giovedì 16 dicembre 2010

MINERACQUA. La PUBBLICITA' INGANNEVOLE e l'ACQUA CHE SPRECA L'ACQUA

Questa immagine girava qualche settimana fa (a pagina intera) su diversi quotidiani nazionali. Era una risposta dei mercanti dell'acqua ad uno dei pochi tentativi nel nostro paese (promosso dalla COOP) di incoraggiare il consumo di acqua di rubinetto. A commissionare questa pubblicità (vedi sopra) era stata la federazione che riunisce le aziende che imbottigliano acqua e che, per "darcela a bere", investono milioni di euro in pubblicità.

Questa pubblicità con cui Mineracqua denigrava l'acqua di rubinetto, è stata definita INGANNEVOLE dal Giurì dell'Autodisciplina pubblicitaria: il messaggio è in contrasto con l'art. 2 del codice di autodisicplina pubblicitaria (vedi sotto). La mossa di Mineracqua non era passata inosservata e movimenti per l'acqua pubblica e qualche associazione dei consumatori avevano sollevato il problema (segnalando all'antitrust la "strana" pubblicità). La risposta del giurì non si è fatta attendere:
Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che il messaggio pubblicitario denunziato è in contrasto con l'art. 2 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e ne ordina la cessazionela comunicazione commerciale deve evitare ogni dichiarazione o rappresentazione che sia tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto, il prezzo, la gratuità, le condizioni di vendita, la diffusione, l'identità delle persone rappresentate, i premi o riconoscimenti. Nel valutare l'ingannevolezza della comunicazione commerciale si assume come parametro il consumatore medio del gruppo di riferimento".

Tutto partì un mesetto fa, quando la COOP aveva lanciato una campagna di sensibilizzazione sul consumo irragionevole di acqua in bottiglia degli italiani, in favore dell'acqua a km 0.



I dati, come spesso ricordato da questo blog, sono spaventosi: siamo tra i primi tre paesi al mondo per consumo di acqua in bottiglia (non chiamiamola minerale: tutta l'acqua è minerale tranne quella distillata!!) e questo record negativo porta con sè delle conseguenze devastanti per l'ambiente:
  • qualcosa come 480.000 tir che ogni anno fanno su e giù per l'Italia;
  • miliardi di bottiglie di plastica (solo il 20% viene riciclato) che finiscono in discarica ( 2006 gli italiani hanno utilizzato circa 6 miliardi di bottiglie di plastica, la cui produzione ha implicato il consumo di 480 mila tonnellate di petrolio e l'emissione in atmosfera di 624 mila tonnellate di anidride carbonica;
  • il volume d'affari del settore si aggira sui 2,2 miliardi di euro, grazie all'imbottigliamento di 12 miliardi di litri di acqua;
  • l'acqua in bottiglia è ACQUA CHE SPRECA L'ACQUA dal momento che per berne 1 litro ne sprechiamo circa 15 necessari per fabbricare la bottiglietta;
E che dire dei prezzi di cui nessuno si lamenta?
L'acqua, nel nostro immaginario è ormai una merce e siamo disposti a pagarla anche 500 volte di più dell'acqua di rubinetto, non ci credete? Il conto è presto fatto:

ACQUA di RUBINETTO: 1,20 Euro / 1000 litri
ACQUA in bottiglia: circa 300 Euro / 1000 litri

Ma.... acqua in bocca! Non ditelo a nessuno. Altrimenti i mercanti dell'acqua ricorreranno a strumenti ancora più subdoli ed incisivi degli inviti a go-go su ogni notiziario. Magari ci convincono che bevendo acqua minerale puoi ringiovanir... no... puoi dimagr... NO... puoi fare pling pl... no... puoi diventare famoso come....
Cacchio già fatto!

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