mercoledì 21 dicembre 2016

La Regione Puglia e l’inganno del Biogas


   

Abbiamo sottoscritto il documento sottostante insieme a diverse associazioni e gruppi che, si occupano di salvaguardia dell'ambiente in Puglia. 
Lo abbiamo fatto perchè ancora una volta la Regione Puglia predica bene, ma razzola male. Il bando regionale per la localizzazione di impianti di compostaggio fa riferimento ai c.d. impianti ANAEROBICI che sono: MOLTO COSTOSI, EMETTONO DIVERSI INQUINANTI E NON GARANTISCONO LA QUALITA' DEL COMPOST. 
MA SOPRATTUTTO non  risolvono il problea di far tornare alla terra la frazione umida. Gli agricoltori che non saranno mai incentivati ad utilizzare compost di dubbia qualità come quello che proviene da impianti anaerobici.

La Regione Puglia e l’inganno del Biogas
Il 6 dicembre, sul sito della Regione Puglia, è stato pubblicato, nell’ambito del Programma Operativo Puglia FERS 2014-2020, un avviso ai sindaci per l’individuazione di siti per la localizzazione di impianti per il trattamento della frazione organica con processo di digestione anaerobico integrato dal compostaggio aerobico, con cogenerazione di energia derivante dalla combustione di biogas, recuperato dal processo digestivo della frazione organica.

Si legge che la Regione Puglia intende avviare tutte le attività propedeutiche all’individuazione di siti utili alla localizzazione di tali impianti di cui intende cofinanziare la realizzazione nei termini previsti dall’art. 61 del Regolamento (UE) N.1303/2013del Parlamento Europeo.

Nell’avviso la Regione si spinge a definire questa tecnologia “consolidata e che assicura la massima tutela per la salute pubblica e la tutela dell’ambiente in tutte le sue componenti.”

Niente di più falso
C’è molta confusione sulla reale tipologia di questi impianti e sulle ricadute ambientali. Facciamo chiarezza. Questi impianti dovrebbero trattare la Forsu (frazione organica rifiuti solidi urbani) a cui possono essere aggiunti alcuni rifiuti speciali non pericolosi (fanghi di depurazione, liquami, letame, scarti di natura animale) che, attraverso diversi processi produttivi, ricavano biogas e compost.
Il biogas ricavato dalla digestione anaerobica serve, attraverso la combustione, alla produzione di energia elettrica. Il digestato, anch’esso risultato della digestione anaerobica, viene convertito in compost con un successivo processo aerobico.
La digestione anaerobica con biogas per la produzione di energia elettrica ha molte controindicazioni ambientali dovute principalmente alla combustione del biogas. 
I biogas più ricchi di contaminanti sono quelli derivati da discarica e da fanghi, ma anche quelli da rifiuti organici e agricoli non sono certo puliti e la loro combustione non è priva di conseguenze.
Le variazioni di composizione sono importanti perché comportano la presenza di composti dannosi per la salute umana e per l’ambiente quando vengono immessi in atmosfera. La grande variabilità del biogas dipende anche da altri parametri quali la composizione dei consorzi batterici e la loro efficienza nella produzione di metano.
Il biogas contiene anche componenti minori quali idrogeno solforato e altri composti dello zolfo, silossani (composti organici della silice), composti aromatici e alogenati. Anche se le quantità di questi composti sono basse rispetto al metano, esse possono avere impatti ambientali pesanti sullo strato di ozono stratosferico, sull’effetto serra e sul peggioramento della qualità dell’aria a livello locale.
Agli effetti delle emissioni di composti nocivi vanno sommati quelli che riguardano i COV (composti organici volatili). Questi composti sono dannosi per l’ambiente e per l’uomo, poiché reagendo con gli ossidi di azoto formano ozono e smog per reazione fotochimica. L’esposizione prolungata a composti organici volatili può causare danni al fegato, reni e sistema nervoso centrale.
Esiste anche un rischio microbiologico nella digestione anaerobica. Escherichia coli e Salmonella non sono abbattute completamente ma solo a livelli “accettabili” mentre nel caso dei fanghi di depurazione c’è un patogeno, Shigella, che alberga solo nell’intestino umano e che non è per nulla abbattuta nei biodigestori anaerobici. Nel caso di impianti che trattano anche fanghi di depurazione di acqua fognarie questo è un grave problema.
Questi e altri agenti patogeni sono stati rilevati nei digestati da diversi studi e ciò può rappresentare un rischio contaminazione nel caso di utilizzo di questo compost su terreni coltivati. Oltre a queste motivazioni la fitotossicità del digestato è stata attribuita all’elevata concentrazione di azoto ammoniacale che caratterizza tutti i digestati da digestione anaerobica e non solo quelli derivati da trattamento dei fanghi di depurazione.
La digestione anaerobica inoltre produce percolato e scarti non compostabili che devono a loro volta essere smaltiti come rifiuti speciali pericolosi e disposti in discarica.
Questa tipologia di impianti è inoltre energivora e solo con l’accesso agli incentivi statali (incremento consistente del prezzo di acquisto da parte del gestore) e alla produzione di certificati verdi, evita di chiudere in perdita il ciclo produttivo. Spesso questi incentivi sono il vero core business di tali impianti.
I problemi che si pongono sono quindi molteplici: emissioni in atmosfera, polveri sottili, odori, scarti e rifiuti, rumori, rischi sanitari, rischi idrogeologici, traffico e inquinamento.
Altro che quanto dichiarato dalla Regione Puglia.
A questo punto ci chiediamo, chi c’è dietro questa scelta di puntare su una tecnologia che presenta notevoli rischi invece di sostenere le buone pratiche di recupero di materia attraverso impianti di compostaggio aerobici?
Ci chiediamo, come mai il Presidente Emiliano, che a parole dice di condividere la strategia Rifiuti Zero, si presta a queste operazioni unidirezionali verso impianti di questo tipo che, ovunque in Italia, trovano contrarie le popolazioni e le istituzioni locali?
Riteniamo gravissimo l’aver pubblicato questo avviso minimizzando i rischi di tale tecnologia, traendo così in inganno gli amministratori locali che si ritroverebbero sul loro territorio, a loro insaputa, delle potenziali bombe ecologiche.
Chiediamo al Presidente Emiliano il ritiro immediato di questo avviso ai sindaci e la riformulazione dello stesso verso impianti di compostaggio aerobici per la produzione di compost di qualità.
Chiediamo inoltre un incontro urgente con il Presidente Michele Emiliano per esporre le succitate ragioni e le evidenze scientifiche che bocciano questa tecnologia.
Ricordiamo infine che questa priorità è dettata dell’art. 4 comma 6 del D.Lgs. n. 205/2010 (in recepimento della direttiva europea 2008/98/CE): «Nel rispetto della gerarchia del trattamento dei rifiuti le misure dirette al recupero dei rifiuti mediante la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio o ogni altra operazione di recupero di materia sono adottate con priorità rispetto all’uso dei rifiuti come fonte di energia».
FIRMATARI
Movimento Nazionale Legge Rifiuti Zero - Puglia
Federazione dei Verdi - Bisceglie
Federazione dei Verdi Manduria
Federazione dei Verdi Carovigno
Federazione dei Verdi Provincia di Brindisi
Coordinamento NOTriv Terra di Bari
Comitato Bene Comune Trani
Maurizio Portaluri, Associazione Salute Pubblica
AmbientiAmo Cerignola – Cerignola (Fg)
Comitato pugliese Acqua Bene Comune
L'Airone – Stornarella (Fg)
Capitanata Rifiuti Zero – Foggia
Comitato contro l'inceneritore di Borgo Tressanti – Cerignola
Movimento ilGrillaio Altamura
Forum Salute e Ambiente di Barletta
Convochiamoci per Bari
Consulta Comunale per l’Ambiente – Santeramo in Colle
Emanuele Larini – Galatina
Maria Lucia Tummolo – Stornarella






























giovedì 15 dicembre 2016

17.12.2016_ASSEMBLEA Rete RIFIUTIZERO dell'ARO BA4




Il futuro dell'Aro Ba4 è nero se non è RifiutiZero
 
ASSEMBLEA cittadini, comitati, associazioni e movimenti
della Rete RIFIUTIZERO dell'ARO BA4


sabato 17 dicembre 2016 - ore 17,30
c/o la Sala Incontri parrocchia SS.Rosario
via Pompei - ALTAMURA (BA)

 

La Rete “RIFIUTI ZERO” dell'Aro Ba4 invita tutti coloro che ne hanno promosso la nascita e i cittadini esidenti nei comuni di Altamura, Gravina, Santeramo, Cassano, Toritto, Grumo e Poggiorsini, che intendono lavorare per un futuro “senza rifiuti”, a partecipare all'assemblea prevista per il prossimo 17 dicembre 2013 ore 17,30 ad Altamura.

Obiettivo dell'assemblea:
rilanciare i principi posti alla base della proposta di legge RIFIUTI ZERO;
avanzare proposte all'ARO BA/4, (ancora in attesa dall'aggiudicazione definitiva del nuovo bando) soprattutto in merito ai Centri Comunali di Raccolta;
dare il proprio contributo in vista delle eventuali gare “provvisiorie” per i servizi di raccolta;

Da oltre tre anni attendiamo l'avvio del nuovo sistema di raccolta “porta a porta” con tariffazione puntuale e da tre anni pungoliamo le istituzioni perché sia possibile partecipare, con proposte costruttive e puntuali cercando di scongiurare la possibilità che si arrivi a bruciare la raccolta differenziata per farne “energia”. Soprattutto abbiamo cercato di promuovere forme di partecipazione attiva dei cittadini.
Nessun sistema di raccolta può funzionare senza la collaborazione dei cittadini, come dimostrano anche le attuali inefficienze del servizio con cassonetti di prossimità.
La CONSIP, per quanto ci è dato sapere, sta completando la procedura per l'aggiudicazione, mentre il Comune di Altamura sta per bandire una gara – ponte. C'è molto lavoro da fare!!

La cittadinanza non è ancora stata adeguatamente formata ed informata su come ridurre il quantitativo di rifiuti prodotti, come fare una corretta raccolta differenziata, come partecipare alla gestione del servizio. Ci sono procedure da seguire passo passo, per evitare ulteriori ritardi e passi falsi che ci consegnino ancora una volta un “futuro nero”.
Vogliamo un servizio che funzioni e che, progressivamente, costi meno perché si riducono i rifiuti prodotti, si differenzia correttamente, si premiano i cittadini virtuosi e si sanzionano coloro che non collaborano.






 Associazioni e cittadini
dei comuni di Altamura, Gravina, Santeramo, Cassano, Toritto, Grumo e Poggiorsini
sono invitati 

    Perchè il futuro è nero, se non è Rifiutizero.

11.12.2016
La Rete RifiutiZero dell'Aro Ba4

domenica 4 dicembre 2016

La costituzione non è un ostacolo da "rimuovere"

La Sig.ra Italia ha votato stamattina di buon'ora.
Ha votato NO. È entrata nella cabina elettorale con la testa piena di slogan, 

ma la sacralità dell'urna l'ha fatta tornare rapidamente alla realtà. 
La costituzione non è un ostacolo da "rimuovere", ma il presidio a tutela del BENE.

'U Sìne e Nàun (il Sì ed il NO: la promessa)

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https://www.youtube.com/watch?v=GAliNldg0FM

U Sìne e Nàun (per un approccio spassionato al  Referendum Costituzionale del 4 dicembre).
Da gustare con genitori, nonni e ziii. A breve, versione con i sottotitoli per non altamurani