spostato il Centro Comunale di Raccolta (CCR o Isola Ecologica) da via Carpentino a località “Colonn-Genta” (zona industriale nei pressi dei carabinieri). Ben vengano soluzioni che accontentano i cittadini, ma attenti a che le scelte della giunta non ci facciano perdere oltre 1.600.000 euro di fondi europei per realizzare le prime due isole ecologiche, su almeno sei richieste.
Il M5S esprime perplessità per l'ennesima delibera calata dall'alto (oggi come ieri) senza nessun preavviso, senza nessun coinvolgimento di cittadini, comitati, associazioni. Ci chiediamo se qualcuno non stia giocando “a perdere” il finanziamento ritardandone la realizzazione.Il disagio dei cittadini non va certo ignorato, eppure bisogna capirne le cause. La prima sta nel fatto che le delibere cascano (oggi come del resto ieri) senza nessun preavviso, senza nessun coinvolgimento. È ovvio che la gente non si fida e protesta ed il tema della protesta si raccoglie nello slogan “NO ALLA DISCARICA SOTTO CASA”. Sfiducia e timori aumentano se non si comprende per bene COSA si realizzerà, cosa si raccoglierà e chi se ne servirà.
Chiariamo alcuni punti:
- si tratta di centri di raccolta non smaltimento (ciò che vi entra dovrà uscire per essere successivamente smaltito);
- ad Altamura ne abbiamo già uno in via del Noce (sede Tra.De.Co) poco utilizzato per il vero;
- i CCR sono condizione indispensabile (anche se non sufficiente) per un buon sistema di raccolta "PORTA a PORTA" e con il prossimo ne sono necessari uno ogni 15.000 abitanti;
- sono indispensabili per una buona differenziata che fa diminuire l'Ecotassa ed il bisogno discariche e/o inceneritori;
- nei CCR NON ci arrivano rifiuti da attività industriali e/o artigianali, ma prevalentemente da utenze domestiche.
Un Sindaco dovrebbe spiegare tutto questo ai suoi cittadini e farlo in un'assemblea pubblica. Andrebbe spiegato che l'iter che ha portato al finanziamento delle due isole ecologiche ha seguito tutti passaggi previsti dalla legge e che di questi centri ne vanno individuati altri 4 (già da ora); che queste aree vanno realizzate anche subito pena la perdita di questi finanziamenti ed il pagamento di penali a chi dovrebbe realizzarle. Contro la prospettiva di mega discariche e pericolosi inceneritori la soluzione è una: riduzione alla fonte e la differenziata spinta. Tutto questo è impossibile senza i CCR. Il lassismo in questo campo è pericolosissimo: con i rifiuti l'emergenza si crea in 48 ore e l'emergenza, si sa, consente di fare cose in deroga alle stesse leggi in materia di ambiente e salute (vedi Napoli).
Il M5S è disponibile ad affiancare l'amministrazione o (in assenza di risposte) qualsiasi forza politica in questo percorso di democrazia partecipata.
L’obiettivo è raggiungere, in tempi brevi, una soluzione ragionata, preservando i fondi, garantendo il diritto dei cittadini a essere informati e partecipare alle scelte della collettività ponendo le basi per una efficiente raccolta differenziata, certi che produrrà benefici in termini economici e di qualità della vita a tutta la cittadinanza.

Movimento 5 Stelle Altamira
M5Saltamura.it
Pietro Masi Consigliere 

domenica 7 giugno 2015

c.s. LE 5 STELLE INIZIANO A BRILLARE AD ALTAMURA: PRIMO IMPORTANTE RISULTATO!

comunicato stampa


LE 5 STELLE INIZIANO A BRILLARE AD ALTAMURA: 
PRIMO IMPORTANTE RISULTATO!


Un piccolo grande risultato è stato ottenuto per inaugurare al meglio questa avventura a 5 stelle!
E’ stato appena pubblicato sul sito del Comune un bando per la riassegnazione di quasi 2000 COMPOSTIERE domestiche. Una delle nostre battaglie, una delle nostre proposte!
Un po’ di storia.
Ben 1930 compostiere domestiche comunali giacciono inutilizzate da anni, in un deposito per il quale ci chiediamo se il Comune abbia anche sostenuto dei costi.
Tutto questo perché il bando tramite il quale dovevano essere assegnate richiedeva il possesso, da parte del cittadino che ne facesse richiesta, di un orto urbano (si, orto urbano..).

Era l'inizio del 2014 quando, all’interno di un incontro promosso dalla Rete Rifiuti Zero Aro Ba/4, il nostro Michele Loporcaro, allora membro de “ilGrillaio”, propose al dirigente Buonamassa di rimettere a bando le 1930 compostiere domestiche comunali inutilizzate.
Conoscendo il nostro territorio, scarsi orti urbani (non c’è neanche il verde!) ma tanti orticelli fuori città, chiese di introdurre la possibilità di assegnazione anche a quei cittadini in possesso di orti extraurbani. Ebbene, il dirigente allora ci disse che era un’ottima idea.

A lungo nulla si è mosso.
Oggi, però, sul sito del Comune è stato pubblicato un nuovo bando che contempla le nostre richieste.
Ogni cittadino in possesso di un orto extraurbano recintato potrà richiedere le compostiere e iniziare, concretamente, a contribuire alla strategia rifiuti zero utilizzando l’umido per produrre il proprio compost, in campagna.

Ci piace immaginare che, nonostante questa battaglia abbia già qualche anno, proprio adesso che come Movimento 5 Stelle Altamura entreremo nel Consiglio Comunale le nostre proposte vengano accolte.
E’ un inizio ed è una dimostrazione di fatto che:
- abbiamo lavorato negli ultimi anni, non siamo inesperti, e parecchie proposte CONCRETE sono già pronte e depositate;
- le nostre proposte non sono campate in aria. Sono piccoli ma importanti provvedimenti FATTIBILI che vanno a risolvere problemi dei cittadini (il compostaggio domestico è il primo passo verso rifiuti zero) e che sono utili anche economicamente per la comunità;
- la trasparenza negli atti comincia da subito: adesso pubblicizziamo questo bando, c’è tempo 10 giorni per fare richiesta di una compostiera, il bando è disponibile sul sito del Comune a questo link: http://www.comune.altamura.ba.it/…/37091-avviso-pubblico-pe….
Siamo disponibili, come sempre, per eventuali domande e chiarimenti;

Un po’ di storia documentata, non fa mai male: questa proposta ci ha accompagnato a lungo e qualche membro della scorsa amministrazione, prossimo a rientrare in consiglio con una casacca diversa, forse la ricorderà.
E se non la ricorda può leggerla qui: www.altamurgia.it/…/30361-obiettivo-5-in-piu-differenziata-…

giovedì 21 maggio 2015

M. LOPORCARO con F. DAGA

Se fosse vero quello che dice Emiliano potremmo spiegarci tante cose ad Altamura. Per esempio ci spiegheremmo perchè a tre anni dalla scadenza del contratto con la Tradeco, non abbiamo ancora un nuovo contratto/nuovo servizio. Ci spiegheremmo perchè in passato il cognato di Columella è stato dirigente del PD altamurano. Magati arriveremo anche a spiegarci una delle ultime delibere di giunta Stacca (quella sull'isola ecologica). Il misero 17% di differenziata ci costa la MILIONI DI EURO DI ECOTASSA e danni incalcolabili alla salute e all'ambiente. Quel 17 si legge anche al contrario: 83% della monnezza finisce in discarica insieme a tutti i soldi che NOI paghiamo. 
Chi ci guadagna? Quanto ci vorrà per la prossima emergenza rifiuti? Grazie Federica Daga


 ‪#‎m5s‬ ‪#‎m5sAltamura‬ 

sabato 31 gennaio 2015

ECOTASSA per gli altamurani? Sì, GRAZIE a chi ci governa da 10 anni


 
Comunicato stampa
ECOTASSA per gli altamurani?
Sì, GRAZIE a chi ci governa da 10 anni
per il solo 2014 pagheremmo circa 300.000 euro (+ i manifesti)

Quella dell'ecotassa è un regalo del nuovo anno, triste eredità dei 10 anni passati, governati da un amministrazione di centro destra e da un governo regionale di centro sinistra.
Alcune settimane fa, l’amministrazione comunale di Altamura ha deciso di sbandierare, con un esercito di manifesti, il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata necessari ad evitare il pagamento dell’ecotassa. In realtà, il Comune di Altamura continuerà a pagare una multa salata (ca. 15€/tonnellata) per i suoi standard di differenziata ben al di sotto degli obiettivi legislativi (19% contro 65%!!).
Per i furboni, infatti, il più 5% è calcolato sul bassissimo dato di partenza (17%): l'aumento è quindi di soli 2% (dal 17 al 19%).
Sapevamo che questo momento sarebbe arrivato, visti i dati sconfortanti della raccolta differenziata, ma speravamo che nel frattempo si riuscisse a migliorare la sensibilità degli amministratori e degli amministrati.
Certo, siamo riusciti ad evitare l'aumento massimo, ma l'aumento – che si aggiunge alla stangata insita nella TARI – arriverà e non sarà indolore.
Quanto si sarebbe potuto risparmiare avviando una politica seria di informazione e fornendo ai cittadini volenterosi i mezzi per una sana gestione dei rifiuti urbani? Oltre 160.000 euro nei soli 6 mesi del 2014!!! (su 11.000 tonnellate di indifferenziato).
Il primo obiettivo di ogni Comune dovrebbe essere la RIDUZIONE della produzione di rifiuti, incentivando quanti si impegnano a tal fine (imprese e privati). I meccanismi premiali possono essere vari, anche senza aspettare il passaggio alla tariffa puntuale.
A fronte di una continua emergenza sarebbe stato opportuno chiamare a raccolta tutte le agenzie educative - scuole, parrocchie e altri luoghi di aggregazione -, e coinvolgere tutte in un progetto – coordinato dal Comune – di educazione al consumo volto alla riduzione dei rifiuti e alla corretta raccolta differenziata.
Questi sono obiettivi minimi, di conoscenza e di cultura civile, che prescindono dal sistema di gestione e che ne renderebbero più agevole il passaggio verso una maggiore efficienza ecologica, prima che economica.
La strategia rifiuti zero, l'unica vera exit strategy dalla devastazione dell'ambiente, è – in parte – nelle mani dei cittadini comuni.
Noi del Movimento il Grillaio siamo a disposizione per diffondere, come un virus positivo, le buone prassi che fanno “respirare” l'ambiente, come del resto avevamo dichiarato lo scorso aprile, incontrando i nostri amministratori in vista di Federicus. In quell'occasione ci dissero che per i manifesti non c’erano soldi. Ma per la propaganda, in tempo di elezioni, questo ed altro!
Intanto teniamo gli occhi aperti sul nuovo bando e speriamo che i soldi ricavati dall'ecotassa finanzino con urgenza impianti di compostaggio (di piccola dimensione) che servano i nostri Comuni e abbassino i costi dello smaltimento dell'umido, realizzando anche un proficuo riutilizzo degli “scarti” sul territorio, a km zero!
Intanto, che ne dite di un Carnevale a rifiuti zero? Almeno animiamo la città su un tema essenziale... almeno un giorno all'anno cerchiamo di essere seri!

31.1.2015 Movimento ilGrillaio Altamura
meetup.ilgrillaio@gmail.com 

lunedì 15 dicembre 2014

DORMONO PER UN ANNO E SI SVEGLIANO PER IL PANETTONE SUI RIFIUTI dell'ARO Ba4 SERVONO TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE


 Comunicato stampa
DORMONO PER UN ANNO E SI SVEGLIANO PER IL PANETTONE
SUI RIFIUTI dell'ARO Ba4 CHIEDIAMO TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE

Apprendiamo attraverso un noto social network che Lillino Colonna consigliere con delega si sarebbe recato a Gravina per discutere e del nuovo bando di raccolta riiuti (sic).  Questa novità segue un silenzio lungo un anno interrotto soltato dalla notizia che l'ARO affidava tutto al CONSIP. Tutto questo accade senza la benchè minima pubblicità e trasparenza (l'homepage del portale unionecomunialtamurgia.it, per l'ARO è fermo a dicembre 2013!!!)
     Negli utlimi mesi il Movimento il Grillaio Altamura ha inviato diverse richieste formali al presidente dell'ARO Ba4 (sindaco di Gravina A. Valente) al sindaco di Altamura (Stacca) ai vecchi e nuovi sindaci di Poggiorsini, Cassano e Toritto, senza ricevere risposta alcuna.
    E' bene ricordare a Lillino Colonna, al sindaco Stacca, al presidente dell'ARO Ba4, a tutti i componenti sia dell'Assemblea dell'ARO sia dell'UNICAM che i documenti da noi analizzati finora recavano alcune gravi criticità:
  • POSSIBILITA' DI BRUCIARE QUELLO CHE I CITTADINI DIFFERENZIANO;
  • ASSENZA di 'meccanistmi PARTECIPAZIONE dei cittadini;
  • CAUZIONE sulle mastelle FINO A 1000 Euro (per gli esercizi commerciali.
Le nostre perplessità le abbiamo espresse intervenendo in consiglio comunale e le abbiamo formalizzate nella PETIZIONE POPOLARE “NON BRUCIATECI IL FUTURO” bellamente ignorata da Stacca ed il suo governo, da 8 mesi in barba allo stesso statuto comunale e nonostante la “presa in carico” da parte del Presidente del Consiglio (Dambrosio).

Oggi noi ci chidiamo se gli stessi consigli comunali siano stati messi a conosceza di quanto il consigliere fac-totum Lillino Colonna è andato a dire in sede ARO.

CHIEDIAMO
al presidente dell'ARO Ba4 (sindaco di Gravina A. Valente)
al vice presidente dell'ARO Ba4 (M. D'Ambrosio)
al sindaco di Altamura (M. Stacca)
ai nuovi sindaci di Poggiorsini, Cassano e Toritto
ai consiglieri dell'UNICAM
  • di rendere pubblico l'esito dell'inconto dell'ARO Ba4 cui fa riferimento Lillino Colonna;
  • che la questione rifiuti (che interessa la gra parte del bilancio del ns. Comune sia affrontata con la massima trasparenza coinvolgendo lo stesso consigli comunali;
  • che le prossime convocazioni delle assemblee dell'ARO Ba4 siano rese pubbliche;
  • che siano pubblicati eventuali documenti prodotti/approvati in sede ARO Ba4 dopo il 13 gennaio 2013 giorno dell'ultima assemblea alla quale abbiamo partecipato con la Rete RIFIUTI ZERO dell'ARO BA4.
CHIEDIAMO
ai consiglieri dell'UNICAM
ai consigli comunali di Altamura, Gravina, Poggiorsini, Santeramo, Cassano, Torittto e Grumo
  • di vigilare affinchè siano garantiti trasparenza e partecipazione.

15.12.2014

Movimento ilGRILLAIO Altamura

ilgrillaio.blogspot.it               meetup.ilgrillaio@gmail.com                     facebook.com/ilGrillaio.Altamura

lunedì 6 ottobre 2014

I RIFIUTI E L'ARO BA4 PAGATA DAI CITTADINI PER DELEGARE AL CONSIP



Comunicato stampa

I nuovi sindaci di Cassano, Toritto e Poggiorsini chiedano spiegazioni ai colleghi di Aro BA4

I RIFIUTI E L'ECOTASSA NON ASPETTANO I COMODI DELL'ARO
 
PAGATA DAI CITTADINI PER NON DECIDERE

I consigli comunali sono stati informati della svolta pilatesca che delega tutto al CONSIP? Chi pagherà per tutto questo inutile e dannoso ritardo?


Le convocazioni ufficiali dell'ARO sono ferme, sulla carta, al 13 gennaio scorso quando grazie ad un presidio organizzato dalla Rete RZ sotto al comune di Gravina si riuscì a bloccare l'approvazione di un regolamento ed una carta dei servizi che presentavano non poche perplessità:
    - POSSIBILITA' DI BRUCIARE  PARTE DI QUELLO CHE I CITTADINI DIFFERENZIANO;
    - ASSENZA di meccanismi  di PARTECIPAZIONE dei cittadini;
    - CAUZIONE SUI BIDONI DELLA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA FINO A 1000 Euro;
Da allora ne è passata di monnezza sotto i palazzi, sempre di più e sempre più senza controllo. La raccolta differenziata ferma al palo (solo 20%  a giugno 2014) ed i soliti fessi che pagheranno caro tutto questo.
E' bene ricordare che l'ARO Ba4 (istituita con la leggere regionale del 2012) aveva il compito di preparare un bando di gara unico per tutti i sette comuni (Altamura, Gravina, Santeramo, Cassano, Poggiorsini, Grumo Appula, Toritto).
In due anni, oltre ad un sacco di chiacchiere su ipotetiche e fantomatiche affidamenti, di rassicurazioni da parte del segretario dell’ARO Ba4, dott. D’Amore (quanto è costata la segreteria dell'ARO ai cittadini dei sette comuni?) le cose sono sostanzialmente ferme, anzi si muovono al di fuori. Ad essere cattivi ci sarebbe da pensare che coloro che hanno lasciato passare tutto questo tempo possono avere un qualche interesse a lasciare le cose così come sono (a parte Cassano, tutti i comuni sono in una sorta di proroga) ed è facile ipotizzare chi sono i veri beneficiari di questa stasi.
Su COLORO CHE LA PAGHERANNO CARA, invece, le ipotesi lasciano il posto alle certezze.
A PAGARE CARO questo ritardo saranno i cittadini e le cittadine che tra qualche mese sborseranno i vari aumenti previsti con la TASI e con la ECOTASSA.
E' di questi giorni, poi, la notizia che il presidente dell'ARO BA4, Alesio Valente (sindaco di Gravina), ha siglato un accordo con la CONSIP (società per azioni del Ministero dell'Economia e delle Finanze che svolge attività di consulenza, assistenza e supporto nell'ambito degli acquisti di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche) per la messa al bando del servizio di raccolta dei rifiuti. Come dire: “Scusate. Per un anno abbiamo scherzato!”. Per un anno, infatti, l'ARO è stata ferma al palo, anzi al bidone. Soldi e risorse buttati al vento.
E' lecito chiedere in quale sede si è deciso di delegare al CONSIP e da quale documento ufficiale si desume l’assegnazione dell’incarico? I consigli comunali sono stati informati di questa svolta pilatesca che espropria ancora di più il ruolo politico dei consigli comunali?
Come si giustificano i soldi spesi per la costituzione dell’ARO Ba4  e dei lavori da esso svolti? Quali ulteriori costi nasconde questa operazione?
I politici devono dar conto alla collettività delle decisioni che dovrebbero essere prese nell’interesse di tutti. Chiediamo la TRASPARENZA e la CHIAREZZA, tanto declamate da alcuni nostri politici ma solo a mezzo stampa.
La "monnezza" deve smettere di essere qualcosa da "scaricare", in discarica o in mano a terzi lontani dalla collettività! I rifiuti sono beni da recuperare, riutilizzare e solo alla fine da riciclare! Il futuro è nero se non è a rifiuti zero (o se almeno non ci proviamo)
05.10.2014
Movimento ilGRILLAIO Altamura

ilgrillaio.blogspot.it            meetup.ilgrillaio@gmail.com               facebook.com/ilGrillaio.Altamura

domenica 5 ottobre 2014

il Movimento 5 Stelle puglia scrive a Vendola: chiarimenti su ARO, ATO e ciclo dei rifiuti


Al Presidente della Regione Puglia
dott. Nichi Vendola
e p.c.   all’assessore regionale  all’ambiente
dott. Lorenzo Nicastro
ai consiglieri regionali
REGIONE PUGLIA

Ai Sindaci dei comuni pugliesi

ALLA STAMPA

Oggetto: Richiesta di chiarimento su ARO, ATO e ciclo dei rifiuti in Puglia

Egr. Presidente Nichi Vendola,
il buon andamento della Pubblica Amministrazione è principio fondamentale dell’ordinamento giuridico Italiano;
ai sensi dell’art. 14 dello Statuto Regionale: “La Regione riconosce e garantisce il diritto dei cittadini all’informazione sull’attività istituzionale. 2. La Regione riconosce e garantisce il diritto dei cittadini a essere informati sulle  condizioni e qualità dell’ambiente, sui rischi per la salute derivanti dall’esercizio di  attività economiche o dall’esecuzione di opere pubbliche o private e, in generale, su  ogni situazione di pericolo che possa loro derivare da attività incidenti sul territorio.  3. La Regione attiva adeguate forme di ascolto finalizzate alla migliore conoscenza  dei bisogni dei cittadini e delle istanze sociali per il miglioramento dei servizi e delle  prestazioni. 4. La legge regionale disciplina l’esercizio dei diritti di cui al presente articolo”;
a due anni dall’entrata in vigore della Legge Regionale n.24/2012, la parte residua dei rifiuti delle raccolte differenziate, detta anche RUR, rappresenta ancora la parte più rilevante della raccolta dei rifiuti essendo, sul totale dei rifiuti raccolti, una percentuale che nel 2012 si aggirava intorno all’ 81%,  materiale che è quindi destinato a “smaltimento”, tra discariche ed inceneritori disseminati sul nostro territorio;
di contro, la parte “differenziata” era ad un misero 19% circa del totale dei rifiuti raccolti, in netto ritardo con la piena applicazione della Direttiva Europea 2008/98/CE e il suo recepimento nell’ordinamento italiano attraverso le modifiche apportate nel D.Lgs 152/2006, che esigono che al 31/12/2012 il raggiungimento di una percentuale di raccolta differenziata almeno pari al 65% del totale dei rifiuti prodotti.
Attualmente i dati non sono molto incoraggianti: fino a luglio 2014 si registra una percentuale di raccolta differenziata pari al 25%, segnale che davvero scarsi sono stati la politica ed i suoi effetti nell’ambito della gestione dei rifiuti i generale.
rifiuti_14
La quasi totalità degli ARO versa in una situazione di stallo imbarazzante, a prova dell’inefficacia della suddetta legge regionale e della irresponsabilità degli amministratori locali.
Tanto premesso, i sottoscritti parlamentari, coadiuvati dal lavoro dei meet up, attivisti e comitati territoriali
VISTA
  • la mancanza di comunicazione pubblica sulle convocazioni delle riunioni degli ARO e ATO;
  • l’assenza di trasparenza nella pubblicazione degli atti (vedi delibere degli ARO e ATO);
  • l’assenza di discussione in merito all’interno dei consigli comunali;
  • la mancanza di coinvolgimento della cittadinanza e la previsione di adeguati strumenti di partecipazione attiva nelle procedure consultive e decisionali;
RAVVISATI
  • ritardi e rallentamenti nei lavori in sede di approvazione di Piano industriale, carta dei servizi e regolamento nella quasi totalità degli ARO;
  • Il commissariamento da parte della regione Puglia, con D.G.R. n.1169 del 10 Giugno 2014 di parte degli ARO, nello specifico: ARO8/BA, ARO1/BT, ARO4/FG, ARO8/FG, ARO2/LE, ARO5/LE, ARO10/LE, ARO11/LE, ARO5/TA in quanto non adempienti alle disposizioni di cui alla L.R. 24/2012 e ss.mm.ii. ed alla DGR 2877/2012
CHIEDONO
  • quale sia la destinazione di parte della differenziata al recupero di “energia” (cosa che non esclude l’incenerimento, vedi articolo 12 regolamento dell’ARO BA 4).
  • maggior controllo da parte degli enti regionali preposti all’attività degli ARO garantendo la trasparenza nei percorsi decisionali degli stessi;
  • che i consigli comunali si riuniscano in sedute monotematiche pubbliche e che da esse se ne tragga un atto di indirizzo da portare nelle riunioni, anch’esse pubbliche, di ARO e ATO, affinché questi ultimi ambiti possano recepire e valorizzare le singole esigenze e renderle comuni);
  • che le convocazioni e la totalità delle delibere degli ARO e ATO siano pubbliche, e disponibili nel portale “Ambiente” della Regione Puglia e sui siti web dei comuni di competenza;
  • maggior coinvolgimento dei cittadini/utenti nelle scelte che ricadranno sul futuro dell’intera collettività;
  • una presa di posizione chiara e decisa in direzione della strategia RIFIUTI ZERO, l’unica strada percorribile a tutela dei cittadini e dell’ambiente, con progressiva chiusura degli inceneritori (con e senza recupero energetico) esistenti in Puglia, nel rispetto dell’art.4 della direttiva 98/2008/CEE sulla “gerarchia dei rifiuti” che impone come prioritaria la diminuzione a monte della produzione dei rifiuti;
  • annullamento e revoca degli atti che individuano 2 discariche, Grottelline e Corigliano d’Otranto, che metterebbero a rischio rispettivamente le falde acquifere della fossa bradanica e della più grande riserva idrica sotterranea del Salento;
  • un piano di realizzazione di impianti di compostaggio pubblici e domestici che consentano di conferire la FORSU con costi di conferimento per i Comuni non elevati e sconti sulla tariffa;
  • che siano attivati impianti di selezione spinta dei rifiuti indifferenziati al fine di recuperare dagli stessi i materiali direttamente riciclabili;
  • di verifica lo stato dell’arte sugli obiettivi indicati all’art. 181 del D.Lgs 152/06 in materia di riciclaggio e recupero dei rifiuti;
  • alla Regione Puglia se sia vero il coinvolgimento di Consip e Conai nel ciclo dei rifiuti pugliese (compresi la determinazione e l’espletamento di bandi di gara per l’affidamento dei servizi);
  • alla Regione Puglia quali siano i servizi di competenza dell’ARO (raccolta, spazzamento e trasporto) che sono già stati affidati da parte dei comuni prima che gli ARO avessero deliberato in merito;
  • alla Regione Puglia quale sia il numero totale delle discariche esaurite di RSU (rifiuti solidi urbani) e RS (rifiuti speciali) presenti nel territorio regionale e loro stato di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica, con particolare riguardo per quelle che non hanno ricevuto alcuna operazione su richiamata e giacciono in uno stato di abbandono totale o parziale;
  • alla Regione Puglia sulla possibilità di gestione “in house” dei servizi di competenza degli ARO e ATO, espletata attraverso soggetti giuridici di diritto pubblico (es. aziende speciali);
  • che venga immediatamente ri­calcolato il tempo di esaurimento della discarica di Massafra a sevizio dell’intero ATO di Taranto, a seguito della chiusura temporanea/definitiva della discarica di Manduria che accoglieva i rifiuti smaltiti dell’ex ATO TA3, rifiuti che ora sono smaltiti presso la suddetta discarica in agro di Massafra;
  • alla Regione Puglia quali siano le possibili soluzioni e siti di destinazione del residuo da raccolte differenziate di RSU e assimilati dell’ATO Taranto, destinato a smaltimento, prima e dopo l’eventuale esaurimento della discarica di Massafra
  • alla Regione Puglia la legittimità a norma di legge degli inceneritori che bruciano rifiuto tal quale come quello gestito da AMIU spa di Taranto;
  • caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica dei 3 lotti della discarica già esaurita e delle 2 vasche di servizio e soccorso per l’impianto di CDR in contrada Martucci a Conversano, modifica dello stesso impianto in vista di una futura conversione in impianto di compostaggio, modifica del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani per il sito di smaltimento dell’ATO BA5 e che la Regione Puglia individui altra soluzione per lo smaltimento del rifiuti residuo da raccolte differenziate;
  • alla luce delle gravi irregolarità accertate in sede di incidente probatorio, relative alla realizzazione delle discariche di servizio e soccorso annesse all’impianto per CDR in c.da Martucci a Conversano, la motivazione della mancata rescissione, da parte della Regione Puglia, del contratto con la Progetto Gestione Bacino Bari Cinque S.r.l.;
  • chiarimenti da parte della Regione Puglia circa la situazione degli impianti di conferimento rifiuti di Andria e Trani, anche alla luce della recente Ordinanza adottata dal Presidente della regione Puglia in data 05/09/2014, prot. 5442;
  • quali siano le intenzioni sia in merito alle discariche di rifiuti speciali che hanno ricevuto autorizzazioni senza osservare quanto previsto dal D.Lgs 152/06, nonché sulle modalità gestionali dei rifiuti speciali nelle aree ILVA oggetto di esposti al NOE di Lecce;
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Se tutto questo è la conseguenza di una legge (peraltro abbondantemente disattesa) ci chiediamo se non sia il caso di fare un passo indietro e ritornare a dare dignità e sovranità ai singoli comuni evitando quei regimi di proroga perennemente perpetrati negli ultimi anni (a cominciare dal rinvio dell’ecotassa regionale) che penalizzano gli amministratori dei comuni virtuosi e premiano quelli incapaci di garantire una gestione sana dei rifiuti.
PERCHE’ IL FUTURO E’ NERO SE NON E’ RIFIUTI ZERO!
Con l’auspicio di una gradita risposta,
l’occasione è gradita per augurarLe una buona giornata

I portavoce alla Camera dei Deputati
Diego De Lorenzis
Giuseppe D’Ambrosio
Giuseppe Brescia
Giuseppe L’Abbate
Emanuele Scagliusi
Francesco Cariello

I portavoce al Senato della Repubblica
Daniela Donno
Maurizio Buccarella
Barbara Lezzi

Il portavoce Europarlamentare
Rosa D’Amato

Rete Rifiuti Zero attivisti M5S PUGLIA
MoVimento 5 Stelle Bari
MoVimento 5 Stelle Noci
Movimento ilGrillaio Altamura
Castellaneta Aperta M5S
Modugno a 5 Stelle
Amici di Beppe Grillo Taranto
Attivisti MoVimento 5 Stelle Casamassima
Adelfia 5 Stelle ­ Amici di Beppe Grillo
Conversano 5 Stelle
Terlizzi 5 Stelle
Gravina 5 Stelle
Pulsano 5 Stelle
Palo 5 Stelle
Attivisti MoVimento 5 Stelle Andria
Attivisti Mottola 5 Stelle
M5S Attivisti Lecce

lunedì 8 settembre 2014

Puzza ad Altamura: che fare?


Questa estate la città di Altamura è stata deliziata da un profumo aulico di putridume, complice il maestrale. Sui social networks tutti si sono scatenati nel definirne persino il retrogusto (pollina, sansa, materie tossiche o semplice "rimmato" barese D.O.C.G.). Ma i commenti più suggestivi sono stati quelli che sentenziavano ciò che sarebbe stato giusto fare… o meglio ciò che il politico di turno avrebbe dovuto fare… nessun accenno a ciò che NOI cittadini avremmo dovuto fare da sempre. Per non essere troppo tecnici: l'unica soluzione vera è occuparsi dei rifiuti.

Ora.

Tutti.

Veramente.

Certo non è una materia che appassiona, non è comunemente definito figo dire agli amici fighi che "ieri sono stato a presidiare il consiglio comunale" oppure "siamo stati a romperci le palle per due ore per poter parlare con il sindaco o l'assessore di un possibile impianto di compostaggio comunale…". Purtroppo però lavorare tutti fianco a fianco sui rifiuti è l'unica via per non essere seppelliti. La disastrosa situazione dei rifiuti altamurana e pugliese è il frutto del pensiero più diffuso sui rifiuti. Per definirlo bisogna citare uno spot molto presente sulle tv locali che recitava "i rifiuti? li rifiuto!". Nella nube maleodorante il commento più frequente che abbiamo sentito era "incredibile". Infatti il cittadino altamurano si è sempre rifiutato di pensare ai rifiuti, tanto da rimanerne spiacevolmente e olfattivamente sorpreso. Questa puzza è il frutto di una pratica legata proprio al trattamento della frazione umida dei rifiuti. Ben fatta o no... ai posteri (quei pochi che sopravviveranno) l'ardua sentenza. Un buon compost non puzza. Probabilmente, però, il compost sversato è a norma di legge, perché la legge ha ridotto i tempi obbligatori riferiti alle fasi di compostaggio.
Se ci teniamo in disparte e non difendiamo la legge da chi ha interesse a cambiarla per i propri fini, il futuro non potrà che essere nero. Un giorno, insomma, potremo essere avvelenati a norma di legge, morti a marchio CE, tumulati secondo H.A.C.C.P. e dimenticati a denominazione d'origine protetta.
Oppure potremo partecipare ed essere ricordati come la generazione che ha salvato il territorio da una catastrofe ambientale, sanitaria, economica e sociale: coloro che hanno preservato le risorse più importanti, straordinari ed eccezionali cittadini che hanno fatto la cosa più semplice e normale: il loro dovere, senza compromessi.
A noi e a voi la scelta.

venerdì 25 luglio 2014


Al presidente del consiglio
Nicola Damborsio

Al Sindaco di Altamura
Dott. Mario Stacca
Ai consiglieri comunali
COMUNE DI ALTAMURA
p.c.                    Al Prefetto di Bari
ANTONIO NUNZIANTE
Palazzo della Prefettura-BARI
prefettura.prefba@pec.interno.it
ALLA STAMPA

 Alla lettera de IlGrillaio al Prefetto aveva risposto il presidente del consiglio.
Oggi il Movimento controbatte
IN MATERIA DI RIFIUTI TUTTO SEMBRA TACERE DA OLTRE 6 MESI
LE GARANZIE DEMOCRATICHE NON CI SONO
SE IL CONSIGLIO COMUNALE NON SI ESPRIME IN TEMA DI RIFIUTI

Intanto la petizione popolare attende da oltre 100 giorni di arrivare in consiglio,
l'ARO, pagato dai cittadini, sembra diventato il solito contenitore inutilizzato e lo stesso
governo cittadino non sembra voler assumere posizioni chiare in merito.


Dopo la lettera aperta inviata al Prefetto dal Movimento IlGrillaio, in merito allo stallo che da
mesi si procrastina tra i banchi del nostro consiglio comunale di Altamura, ci è giunta la
risposta del presidente del consiglio Dambrosio.
Al di là delle apparenti rassicurazioni, tale replica sembra carente di contenuti: alle concrete
proposte da noi formulate nel tempo (e bellamente ignorate dall’amministrazione comunale!)
non si fa alcun cenno.
Parlare di governance partecipata dei cittadini, non significa solo concedere spazi pubblici di
confronto (per i quali abbiamo dovuto batterci non poco), ma soprattutto attivarsi affinché le
proposte, che da tali incontri scaturiscono, trovino un riscontro.
    Ricordiamo a Dambrosio che oltre all’intervento nella conferenza dei capigruppo ed in consiglio
comunale di gennaio, alcuni appartenenti al Movimento IlGrillaio sono stati convocati, lo scorso
aprile, per un incontro con l’assessore e il consigliere con delega all'ambiente.
    In quella sede proponevamo:
  • di concentrarsi sulla raccolta della frazione umida (utenze domestiche, utenzecommerciali) che costituisce oltre il 40% del totale dei rifiuti;
  • di promuovere l'acqua pubblica di rubinetto (SAN RUBINETTO);
  • di coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza promuovendo comportamenti virtuosi sul tema della RIDUZIONE, del RIUSO e del RICICLO, soprattutto in occasione di manifestazioni pubbliche come Federicus;
il tutto al fine di arrivare a giugno con un +5% di raccolta differenziata, per evitare l'ecotassa
regionale, che avremmo dovuto pagare già da gennaio.
     Oggi che l’applicazione dell' ecotassa è stata ulteriormente prorogata, (purtroppo!! dato che si
premiano i comuni inadempienti) non si pensi di aver liquidato il problema: lo abbiamo solo
posticipato nel tempo e quel tempo prima o poi arriva.
A noi, de IlGrillaio, preme conoscere le attività sinora svolte dall’amministrazione comunale e
se il nostro sforzo partecipativo trova un riscontro nel lavoro di chi dovrebbe occuparsi del bene
comune. Il contributo che oggi diamo a questa città è l’eredità che lasciamo agli abitanti di
domani e noi ci teniamo a lasciarne traccia con risultati concreti.
Altra questione che merita chiarezza è quella sugli impianti di trattamento dei rifiuti: il nostro
comune si appresterebbe ad ospitare/autorizzare diversi impianti per il trattamento della
frazione umida (FORSU). Ci riferiamo all'impianto di compostaggio previsto in zona Jesce ed a
quello paventato in una proposta fatta da Rete Imprese alla stessa amministrazione comunale,
durante un incontro lo scorso marzo. Ciò trova riscontro persino in una proposta di mozione
della maggioranza: impianto di Compostaggio con recupero di biogas.
Abbiamo sollevato la questione già lo scorso 3 giugno con un comunicato stampa.
Sebbene si tratti di iniziative private, esse nascono per ottemperare a servizi pubblici locali,
pertanto, vorremmo capire quali vantaggi ne trarrebbe la cittadinanza altamurana. Ricordiamo
che tra le proposte oggetto del nostro intervento in consiglio comunale il 30 gennaio (parti
integranti nella petizione NON BRUCIATECI IL FUTURO) vi era quella di promuovere in sede
ARO, la realizzazione di un impianto di compostaggio gestito dei comuni o da un operatore
misto privato/pubblico.
Considerato che i rifiuti sono una risorsa economica che assorbe circa 1/3 dell’intero bilancio
comunale, riteniamo che possa risultare conveniente, per una comunità, gestire un’entrata di
tale portata.
Prendiamo atto dell'avvio dell'iter per una “proposta di deliberazione”, che consentirebbe alla
nostra petizione popolare di prendere forma ma denunciamo, allo stesso tempo, il grave
ritardo nel recepimento della stessa (sono decorsi oltre 100 giorni, contro i 30 previsti!).
Di domande ne abbiamo tante e se qualche rappresentante del governo cittadino ci volesse
rispondere ne saremmo ben lieti, visto che si tratta di materia di interesse pubblico e dovrebbe
essere garantita la massima trasparenza:
  • Vorremmo sapere, circa l'ARO BA4 (che è pagato con i soldi dei cittadini), che fine ha concretizza oggi il lavoro di un organismo che ci è costato soldi pubblici e le cu competenze dovevano permetterci nel giro di breve tempo di avviare un nuovo piano di gestione di rifiuti;
  • Vorremmo sapere se da gennaio ad oggi vi sono state altre assemblee dell'ARO e se il sindaco di Altamura vi ha partecipato promuovendo i contenuti della nostra petizione (visto che lo stesso ha dichiarato di condividerne le richieste);
  • Vorremmo sapere se si è fatta un’attenta valutazione su quei documenti approvati da parte dell'ARO (Regolamento e Carta dei Servizi) dai quali emergevano pericolose aperture alla mortale pratica dell'incenerimento.
Il Movimento IlGrillaio ha sollevato tali questioni in ogni comunicato e in ogni incontro pubblico
a cui ha partecipato da ormai 9 mesi. Ma le risposte stentano ad arrivare. Oggi al di là delle
parole, attendiamo atti concreti e prese di posizione politiche, che ci dimostrino che si sta
lavorando per tutelare il futuro di Altamura e degli altamurani.

Altamura 23.07.2014

Perché il futuro è nero,se non è RIFIUTIZERO
Movimento ilGrillaio Altamura

giovedì 12 giugno 2014

SCAVI (NON ARCHEOLOGICI) A GROTTELLINEA GROTTELLINE




 A grottelline vi è un importante insediamento del neolitico collocollocabile intorno alla fine del VI millennio a.C.. In un'area come questa, la parola "scavi" dovrebbe fare gioire le comunità locali. Peccato che nella ex cava di tufi al confine tra Spinazzola e Poggiorsini,  quella che la Regione Puglia vorrebbe trasformare in discarica in deroga al suo stesso piano paesaggistico, da qualche giorno a scavare non sono gli archeologi inviati dalla Sovrindendenza ai Beni Archeologici, ma gli uomini del Corpo Forestale dello Stato su input della Direzione Distrettuale Antimafia!! Ed i reperti non sono cocci, selci e resti di uno dei più antichi stanziamenti umani della nostra regione, ma tonnellate di rifiuti di ogni sorta!! Insomma non c'è da stare proprio allegri.
In realtà la notizia che in fondo alla cava vi fossero "strani movimenti" era circolata già nel 2010 sempre grazie a Cosimo Forina (redattore della Gazzetta del Mezzogiorno) e su questo blog avevano pubblicato un suo articolo (leggi). 
Oggi a fare notizia, però è un comunicato dell'assessore alla QUALITA' dell'ambiente della Puglia: Nicastro.

Bari, 11.06.14 – "Le notizie che riguardano attività di indagine in corso su una cava di località Grottelline a Spinazzola rischiano di trarre in inganno, in maniera più o meno voluta, l’opinione pubblica perchè continuano a mettere in correlazione l’accertamento di un illecito smaltimento di materiali risalente nel tempo, contiguo a siti in cui venivano autorizzati con ordinanze urgenti dai comuni gli smaltimenti di RSU (ex art. 12), con procedure amministrative che, peraltro, non sono nè concluse nè scontate". Lo precisa l’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, in relazione al sequestro fatto dal Corpo Forestale dello Stato nelle campagne di Spinazzola su impulso della Dda di Bari.
"La necessità di far emergere le illecite condotte di smaltimento – afferma Nicastro – non può giustificare la confusione nel dare le informazioni: l’area posta sotto sequestro dagli uomini del Corpo Forestale non interessa lo scavo impermeabilizzato che rientra nell’ipotesi di impianto di cui si discute in località Grottelline e, per questa ragione, alcune ricostruzioni giornalistiche impropriamente mettono in relazione le vicende di queste ore con i trascorsi giudiziari che, invece, interessavano quell'area". "E' necessario chiarire questo aspetto – conclude Nicastro – per evidenziare le differenze e non alimentare tesi precostituite su questioni che sono ancora al vaglio dei tecnici preposti".


LA RISPOSTA di Cosimo Forina -  L’assessore Nicastro non dice che la cava in cui si sta scoprendo “un illecito smaltimento di materiali risalente nel tempo” e lo stesso sito che ospita “lo scavo impermeabilizzato”, cioè la discarica che la Regione vuole a tutti i costi, contro ogni evidenza normativa di tutela della salute e dell’ambiente, e che da anni è oggetto non di “improprie” ricostruzioni giornalistiche, ma di inascoltate inchieste documentate e persino di notizie di reato (ripetuta scomparsa di faldoni, la memoria del computer dall'assessorato all'ambiente che conteneva la VIA di Grottelline, piani territoriali stranamente non aggiornati, rivelazioni di rifiuti nocivi e pericolosi sotterrati abusivamente, ecc.). Notizie, inchieste e rivelazioni che oggi si dimostrano tutte fondate e sulle quali finora l’assessore Nicastro, i suoi colleghi di giunta e il suo presidente non hanno fatto sentire la propria voce, se non per minimizzare, o peggio, troncare e sopire.