giovedì 30 giugno 2011

ANTIUSURA



Conoscere il diritto per non prestare il fianco all'usura, all'estorsione e alle mafie.
Ad Altamura ne abbiamo bisogno visto che gli spari riecheggiano ancora sulle nostre strade (e neanche aspettano le ore serali, sicuri della capacità di non avere "testimoni") e sembra ci siano più imprenditori taglieggiati di quanti si pensi (o si voglia credere, per maggiore serenità d'animo).
Ora c'è anche lo strumento dello sportello antiusura, pensato anni fa e divenuto realtà pochi giorni fa anche grazie (sic!) all'omicidio di Bartolo Dambrosio con la sua coda di polemiche non ancora sopite.
Noi, che abbiamo seguito e contribuito a portare ad Altamura la Scuola del vivere insieme -sessione finanza, siamo convinti che sia necessario anche ripensare il nostro sistema economico e finanziario.
L'usura è la punta di un iceberg che affonda anche nella economia "legale" (cioè conforme alle norme) ma intrisa di principi deleteri che negli ultimi anni hanno dimostrato tutta la loro fallacia.

lunedì 27 giugno 2011

Estate di Fuoco




Domenico Fraccalvieri di Altamura, già noto alle forze dell'ordine è stato ucciso meno di un'ora fa.
E' davvero estate. Di fuoco.

sabato 25 giugno 2011

RIFIUTI



Febbraio 2012.
No, non è la data dell'apocalisse, ma quella della scadenza del contratto d'appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani con la Tra.de.co.
Altamura potrà lasciarsi alle spalle anni di polemiche, inchieste e contenziosi ma non è detto che sappia affrontare la sfida con il giusto "spirito".
La nostra idea è nota ed è stata ben sintetizzata dall'incontro con Paul Connet che si è tenuto lo scorso 16 gennaio.
Rifiuti zero, di cui in questi giorni si parla anche a proposito del disastro napoletano, non è uno slogan o un'utopia.
Non lo è perché città come Novara (70.000 abitanti) l'hanno reso realtà, perché città come Salerno raggiungono livelli di differenziata che qui ci sogniamo, perché nel vicino Ato di Brindisi la quantità di rifiuti prodotti...scende!
Nel consiglio comunale dedicato al "diritto all'acqua" (9.06.11) abbiamo fatto alcune proposte concrete che vanno nella direzione della soluzione (e non del tamponamento) del problema dei rifiuti che ha creato la nostra società usa e getta.
Abbiamo proposto che nelle mense scolastiche (e quindi nell’ambito del servizio appaltato dal Comune), negli ambienti del Palazzo di Città ed in particolare in occasione dei lavori consiliari comunali, di riunioni di giunta e di riunioni o incontri di qualunque altro tipo, venga utilizzata solo acqua di rubinetto.
Stiamo ancora aspettando che questa proposta venga accolta e resa cogente.
Sembra una goccia ma è questa (la riduzione dei rifiuti) una delle direttrici fondamentali se si vuole costruire un contratto d'appalto che non ci faccia inciampare in diatribe interpretative e aumenti della Tarsu.

lunedì 20 giugno 2011

RIGENERA ALTAMURA (un po' in ritardo...)



Il comune di Altamura dopo la brutta esperienza del progetto di parcheggio in p.zza Castello, decide di indire due assemblee cittadine "PER LA FORMAZIONE PARTECIPATA DEL DOCUMENTO PROGRAMMATICO PER LA RIGENERAZIONE URBANA" EX L.R.21/2008 (2008!!!)
A 3 settimane dalla scadenza dei termini il primo incontro: abbiamo registrato il contributo dell'arch. Raffaele Difonzo (che condividiamo).
Vigileremo anche noi affinchè il "documento programmatico" recepisca i contributi dei cittadini e che sia davvero partecipazione...che è libertà!

giovedì 16 giugno 2011

L'ONDA EMOTIVA



L'opinione pubblica è gestita dalle leggi della fisica, immaginate il pensiero di ogniuno di noi come un inerte corpuscolo incapace di muoversi da solo, la posizione della gente è un galleggiare nel mare della sufficienza e del menefreghismo. I vecchi della politica usano le masse con questi criteri e gli va sempre bene, ma a volte capita un imprevisto, un evento straordinario, unespectected exception, l'inaspettato si presenta prepotente alla porta del presente.
La chiamano onda emotiva, come se gli inerti venissero sospinti passivamente in una direzione per poi tornare dov'erano, le coscienze galleggianti si elevassero per qualche secondo per tornare nella mediocrità che le caratterizza, un movimento involontario privo di senso che la massa subisce senza potersi opporre.
Si sbagliano. l'onda emotiva è e sarà una sollevazione volontaria, una forza corale attiva che si sprigiona dalla coscienza di ognuno di noi, lo tsunami che sta arrivando è il sentimento della gente che non è inerte. Meno male che l'uomo non ha solo la testa ma anche il cuore.
Meno male che, anche se in ritardo, l'essere umano reagisce. cominciavo a credere che si fosse spento qualcosa, che il cuore di un popolo non battesse più, che tutto cio' che si potesse violare fosse stato violato. Eppure abbiamo continuato a lottare per un futuro migliore.
Il referendum rappresenta un primo segno di uno spostamento dettato dagli animi e se è vero che è in forte ritardo, se è vero che è nato dalla coscienza di milioni di persone, sarà anche vero che non finirà qui. Anzi è solo l'inizio.
Risveglierà il sentimento, rianimerà lo stomaco delle persone...

Ass. Amati, le poltrone non ci interessano!


Ieri sera è stato diffuso un GRAVE ed OFFENSIVO comunicato stampa dell'assessore regionale Amati. Le parole dei questi "politicanti", ad una prima analisi fanno incazzare e ti verrebbe voglia di mandarli bellamente affan... Poi, a pensarci bene sono la prova provata (come dicevamo ieri) che questi signori
1. fingono di non capire cos'è successo con l'ultimo referendum;
2. non riescono (è più forte di loro) ad immaginare che ci possano essere persone motivate a tal punto che possano addirittura passare diverse ore ogni giorno, quando non intere notti (visto che di giorno si lavora per poco più di mille euro al mese!) a leggere, scrivere mail, preparare incontri, andare nelle piazze, spostarsi nei comuni vicini, raccogliere firme, partecipare ad assemblee... con il SOLO ed UNICO obiettico di PROMUOVERE una PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA orientata ad una DEMOCRATICA GESTIONE dei Beni Comuni.

Solo chi è avvezzo ad applicare le logiche di mercato alla politica può pensare una cosa simile! Solo chi è abituato a far politica per mestiere (a 15.000 euro al mese) può ritenere inconcepibile un impegno come quello del Comitato Pugliese AcquaBeneComune e del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, portato avanti con molta dedizione e... a gratis!

Dal sito della Regione Puglia:

Una dichiarazione dell’assessore ai lavori pubblici Fabiano Amati in risposta alle critiche dei movimenti all’indomani dell’approvazione della legge Aqp azienda pubblica.

“Leggo con stupore che il Comitato pugliese Acqua bene comune ed alcuni partiti e movimenti di sinistra criticano la legge approvata ieri in Consiglio regionale su Aqp azienda pubblica imperniando tale critica su due argomenti: il quantitativo minimo vitale e il numero e le modalità di selezione degli amministratori dell’azienda. Dalla quantità delle parole utilizzate sull’uno e sull’altro argomento, deduco che come al solito il secondo risulta più importante, per cui rispondo rispettando le priorità implicitamente dichiarate.
Non siamo disponibili a pagare più di uno stipendio per l’amministratore dell’azienda e pertanto la richiesta di un consiglio di amministrazione, detto tecnicamente, o comitato dei lavoratori, detto con eleganza, non può essere da noi accolta.
Se qualcuno avesse pensato che la collaborazione nella stesura della legge si sarebbe potuta trasformare in reclutamento negli organi di amministrazione di Aqp, sappia che ha sbagliato indirizzo, perché questo modo di fare è esecrabile sempre, non solo quando si tratta di selezionare i manager della sanità.
Sulla questione per noi importantissima del quantitativo minimo vitale (poichè a questo punto risulta certamente meno importante per chi ci critica) mi rivolgo più ai cittadini che con entusiasmo hanno accolto in queste ore la nostra “piccola grande rivoluzione”.
Quando adottammo la prima volta il disegno di legge eravamo in un tempo geologico completamente diverso in materia di norme di finanza pubblica, per cui osammo legittimamente pensare al diritto all’acqua, quale quantitativo minimo vitale, a carico del bilancio regionale e sulla base di un recupero gradualistico dalla fiscalità generale. Dopo qualche mese dalle elezioni regionali, il quadro normativo sulla finanza pubblica è mutato e abbiamo scatenato le nostre più vive proteste perché conoscevamo l’incidenza che queste norme avrebbero avuto sulle nostre attività, compresa quella del quantitativo minimo vitale da garantire.
Naturalmente le nostre proteste non furono mai accompagnate né da parole né da sorrisi di chi oggi si erge a pontificare, perché molti comunicatori professionisti sono abituati a pensare che le norme generali non hanno alcuna incidenza sulle attività o sulle battaglie settoriali: il classico modo di fingere il pensiero per tutti pensando a niente. In realtà la garanzia del quantitativo minimo vitale inciderebbe sul bilancio regionale per una cifra non inferiore ai 70 milioni di euro all’anno, somma che assolutamente non abbiamo nella nostra disponibilità.
Per questo abbiamo preferito la verità al manifesto politico e nessuno con le sue critiche potrà convincerci a svolgere la parte degli attacchini di illusioni.
L’unica cosa che potevamo fare l’abbiamo fatta ed è contenuta nell’ordine del giorno depositato presso il Consiglio regionale con il quale auspichiamo che l’Autorità idrica pugliese possa rimodulare la dinamica tariffaria in base a fasce reddituali e sul minimo vitale, senza intaccare il piano degli investimenti.
Questo è tutto e sull’argomento non interverrò più, anche ad evitare che le polemiche scatenate possano servire solo per realizzare il piano di autopromozione che molti e legittimamente stanno pensando di perseguire attraverso un argomento che si fonda sulla migliore concezione del bene comune: a noi piacciono i fatti ed il fatto di oggi è che la Puglia è stata la prima regione a legiferare in materia dopo lo straordinario risultato referendario".


mercoledì 15 giugno 2011

DDL sull'ACQUA della Regione Puglia: quello approvato NON è il testo ORIGINARIO


Il governo pugliese (Vendola e Amati in testa) e l'intero consiglio regionale pugliese hanno dimostrato di non aver compreso il vero significato del REFERENDUM: la gente ha capito che sull'acqua e sul nucleare si stava prendendola in giro e che la vera DEMOCRAZIA è quella della PARTECIPAZIONE! Il popolo dell'acqua (riunito in Puglia nel Comitato Pugliese Acqua Bene Comune) che aveva apprezzato il METODO utilizzato nella stesura del DDL nel 2009 (pre-elezioni 2010) non può tacere sul metodo "dopo-elezioni" con il quale il governo regionale ha modificato unilateralmente il testo originario stravolgendolo nei punti chiave.

All'indomani dello straordinario risultato del 12 e 13 giugno, l'approvazione "ACCELERATA" di questa legge stride con le istanze emerse con forza dalla valanga di Sì. Quella di ieri è sembrata più un'operazione dettata dai tempi dell'onda mediatica che una vera inversione di tendenza. Tanto più che l'ambiguità di alcuni articoli, pur necessitanto di un'attenta analisi, sembra contrastare con i titoli di giornali e tiggì.

Sull'acqua, però, c'è poco da scherzare e le alchimie giuridico-propagandistiche si scioglieranno presto nel fiume della NUOVA CULTURA DEL BENE COMUNE che questo con questo Referendum è nato.



Comunicato stampa

Valutazioni sulla Legge per la "cosidetta" ripubblicizzazione dell'Acquedotto pugliese


Ieri, lunedì 13 giugno, l’esito del voto referendario segnava una svolta storica in questo Paese rispetto non solo al processo di privatizzazione ma anche al processo democratico e partecipativo.

Oggi, martedì 14 giugno - così come appreso esclusivamente dalla stampa - il Governo regionale della Puglia ha posto in discussione in Consiglio il Disegno di Legge sulla gestione del Servizio Idrico Integrato. Il testo portato in aula sulla “cosiddetta” ripubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese non è quello originario, scaturito dal tavolo tecnico congiunto fra Governo Regionale e Comitato Pugliese – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.

In sede di discussione in Consiglio, agli emendamenti proposti dall’Assessore Amati (e approvati dalle Commissioni competenti) si sono aggiunti altri presentati grazie alla tempestiva mobilitazione realizzata dal “popolo dell’acqua” di tutto il Paese, di cui abbiamo appreso durante la seduta del Consiglio alla quale abbiamo assistito.

Per il momento, vi diamo conto dei punti principali, rinviando la valutazione complessiva a un’analisi più approfondita del testo approvato dal Consiglio appena sarà reso disponibile.

Il riferimento al 23-bis è stato eliminato. Operazione giuridicamente dovuta in seguito all’esito del referendum!

L’articolo che faceva riferimento alla possibilità di gestire attraverso società miste le “attività strettamente connesse” alla gestione del SII è stato ulteriormente emendato a seguito della mobilitazione di oggi. La nuova formulazione non fa più riferimento alle “attività strettamente connesse” (come appreso in sede di Consiglio) bensì alle attività “diverse dal servizio idrico integrato ma da esso rivenienti”. Questo significherebbe che il ricorso eventuale a società di capitale non dovrebbe riguardare le attività di potabilizzazione, depurazione e distribuzione idrica.

L’erogazione gratuita del minimo vitale resta legata esclusivamente all’avanzo netto annuale di gestione”. Questo non è accettabile se si vuole garantire realmente il diritto all’acqua potabile, affinché non sia solo una mera dichiarazione di principio.

- L’articolo che faceva riferimento all’amministratore unico nominato e revocato dal Presidente della Regione sentita la Giunta è rimasto invariato nonostante la proposta di un ulteriore emendamento che stabilisse la scelta, almeno del direttore generale, attraverso concorso pubblico. Si prende atto che anche questa proposta non ha trovato accoglimento nell’articolato della norma, lasciando ancora una volta la scelta in capo esclusivamente al Presidente della Regione e, quindi, a una forte influenza di carattere politico-partitico.

Con queste premesse riteniamo necessario sottolineare che non si potrà parlare di Acquedotto pugliese pubblico fin quando rimarrà una società per azioni non in grado, fra l’altro, di garantire l’erogazione gratuita del minimo vitale e, quindi, il diritto all’accesso all’acqua potabile.

In ultimo, poiché in aula consigliare abbiamo assistito a un ridicolo tentativo di strumentalizzazione riguardo alle nostre osservazioni e richieste - da parte di alcuni consiglieri del PDL che fino ad oggi hanno avversato il processo di ripubblicizzazione e la campagna referendaria - riteniamo doveroso ribadire che il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”– Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua non intende accettare alcuna strumentalizzazione sul proprio operato, né interpretazioni del proprio pensiero.

--
Segreteria del Comitato Referendario Pugliese "2 SI per l'Acqua Bene Comune"

martedì 14 giugno 2011

Incredibile! il DDL sull'AQP (quello emendato da Amati) è in discussione al Consiglio Regionale


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intanto iniziano ad arrivare le prime prese di posizione.
Mentre in consiglio regionale solo qualcuno dell'UDC sembra avere qualcosa da ridire sugli emendamenti di Amati. Vanno dritti come un treno (dopo aver aspettato quasi due anni) dimostrando di non aver capito il vero significato del Referendum di ieri.
L'aziena pubblica regionale Acquedotto pugliese che affida ad aziende miste (quindi private) le sub-attività della gestione del servizio idrico è una pseudo-ripubblicizzazione che non supera la logica dei PROFITTI sull'ACQUA, anzi...

Comunicato stampa congiunto Comitati territoriali ed Associazioni.

A poche ore dai risultati referendari la Giunta Vendola tradisce la volontà popolare

E’ incredibile che proprio la giunta Vendola in queste ore tradisca il significato del voto referendario sull’acqua poiché non ha il coraggio di affermare il diritto fondamentale al minimo di accesso all’acqua bene comune,come peraltro espressamente indicato dall’OMS, vincolandolo ad “esigenze di bilancio”e continuando a prevedere affidamenti connessi alla gestione del servizio idrico a società di capitale privato.

Come sempre saremo noi Comitati dal basso a denunciare le simulazioni e le mistificazioni politiche da qualunque parte giungano .


Comitato Acqua Pubblica Aprilia
Acquainsicilia.org - Forum Siciliano dei Movimenti per l’acqua
Forum Bergamasco dei Movimenti per l’acqua
Associazione LIBLAB.
Medicina Democratica
Comitato Acqua Pubblica Velletri


Comitato Ambiente Amiata

domenica 12 giugno 2011

IL TERZO REFERENDUM DELLA STORIA!



ORE 12.00 L'affluenza è quasi al 12% in tutt'Italia, in Puglia quasi al 9 % (ma crediamo che una parte della differenza sia legata al ritardo con cui noi meridionali pranziamo visto che il dato altamurano continuava a salire anche dalle 12.00 alle 13.00).
Il referendum dell'87 sul nucleare registrava alle 11.00 un'affluenza del 6,7 %.
Il dato dei quattro referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento è il terzo più alto della storia della repubblica: segue solo il quesito su divorzio e finanziamento pubblico ai partiti.
La foto che abbiamo scelto per questo primo dato (che fa ben sperare!) è quella di due signore che, insieme, raggiungono 180 anni: il passato che vota per il futuro!
Ora tocca a chi si è alzato tardi o ha pensato di passare la mattinata sulla spiaggia recarsi alle urne! Alle 15.00 ci sarà il secondo aggiornamento dei dati!
Popolo dell'acqua...SIATE MAGGIORANZA!

venerdì 10 giugno 2011

Vietato a San Pietro lo striscione dei religiosi "Signore aiutaci a salvare l'acqua"



Il Monastero degli stimmatini di Sezano alle porte di Verona (ribattezzato il "Monastero del Bene Comune") ospita da qualche anno la Facoltà dell'Acqua presieduta dal prof. Riccardo Petrella. Padre Silvano Nicoletto è una persona splendida che abbiamo avuto il piacere di incontrare quando abbiamo frequentato la Facoltà dell'Acqua e la Scuola del Vivere Insieme.
Era a Roma per partecipare all'iniziativa di digiuno e preghiera, rivolta al mondo religioso da p. Adriano Sella, missionario Saveriano e p. Alex Zanotelli, missionario Comboniano, in "difesa dell’acqua bene comune, un dono di Dio che non può essere piegato alle logiche del profitto".
Ai religiosi è stato vietato di incontrare la stampa e di esporre ogni tipo di manifesto a sostegno dell'acqua bene comune pubblico, compreso lo striscione che riportava la preghiera "Signore aiutaci a salvare l'acqua".
In effetti, un gruppo di facinorosi di tale pericolosità andava tacitato.
A Padre Silvano e agli altir religiosi per l'acqua bene comune va tutta la nostra solidarietà ed un grande abbraccio.
Con l'augurio di poter festeggiare al più presto i risultati (alcuni ci sono già) di questo Referendum.


COMUNICATO STAMPA

Si è svolta oggi 9 giugno 2011 alle ore 12, in Piazza San Pietro a Roma, l'iniziativa di digiuno e preghiera, rivolta al mondo religioso da p. Adriano Sella, missionario Saveriano e p. Alex Zanotelli, missionario Comboniano, in "difesa dell’acqua bene comune, un dono di Dio che non può essere piegato alle logiche del profitto".

All'appello hanno risposto 250 religiosi provenienti da tutta Italia, tra i quali p. Silvano Nicoletto degli Stimmatini di Verona, vicepresidente dell'Associazione Monastero del Bene Comune. Con una telefonata ci ha informato con amarezza che "la polizia italiana ci ha impedito di incontrare la stampa e di esporre ogni tipo di manifesto a sostegno dell'acqua bene comune pubblico, compreso lo striscione che riportava la preghiera "Signore aiutaci a salvare l'acqua"".

Nel condividere questa amarezza e indignazione, ci chiediamo come uno striscione possa far paura. A chi fa paura? Perché tanta enfasi nel contenere una semplice manifestazione di preghiera? A San Pietro, i religiosi si sono chiesti "quando si esponevano gli striscioni a favore di Solidarność perché nessuno si è opposto?".

Evidentemente l'affare dell'acqua nasconde davvero grossi interessi finanziari internazionali.

Il "diritto all'acqua", sancito dalle nazioni unite nel luglio 2010, appartiene ai cittadini per questo ribadiamo l'importanza di partecipare al referendum del 12 e 13 giugno. Affermiamo con forza che non è possibile separare il diritto all'acqua dalla sua gestione, come sostengono i sostenitori del "no", in quanto il diritto non esiste se non è possibile esercitarlo. La gestione e distribuzione dell'acqua devono ritornare necessariamente ad essere pubbliche. Fuori i profitti dall'acqua!

Associazione Monastero del Bene Comune

il Presidente

Alessandro Mazzer



Contatti stampa:

Alessandro Mazzer tel. 349 8126644 amazzer@gmail.com


L'appello dei religiosi a questo indirizzo: http://www.nigrizia.it/sito/notizie_pagina.aspx?Id=10826&IdModule=1

mercoledì 8 giugno 2011

Consigli per il DIRITTO all'ACQUA



Comunicato Stampa.

9 giugno Altamura, Consiglio straordinario urgente sull'ACQUA BENE COMUNE e DIRITTO UMANO


Apprendiamo con soddisfazione che il prossimo 9 giugno 2011 è stata convocata una seduta aperta urgente del Consiglio Comunale per l’esame del seguente argomento: RICHIAMI STATUTARI AL PRINCIPIO DELL’ACQUA COME BENE COMUNE E COME DIRITTO INALIENABILE DELL’UOMO” in contemporanea ad analogo consiglio che si svolge al Comune di Bari.

Alla vigilia del Referendum, il nostro comune, che già nel 2010 ha votato all'unanimità l'integrazione del DIRITTO all'ACQUA nello STATUTO COMUNALE, si aggiunge alla sempre più numerosa lista dei comuni (di destra e di sinistra) che promuovono il dibattito sul tema del DIRITTO all'ACQUA e della RIPUBBLICIZZAZIONE dei SERVIZI IDRICI.

Il lavoro che abbiamo iniziato quasi due anni fa ci ha portati ad incontrare persone appartenenti a diversi schieramenti politici e di differente estrazione sociale, dimostrandoci che il tema dell'acqua è capace di "scavare" le più diverse coscienze verso la consapevolezza della sua natura di bene comune.

A prescindere dall'esito della consultazione referendaria - essenziale per riaffermare la natura di diritto dell'accesso dell'acqua potabile e la necessità di una gestione pubblica e partecipata, fuori dalle logiche di profitto - riteniamo quantomai opportuno proseguire l'impegno affinché si affermi una nuova cultura dell'acqua che tenga conto del suo valore e non semplicemente del prezzo.

Con queste premesse parteciperemo al consiglio comunale del 9 giugno per riaffermare - nell'assise che rappresenta tutta la città - che l'acqua è un diritto umano, che la sua gestione non può piegarsi alle logiche del profitto e che gli attori sociali devono compiere scelte che siano in linea con tali principi.

Partecipare è importante, perché si scrive acqua ma si legge democrazia.

Michele Loporcaro

Loretta Moramarco

Comitato 2Sì Acqua Bene Comune Altamura



http://www.comune.altamura.ba.it/dbfile/9%20GIUGNO%202011.doc

lunedì 6 giugno 2011

Hanno zero

COMUNICATO STAMPA
Ballarò e Anno Zero: no ai comitati referendari in studio

A sei giorni dai referendum del 12 e 13 giugno, il Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune è costretto a rilevare un vero e proprio muro di gomma rispetto ai talk show di informazione Rai.

Le prossime puntate di Ballarò e Anno Zero saranno interamente dedicate ai referendum, nonostante questo le testate giornalistiche preferiscono chiamare in trasmissione rappresentanti partitici: gli unici, a quanto pare, abilitati a parlare in televisione. Troviamo scandaloso che il Comitato Promotore, quello che ha raccolto un milione e quattrocentomila firme e che ha promosso i referendum venga sistematicamente escluso o ridotto al ruolo di comprimario. Un vero e proprio blocco a chi non ha in tasca una tessera partitica, in barba agli autorevoli appelli del Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, che aveva raccomandato la presenza dei comitati promotori nei programmi Rai. Ricordando a tutti che il Comitato Promotore è un soggetto costituzionalmente riconosciuto rimaniamo basiti di fronte alla mancanza di rispetto per il lavoro di migliaia di volontari sparsi per tutto il territorio nazionale.

Ci spiace constatare la disattenzione di programmi percepiti più attenti alle tematiche sociali. Diamo invece atto a Bruno Vespa di aver invitato a Porta a Porta un rappresentate del Comitato Promotore dei referendum pro acqua pubblica.

Se volete scrivere a Ballarò per dire la vostra potete farlo a ballaro@rai.it, se volete fare lo stesso con Anno Zero potete utilizzare il form presente sul loro sito http://www.annozero.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-5e39f909-2a39-4b2a-bb7d-002e4dc375b1.html

Roma, 6 giugno 2011
Comitato "2 Sì per l'AcquaBeneComune"

mercoledì 1 giugno 2011

Voto fuori sede e rappresentanti di lista per il referendum per l'acqua bene comune

ULTIMA ORA: La Corte di Cassazione ha stabilito che il 12 e 13 giugno si terrà ANCHE il referendum sul nucleare.






Voto fuori sede


tramite questo link del sito referendario puoi votare anche se sei lontano da casa. Basta essere nominato rappresentante di lista.
Per farlo abbiamo bisogno dei tuoi dati anagrafici: nome, cognome, luogo e data di nascita. Sarai ricontattato e ti verrà consegnata una delega. Verrai assegnat* a un seggio elettorale della città in cui desideri votare. Puoi anche indicare il municipio o il quartiere di preferenza.

Puoi votare in un seggio diverso da quello di appartenenza se verrai nominato Rappresentante dei promotori.
Basta avere con te la tessera elettorale e la carta di identità sempre con te!

Per diventare Rappresentante compila il form che trovi di seguito e verrai inserito/a e contattato/a.
Non aspettare c'è tempo fino al Domenica 5 Giugno!
vai su: http://www.referendumacqua.it/voto-fuori-sede.html


Inoltre i Comitati promotori dei referendum hanno bisogno di tutti noi per svolgere il compito di

"Rappresentante di lista"

Per adempiere alle funzioni di rappresentante dei Promotori per i Referendum occorre essere elettori di un comune della Repubblica.
Hanno diritto ad assistere a tutte le operazioni e controllano lo svolgimento del voto.
I rappresentanti possono essere titolari o supplenti.
A seconda della vostra disponibilità scegliete se essere presenti in tutte e due le giornate di voto per aiutare i comitati territoriali.
Ad ogni modo, iscrivetevi per poter almeno votare.

E' semplice ed è importante!


Come è possibile diventare Rappresentate di Lista qui in Puglia???
Basta mandare una mail entro il 5 giugno
alla Segreteria del Comitato Referendario Pugliese "2 SI per l'Acqua Bene Comune", il cui indirizzo mail è segreteriareferendumacqua@gmail.com

o ai vari referenti provinciali del comitato,
per Bari e provincia è

Federico Cuscito
mail: federico.cuscito@live.it
cell: 3802370343

con OGGETTO: RAPPRESENTANTI DI LISTA

specificando
NOME e COGNOME
LUOGO e DATA di NASCITA
Indicando la Città, il municipio, il quartiere di preferenza, o il seggio elettorale in cui si vuole svolgere il compito di rappresentante dei promotori dei referendum del 12 e 13 giugno

(se lo si vuol fare nel seggio in cui si vota normalmente i riferimenti numerici del seggio si trovano sulla propria tessera elettorale)


FAQ

Cosa comporta la nomina?
La nomina comporta essere rappresentanti del comitato promotore. Per questo i titolari dovranno essere presenti per i due giorni del voto con particolare attenzione alle operazioni di scrutinio.
Per i supplenti non sono previsti particolari impegni se non la sostituzione in caso di necessità.
In ogni caso potrai indicare se voler essere titolare o supplente (a secondo delle disponibilità di tempo) una volta che verrai ricontattato/a dai referenti del territorio in cui hai chiesto di votare.
Ad ogni modo in questa pagina trovi altre informazioni, obblighi e diritti sul ruolo dei rappresentanti.
Quali documenti servono?
Per noi non è necessario nessun documento, ma quando vai al seggio è necessaria la tua scheda elettorale e un documento di identità. Se no non potrai votare.

per maggiori info visitate il sito
referendumacqua.it

acquabenecomune.org
acquabenecomune.org/raccolta firme



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Segreteria del Comitato Referendario Pugliese "2 SI per l'Acqua Bene Comune"