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martedì 18 febbraio 2014

SOLO A TARANTO: BOCCATA D'OSSIGENO SOTTO L'INCENERITORE!



Leggete un po' questo articolo. E' di una chiarezza allucinante:
emerge la responsabilità politica di un governo regionale che continua a sostenere l'INCENERIMENTO, ma non solo...
I miei complimenti al giornalista che dimostra tutta la sua bravura nel panegirico dell'incenerimento.
Farà cascare tanti lettori veloci e disinformati:
... parlare di "UNA BOCCATA D'OSSIGENO" (in alto a sn) riferendosi ad un inceneritore è grandioso!
A TARANTO POI!
Lui stesso poi ammette che c'è bisogno di un capannone per raccogliere le scorie dell'incenerimento (circa il 30% del peso totale).
Poi la chiusa è l'apoteosi: per fortuna potremo tornare a bruciare così si risparmierà sul costoso conferimento in discarica.
E QUESTI 5 MILIONI DI EURO non sono un costo?
E quanto è costato realizzarlo all'inizio?
E quanto costa tenerlo in esercizio? Non penserà che tutto bruci con un fiammifero!
E quanto costa smaltire quelle ceneri residue (anche quelle vanno smaltite quando riempiranno il nuovo capannone ).
E soprattutto QUANTO COSTA IN TERMINI DI SALUTE per i tarantini?
LEGGERE QUESTE COSE FA MALE, LA MISTIFICAZIONE IMPERA.

Le cose stanno così:
spendiamo decine di milioni di euro (soldi nostri, of course) per spargere nell'aria, nei polmoni e nel sangue di ignari cittadini ogni genere di schifezza per ritrovarci con un terzo del peso iniziale da smaltire trasformato in rifiuto speciale pericoloso. SAGACI SIAMO!

Sarebbe più economico spendere metà di quei soldi per più impianti di compostaggio per la frazione umida (circa 40%). Il 60% che avanza diventa 30% con una raccolta differenziata porta a porta "base" che consente di recuperare carta, plastica, alluminio, vetro... e riprendersi indietro quei soldini che ogni volta che acquistiamo un prodotto imballato paghiamo al CONAI.
Quindi differenziare non per bruciare, rimettendoci pure i soldi del combustibile, ma per recuperare materiali e relativa ricchezza. Da questo conto da massaia 100 meno 40, meno 30 avanza proprio quel 30% del peso totale (le ceneri) con la differenza che: 1. non sono rifiuti speciali; 2. ho risparmiato dei soldi che possono essere utilizzati per abbassare la tassa/tariffa sui rifiuti con un vero risparmio per i cittadini; 3. ho guadagnato dei soldi (rivendendo materiali + smettendo di pagare l'ecotassa + accedendo alle premialità previste per i comuni ricicloni) che investo per capire come far scendere quel 30% al 20, al 10....
4. diminuiscono i costi SANITARI per i residenti in quelle zone

I conti, cari giornalisti non tornano affatto e altro che boccata di ossigeno.
Qui la puzza di fregatura è forte: da' alla testa, annebbia la vista.
Allontanatevi di li prima di iniziare a scrivere!

Michele Loporcaro
(Movimento ilGrillaio/Rete RIFIUTIZERO AroBa4)

P.S. per i giornalisti "ambientalisti responsabili"

So già che direte: sì, ma finchè si mette passa al nuovo sistema che facciamo?
Intanto è bene sapere che il "nuovo" sistema doveva assicurare il 65% di R.D. già a fine 2012 (tanto nuovo non è). Non serve tanto tempo, soprattutto ora che tutti i comuni di puglia stanno rivedendo la loro politica dei rifiuti nei rispettivi ARO.

mercoledì 14 marzo 2012

Il mercato delle notizie e la qualità dell'informazione

La scorsa settimana siamo stati ospiti di "Un caffe con..." sul portale Altamuralife sito di infomazione locale. Non ci capitano spesso queste opportunità: abbiamo accettato.
L'intervista - nei 25 minuti successivi l'introduzione - è stata interamente dedicata al tentativo da parte della giornalista di "chiarire" la scelta di vendere i propri spazi all'amministrazione di turno (scopo legittimo!), non cogliendo il tema della nostra critica al programma "La parola al sindaco".
Sostenere che si tratti di uno spazio autogestito non è sufficiente.
E le preoccupazioni di chi considera l'indipendenza di giornalisti e mezzi d'informazione come il fondamento di una democrazia sono fondate e supportate logicamente: i nostri amministratori hanno comprato una video-intervista al mese per 4 mesi.
Lo staff di Altamuralife ha elaborato un'offerta, l'ha proposta al comune di Altamura e questi hanno accettato di comprare un pacchetto comprendente:
- 3 banner alta visibilità con collegamento ad una sezione speciale (vedi sotto);
- la realizzazione di una sezione speciale nel portale ("La parola al Sindaco");
- una fotogallery;
- quattro video-interviste sui temi che di volta in volta il sindaco sceglie. Edilife è comunicazione e informazione, ci hanno spiegato. E' un'azienda e come tale deve fare soldi

Il problema è che mantenere chiaramente distinti i due "comparti" è davvero difficile.
Facciamo un esempio: se si ospita la pubblicità di un'acqua in bottiglia, difficilmente l'editore sarà felice di un'inchiesta sulla qualità di quell'acqua che la metta in cattiva luce.
Soprattutto se quell'azienda deciderà (o minaccerà) di ritirare la sua pubblicità. Qualcosa di simile è accaduto in Rai quando un programma ha ospitato Giuseppe Altamore.
E' questo il "rischio" di cui parliamo (e non è un processo alle intenzioni ma una considerazione su scenari possibili che sono già divenuti realtà in altri casi).
I portali, come i giornali o le trasmissioni tv, di solito vengono aperti (anche) per fare profitto. Sono imprese a tutti gli effetti. Se sono gratuiti devono attrarre sia lettori che investitori che - salvo rarissime eccezioni (in cui sono mecenati della libertà di stampa) - sono interessati a farsi pubblicità cioè a far conoscere i loro pregi, i loro punti di forza.
Difficilmente decideranno di fare o mantenere la pubblicità su un mezzo di informazione che continuamente li critica.
Come si mantiene l'indipendenza in questi casi? O evitando che soggetti "troppo forti" possano comprare spazi pubblicitari (e noi crediamo che l'amministrazione sia un soggetto di grande peso per un mezzo di informazione locale) o con una costante e continua vigilanza sulla "terzietà" dei giornalisti. E per questa seconda strada sono utilissimi i lettori che possono far notare incongruenze e penne troppo delicate con chi contribuisce a pagare gli stipendi di chi scrive.
Un portale di informazione locale è troppo importante (e non è retorice) per rischiare "autocensure".
Considerazione a parte va fatta sull'amministrazione che decide di comprare degli spazi usando i nostri soldi. Crediamo che sia stata una scelta completamente inopportuna, visto che gli spazi vengono usati perché il sindaco parli alla città su argomenti a sua scelta. Non si tratta di spazi acquistati per far conoscere le bellezze di Altamura o i nostri successi gastronomici ma di veri e propri spazi di propaganda.

martedì 21 febbraio 2012

LIFE AD ALTAMURA, PLEASE!

messaggio per altamuralife:
Abbiamo appreso della vostra nuova rubrica "LA PAROLA AL SINDACO"
All'indomani di una tempesta politica come quella dei giorni scorsi con il capogruppo del partito del sindaco che "mena legnate" contro lo stesso sindaco...
Dopo che ieri il sindaco chiama URGENTEMENTE a raccolta 7 consiglieri di maggioranza e RISPONDONO SOLO in 3 (notizia scomparsa dalla vostra home page!) e persino un assessore non si presenta....
Beh, dopo tutto questo, come se niente fosse vi prestate a questa opera di "distrazione di massa" offrendo uno spazio di 17 minuti senza alcun contraddittorio con il giornalista. In questo si rischia di diventare il megafono cieco, sordo e muto di chi ha già mille strumenti per farsi sentire. Ci dispiace per le diverse professionalità che operano sul vostro portale che lavorando nel campo dell'informazione, dovrebbero continuare ad essere il cane da guardia della democrazia e non limitarsi a dare eco a chi ha già il potere (a prescindere da chi questo potere ce l'ha!).

giovedì 29 dicembre 2011

la squola canbia. la politica?


Due giorni fa al comune di Altamura si è svolto un ulteriore incontro tra amministrazione comunale e dirigenti scolastici. Per dare una parvenza di partecipazione sono state invitate finanche le telecamere del tg di canale 2. Non è noto quali siano state la conclusioni cui sono giunti alla fine del summit.

Quello che è certo e che l'incontro precedeva di qualche ora quello di ieri tra il Sindaco Stacca e l'ass. regionale Alba Sasso, presenziato anche questo dagli stessi dirigenti scolastici. In attesa di conoscere i contenuti di quest'altro summit, ci piace ricordare che l'oggetto di questi incontri è il c.d. dimensionamento scolastico normato dalla Legge 111/11 (già battezzata le legge dell'uno*) attuato con una delibera della giunta comunale seguendo le direttive di una delibera di giunta regionale provoca delle conseguenze devastanti per le scuole di Altamura. (leggi post precedenti).

Dopo l'assemblea cittadina del 15 dicembre u.s. a PortAlba, in cui oltre 100 tra insegnanti, genitori e non solo, uno si sarebbe aspettato di vedere seduti in quella sede anche i rappresentanti del comitato ScuolaBeneComune, invece così non è stato.

Quindi le cose continuano ad essere decise da pochi eletti (infondo nonostante si voglia far credere, attraverso il mezzo televisivo, di rendere pubblici e partecipati i contenuti e le decisioni assunte in questi incontri.

Sia chiaro, il sindaco Mario Stacca non è tenuto a fare ciò, ma è una questione di buon senso e di ragionevolezza: stiamo parlando del futuro di 10.000 ragazzini, stiamo parlando del futuro di Altamura, del futuro della politica ad Altamura.

Meditate gente... meditate!
Questo Natale sarà ricordato per molti aspetti negativi. L'ennesi colpo (basso) alla scuola pubblica collegata al c.d. dimensionamento scolastico è uno di questi.
Se domani ci togliessero l'acqua ci sarebbe tanta sofferenza ed una rivoluzione per riconquistarla, se ci togliessero il pane ci sarebbe tanta fame ma mangeremmo "le brioches", se ci togliessero la democrazia ce la ripenderemmo, ma se ci tolgono il sapere e la saggezza non avremo più capacità di reagire e ci potranno togliere tutto il resto.
Forse è per questo che l'assemblea sulla scuola di giovedi 15 dicembre è stata partecipata in maniera inaspettata, le luci si sono accese senza fare tanto sforzo. La preoccupazione di un cuci scuci della scuola altamurana ha messo in allarme tanti insegnanti, ma soprattutto tanti genitori. Vuoi vedere che le preoccupazioni per la scuola cambieranno il modo di fare politica ad altamura?
Le decisioni prese nel comune di Altamura, come spessissimo succede, sono prese da poche persone e il sospetto nasce velocemente: per caso a decidere sono proprio le persone che da quelle decisioni possono avere benefici particolari? per caso questi benefici particolari creano problemi alla comunità? Il sospetto, ricordiamoci, DEVE rimanere un sospetto e ciò significa che la comunità DEVE vigilare dove c'è sospetto ma non giudicare. È fondamentale non cadere in facili e stupidi insulti. Spesso tali insulti sono il frutto di ragionamenti di chi non vuole impegnarsi e si giustifica con il fatto che le persone sono tutte corrotte o corruttori. Da queste persone rassegnate ed inutili ci si sente dire "Chi non ruba? vuol dire che non ne ha avuto l'occasione!". Se tu lettore che stai leggendo ti riconosci in questa frase sappi che il mondo non è così nero e proprio per questo non hai scuse per non essere civicamente attivo.


D'altra parte bisogna anche capire che in Italia colui che amministra la cosa pubblica facendo scelte per riempirsi il portafoglio crea un danno alla comunità (oltre che commettere un illecito). Dovrei usare il congiuntivo, scusate, ma non ci riesco. Il danno che costui arreca alla comunità è 10, 100 in alcuni casi anche 1000 volte più grande del guadagno che è riuscito a mettersi in tasca. Se tu lettore hai rubato o guadagnato illecitamente una certa cifra di soldi pubblici, sappi che la tua coscienza non è sporca per quanti soldi ti sei preso; la tua coscienza è sporca per quanti soldi ed opportunità la comunità ha perso. Sono molti di più te lo garantisco. Ti auguro di non dormire stanotte.


e poi...
BASTA DECIDERE QUATTRO GATTI!
fateci partecipare! Gli altamurani spesso sono dei gran cozzali che pensano soprattutto al proprio orticello, ma se messi in condizione, sanno essere anche altruisti e responsabili dinanzi alla ricerca del Bene Comune. Dateci la possibilità di una VERA partecipazione.

sabato 28 maggio 2011

DISinformazione e mistificazione

mercoledì 4 maggio 2011

CensuRAI




Dopo la triste vicenda della censura al concertone del 1 maggio, con i vari artisti costretti a firmare una liberatoria che impediva loro di fare qualsiasi cenno al prossimo Referendum ecco oggi un'altra prova del fatto che la situazione è grave e che al peggio non c'è mai fine!
Si tratta di una mail che gira da qualche ora in alcune mailing list nazionali. Fatela girare. La commissione di Vigilanza Rai che dovrebbe emanare il regolamento sulla par condicio proprio in vista del prossimo referendum, ritarda "stranamente" i lavori (mancanza numero legale). TUTTO CIO' E' GRAVISSIMO!

Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.

'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.

Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.

Il referendum è evidentemente anche questo!

M. A.

E' tempo dunque di assumere iniziative forti e di grande impatto mediatico per denunciare questo vero e proprio golpe indirizzato a impedire la celebrazione dei Referendum.
Il primo obiettivo deve essere la RAI e quindi tutta la carta stampata.

giovedì 24 febbraio 2011

ACQUA e NUCLEARE (pubblicità ingannevole)



Ve lo ricordate lo spot del Forum Nucleare Italiano (vedi qui) che vi abbiamo invitato a denunciare a capodanno 2011?
Bene, quello spot è stato dichiarato ingannevole dall'L’istituto dell’autodisciplina pubblicitaria:
La pubblicità del Forum nucleare italiano non è conforme agli articoli 2 e 46 del Codice di Autodisciplina della comunicazione e se ne ordina pertanto la cessazione, perché si tratta di una pubblicità ingannevole.
Stessa sorte era toccata alla pubblicità lanciata da Mineraqua che anche noi avevamo segnalato affinchè anche voi denunciaste. (vedi il nostro post)
Ma sapete cosa hanno in comune l'acqua e il nucleare? DUE COSE:
  1. le multinazionali che non vedono l'ora che la gestione dell'acqua sia privatizzata, sono le stesse che investono per "spingere" verso il nucleare (per es. la francese VEOLIA);
  2. i cittadini informati che non sono caduti nella trappola delle mistificazioni di chi diceva: "NON VI PREOCCUPATE, L'ACQUA RESTA PUBBLICA! E' IL SERVIZIO CHE VIENE PRIVATIZZATO" sono gli stessi che NON si sono lasciati tranquillizzare dallo scienziato Veronesi che sponsorizza inceneritori e centrali nucleari (e non solo) e dai colleghi del Forum Nucleare Italiano

E sono questi cittadini che VOTERANNO E FARANNO VOTARE SI ai prossimi referendum.

mercoledì 9 febbraio 2011

Ambientalisti della democrazia e del libero mercato (dell'acqua)



Quelli di Fare Ambiente sono avanti. Promuovono un'idea di ambientalismo "maturo, responsabile... europeo".
Nel loro progamma si legge: "FARE AMBIENTE si ispira alla democrazia e alla libertà di mercato come valori fondanti dello sviluppo sostenibile". Se il mercato è il loro valore fondante e se nel mercato tutto ha un prezzo, ne deduciamo che lo hanno anche l'acqua, anche la vita, anche l'anima.
Sono famosi per essere gli unici ambientalisti che si schierano in favore del nucleare e della privatizzazione dei servizi idrici.
Basta con questi ambientalisti che pensano che sia ancora possibile l'idea di un paradigma culturale fuori dal mercato!
Ieri, in una conferenza stampa, hanno annunciato il loro NO ai referendum sostenendo che infondo l'ACQUA è già PUBBLICA... che una gestione privata ridurrebbe gli sprechi che notoriamente accompagnano la gestione pubblica...
Insomma: se con la gestione dei servizi idrici si possono fare un po' di soldi perchè rinunciare?
Poco importa se i dati ufficiali smentiscono il miracolo del privato nel settore idrico: dati del co.vi.ri. alla mano gli investimenti diminuiscono e le tariffe aumentano.
In effetti, all'approvazione del decreto Ronchi, i titoli in borsa delle socità legate alla gestione delle risorse idriche, fecero registrare una forte impennata.
In fondo significa solo dare un prezzo alla vita di chi può pagare per avere accesso all'acqua. Se non puoi, non hai prezzo... sorry, requiescat in pacem!
Ovvio che il TG1 - che non ha mai dato voce al Forum dei movimenti per l'acqua - dia spazio a questo "maturo" ambientalismo con un servizio tagliato ad hoc per far "apPREZZare" le loro proposte!

venerdì 31 dicembre 2010

SPOT NUCLEARE E DENUNCIA SALUTARE (all'antitrust)







Vogliamo terminare questo 2010 con un augurio ed un invito. L'AUGURIO che vi facciamo è lo stesso che facciamo a noi stessi: che il nuovo anno sia come ognuno di noi lo vorrebbe e per questo vi AUGURIAMO di avere la passione necessaria per VOLER CAMBIARE il mondo a partire dai gesti quotidiani. E qui il nostro ultimo invito del 2011. L'avete visto lo sciagurato spot del Forum Nucleare Italiano che da qualche giorno cerca di mettere in buona luce il nucleare? Bene. Questo tipo di spot ci è sembrato "strano" dato che porta chi lo vede a pensare che tutto sommato il nucleare è, in fondo, è cosa buona e giusta, anzi, necessaria. Peccato che chi lo ha pensato non dica tutta la verità traendo in inganno lo spettatore medio (categoria che in italia non manca).
Dopo aver visto il filmato inquestione LEGGETE QUI post da
Italianimbecilli.blogspot.com. La loro analisi dello stesso spot ci è sembrata la migliore e soprattutto la più puntuale. Anche noi abbiamo motivo di pensare che questo messaggio possa essere giudicato ingannevole dall'Autorità Antitrust (esattamente com'è avvenuto per la pubblicità ingannevole di Mineracqua). Il blog di cui sopra ha già segnalato lo spot in questione alle autorità competenti e ovviamente invita tutti a fare altrettanto. Per questo cogliamo la palla al balzo e vi invitiamo a terminare il 2010 (o iniziare il 2011) con una salutare bella DENUNCIA all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato scaricando questo modulo ed inviandolo a:

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Autorità Antitrust) Via Liguria, 27 00187 Roma

OPPURE CHIAMANDO DIRETTAMENTE IL NUMERO VERDE 800.166.661

Ricordiamoci che solo nel 1987 gli italiani con un referendum dissero chiaramente NO AL NUCLEARE. Da allora, certo, "qualcosina" è cambiata.
Per esempio Chicco Testa (oggi presidente del Forum Nucleare Italiano) è stato proprio fino al 1987 il presidente di Legambiente. Lasciato il mondo "ambientalista" è approdato a quello nuclearista passando per le poltrone di Enel, Acea SpA, Metropolitane Romane SpA.
E' membro del consiglio di amministrazione di Allianz e Idea Capital Funds sgr ed è Presidente di EVA, Energie Valsabbia, società che sviluppa e costruisce impianti idroelettrici e solari (fonte: Wikipedia).

Se siete particolarmente in forma potete anche lasciare un commento sul blog collegato al FORUM NUCLEARE ITALIANO.

Un BUON 2011 dipende anche da TE.


Controspot n.2

domenica 5 settembre 2010

Notte bianca e Corrida




La notizia, secca e silenziosa, è questa:

Appuntamenti: Torna la "Corrida" (5 settembre)
Con il patrocinio del Comune, domenica 5 settembre (ore 21), in piazza Matteotti, si tiene la terza edizione de "La Corrida - Dilettanti allo sbaraglio", una "arena" di persone che si cimentano con la loro passione per la canzone, per la musica, per la recitazione o l'imitazione.
L'evento è organizzato dall'associazione culturale "MusicArte" che invita il pubblico a munirsi di oggetti rumorosi.
Altamura, 3 settembre 2010

Giunge, quindi, ad Altamura la corrida cioè quel divertente spettacolo in cui persone prive di talento si espongono al pubblico ludibrio espresso con oggetti rumorosi di dissenso.
Insomma una rappresentazione quasi realistica del Parlamento o di un più modesto Consiglio Comunale ma senza stipendi per chi si esibisce. A volte, va detto, ci sono anche degli ottimi artisti che utilizzano questa occasione per farsi conoscere al grande pubblico ma la cui abilità è, in gran parte, soffocata dalla caciara incontrollabile. In ogni caso i "bravi", i "talentuosi" devono restare minoranza perché, in caso contrario, non vi sarebbe il divertimento promesso dalla Corrida: vedere dei poveri/e disgraziati/e giocarsi la dignità per un posto sul palcoscenico.
Sulla scelta dell'amministrazione di patrocinare l'iniziativa, condividiamo le osservazioni fatte da Antonio Ferrante su altamuralive.it, con una precisazione doverosa: non sappiamo se il patrocinio in questione preveda o meno l'erogazione di fondi pubblici (esistono anche patrocini a titolo gratuito e, a dire il vero, sono la maggioranza), ma la sostanza della critica non cambia: si è scelto di sostenere uno spettacolo trito e ritrito, forse per mancanza di tempo, forse per scelta precisa. Scrive Ferrante:
Premetto che non ho nulla da dire sul lavoro dall'associazione culturale "MusicArte", organizzatrice de "La Corrida - Dilettanti allo sbaraglio". Mi auguro, anzi, che la manifestazione riceva un grande consenso di pubblico. Rifletto, invece, sulla scelta politica di questa amministrazione di investire denaro pubblico sugli eventi di intrattenimento che, lo ricordo a chi abbia difficoltà di discernimento, non hanno nulla a che fare con la cultura in senso stretto (leggi tutto)
Ciò che colpisce di questa estate altamurana è che, non è stato offerto molto più di una notte bianca e una corrida. Un po' poco per una città di 70.000 abitanti che dice di voler puntare sul turismo (anche culturale) e che meriterebbe una varietà di proposte ben maggiore.

p.s. se condividete le riflessioni postate un oggetto rumoroso!

giovedì 2 settembre 2010

Solidarietà a Uldorico Pesce. INFORMAZIONE LIBERA



COMUNICATO STAMPA

Solidarietà all'attore Ulderico Pesce

Altamura 02.09.2010 - Il MeetUp ilGrillaio, Movimento cittadino Aria Fresca ed il Circolo delle Formiche esprimono piena solidarieta’ all’attore Ulderico Pesce che nella notte del 31 agosto ha subito un attentato in chiaro stile mafioso al termine del suo spettacolo.
L'attore si trovava a rivello (pz) per “Storie di scorie: il pericolo del nucleare in Italia”.
Si tratta dell'ennesimo gravissimo attacco alla liberta’ di informazione e alla lotta contro le ecomafie che stanno dustruggendo il nostro territorio.
Ci uniamo, pertanto, all’appello rivolto da ITALIATERRANOSTRA e dal gruppo Per il Bene Comune Puglia per la realizzazione di una manifestazione di solidarietà a Potenza nei prossimi giorni, che risvegli l’attenzione della società civile sui tanti scempi ambientali
che stanno cancellando il diritto alla salute e alla vita.

MeetUp ilGrillaio Altamura
Movimento cittadino Aria Fresca
Circolo delle Formiche

domenica 29 agosto 2010

SOS SCUOLA... NO, W l'Itaglia!



Il TG1 di ieri, domenica 29 agosto, dopo poco più di 10 minuti di ha iniziato a trasmettere una serie di interminabili inutilità. Ad esempio un servizio lunghissimo sulla costiera amalfitana e sugli spaghetti ai ricci di mare. Ormai i vari Tiggì hanno l'unico scopo di rivelarci il degrado della "informazione" italiana. Uno penserà: "Vuol dire che non ci sono fatti importanti da raccontare", invece di cose da dire ce ne sono ed anche estremamente importanti. A meno che non si considerino non degni di attenzione le migliaia di lavoratori precari della scuola che, proprio in questi giorni stanno portando avanti proteste, sit-in, occupazioni e scioperi della fame in diverse parti d'Italia. Perche? E perchè vengono vergognosamente ignorati dal servizio pubblico televisivo? Cosa hanno da protestare?

Sta per cadere l'ennesima scure sugli insegnanti italiani. Con quasi 42.000 tagli che si aggiungono agli oltre 57.000 dello scorso anno (tra docenti e ATA) si contretizzerà quanto legiferato nel 2008 dal "Ministro TreConti" che ordinò al Ministro-ombra Gelmini di stringere la cinghia sulla scuola. Quest'anno a risentirne di più saranno le scuole superiori, ma anche per gli altri ordini di scuola non si scherza. E mentre Obama, negli USA, decide di puntare sulla scuola per risollevare le sorti del suo paese, in Italia si decide di puntare sulla scuola per risollevare i conti del Paese. Il taglio delle cattedre è da decenni uno degli hobbies preferiti dei vari "ministri dei conti", anche perchè la classe docente in questi anni ha dimostrato una flessibilità ed una capacità di "piegarsi" e di essere manipolata dall'interno, che non ha eguali: estrema disomogeneità, scarsa considerazione sociale, stipendi tra i più bassi d'Europa e conseguente appetito per quelle risorse aggiuntive (PON, FESR ed altre diavolerie simili) fanno sì che la classe docente sia vittima di un sistema balordo che tende a zittire chi denuncia il marcio che è insito nel sistema scuola italiano.
La cosa che non si capisce è come mai i sindacati (quasi tutti) che nel 2008 hanno organizzato una grande manifestazione di protesta a Roma abbiano abbassato la guardia nei due anni successivi (solo i Cobas hanno mantenuto alto il livello di "attenzione"). Eppure quei provvedimenti annunciati nel 2008 sotto il nome di "Riforma Gelmini", non solo non sono stati fermati, si sono realizzati in una maniera brutale: meno insegnanti, meno supplenti, meno ore di lezione, meno insegnandi di sostegno per i ragazzi con handicap, classi sovraffollate, la scuola primaria (fiore all'occhiello della nostra scuola) ridotta in molti casi a parcheggio per i bimbi, meno bidelli nei corridoi (meno sorveglianza fuori dalle classi)... insomma meno scuola per tutti. W l'Itaglia!

venerdì 25 giugno 2010

Iraq, si uccide per l'acqua



L’acqua è un bene prezioso, soprattutto quando scarseggia, e intorno alla sua distribuzione si scatenano poteri tribali e clan che in mancanza di un governo forte in grado di imporre delle regole prevalgono con la forza delle armi.

Le guerre dell'acqua nascono così. Anche nei paesi "democratici" (vedi l'esempio di Cochabamba). Anche per questo stiamo cercando di fare il possibile perché la privatizzazione non diventi realtà.
4500 altamurani sono con noi e con il buon senso...e tu?

Da: ilmanifesto
Iraq, si uccide per l’acqua

All’alba del 18 giugno un uomo ha fatto irruzione nella casa di Faisal Hassan, a est di Baghdad, e ha ucciso lui, sua moglie e i loro due bambini. Il motivo: il problema dell’acqua. Hassan era dipendente del dipartimento per l’irrigazione di Abu Ghraib, a 32 km da Baghdad. Il dipartimento si occupa della distribuzione dell’acqua per l’irrigazione nelle campagne intorno ad Abu Ghraib. Si tratta del terzo impiegato di questo dipartimento ucciso negli ultimi tre mesi.

L’acqua è un bene prezioso, soprattutto quando scarseggia, e intorno alla sua distribuzione si scatenano poteri tribali e clan che in mancanza di un governo forte in grado di imporre delle regole prevalgono con la forza delle armi. Le vittime sono i dipendenti che non hanno nessuna protezione. Dietro la morte di questi impiegati non c’è una motivazione strettamente politica o politico-religiosa, ma questo è vero solo in parte perché dipende dalla debolezza delle istituzioni: dal 7 marzo, quando si sono svolte le elezioni, il parlamento si è riunito solo una volta il 14 giugno, per venti minuti, senza riuscire ad eleggere nemmeno il presidente dell’Assemblea. Non parliamo poi del governo, le trattative continuano per il premier all’interno del Blocco sciita costituitosi dopo le elezioni e che ha messo fuori gioco (per la formazione del governo) il partito Iraqiya che aveva vinto di misura le elezioni.

mercoledì 23 giugno 2010

La trasparenza è on-line...da Trento a Santeramo!




Chi ha provato l'emozione di navigare il sito internet del Comune di Altamura si sarà chiesto il senso delle tante pagine web ridotte a mero spazio per i comunicati del sindaco o del suo ufficio stampa riguardanti le zanzare, gli incendi, l'esposizione della coppa del mondo.... e le delibere di giunta? Le delibere del consiglio comunale? Le determinazioni dei dirigenti?

Riceviamo per e-mail la comunicazione che segue e la pubblichiamo sperando di arrivare presto ai livelli di trasparenza di comuni come Trento (nel video) dove si mette a disposizione dei cittadini un'interfaccia elettronica per consultare liberamente e gratuitamente ogni tipo di atto che riguarda la città.
Se poi non si ha voglia di uscire di casa, il sito del comune è una banca dati eccezionale (clicca qui). Voi direte: "Sì lo sappiamo che al nord queste cose funzionano meglio che al sud!"
Va bene, ma da quando Santeramo in Colle è al nord? (clicca qui per il sito di Santeramo)
Il sito internet del comune dei nostri cugini "sandarmesi" non ha nulla da invidiare a quello del comune di Trento.

Il comune di Venezia ha fornito un computer portatile a ciascuno dei 46 consiglieri che potranno così svolgere più agevolmente i loro compiti istituzionali. I consiglieri potranno ricevere direttamente sul loro computer le mozioni, le interrogazioni, e interpellanze in tempo reale, e potranno interagire in ogni momento e luogo con l’Amministrazione centrale.
In seguito ad una iniziativa promossa dai delegati del MoVimento 5 stelle – guidati dal consigliere Marco Gavagnin – che hanno incontrato i dirigenti di Venis (società di informatica che appartiene per il 75% al Comune di Venezia) ed i responsabili dei sistemi informatici del Comune di Venezia, su tutti i computer forniti ai consiglieri comunali sono stati installati dei software gratuiti. Uno di questi è un pacchetto di programmi che si chiama “Open Office” e che permette di svolgere le stesse funzioni che spesso vengono svolte utilizzando un noto prodotto della MicroSoft, che però gratuito non è. In questo modo si è realizzato un risparmio di circa 5.000 euro. Inoltre è stata fornita una chiavetta USB con installato UBUNTU, un sistema operativo gratuito (basato sul software libero) ed alternativo a Windows.

Marco Gavagnin ha dichiarato in proposito:

"Auspico che i cittadini interpretino questo segnale come una voglia di rinnovamento, e l’inizio di un percorso verso la razionalizzazione delle risorse e delle spese. Spero che tutti i consiglieri dotati del portatile si impegnino ad usare i software gratuiti installati, in quanto questi saranno sempre più presenti nella nuova era informatica. Credo che questo sia il primo passo verso il rinnovo totale dei software in dotazione alla pubblica amministrazione. Gli abili tecnici di Venis ci aiuteranno in questo percorso. Il piccolo successo di questa iniziativa dimostra che quando le proposte di buon senso incontrano una amministrazione accorta, e dei tecnici capaci, il risultato non può che essere positivo".

lunedì 14 giugno 2010

SCUOLA: tagli agli insegnanti ed aumenti ai dirigenti. NO dei COBAS


Nei TG non passa niente, ma la scuola itagliana (o quel che ne rimane) è in subbuglio e tenta di rialzare la testa. I COBAS, infatti, hanno dichiarato lo sciopero degli scrutini. Ad oggi sono oltre 5000 gli scrutini bloccati (che porteranno non pochi ritardi nello svolgimento degli esami di fine anno). I COBAS sono ciò che erano i sindacati un tempo, quando non facevano "la moina" degli scioperi facili.
dal sito dei cobas scuola:

MANIFESTAZIONE OGGI A ROMA DAVANTI AL MINISTERO

Dopo il clamoroso successo del “primo tempo” della lotta in difesa della scuola che ha coinvolto sette Regioni con un bilancio di oltre 5000 scrutini bloccati, OGGI LO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI e di tutte le attività scolastiche indetto dai COBAS STA DILAGANDO nelle Regioni più grandi comePiemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia, oltre a Liguria, Valle d’Aosta, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo, Molise, Basilicata e la Provincia di Bolzano.

La crescita delle adesioni va oltre tutte le previsioni : nel Lazio e in Sicilia sono bloccati più di 2000 scrutini a regione (solo a Roma si andrà ben oltre il migliaio); in Campania, Piemonte, Toscana e Lombardia i blocchi vanno da un minimo di 1100 fino ad almeno 1400 a regione; 750 scrutini sono fermi in Liguria e più di 500 in Abruzzo: e tenendo conto che si tratta di dati incompleti perché ci mancano cifre precise da tante piccole realtà dove i COBAS non sono presenti, IL TRAGUARDO DEI 20 MILA SCRUTINI BLOCCATI IN TUTTA ITALIA E' A PORTATA DI MANO !!

Lasciando perdere CISL, UIL e SNALS sempre abbastanza soddisfatti di ciò che passa il governo, resta la CGIL dalla quale ci si aspetterebbe anche qualcosa in più.
Chi lavora nella scuola ha l'impressione (sempre nuova) che peggio di così non possa andare, che non possano tagliare sempre... Infatti non tagliano sempre: qualche giorno fa, contemporaneamente al blocco dei contratti e degli scatti di anzianità per gli insegnanti, è stato rinnovato il contratto dei circa 10.000 dirigenti scolastici con aumenti lordi di quasi 400 euro mensili. Sarà pure vero che si tratta di una posizione di responsabilità, ma non è molto responsabile aumentare gli stipendi di alcuni mentre si tagliano le retribuzioni degli altri. Secondo i COBAS si tratterebbe di un modo per ripagarli della loro fedeltà, grazie alla quale, per esempio, si boicottano gli scioperi come quello degli scrutini diffondendo avvisi fuorvianti tipo:
"NON E' LEGALE SCIOPERARE DURANTE GLI SCRUTINI".
Anche molti sindacalisti tra CGIL, CISL e UIL sostengono questa tesi (FALSO! Scioperare si può, per max 2 giorni) ed affermano che "Non possono scioperare i docenti impegnati negli scrutini finali" (FALSO: vale solo per le classi che devono sostenere gli esami finali).
Le mistificazioni che si nutrono dell'ignoranza nella scuola sono davvero un paradosso!

A proposito di informazione, se volete conoscere lo stipendio di un dirigente scolastico cliccate su:
https://oc4jese1ssl.pubblica.istruzione.it/trasparenzaPubb/ricercacv.do
un indirizzo "semplicissimo" da ricordare, no?

"Questi son tempi di guerra, non di trattativa e d'uomini che s'appellano al buon senso. Son tempi di guerra dove ogni centimetro che s'arretra, attoniti e balbettanti speranzosi in una diffusa saggezza, non lo si riavrà indietro se non con un bagno di sangue." (makkox)

(clicca sulle immagini per ingrandire)

sabato 22 maggio 2010

Il TG1 perde pezzi



La lettera della dissidente Busi:

"Caro direttore ti chiedo di essere sollevata dalla mansione di conduttrice dell'edizione delle 20 del Tg1, essendosi determinata una situazione che non mi consente di svolgere questo compito senza pregiudizio per le mie convinzioni professionali. Questa è per me una scelta difficile, ma obbligata. Considero la linea editoriale che hai voluto imprimere al giornale una sorta di dirottamento, a causa del quale il Tg1 rischia di schiantarsi contro una definitiva perdita di credibilità nei confronti dei telespettatori.
Come ha detto il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli: 'La più grande testata italiana, rinunciando alla sua tradizionale struttura ha visto trasformare insieme con la sua identità, parte dell'ascolto tradizionale.
Amo questo giornale, dove lavoro da 21 anni. Perché è un grande giornale. E' stato il giornale di Vespa, Frajese, Longhi, Morrione, Fava, Giuntella. Il giornale delle culture diverse, delle idee diverse. Le conteneva tutte, era questa la sua ricchezza. Era il loro giornale, il nostro giornale. Anche dei colleghi che hai rimosso dai loro incarichi e di molti altri qui dentro che sono stati emarginati. Questo è il giornale che ha sempre parlato a tutto il Paese. Il giornale degli italiani. Il giornale che ha dato voce a tutte le voci. Non è mai stato il giornale di una voce sola. Oggi l'informazione del Tg1 è un'informazione parziale e di parte. Dov'è il Paese reale? Dove sono le donne della vita reale? Quelle che devono aspettare mesi per una mammografia, se non possono pagarla? Quelle coi salari peggiori d'Europa, quelle che fanno fatica ogni giorno ad andare avanti perché negli asili nido non c'è posto per tutti i nostri figli? Devono farsi levare il sangue e morire per avere l'onore di un nostro titolo.
E dove sono le donne e gli uomini che hanno perso il lavoro? Un milione di persone, dietro alle quali ci sono le loro famiglie. Dove sono i giovani, per la prima volta con un futuro peggiore dei padri? E i quarantenni ancora precari, a 800 euro al mese, che non possono comprare neanche un divano, figuriamoci mettere al mondo un figlio? E dove sono i cassintegrati dell'Alitalia? Che fine hanno fatto? E le centinaia di aziende che chiudono e gli imprenditori del nord est che si tolgono la vita perchè falliti? Dov'è questa Italia che abbiamo il dovere di raccontare? Quell'Italia esiste. Ma il tg1 l'ha eliminata. Anche io compro la carta igienica per mia figlia che frequenta la prima elementare in una scuola pubblica. Ma la sera, nel Tg1 delle 20, diamo spazio solo ai ministri Gelmini e Brunetta che presentano il nuovo grande progetto per la digitalizzazione della scuola, compreso di lavagna interattiva multimediale.
L'Italia che vive una drammatica crisi sociale è finita nel binario morto della nostra indifferenza. Schiacciata tra un'informazione di parte - un editoriale sulla giustizia, uno contro i pentiti di mafia, un altro sull'inchiesta di Trani nel quale hai affermato di non essere indagato, smentito dai fatti il giorno dopo - e l'infotainment quotidiano: da quante volte occorre lavarsi le mani ogni giorno, alla caccia al coccodrillo nel lago, alle mutande antiscippo. Una scelta editoriale con la quale stiamo arricchendo le sceneggiature dei programmi di satira e impoverendo la nostra reputazione di primo giornale del servizio pubblico della più importante azienda culturale del Paese. Oltre che i cittadini, ne fanno le spese tanti bravi colleghi che potrebbero dedicarsi con maggiore soddisfazione a ben altre inchieste di più alto profilo e interesse generale.
Un giornalista ha un unico strumento per difendere le proprie convinzioni professionali: levare al pezzo la propria firma. Un conduttore, una conduttrice, può soltanto levare la propria faccia, a questo punto. Nell'affidamento dei telespettatori è infatti al conduttore che viene ricollegata la notizia. E' lui che ricopre primariamente il ruolo di garante del rapporto di fiducia che sussiste con i telespettatori.
I fatti dell'Aquila ne sono stata la prova. Quando centinaia di persone hanno inveito contro la troupe che guidavo al grido di vergogna e scodinzolini, ho capito che quel rapporto di fiducia che ci ha sempre legato al nostro pubblico era davvero compromesso. E' quello che accade quando si privilegia la comunicazione all'informazione, la propaganda alla verifica.
Ho fatto dell'onestà e della lealtà lo stile della mia vita e della mia professione. Dissentire non è tradire. Non rammento chi lo ha detto recentemente. Pertanto:
1)respingo l'accusa di avere avuto un comportamento scorretto. Le critiche che ho espresso pubblicamente - ricordo che si tratta di un mio diritto oltre che di un dovere essendo una consigliera della FNSI - le avevo già mosse anche nelle riunioni di sommario e a te, personalmente. Con spirito di leale collaborazione, pensando che in un lavoro come il nostro la circolazione delle idee e la pluralità delle opinioni costituisca un arricchimento. Per questo ho continuato a condurre in questi mesi. Ma è palese che non c'è più alcuno spazio per la dialettica democratica al Tg1. Sono i tempi del pensiero unico. Chi non ci sta è fuori, prima o dopo.
2)Respingo l'accusa che mi è stata mossa di sputare nel piatto in cui mangio. Ricordo che la pietanza è quella di un semplice inviato, che chiede semplicemente che quel piatto contenga gli ingredienti giusti. Tutti e onesti. E tengo a precisare di avere sempre rifiutato compensi fuori dalla Rai, lautamente offerti dalle grandi aziende per i volti chiamati a presentare le loro conventions, ritenendo che un giornalista del servizio pubblico non debba trarre profitto dal proprio ruolo.
3) Respingo come offensive le affermazioni contenute nella tua lettera dopo l'intervista rilasciata a Repubblica 2, lettera nella quale hai sollecitato all'azienda un provvedimento disciplinare nei miei confronti: mi hai accusato di "danneggiare il giornale per cui lavoro", con le mie dichiarazioni sui dati d'ascolto. I dati resi pubblici hanno confermato quelle dichiarazioni. Trovo inoltre paradossale la tua considerazione seguente: 'il Tg1 darà conto delle posizioni delle minoranze ma non stravolgerà i fatti in ossequio a campagne ideologiche'. Posso dirti che l'unica campagna a cui mi dedico è quella dove trascorro i week end con la famiglia. Spero tu possa dire altrettanto. Viceversa ho notato come non si sia levata una tua parola contro la violenta campagna diffamatoria che i quotidiani Il Giornale, Libero e il settimanale Panorama - anche utilizzando impropriamente corrispondenza aziendale a me diretta - hanno scatenato nei miei confronti in seguito alle mie critiche alla tua linea editoriale. Un attacco a orologeria: screditare subito chi dissente per indebolire la valenza delle sue affermazioni. Sono stata definita 'tosa ciacolante - ragazza chiacchierona - cronista senza cronaca, editorialista senza editoriali' e via di questo passo. Non è ciò che mi disse il Presidente Ciampi consegnandomi il Premio Saint Vincent di giornalismo, al Quirinale. A queste vigliaccate risponderà il mio legale. Ma sappi che non è certo per questo che lascio la conduzione delle 20. Thomas Bernhard in Antichi Maestri scrive decine di volte una parola che amo molto: rispetto. Non di ammirazione viviamo, dice, ma è di rispetto che abbiamo bisogno
Caro direttore, credo che occorra maggiore rispetto. Per le notizie, per il pubblico, per la verità.
Quello che nutro per la storia del Tg1, per la mia azienda, mi porta a questa decisione. Il rispetto per i telespettatori, nostri unici referenti. Dovremmo ricordarlo sempre. Anche tu ne avresti il dovere."



domenica 9 maggio 2010

Fraitendimenti


[Vignetta di Cruel.]

giovedì 15 aprile 2010

INCENERITORI E FONDO ANTI-DIOSSINA: buone e cattive nuove da TARANTO


Cattive nuove da Taranto dove si continua a giocare con la salute in nome della soluzione al problema rifiuti: il meetup di taranto è intervenuto sul suo blog per commentare la scellerata riattivazione dell'inceneritore (non chiamiamoli TERMOVALORIZZATORI!).
Per fortuna arrivano anche buone notizie: il Fondo Anti-Diossina Taranto è entrato, a tempo di record, nell'anagrafe delle Onlus.
Pertanto tutti coloro che hanno effettuato versamenti e/o bonifici a favore del Fondo, potranno richiedere le detrazioni fiscali previste nella dichiarazione dei redditi, relativa all’anno 2010.
Per tutti coloro, invece, che vorranno devolvere il 5 X MILLE delle proprie tasse, lo potranno fare a partire dall’anno 2011, inserendo nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale del FONDO ANTIDIOSSINA TARANTO 90192790732

Ecco come si chiude il ciclo dei rifiuti a Taranto…
Pubblicato il aprile 5, 2010 da Letizia del MeetUp di Taranto

Cosa trovano i tarantini nell’uovo di Pasqua post elettorale? La riattivazione dell’inceneritore da parte dell’Amiu! Ecco come si chiude il ciclo dei “rifiuti”, che sono in realtà risorse preziose da non bruciare, in questa città! Nonostante le osservazioni presentate da parte nostra lo scorso Luglio(Le trovate qui ) non è stata presa in considerazione la possibilità di dare il via alla Strategia Rifiuti Zero investendo su un centro di riciclo Modello Vedelago che avrebbe dato respiro a questa città in tutti i sensi: a livello ambientale e a livello lavorativo(il rapporto dei lavoratori impiegati è di 1:30 a favore dei centri di riciclo…) Andremo a fondo di questa questione perchè è una scelta scellerata e assolutamente non nell’interesse dei cittadini che già tanto patiscono per via della grande industria. Ci si lamenta della bassa percentuale di raccolta differenziata? Certo! Finchè si porta avanti quella domiciliare con piccoli cassoni multi-materialesotto palazzi di 10 piani accanto a cassonetti per l’indifferenziata i cittadini non sono invogliati a farla(senza contare che in un paese civile se io ti dò plastica da vendere tu mi devi quantomeno abbassare la TARSU, cosa che qui non avviene) Inoltre una campagna informativa sulle Buone Pratiche sarebbe assolutamente essenziale per aumentare questa percentuale. Dell’inceneritore non avremmo alcun bisogno!!!
Questa scelta è l’ennesimo sopruso perpetrato ai danni di una cittadinanza stanca, malata e avvilita!!!
Stigmatizziamo anche l’utilizzo, da parte del giornale, della parola Termovalorizzatore. La Comunità Europea ha ritenuto inesistente tale termine, multando l’Italia per averlo utilizzato in più occasioni. I termovalorizzatori infatti non esistono ma in Italia si gioca sul principio di funzionamento di alcuni tipi di inceneritori che recuperano parte del calore prodotto dalla bruciatura sotto forma di energia. Il problema è che per creare quel minimo calore è necessaria molta più energia di quella che si recupera e quindi il conteggio, alla fine, è sempre in passivo!!! Non si valorizza assolutamente niente! Si sprecano solo risorse!

giovedì 25 marzo 2010

RAI PER UNA NOTTE E ACQUA LIBERA...SEMPRE!



Due appuntamenti per oggi:
Rai per una notte che trasmetteremo in streaming anche sul nostro blog.
Con
Roberto Benigni, Antonio Cornacchione, Teresa De Sio, Gillo Dorfles, Elio e le Storie Tese, Emilio Fede, Giovanni Floris, Milena Gabanelli, Riccardo Iacona, Giulia Innocenzi, Gad Lerner, Daniele Luttazzi, Trio Medusa, Mario Monicelli, Morgan, Nicola Piovani, Norma Rangeri, Sandro Ruotolo, Michele Santoro, Barbara Serra, Marco Travaglio, Vauro e Antonello Venditti.

RAI PER UNA NOTTE
L’informazione non si può interrompere, la stampa deve essere libera.
Per questo la Fnsi - Federazione Nazionale della Stampa Italiana - ha deciso di organizzare “Rai per una notte”, uno sciopero bianco per la difesa della libertà di stampa e dell’informazione che si terrà Giovedì 25 marzo, dalle ore 20 alle 24, al Paladozza di Bologna.
Rai per una notte sarà una manifestazione – trasmissione condotta da Michele Santoro con la partecipazione di Giovanni Floris, Daniele Luttazzi, Marco Travaglio, Vauro, la squadra di Annozero e molti altri ospiti del mondo del giornalismo e dello spettacolo.
La Fnsi e l’Usigrai – Organismo sindacale di base dei giornalisti Rai - metteranno a disposizione su Internet le riprese video e audio della manifestazione e consentiranno a tutti coloro che vorranno di riprendere e trasmettere in Tv o per radio l’intero evento.
INFO per sapere dove viene trasmesso: http://www.raiperunanotte.it/. Per chi volesse vederla in compagnia l'appuntamento è a Bari in p.za Prefettura dalle 20 in poi.

A proposito di RAI, il TG1 di Minzolini ha ignorato la manifestazione di Libera dello scorso 20 marzo. Leggi la lettera di protesta della Fondazione Libera Informazione.

"Fermi tutti l'acqua è libera", incontro promosso da Sel di Palo del Colle a cui è stato invitato anche il Meetup ilGrillaio, per raccontare e condividere l'esperienza di Altamura, prima città pugliese ad inserire nello Statuto Comunale il diritto all'acqua e a riconoscere il servizio idrico come privo di rilevanza economica.

A proposito di SEL (di Altamura), registriamo con stupore il fatto che non abbiamo risposto alle 10 domande. Se la E sta per Ecologia avrebbero dovuto cogliere al volo la possibilità di rispondere a 10 domande che, partendo dall'Acqua come paradigma culturale, toccano lo scottante tema dei rifiuti e quello del consumo di territorio...
Intendiamoci, non è che non ci si fida! E' che quando si scrive... jè devèrse!
Il "NON PERVENUTA" accanto alla sigla di coloro che il 30 gennaio scorso hanno organizzato un evento sull'ACQUA BENE COMUNE pesa non poco. Se non loro chi?
Ma tant'è: quelle risposte dobbiamo leggerle altrove (qualche rigo più giù).

domenica 21 marzo 2010

Roma 20 marzo 2010. Pulman Della Libertà (vigilata) vs Persone Libere



Ieri a Roma ci sono state 2 manifestazioni in contemporanea.
La prima in difesa dell'ACQUA PUBBLICA e dei BENI COMUNI fatta da persone, carne viva.
Persone che crede ancora nella Politica come strumento migliorare la VITA di tutti.
Uomini convinte che il MERCATO non possa gestire, con i suoi meccanismi disUMANI, le vite delle persone.
Donne che sono pronte a dedicare parte del loro tempo alla promozione di alcuni valori come la solidarietà, giustizia sociale, la salvaguardia della vita tout court (sono solo nell'utero e/o in sala rianimazione).
Cittadini che gridano la loro indignazione in un paese che sembra aver perso la bussola.
Occhi che ancora vedono nell'ACQUA la VITA e nella mercificazone dell'una lo svilimento dell'altra.
Menti libere senza un colore partitico e (soprattutto) senza un secondo fine. Ognuno una storia, ognuno una mente, ognuno una grande passione che va ben al di là del momento, pure importante della manifestazione).

La seconda era la manifestazione dei Pulmann, degli striscioni, delle bandiere, dei gadgets, dei gazebo. Per la gioia di chi li vende e di chi li smaltisce come rifiuti.
Pulman AFFITTATI a centinaia. Circa 3000 da tutta Italia. Tantissimi.
Pulman, tanti. Peccato che tantissimi erano semivuoti. Alle stazioni di servizio abbiamo potuto constatare questo grande VUOTO. E' stato impressionante superare in autostrada uno di questi veicoli con 6/7 persone dentro, ma pieni di bandiere.
Striscioni lunghissimi ad occupare gli spazi che dovrebbero essere delle persone.
Bandiere. Morte se non c'è vento.
Cappellini che coprono teste piene di spot pubblicitari e propaganda di governo. Piene dello stesso vuoto che riempiva i pulman.
Gazebo e maxi palchi, altari dei sacerdoti della finzione televisiva.
All'Anagnina, luogo di arrivo dei pulman dei Berluscones, c'erano quasi più pulman che persone!
Guardate, poi, questo post e vi renderete conto di quanto siano diverse le cose che stamattina raccontato tanti giornali.

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