giovedì 28 novembre 2013

L'ARO BA4 MORTIFICA LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA

Comunicato stampa

NELLA SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI,
L'ARO BA4 MORTIFICA LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
La settimana europea per la riduzione dei rifiuti si chiude, nell'entroterra barese, con la sconfitta della democrazia partecipativa.
A 10 giorni dalla richiesta di incontro della RETE RIFIUTI ZERO dell'ARO BA4 nulla si muove. Eppure il presidente dell'ARO Valente prometteva “Incontreremo gli attivisti”

      Si è appena conclusa la settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Solo in Italia migliaia di iniziative e manifestazioni volte a sensibilizzare cittadini e istituzioni sull'urgenza di ridurre la produzione dei rifiuti. Ora, sebbene non inquadrata tra le iniziative ufficiali patrocinate dalla Presidenza della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dal Senato della Repubblica, nonché dal Commissario europeo all’Ambiente Janez Potočnik, quella della Rete RIFIUTI ZERO (promossa dal Movimento ilGrillaio di Altamura) ben si configurava come un'attività volta a sensibilizzare un gruppo di sindaci sull'approccio RIFIUTI ZERO. Sindaci che si avviano ad approvare un disciplinare di gara per l'intero gruppo di comuni ARO BA4.
      E pensare che tra i destinatari di quel documento c'erano primi cittadini che (vedi il nostro sindaco Stacca) hanno sottoscritto pubblicamente la Legge di iniziativa Popolare “RIFIUTI ZERO”.
Il 16 novembre 2013 diverse associazioni, comitati, movimenti, gruppi di cittadini attivi appartenenti ai comuni dell'ARO BA4 indirizzavano una richiesta di incontro al presidente dell'ARO BA4 (già sindaco di Gravina) dott. Alesio Valente. Tema della richiesta il futuro della gestione dei rifiuti (e relativi costi per i cittadini) per i prossimi lustri.
      Le richieste della Rete RIFIUTI ZERO di essere ricevuti durante l'assemblea dell'ARO trovavano risposta nelle parole del sindaco di Gravina Valente il quale prometteva lo scorso 21 novembre dalle colonne di gravinalive.it: “Inconteremo gli attivisti”.
      Lo stesso Valente, una settimana fa, a margine della riunione dell'UNICAM, prometteva l'invio di documenti fondamentali contenenti un minimo di informazioni riguardo ai lavori in corso. I documenti non sono mai arrivati. In quella sede, una descrizione della bozza di progetto ci è stata fatta dal segretario D'amore il quale aggiungeva che non sono previsti sistemi di partecipazione dei cittadini. Ci sembra superfluo evidenziare che il fatto che non siano previsti, non significa che sono vietati. Ma tant'è!
       Scoprire che domani 29 novembre l'ARO si riunirà, senza che ci sia giunto alcuna risposta da parte della presidenza dell'ARO significa una sola cosa: la mortificazione della democrazia partecipativa ed il sordo perpetrarsi di dinamiche poco partecipative e per niente incoraggianti .
      I cittadini attivi della Movimento ilGrillaio aderente alla Rete RIFIUTI ZERO dell'ARO, autofinanziandosi, presidieranno l'assemblea continuando a chiedere ciò che in un paese normale sarebbe dovuto: partecipare alla pianificazione del nostro futuro.

Altamura, 28 novembre 2013
Movimento ilGrillaio Altamura

Lettera aperta al Sindaco Emiliano sulla delibera AIP e (mancato) rispetto del referendum 2011

L'Autorità idrica pugliese (AIP, che ha sostituito l'ATO puglia) è il soggetto rappresentativo dei comuni pugliesi per il governo pubblico dell’acqua, con sede legale in Bari. Ilconsiglio dell'AIP è composta da:

  • Presidente: Dr. Paolo Perrone - Sindaco di Lecce (LE)
  • Vicepresidente: Dr. Michele Emiliano - Sindaco di Bari (BA)
  • Avv. Nicola Giorgino - Sindaco di Andria (BT)
  • Dr. Francesco Angelo Scoditti - Sindaco di Mesagne (BR)
  • On. Angelo Cera - Sindaco di San Marco in Lamis (FG)

L'AIP la scorsa estate ha approvato il nuovo metodo tariffario che, in pratica, se ne frega del referendum sull'ACQUA del 2011 con il quale 27 milioni di italiani hanno detto chiaramente che sull'acqua non si può fare profitto. Ora, poichè tra questi cinque sindaci, ce n'è uno (Michele EMILIANO) che ha dichiarato più volte di volersi spendere per il rispetto dell'esito referendario, capite bene che qualcosa non quadra... 


Lettera aperta al Sindaco Emiliano


Gentilissimo Sindaco Emiliano,

Il 5 ottobre scorso, il Comitato Pugliese Acqua Bene Comune ha tenuto una conferenza stampa all’ingresso del Municipio, proprio sotto la finestra del suo ufficio. Da quella stessa finestra per qualche tempo l’anno scorso è stato affisso lo striscione della campagna “Obbedienza Civile”, in difesa del risultato referendario dell’11 giugno 2011.

Ricordiamo bene la sua decisa presa di posizione il 5 maggio 2012 in difesa del voto di 27 milioni di italiani. Il comune di Bari convocò persino un coordinamento degli enti locali per l’acqua pubblica, giurando in quell’occasione una lotta dura per il ripristino della democrazia. Prendendo così una posizione opposta a quella che hanno avuto sia i governi nazionali succedutisi in questi tre anni, come anche quello pugliese.

Potrà quindi comprendere l’enorme sorpresa nel venire a conoscenza della delibera n. 26 del 16.07.2013 votata dal direttivo dell’Autorità Idrica Pugliese, di cui il Comune di Bari fa parte e Lei è vice-presidente. Sì, perché la delibera in questione adegua fedelmente la tariffa Aqp, senza colpo ferire, al nuovo modello tariffario emanato dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas.

Avversiamo fortemente questa decisione, poiché si tratta di un metodo tariffario che nega l’esito referendario che pure Lei stesso un anno fa diceva di voler tutelare, dal momento che reintroduce nella voce di “oneri finanziari”, la remunerazione del capitale investito che era stata abrogata dal secondo quesito. In più, si individua la relativa quota da restituire agli utenti nel solo lasso di tempo Luglio/Dicembre 2011, introducendo un principio di retroattività del tutto inedito e scorretto.

Eppure si sarebbe potuto seguire l’esempio ben più virtuoso di altri enti locali che invece si sono opposti a viso aperto alla truffa del nuovo modello tariffario targato AEEG.

Ecco alcuni esempi:

MILANO: ll Consiglio comunale di Milano ha approvato nella seduta di lunedì 9 settembre la Delibera dell'ATO-Milano relativa al calcolo tariffario del SII e contestualmente l'OdG proposto dal Comitato Milanese Acqua pubblica e dal Comitato Italiano per il Contratto Mondiale per l'Acqua di presa di posizione contro il Metodo Tariffario Transitorio (MTT) dell'Autorità per l’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS (AEEG). L'OdG è stato approvato anche dalle opposizioni.

PESCARA: Il 26 giugno è saltata l'approvazione del nuovo MTT da parte dei sindaci della provincia di Pescara.

VERBANIA CUSIO OSSOLA: La Provincia di Verbania Cusio Ossola ha approvato un ordine del giorno in cui si esprime un giudizio fortemente negativo sul Metodo Tariffario Transitorio dell'AEEGin quanto viola esplicitamente l'esito referendario e si chiede le dimissioni dei membri dell'Authority.

FIRENZE-PISTOIA-PRATO: Venerdì 10 maggio, all’ultima assemblea della conferenza territoriale n.3 Mediovaldarno (Firenze, Pistoia, Prato) è stata ribadita all’unanimità dai sindaci la bocciatura della nuova tariffa idrica 2012-2013 dell’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e Gas) che non ha recepito l’esito referendario. La delibera dell’assemblea sottolinea anche che la mancata determinazione dei costi standard non permette di verificare il costo degli interventi fatti dai gestori, ponendo al di fuori del controllo dei sindaci le cifre contabilizzate come investimenti.

L'ex Ato 3 - Firenze, Prato e Pistoia : La conferenza dei Sindaci dell'ex ATO 3 Toscana (Firenze, Prato e Pistoia, gestione Publiacqua) riunitasi oggi ha detto no alla tariffa voluta dall'AEEG. Lo scorso martedì i sindaci dei Comuni della provincia di Arezzo l'avevano bocciata a grande maggioranza e ieri anche il Comune di Montecatini Terme (PT) ha preso posizione contro il sistema tariffario deliberato dall'AEEG approvando all'unanimità una mozione contro la tariffa truffa.

PIACENZA: Un documento da inviare all’Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti per esprimere la contrarietà dei sindaci piacentini verso il nuovo metodo tariffario transitorio - relativo al servizio idrico - adottato dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg).

REGGIO EMILIA: Martedì 16 aprile il Consiglio Locale ATERSIR della provincia di Reggio Emilia ha bocciato il nuovo metodo tariffario.

AREZZO,: La Conferenza Territoriale dei sindaci dei comuni della provincia di Arezzo dell'ATO4 ha bocciato a grande maggioranza il nuovo metodo tariffario proposto dall'AEEG,

MONTECATINI: Giovedì 18 aprile il Consiglio Comunale di Montecatini ha approvato all'unanimità una mozione che boccia il metodo tariffario transitorio elaborato dall'AEEG.

Ci saremmo aspettati, dati gli impegni da Lei presi di fronte ai cittadini pugliesi, che il Comune di Bari apparisse in questo elenco. Purtroppo non è così. Le ricordiamo inoltre che il direttivo dell’Aip composto da soli 5 membri, ha preso tale importante decisione a nome di tutti e 258 comuni pugliesi.

Come se tutto questo non bastasse, veniamo a conoscenza del fatto che la Giunta Comunale da Lei presieduta ha nuovamente avanzato la candidatura della città di Bari ad ospitare il World Water Forum nel 2015. Siamo davvero allibiti. Già il 10 settembre 2010, all’indomani della prima candidatura, avemmo modo di spiegare a Lei, all’assessore Sannicandro, attraverso una lettera messa agli atti, che si tratta della convention triennale delle multinazionali e delle potentissime lobby che spingono, per i propri interessi, i governi a privatizzare i servizi idrici integrati. Alcuni di questi soggetti sono gli stessi che vorrebbero mettere le mani su Aqp nel 2018, quando scadrà l’attuale affidamento. Ricordiamo, per rendere meglio l’idea, che l’ultimo World Water Forum tenutosi ad Istanbul ha derubricato, nelle tesi conclusive, l’acqua da “diritto” a “bisogno” (non diritto di cittadini/esseri umani ma bisogno di clienti/consumatori da soddisfare con i noti meccanismi di mercato), e che persino l’Onu ha voluto pubblicamente disconoscere tale iniziativa.

Pensiamo che una città come Bari, che due anni fa ha visto il 52% degli aventi diritto votare per il diritto all’acqua pubblica, non meriti questo sfregio.

Le chiediamo quindi, di rimettere in discussione il metodo tariffario adottato dall’Autorità Idrica Pugliese, opponendosi per davvero alle scelte dell’AEEG, e di ritirare la vergognosa candidatura della città di Bari ad ospitare il World Water Forum nel 2015.

Perché sappiamo per certo che la coerenza non è un bene comune come l’acqua e la democrazia, ma di sicuro è ciò che è lecito aspettarsi come un obbligo da parte di chi amministra una città, e domani vorrebbe amministrare una regione.

Distinti saluti.

Comitato Pugliese Acqua Bene Comune.

mercoledì 20 novembre 2013

la neonata Rete RIFIUTI ZERO dell'ARO BA4 chiede un incontro URGENTE alla presidenza dell'ARO BA4


sabato scorso alcuni gruppi di cittadini attivi nei comuni facenti parte del c.d. ARO BA4 si sono dati incontrati per condividre il documento che riportiamo sotto.
Siamo orgogliosi di aver promosso questo incontro. Ora c'è bisogno di azioni concrete affinchè si portino i principi alla base della LIP (legge iniziativa popolare) RIFIUTI ZERO nelle regole del grande gioco serio della gestione dei rifiuti.
PERCHE' IL FUTURO (dell'ARO Ba4) E' NERO SE NON E' RIFIUTI ZERO.
Stay tuned!
 


Al Presidente dell'ARO BA4
Dott. Alesio Valente
Al vice-presidente dell'ARO BA4
Dott. Michele Dambrosio

Alla SEGRETERIA DELL'ARO BA4
Dott.ssa Giaginta S. Colucci

e p.c. al
Sindaco di Altamura – Dott. Mario Stacca
Sindaco di Cassano Murge – Dott.ssa M.Pia Di Medio
Sindaco di Toritto – Avv. Michele Geronimo
Sindaco di Grumo Appula - Michele d'Atri
Sindaco di Poggiorsini – Dott. Ignazio Di Mauro

Ai consiglieri comunali del comuni dell'ARO BA4
AGLI ORGANI di STAMPA



Oggetto: richiesta urgente incontro con presidenza ARO BA4

I comitati, le associazioni, i circoli, i movimenti di cittadini appartenenti ai comuni dell'ARO BA4 riuniti in ASSEMBLEA pubblica il giorno 16 novembre 2013 promossa dal movimento ilGrillaio di Altamura, riconoscendosi nei principi fondanti della Legge d'Iniziativa Popolare “RIIFUTI ZERO” che riportiamo sinteticamente:

far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta;
riduzione della produzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto alla produzione del 2000;
riduzione progressiva del conferimento in discarica e dell'incenerimento;
scelta di un sistema di raccolta “porta a porta” (eliminando i cassonetti per strada);
passaggio dalla TASSA alla TARIFFA PUNTUALE con sconti per i cittadini che differenziano;
prevedere clausole che escludano la possibilità di ricorrere all'incenerimento e/o la produzione di CDR o CSS.
assicurare l'informazione continua e trasparente alle comunità in materia di ambiente e rifiuti nonché la partecipazione delle stesse ai processi decisionali e ai meccanismi di controllo.

ESPRIMONO
 profonda preoccupazione e ampie perplessità in merito all'assenza, ad oggi, di meccanismi di informazione e partecipazione.

Da notizie informali sembrerebbe che l'ARO BA4 stia per giungere alla redazione di un documento che costituirebbe la base di partenza per la gestione dei rifiuti per i prossimi anni. Dai mezzi di informazione sembra emergere altresì la valutazione della possibilità di un affidamento in house ad una società (AMIU BARI S.p.A. ex municipalizzata del Comune di Bari) previa acquisizione di quote sociali, evitando così la messa a gara del servizio con un un bando pubblico.
CONSIDERIAMO GRAVE che tutto questo accada senza il dovuto coinvolgimento di chi subirà (forse godrà), ma sicuramente pagherà per il servizio di raccolta/recupero/smaltimento dei rifiuti (TARES o quella che sarà la prossima denominazione).
E' risaputo che il tema della gestione dei rifiuti è un terreno “molto scivoloso” su cui si innestano, in modo drammatico, questioni che vanno dalla devastazione di interi territori, al biocidio, passando per l’annientamento del diritto alla salute e gli enormi affari delle ecomafie.
RITENIAMO CHE il coinvolgimento dei comitati di cittadini sia condizione indispensabile (certo non sufficiente) per addivenire alla soluzione ottimale nonché doveroso nel rispetto dei principi enunciati dal d.lgs. 152/06 nonché dalla Convenzione di Arhus, e pertanto

SI CHIEDE

un incontro urgente con il presidente dell'ARO (Sindaco di Gravina) al fine di poter dare il nostro contributo verso una politica a RIFIUTI ZERO;
di poter presenziare i lavori della prossima assemblea dell'ARO (attraverso una delegazione);

SI CHIEDE, IN OGNI CASO

di prevedere l'istituzionalizzazione di un comitato di controllo degli utenti;
di tagliare fuori dall'affidamento del servizio la gestione dei centri di raccolta multi materiale, lasciando ai Comuni il potere di disciplinarne l'affidamento anche al fine di renderli punti attivi di informazione e formazione, sui temi del recupero e del riciclo, con il coinvolgimento di cooperative e associazioni attive nei rispettivi territori;
rassicurazioni in ordine alla scelta del sistema del porta a porta;
garanzie sulla finalizzazione dei rifiuti (anche mediante un costante monitoraggio del residuo) con esclusione della destinazione per l'incenerimento.

I sottoscritti si impegnano ad adoperarsi nei rispettivi comuni affinché siano convocati consigli comunali straordinari e monotematici per favorire il più possibile il dibattito pubblico sul tema.

Perchè il futuro (dell'aro ba4) è nero, se non è a rifiuti zero.

Altamura, 16 novembre 2013
Rete RIFIUTI ZERO dell'ARO BA4

Movimento ilGrillaio Altamura
Comitato RIFIUTI ZERO Altamura
Legambiente Santeramo
G.A.S. “Chiacchiereffrutt” Altamura
Ass. Circolo delle Formiche (Altamura)
Comitato AcquaBeneComune (Altamura)
Comitato Altamura 5 Stelle
Associazione Santeramo in Movimento
Movimento cittadino Aria Fresca Altamura




contatti: rete.rifiutizero.aro.ba4@gmail.com

mercoledì 13 novembre 2013

IL FUTURO DELL'ARO BA4 E' NERO SE NON E' “RIFIUTI ZERO”. Assemblea cittadini ARO BA4




comunicato stampa

ASSEMBLEA CITTADINI, COMITATI, ASSOCIAZIONI, MOVIMENTI dell'ARO BA4

IL FUTURO DELL'ARO BA4 E' NERO
SE NON E' “RIFIUTI ZERO”

sabato 16 novembre 2013 ore 17,30
Piazza Unità d'Italia (porta Bari) - ALTAMURA (BA)

I cittadini attivi residenti nei comuni dell'ARO si incontrano per condividere obiettivi e metodi per partecipare alla stesura. Il movimento “ilGrillaio” di Altamura, forte dell'esperienza di raccolta di oltre firme per la legge di iniziativa popolare “RIFIUTI ZERO” promuove la realizzazione di un'assemblea sabato 16 novembre 2013 ore 17,30 piazza Unità d'Italia (porta Bari nei pressi della madonnina).
Obiettivo dell'assemblea è proporre all'assemblea dell'ARO di fare propri i principi alla base della proposta di legge RIFIUTI ZERO.

Con la legge regionale n.24/2012 la Regione Puglia ha definito nuove norme in materia di gestione dei rifiuti.  I territori provinciali sono stati suddivisi in micro-aree dette ARO (Ambito di Raccolta Ottimale) il cui compito è quello di redigere, in modo unitario, i progetti per la raccolta e la gestione dii rifiuti urbani e assimilati per i prossimi dieci-venti anni.
Il comune di Altamura arriva a questo importante momento per il nostro futuro con il rimpianto di non aver fatto il proprio dovere come comune capofila dell'ARO (tanto da aver subito una sorta di commissariamento) e dopo aver perso il treno del bando pubblico comunale alla scadenza del ventennale contratto che ci legava alla Tradeco. Oggi Altamura fa parte dell'ARO BA4 con i comuni di Gravina (il cui sindaco ne è presidente), Santeramo, Poggiorsini, Cassano, Toritto e Grumo.

Voci sempre più insistenti sembrano prospettare un avvicinamento dei comuni di Altamura (il più popoloso dell'ARO) e Gravina (presidenza dell'ARO) all'AMIU Bari SpA (ex municipalizzata). Ciò avverrebbe attraverso l'acquisizione di parte del capitale di Amiu che diventerebbe partecipata anche da altri comuni evitando a questi ultimi l'obbligo di una gara d'appalto. Fin qui niente di strano, ma se è vero che AMIU ha interesse nella gestione di un impianto di produzione di CSS (combustibile prodotto da rifiuti) lo stesso che potrebbe essere bruciato nei cementifici, allora è il caso di capirci qualcosa di più, insieme.

Movimento ilGRILLAIO
Altamura

web: ilgrillaio.blogspot.com
Facebook: facebook.com/ilgrillaio
Meetup: meetup.com/ilgrillaio-altamura
(info: 328 9696 766)