lunedì 30 gennaio 2012

PAROLE D'ONORE (Altamura docet)



Oggi vogliamo proporvi un gioco: trovare le differenze tra le dichiarazioni di Pietro Grasso (qui la fonte ) e quelle del Sindaco Stacca, piccato dai comunicati dell'opposizione sulla delibera "a tutela della dignità, l'immagine e decoro dell'ill.mo Dr. Mario Stacca in qualità di rappresentante legale e Sindaco del Comune di Altamura, dell'Amministrazione e dell'intera cittadinanza".
Vi invitiamo anche a guardare questo video che gira su you tube, perché anche secondo noi l'immagine della città è stata lesa e anche la sua dignità. Ma non tanto dai titoli sensazionalistici dei giornali (che comunque si basavano sulle indagini in corso) ma dalle affermazioni quantomeno fuori luogo dei nostri rappresentanti politici.

Pietro Grasso (09/11/11) a Milano: Non è mai troppo parlare di Mafia. La Mafia teme molto che si parli e soprattutto che si parli contro, perchè “tiene molto alla figura che fa”. Dobbiamo stare attenti a veicolare bene il messaggio antimafia in tutti gli ambiti. [...]
La Mafia ha bisogno di consenso, perchè senza il consenso – proseguiva Grasso – rimane solo una banda di criminali, di spacciatori, di sanguinari e omicidi, ecco perchè è importante che se ne parli sempre, senza mai abbassare la guardia.[...]
Il discorso si è spostato poi sull’attecchimento della Mafia al nord, dove secondo Grasso per lungo tempo il fenomeno è stato sottovalutato e questo ne ha permesso la sua proliferazione, soprattutto attraverso l’esodo di intere famiglie distribuitesi nel territorio del nord Italia, creando delle metastasi delle quali è difficile conoscerene esattanente la sua estensione. Non ci si aspettava che la mafia operasse in un territorio diverso da quello dove aveva avuto origine e si pensava che certe dinamiche non attecchissero la dove il contesto socio-economico era diverso. Ma anche senza coppola e lupara sempre Mafia rimane, quindi bisogna assolutamente impedire che faccia rete e ottenga consenso. Per questo non c’è mai nulla di definitivo e le indagini non finiscono mai.

COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO MARIO STACCA (ESTRATTO)
Anche una delibera di tutela legale del buon nome della Città di Altamura diventa oggetto di polemica e strumentalizzazione da parte dell'opposizione di centrosinistra.
La delibera recita testualmente: "...intraprendere ogni e qualsivoglia azione ed iniziativa giudiziale, che sarà suggerita ed evidenziata anche dal nominando difensore, nelle competenti sedi civili e penali, nei confronti di tutti quei soggetti che offendano e ledano la dignità, l'immagine e il decoro dell'ill.mo Dr. Mario Stacca in qualità di rappresentante legale e Sindaco del Comune di Altamura, dell'Amministrazione e dell'intera cittadinanza".

Quindi la tutela è per il sindaco quale rappresentante della città e non quale privato cittadino. Ovviamente il solerte centrosinistra ha capito fischi per fiaschi e interpreta la delibera come una tutela della persona e non dell'istituzione o nella Città. Non ci sono altre parole. Anche perché pure quelle verrebbero strumentalizzate ed equivocate.

E soprattutto la tutela è per l'immagine della nostra città che da anni viene sottoposta ad un'azione di vero e proprio linciaggio alimentato da titoli di giornali, spesso ad effetto, che artatamente e strumentalmente infondono un concetto di mafiosità che ricade a danno anche della comunità tutta e della imprenditoria locale. Nessuno vuole imbavagliare né tantomeno limitare il diritto di cronaca; si possono tollerare anche le strumentalizzazioni ma mai e poi mai si può chiedere a chi amministra la cosa pubblica di rimanere inerme e di subire calunnie e diffamazioni dirette a tutta la comunità

Spesso accade che anche le opposizioni utilizzino, facendosene scudo, gli articoli di stampa per mettere su una vera e propria operazione mediatica, facendo passare le valutazioni giornalistiche per atti giudiziari. Si rammenta che l'unico organismo deputato a sancire connivenze o comportamenti in violazione di legge è la Magistratura giudicante che parla a mezzo di sentenze.
 

sabato 28 gennaio 2012

IL MIO VOTO VA RISPETTATO (soprattutto da chi lo ha utilizzato)


E' necessario fare chiarezza rispetto alle dichiarazioni rilasciate a DESTRA e a MANCA a seguito del Convegno del 20 gennaio "Referendum. A(C)QUAle punto siamo?" durante il quale è stata lanciata la campagna di OBBEDIENZA CIVILE per il rispetto dell'esito referendario.
Sentire Vendola che mette in guardia quanti "qua e là" vorrebbero (a suo dire) "legittimare una fuga da questo dovere" fa venir voglia di fargli un ben gavettone con la speranza lo shock gli faccia ritornare in mente le promesse fatte nelle sue 2 campagne elettorali e gli impegni presi durante la campagna referendaria.


A destra si DESTReggiano...  guarda qui e a manca... MANCANO (LEGGI QUI)


Comunicato stampa
Obbedienza Civile. IL MIO VOTO VA RISPETTATO


Registriamo con soddisfazione che la “Campagna di Obbedienza Civile, il mio voto va rispettato” promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, l’appassionata e incessante mobilitazione di cittadine/i e associazioni che si riconoscono nel Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune”-Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e la entusiastica partecipazione popolare al convegno “Referendum. A(C)QUAle punto siamo?” organizzato il 20 gennaio scorso dal nostro Comitato hanno riaperto nella Regione Puglia il dibattito sull’applicazione del REFERENDUM del giugno scorso.

Troviamo francamente priva di senso la provocatoria proposta del capogruppo consiliare PDL alla Regione Puglia di presentare un proprio disegno di legge per l’applicazione del quesito referendario sulla remunerazione del capitale. A lui ricordiamo che la norma che garantiva la “remunerazione del capitale” è stata già abrogata e, come sancito dalla Corte Costituzionale, “la normativa residua è già immediatamente applicabile”. Prendiamo atto, da parte sua, di uno scarsissimo rispetto per i cittadini nel tentativo di strumentalizzare il risultato referendario e il referendum che, invece, è uno degli strumenti più alti di democrazia nel nostro Paese.

Pur apprezzando l’apparente cambio di prospettiva del Presidente Vendola (rispetto alle singolari dichiarazioni sulle tariffe dell’acqua in Puglia rese a valle dell’esito referendario), è doveroso chiarire al Presidente, a proposito della sua ultima dichiarazione rilasciata ai media, che la campagna (nazionale) di “Obbedienza Civile il mio voto va rispettato” non è “una fuga da un dovere” da parte della cittadinanza, ma è una risposta alla mancata applicazione della volontà popolare da parte degli amministratori e delle istituzioni preposte. Se ci fosse stato rispetto della legge – e, quindi, “obbedienza” all’esito referendario da parte di chi è preposto ad attuarlo, non ci sarebbe stato bisogno di alcuna campagna da parte dei cittadini.

Ad ogni buon conto, la campagna di “Obbedienza civile, il mio voto va rispettato” consiste nel pagare le bollette dell’acqua applicando una riduzione pari solo alla “remunerazione del capitale”.

Del resto, già da settembre scorso, il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”-Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua – seguito dalle associazioni dei consumatori e da numerosi cittadini/e - aveva inviato all’AATO (e per conoscenza ai Sindaci), la diffida ad applicare con tempestività l’esito referendario, eliminando dalla tariffa la quota di remunerazione del capitale. Ma la risposta è stata uno scarica barile.

Sottolineiamo, tra l’altro, che dal “Tavolo tecnico” istituito per ridiscutere l’argomento (il cui compito sembra quello di trovare il modo di ridurre le tariffe del Servizio Idrico e non, più correttamente, dare applicazione al referendum) siano nuovamente esclusi i cittadini, le parti sociali e i movimenti, in barba ai principi di partecipazione che pure sono contenuti nella Legge Regionale n. 11/2011 dal titolo Gestione del servizio idrico integrato - Costituzione dell’Azienda pubblica regionale “Acquedotto Pugliese (AQP)” (uno dei pochi punti rimasti inalterati sulla carta rispetto al disegno di legge approvato dal tavolo paritario tra il Forum e la Regione Puglia nel ormai lontano dicembre 2009).

Il voto va rispettato. Perché si scrive Acqua e si legge DEMOCRAZIA.

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” - Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

martedì 24 gennaio 2012

Referendum: AcQUAle punto siamo?



Venerdì 20 gennaio 2012, presso l’Università degli Studi di Bari, si è svolto il Convegno “Referendum. A(C)QUAle punto siamo?” organizzato dal Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, per fare il punto sull’attuazione del referendum e in particolare sul contesto pugliese e per lanciare la campagna nazionale di “Obbedienza Civile”.


Qui di seguito i “risultati” del Convegno – al quale sono intervenute personalità di riferimento della battaglia della difesa del diritto umano all’acqua (Riccardo Petrella , Alberto Lucarelli , Rosario Lembo , Consiglia Salvio , padre Alex Zanotelli ). Al Convegno hanno partecipato decine di Comitati territoriali dalla Capitanata al Salento, il Comitato dei lavoratori AQP e numerosi cittadini/e. L’aula Aldo Moro dell’Università di Bari era gremita a tal punto che la gente era seduta per terra, in piedi e fin fuori la porta. Una partecipazione straordinaria che conferma l’interesse della cittadinanza pugliese per la difesa del diritto umano all’acqua potabile e per la costruzione di una gestione pubblica e partecipata della risorsa.


L’acqua si conferma come paradigma della difesa di tutti i beni comuni, dalle risorse naturali ai saperi e alla conoscenza: in gioco è il senso stesso della democrazia.

Dunque, difendere l’acqua significa molto di più che occuparsi di un tema specifico o specialistico, significa agire per cambiare un sistema basato sull’individualismo, la competizione e la mercificazione, in un sistema fondato sul rispetto, l’equità e la solidarietà nell’interesse del bene comune.


Il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

CHIEDE

alle istituzioni

coerenza e coraggio nello scegliere da che parte stare, se con il potere della finanza e degli interessi privati o con i cittadini,

e, in particolare,

CHIEDE

al Comune di Bari (presente ufficialmente all’evento) e a tutti i Comuni pugliesi di:

  • - modificare i rispettivi Statuti inserendo il principio che il Servizio Idrico Integrato è privo di rilevanza economica;
  • - esporre le bandiere “Il mio voto va rispettato” sugli edifici istituzionali come comunicazione permanente della richiesta di rispetto della legalità e della Carta costituzionale;
  • - rilanciare il Coordinamento degli Enti Locali per la Ripubblicizzazione dei Servizi Idrici;

alla Regione Puglia di

  • trasformare l’AQP SpA in azienda speciale o consortile, soggetto di diritto pubblico con partecipazione sociale (ripresentando in Consiglio, prima della sentenza della Corte Costituzionale sull’impugnazione, il testo originario e preparandosi a difenderlo da ogni possibile ed eventuale “attacco” da parte dei poteri che sostengono la privatizzazione);
  • riaprire il confronto con la cittadinanza e riavviare pratiche di partecipazione congiunta affinché la Puglia possa diventare il laboratorio innovativo nella sostanza (gestione pubblica e partecipata dei beni comuni) e nella metodologia (interlocuzione costruttiva con la cittadinanza e sperimentazione di forme di partecipazione) al fine, fra le altre cose, di diventare insieme a Napoli l’apripista di una nuova stagione in Italia.

Ai cittadini di
  • aderire alla campagna di “Obbedienza civile” (per informazioni: segreteriareferendumacqua@gmail.com; www.lacquanonsivende.blogspot.com; www.acquabenecomune.org).

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” - Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

lunedì 23 gennaio 2012

CERCASI difensore di dignità, immagine e decoro. Chiamare ore pasti.


Chiediamo all'illustrissimo Dr. Mario Felice Antonio Stacca di suggerire ed evidenziare al nominando difensore, nelle competenti sedi civili e penali, questo documento evidentemente tarocco apparso sul sito del comune di Altamura.
In un periodo di vacche magre come questo, una tale decisione può configurarsi come lesiva della dignità, dell'immagine e del decoro della cittadinanza altamurana.
Trattasi di un documento datato 16 dicembre 2011 con il quale si deciderebbe per la
"nomina di un legale di fiducia esterno che sarà individuato dal Sindaco cui affidare l’incarico di intraprendere ogni e qualsivoglia azione ed iniziativa giudiziale, che sarà suggerita ed evidenziata anche dal nominando difensore, nelle competenti sedi civili e penali, nei confronti di tutti quei soggetti che offendano e ledano la dignità, l’immagine e il decoro dell’ill.mo Dr. Mario Stacca in qualità di rappresentante legale e Sindaco del Comune di Altamura, dell’Amministrazione e dell’intera cittadinanza".

domenica 22 gennaio 2012

ACQUE

Nei giorni in cui siamo costretti a difendere con i denti il risultato del referendum, riaffermando il diritto all’acqua pubblica. Ci piace trascrivere di seguito due articoli tratti dalla Costituzione dell’Ecuador in cui l’acqua è definita un diritto umano. Capitolo secondo: Diritti del buon vivere: Prima sezione: Acqua e alimentazione. Art. 12.- Il diritto umano all’acqua è fondamentale e irrinunciabile. L’acqua costituisce un patrimonio nazionale strategico di uso pubblico, inalienabile, imprescrittibile, irrinunciabile ed essenziale per la vita. Art. 13.- Le persone e le collettività hanno diritto all’accesso sicuro e permanente ad alimenti sani, sufficienti e nutrienti; preferibilmente prodotti localmente e conformemente alle loro diverse identità e tradizioni culturali. Lo Stato Ecuadoriano promuoverà la sovranità alimentare.

Tratto da Mosaico dei Giorni di don Tonio Dell'Olio


COMUNICATO STAMPA
Il Governo Monti fa marcia indietro: la ripubblicizzazione dell'acqua è possibile

La mobilitazione paga: il popolo dell'acqua ha costretto il Governo a ritirare il provvedimento che vietava la gestione del servizio idrico attraverso enti di diritto pubblico, quali le aziende speciali.
È una vittoria dei cittadini e dei comitati che in tutto il paese hanno fatto sentire forte la loro voce in difesa del voto referendario.
Rimane ampiamente negativo il giudizio del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sul decreto liberalizzazioni che, a dispregio voto del giugno scorso, peggiora le già pessime misure del precedente Governo sulla privatizzazione degli altri servizi pubblici locali.
La mobilitazione del popolo dell'acqua continua per la piena attuazione del risultato referendario: avanti tutta con la ripubblicizzazione del servizio idrico e la campagna di obbedienza civile per una tariffa corretta e coerente coi referendum. Si scrive acqua, si legge democrazia.
Roma, 20 gennaio 2012

giovedì 19 gennaio 2012

Obbedienza Civile in uno stato disobbediente (al referendum)



A sette mesi dal referendum con cui gli italiani hanno ribadito il carattere di bene comune dell’acqua e hanno detto no ai tentativi di privatizzare i servizi idrici, la volontà popolare non è stata ancora rispettata. Ad oggi, infatti, a livello locale nessun gestore ha abbassato le tariffe idriche intervenendo sulla voce «remunerazione del capitale investito» oggetto del secondo quesito referendario.
Per questo, in tutta Italia, è stata lanciata la campagna di “Obbedienza Civile” che in Puglia presenteremo venerdì 20 gennaio (ore 17.00 presso l’Aula Aldo Moro dell’Università di Bari, Facoltà di Giurisprudenza, Via C. Battisti, 1) organizzando un dibattito pubblico con personalità, fra le altre, come il prof. Riccardo Petrella (fra i massimi esponenti a livello europeo e mondiale sul tema del diritto all'acqua), il prof. Alberto Lucarelli (fra gli estensori dei quesiti referendari ), il dott. Rosario Lembo (Presidente del Contratto Mondiale sull'Acqua-Forum Italiano dei Movimenti sull'Acqua) e Padre Alex Zanotelli (Missionario Comboniano impegnato in prima linea per la difesa del diritto umano all'acqua potabile).

Il Convegno sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione con uno sguardo particolare al contesto pugliese: nella nostra regione quest’anno le bollette dell’acqua potabile aumenteranno nonostante la volontà popolare abbia abrogato con il referendum del 12 e 13 giugno 2011 la “Remunerazione del Capitale” in tariffa che avrebbe dovuto comportare un immediato abbassamento delle tariffe, mentre rimane insoluto il nodo della ripubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese che resta al momento una S.p.A (diversamente da quanto previsto dal testo di legge partorito dal tavolo tecnico Regione Puglia – Movimenti per l’Acqua Bene Comune).

L’incontro di venerdì sarà l’occasione per provare a fare luce anche su questo tema.

Questi i relatori dell’iniziativa:
Riccardo Petrella, Presidente IERPE (Institut Européen de Recherche pour la Politique de l'Eau)
Alberto Lucarelli, Ordinario di Diritto Pubblico, Università Federico II Napoli
Rosario Lembo, Presidente Contratto Mondiale sull'Acqua-Forum Italiano Movimenti per l'Acqua
Consiglia Salvio, Coordinamento campano per la gestione pubblica dell'acqua
p. Alex Zanotelli, Missionario Comboniano.

Bari, 18 gennaio 2012

Il Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” - Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.
per informazioni: 339/6894675

mercoledì 18 gennaio 2012

APPELLO al POPOLO dell'ACQUA di Altamura

  
APPELLO al  POPOLO dell'ACQUA di Altamura

voi che avete contribuito allo straordinario risultato del REFEREDUM sull'ACQUA;
voi che ad Altamura per la raccolta firme del Referendum iniziata il 25 aprile 2010 avete sacrificato tempo e impegno;
voi che, prima di ogni altro comune, avete consentito la MODIFICA DELLO STATUTO COMUNALE con una eccezionale partecipazione (video
voi che avete partecipato insieme a noi alla realizzazione di decine di incontri, assemblee, volantinaggi, banchetti, ... - VIDEO APPELLI  - o quest'altro;
voi che "la Chiesa non può non difendere Sorella Acqua";
voi che dai mezzi di informazione locale avete contribuito a divulgare appelli, comunicati...
voi (siete pochi, ma ci siete) che pur condividendo le nostre preoccupazioni avete deriso quanti si davano da fare durante la raccolta firme; 
voi che avete avuto parole convincenti perchè la vostra zia stanca e frustrata andasse a votare per il referendum ("che tanto il referendum in Italia finisce a schifìo);
voi che ci avete contattati anche da comuni limitrofi (Molfetta 1 2molf 3,  Gravina, Ruvo, Rutigliano,  Bari....);
voi che... alla fine, ce l'abbiamo fatta, vi ricordate? 

Eravamo 26 milioni il 12 e 13 giugno a dire NO ALLA MERCIFICAZIONE DELL'ACQUA e a respingere l'idea di FARE PROFITTI SULL'ACQUA. Vi ricordate la festa che abbiamo fatto ?? Indimenticabile!!
Con l’articolo 20 della bozza di decreto che verrà licenziato giovedì 19 gennaio dal Consiglio dei Ministri, infatti, si attaccano direttamente i risultati del referendum di giugno e la volontà di 26 milioni di cittadini”
Oggi scopriamo "grazie" al sottosegretario Polillo che il referendum è stato “un mezzo imbroglio"!!!!  E non è l'unico a mettere in discussione il risultato chiarissimo del Referendum sull'acqua. L'intero governo Monti che tra un paio di giorni si appresta a discutere un decreto che rimetterebbe in vendita le reti "non l'acqua, eh!" (le solite frasi...). 
Oggi l'Acqua è ancora in pericolo e, con essa è in pericolo è la stessa democrazia.

ECCO perchè è importante riATTIVARSI partecipando ad un importante incontro.
COSA: Referendum. AcQUAle punto siamo?
QUANDO: venerdì 20 gennaio 2012, ore 17,00
CHI: padre Alex ZanotelliRiccardo Petrella, prof. Alberto Lucarelli (ord. di Diritto Pubblico Univ. Napoli e fra gli estensori del referendum) e Rosario Lembo (Presidente del Contratto Mondiale sull'Acqua-Forum Italiano dei Movimenti sull'Acqua).
Questo sarà un appuntamento fondamentale per capire costa sta accadendo e per comprendre che cosa fare. Durante il Convegno sarà lanciato la campagna di "Obbedienza Civile" (alla legge, così come modificata dal referendum!).
Dev'essere chiaro a tutti che qui ci stanno fregando, stanno fregando i più poveri e stanno calpestando non solo noi ma anche chi ha dato - in tempi e forme diverse - la propria vita per la libertà e la democrazia, affinché potessimo vivere in un Paese in cui la sovranità appartenesse al popolo e non ai mercati, alle élite, ai potenti di turno!!!
La partita che si sta giocando sulle nostre teste è enorme, anche più grossa se possibile dell'acqua che, però, rimane la chiave di lettura emblematica del sistema, quella che ci ha permesso di parlare a oltre 27 milioni di persone!
Non possiamo fermarci adesso, dobbiamo andare avanti più uniti e determinati di prima.
Si tratta di difendere il diritto all'acqua e, dunque, alla vita. Si tratta di difendere la comunità dai potenti di turno e i loro appetiti e progetti. Per questo chiediamo il  vostro coinvolgmento. E' importante che la gente sappia cosa sta accadendo, bisogna che tutti prendano coscienza per poter scegliere e agire.
In attesa di notizie, colgo l'occasione per fare a tutti voi i nostri migliori auguri per questo nuovo anno a presto e un cordiale saluto.


Altamura, 16 gennaio 2011


Michele Loporcaro - Loretta Moramarco
referenti Comitato AcquaBeneComune Altamura 


 

lunedì 16 gennaio 2012

Il decalogo di Amati e le risposte del Comitato Acqua Bene Comune


Negli incontri pre-referendum chiedevamo quasi sempre ai cittadini "secondo voi che cos'è l'AQP? Un ente pubblico o una società privata?".
La risposta giusta (è una s.p.a.) - che il referendum voleva cambiare - è rimasta, però, la stessa anche dopo il voto di 27 milioni di italiani. 
Per quanto riguarda, in particolare, la Puglia il popolo dell'acqua non può affatto essere soddisfatto visto che la legge di "ripubblicizzazione" presenta delle incongruenze che fanno dubitare della natura giuridica (che non è mera questione di forma) dell'AQP e visto che il secondo quesito referendario  (quello che ha abrogato il 7% di remunerazione del capitale) è rimasto lettera morta (da noi, come nel resto d'Italia). 

Di seguito la risposta del Comitato pugliese ACQUA BENE COMUNE e del FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA al "decalogo" dell'assessore Amati, dieci domande "o forse più, pacate, problematiche, prive di suggestioni demagogiche, ed affettuose, a voi rivolte sulla base di ciò che ho letto negli ultimi mesi".

Caro Assessore, 
siamo sinceramente sorpresi delle domande che ci rivolge – poiché pensiamo che dovrebbero essere gli amministratori a dare risposte ai cittadini e non il contrario – ma anche altrettanto sinceramente contenti, poiché questa sua nota pubblica ristabilisce la comunicazione (sospesa ormai da mesi) ed esprime la sua disponibilità a comprendere e la sua intenzione a superare i “nodi” che si sono creati in questo periodo (e non semplicemente con il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” ma anche con quella parte di cittadinanza che ha fortemente creduto nella realizzazione dell’impegno alla ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese che avete assunto in campagna elettorale).

Le riflessioni e le osservazioni - che, in questi mesi, abbiamo portato alla sua attenzione, a quella del Presidente e del Consiglio regionale, e attraverso la stampa, a quella della cittadinanza tutta - poggiano su un punto centrale dal quale è necessario ripartire per poter affrontare la situazione nella sua completezza.

Si tratta della ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese che, allo stato attuale, ci risulta essere ancora una Società per Azioni
CONTINUA...

domenica 15 gennaio 2012

PUGLIA: BOLLETTE ACQUA, AUMENTO “ILLEGITTIMO” e INDEBITAMENTO inspiegabile.



A quelli del settimanale il Resto di Altamura

PUGLIA: BOLLETTE ACQUA, AUMENTO “ILLEGITTIMO”.

Anche quest’anno le bollette dell’acqua potabile in Puglia aumenteranno nonostante la volontà popolare abbia abrogato con il referendum del 12 e 13 giugno 2011 la “Remunerazione del Capitale” in tariffa che avrebbe dovuto comportare un immediato abbassamento delle tariffe.  Tuttavia, i cittadini pugliesi hanno continuato a pagare in maniera invariata – e ingiusta - per tutto il 2011 e rischiano di dover fare lo stesso anche per il 2012!

Secondo i dati forniti dal Piano d’Ambito 2010-2018 e la successiva delibera dell’esecutivo dell’Ato (7/02/2011) di rimodulazione della tariffa 2011 in base ai consumi di acqua prevista, la remunerazione del capitale dovrebbe costare alle tasche dei pugliesi circa 24 milioni di euro.
Con il nuovo anno non solo la remunerazione del capitale risulta ancora in tariffa ma è anche aumentata e, sempre sulla base dei dati, sembra essere l’unica voce in tariffa destinata ad aumentare vertiginosamente arrivando, nel 2018, ad oltre il 225% rispetto al 2010, che tradotto in cifre è pari a una somma di oltre 56 milioni di euro, una cifra maggiore rispetto agli investimenti previsti per lo stesso anno!
Tale condizione, peraltro, è determinata da un’inspiegabile corsa all’indebitamento cheraddoppierà nel corso di soli quattro anni a oltre 400 milioni di euro nel 2014!

La “Remunerazione del Capitale” deve esser scorporata dalla tariffa in quanto la volontà popolare ne ha sancito l’abrogazione ed è quindi illegittimo pretenderla, a maggior ragione in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando in questo momento storico.

Per questo a breve partirà anche in Puglia la campagna di “obbedienza civile” promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua affinché l’esito referendario sia rispettato e le tariffe ridotte! 
Per saperne di più PARTECIPA e INVITA A PARTECIPARE al

Convegno del 20 gennaio 2012 “Referendum. A(C)QUAle punto siamo?”, dove interverranno:
Riccardo Petrella, Presidente IERPE (Institut Européen de Recherche pour la Politique de l’Eau)
Alberto Lucarelli, Ordinario di Diritto Pubblico, Università Federico II Napoli
Rosario Lembo, Presidente Contratto Mondiale sull’Acqua-Forum Italiano Movimenti per l’Acqua
Consiglia Salvio, Coordinamento campano per la gestione pubblica dell'acqua
p. Alex Zanotelli, Missionario Comboniano.

Il convegno del 20 gennaio è un appuntamento molto importante anche per fare chiarezza e per capire COSA FARE per ripubblicizzare per davvero l’acquedotto pugliese.

NON MANCATE!

giovedì 12 gennaio 2012

Report Assemblea Comitato ScuolaBeneComune Altamura

Condividiamo il report dell'Assemblea del Comitato ScuolaBeneComune Altamura:

Il 10 gennaio 2012 il Comitato ScuolaBeneComune di Altamura si è riunito in assemblea pubblica presso il Laboratorio Urbano Port'Alba di Altamura per discutere del piano di ordinamento scolastico ad Altamura.
Il comitato ScuolaBeneComune di Altamura esprime soddisfazione per i risultati ottenuti con la propria mobilitazione che:
- ha messo in luce le criticità di un piano di dimensionamento scolastico che comporta lo “spezzettamento” di diverse scuole;
- ha portato buona parte dei mezzi di informazione ad occuparsi dell'argomento;
- ha reso possibile un incontro con l'assessore regionale Alba Sasso che ha condiviso le preoccupazioni del Comitato;
- ha riunito in 2 assemblee pubbliche oltre 100 cittadini che hanno voluto “partecipare” attivamente alle decisioni che riguardano il futuro di Altamura: la scuola.

Il comitato STIGMATIZZA l'assenza di risposta del Sindaco alla richiesta di un incontro presentata in data 20.12.2011 ed ESPRIME PREOCCUPAZIONE per quanto appreso nei giorni scorsi dai mezzi di informazione locale circa una nuova ipotesi che vedrebbe la creazione di 7 istituti comprensivi formati mediamente da 1400 alunni: una scuola così sovrappopolata non può funzionare meglio di quella attuale.
E' per questo che denunciamo quelli che sarebbero gli effetti devastanti, per la scuola altamurana, derivanti dall'applicazione della L.111/11.

Sintesi degli interventi:
· si rinnova la richiesta di revoca immediata della delibera n. 137 del 22.11.2011 della Giunta Comunale di Altamura e si PROPONE la formazione di n. 2 istituti comprensivi (riguardanti le due scuole sottodimensionate Fiore e Pacelli) e la conservazione dell'autonomia per le altre Istituzioni scolastiche, almeno per l'a.s. 2012-2013 al fine di procedere con ragionevole “cautela” e “gradualità”
nell’applicazione della suddetta legge anche in ragione del ricorso pendente presso la corte costituzionale;
· si rinnova la richiesta di incontro urgente al Sindaco e all'ass.re alla pubblica istruzione;
· si chiede un INCONTRO URGENTE con il Direttore Generale dell' Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia (dott.ssa Stellacci) ed il dirigente dell'USR dott. Francavilla.

Altamura, 10.01.2012

Il comitato ScuolaBeneComune di Altamura
scuolabenecomune.altamura@gmail.com

mercoledì 11 gennaio 2012

CI STANNO FREGANDO. Il voto del referendum va rispettato!

Comunicato Stampa - PUGLIA: BOLLETTE ACQUA, AUMENTO “ILLEGITTIMO”

Anche quest’anno le bollette dell’acqua potabile in Puglia aumenteranno nonostante la volontà popolare abbia abrogato con il referendum del 12 e 13 giugno 2011 la “Remunerazione del Capitale” in tariffa che avrebbe dovuto comportare un immediato abbassamento delle tariffe.  Tuttavia, i cittadini pugliesi hanno continuato a pagare in maniera invariata – e ingiusta - per tutto il 2011 e rischiano di dover fare lo stesso anche per il 2012!

Secondo i dati forniti dal Piano d’Ambito 2010-2018 e la successiva delibera dell’esecutivo dell’Ato (7/02/2011) di rimodulazione della tariffa 2011 in base ai consumi di acqua prevista, la remunerazione del capitale dovrebbe costare alle tasche dei pugliesi circa 24 milioni di euro.
Con il nuovo anno non solo la remunerazione del capitale risulta ancora in tariffa ma è anche aumentata e, sempre sulla base dei dati, sembra essere l’unica voce in tariffa destinata ad aumentare vertiginosamente arrivando, nel 2018, ad oltre il 225% rispetto al 2010, che tradotto in cifre è pari a una somma di oltre 56 milioni di euro, una cifra maggiore rispetto agli investimenti previsti per lo stesso anno!
Tale condizione, peraltro, è determinata da un’inspiegabile corsa all’indebitamento che raddoppierà nel corso di soli quattro anni a oltre 400 milioni di euro nel 2014!

La “Remunerazione del Capitale” deve esser scorporata dalla tariffa in quanto la volontà popolare ne ha sancito l’abrogazione ed è quindi illegittimo pretenderla, a maggior ragione in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando in questo momento storico.

Per questo a breve partirà anche in Puglia la campagna di “obbedienza civile” promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua affinché l’esito referendario sia rispettato e le tariffe ridotte!
Per saperne di più PARTECIPA e INVITA A PARTECIPARE al
Convegno del 20 gennaio 2012 “Referendum. A(C)QUAle punto siamo?”, dove interverranno:
Riccardo Petrella, Presidente IERPE (Institut Européen de Recherche pour la Politique de l’Eau)
Alberto Lucarelli, Ordinario di Diritto Pubblico, Università Federico II Napoli
Rosario Lembo, Presidente Contratto Mondiale sull’Acqua-Forum Italiano Movimenti per l’Acqua
Consiglia Salvio, Coordinamento campano per la gestione pubblica dell'acqua
p. Alex Zanotelli, Missionario Comboniano.

Il convegno del 20 gennaio è un appuntamento molto importante anche per fare chiarezza e per capire COSA FARE per ripubblicizzare per davvero l’acquedotto pugliese.

NON MANCATE!

Comitato Pugliese "Acqua Bene Comune" e Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

lunedì 9 gennaio 2012

Ad ALTAMURA LA SQUOLA CANBIA

Il comitato ScuolaBeneComune invitatutti coloro che hanno a cuore il futuro di Altamura a partecipare all'assemblea cittadina prevista per domani 10 gennio a Port'Alba. Il comitato lamenta la sordità istituzionale di Sindaco e giunta comunale.
Dal 15 dicembre scorso, ne sono accadute di cose.
Sicuramente la mobilitazione ha sortito diversi risultati:
ciò che ci era stato presentato come qualcosa che "ormai è tutto deciso" in realtà può (e deve) essere modificato meglio se CONDIVISO prima.
Oggi si ipotizza una soluzione che vede la creazione di 7 mega-scuole da 1300-1500 alunni.
Oggettivamente questo eventuale quadro riesce argina quello che sarebbe il disastro derivante dalle delibera di giunta, ma crea altre (non meno gravi) problemi:

UNA SCUOLA CON 1400-1500 ALUNNI suddivisi in 4-5 plessi NON può funzionare meglio di quella attuale. Soprattutto alla luce dei tagli agli esoneri e semiesoneri dei docenti collaboratori vicari (vicepresidi). Tagli previsti dalla stessa L.111/11, quella del dimensionamento scolastico e dalla L. 183 c.d. di Stabilità 2012).

Ciò che accadrà in quelle che da più parti sono state definite "scuole-mostro", lo scopriremo solo l'anno prossimo. Ecco perché riteniamo che sia necessario arrivare alla soluzione ottimale tra un anno o 2. Magari poi la corte costituzionale darà ragione alle regioni che hanno fatto ricorso e ci si ritroverà con un nuovo quadro normativo e con una scuola demolita.

Il rischio oggi che ogni singola scuola guardi al proprio orticello ("se non ci spaccano a metà, va bene così") e perda di vista il quadro generale. Ecco perché è necessario riunirsi in assemblea a tre settimane dal 15 dic:     
- per far incontrare genitori, insegnanti e le posizioni di tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro scuola nella nostra città: LA SCUOLA.  
COSA: Assemble cittadina
DOVE: Laboratorio Urbano PORT'ALBA (accanto a S.Agostino)
QUANDO: martedì 10.01.2012 ore 18,00

INOLTRATA AI TUOI CONTATTI
STAMPA E AFFIGGI LA LOCANDINA allegate
Comitato ScuolaBeneComune Altamura

domenica 8 gennaio 2012

NO ALLE TRIVELLAZIONI IN ADRIATICO - Appello

 
NO ALLE TRIVELLAZIONI IN ADRIATICO
- 21 gennaio 2011 Monopoli -

APPELLO ALLE ASSOCIAZIONI ALTAMURANE

Facciamo nostro e rivisitiamo in chiave murgiana l'appello del comitato NO PETROLIO Puglia perchè siamo convinti che solo un vera rete di movimenti può sortire dei risultati.  
Il meetUp ilGRILLAIO aderisce insieme a centinaia di realtà associative alla manifestrazione prevista a MONOPOLI il prossimo 21 gennaio 2012 per DIRE NO ALLA DERIVA "PETROLIFERA" dei nostri territori che hanno ben altra vocazione (turistica, agricola, paesaggistica, gastronomica...).
Invitiamo tutte le realtrà associative locali a fare altrettanto.
Se non vogliamo fare la fine della Nigeria che annega letteralmente nel petrolio (GUARDA QUI)
se non vogliamo la "Tarantizzazione" anche della costa adriatica,
se vogliamo che le nostre aziende agrituristiche non chiudano come accade nella petrolifera Basilicata (guarda video sopra),
dobbiamo far sentire forte la nostra voce.
Al largo di Monopli vorrebbero iniziare quelle che chiamano "prospezioni sismiche" da parte di due multinazionali del petrolio. Queste aziende avrebbero dalla loro delle autorizzazioni ministeriali anche se la Regione non ha autorizzato le operazioni.

Facendo tesoro di quanto accaduto a pochi chilometri (
a Spinazzola) che alla fine è riuscita ad impedire le trivellazioni che avrebbero avvelenato le proprie campagne,
vi giriamo la lettera rivolta alle associazioni di tutta la Puglia.
L’importante è riuscire a raggiungere quanta più gente possibile,
diffondendo il documento 21.1.2012 (in allegato) o creando un appello ad hoc.

Per aderire scrivere a nopetroliopuglia@gmail.com:
NOME ASSOCIAZIONE, REFERENTE(nome e cognome), NUM. DI CELL. ED IND.
E-MAIL così man mano che arrivano le adesioni saranno visibili anche
in rete

LA LETTERA ALLE ASSOCIAZIONI PUGLIESI.
VOLANTINO MANIFESTAZIONE.

venerdì 6 gennaio 2012

La befana del governo





La befana vien di notte
con le scarpe  senza toppe
ai referendari che darà?
Privatizzazioni in quantità!
Alla crisi renderà 
l'acqua pubblica e le s.p.a.
E se eravam contenti
senza silvio ed i suoi denti
or sveliamo i loro intenti
questi son dei gran fetenti
Puzza infatti questa opzione
a veolia si fa un favore!
Con l'acqua pubblica non si gioca
la gente incazzata non è poca!

giovedì 5 gennaio 2012

Dimensionamento scolastico e le farse partecipate nel comune di Altamura


Sulla questione del dimensionamento scolastico ad Altamura, l'amministrazione comunale afferma (in un comunicato stampa) che la giunta si è resa "sempre disponibile al confronto per integrazioni e modifiche" della delibera da molti ribattezzata "spacca-scuole". 
La domanda che sorge spontanea è: disponibile verso chi? Certo i dirigenti scolastici non si possono lamentare essendo gli unici interlocutori del sindaco e dell'assessore Saponaro. 
Niente di strano, fin qui. 
Ciò che è strano è che Stacca e Saponaro si siano fatti accompagnare dagli stessi dirigenti
quando lo scorso 28 dicembre hanno incontrato l'ass. regionale Alba Sasso. Strano e poco corretto dal momento che altri "portatori d'interesse" hanno chiesto di essere ascoltati. Certo un dirigente è sempre un dirigente, vuoi mettere! 
Chissenefregga se un centinaio di cittadini attivi, genitori e insegnanti si sono autoconvocati in assemblea pubblica lo scorso 15 dicembre per poter dire la loro, esprimere il proprio punto di vista, produrre un documento con proposte concrete. 

Riuniti nel Comitato ScuolaBeneComune hanno chiesto un incontro all'ass. Regionale Alba Sasso e l'hanno ottenuto. Hanno anche chiesto di incontrare il Sindaco Mario Stacca, ma senza risposta. Il fatto che il primo cittadino (ed il suo assessore) continui ad ignorare le richieste e le proposte del comitato ScuolaBeneComune è un fatto grave che offende la democrazia e forse l'intelligenza politica degli stessi amministratori locali.
Il dott. Stacca in una intervista (ultimi righi) dichiara che,"l'assessore regionale vaglierà la nostra ipotesi (l'ultima prevede 7 istituti comprensivi), ma la decisione rimane in seno alla giunta comunale".
Salvo che le linee guida della Regione Puglia (che poi farà il piano regionale) erano chiare nel chiedere ai comuni un ampio e trasparente coinvolgimento dei tutti gli interessati. 
Se Stacca volesse rimediare allo "scompenso democratico" potrebbe convocare un consiglio comunale monotematico straordinario sulla questione (i tempi ci sono) e garantire quel minimo di democrazia partecipata che consentirebbe di prendere la decisione più giusta per le migliaia di ragazzi, per le centinaia di lavoratori della scuola e anche per i 9 dirigenti scolastici altamurani i quali sembrano sottovalutare le conseguenze estrememente negative derivanti dal dover dirigere una "scuola-mostro" con 1400-1500 alunni.
Il loro ruolo e la loro presenza fisica (e mentale) nelle scuole è di fondamentale importanza e non si capisce come possano accettare silenti le folli conseguenze del dimensionamento scolastico ad Altamura.
 Altrove, anche in puglia, questo è avvenuto (LEGGI QUESTO COMUNICATO o ques'altro)
c'è anche chi ha scritto una lettera aperta di forte critica al ministro, (leggi questa questa)
Da noi no, spesso il silenzio ha lasciato il posto ad esternazioni pubbliche che difendevano finanche la delibera di giunta ad 8 istituti comprensivi (la delibera SPACCA-SCUOLE)!!


Post post
Sulla capacità dei nostri amministratori locali di ascoltare ed essere disponibili ad un vero confronto con i cittadini che porti ad una reale partecipazione, abbiamo ragionevoli dubbi.
La scorsa il 17 giugno ore 18 e il 22 giugno ore 18 il comune di altamura aveva indetto assemblee cittadine con tema "rigenera altamura" vedi il post . Queste assemblee cittadine avrebbero dovuto decidere cose importantissime perchè i documenti che ne venivano fuori avrebbero influito (e influiranno) per anni sul territorio. Queste assemblee (che fatte bene avrebbero dovuto coinvolgere centinaia e centinaia di persone per giorni interi ed invece avranno coinvolto poche decine di persone per poche ore) sono state coordinate da facilitatori che fanno questo per mestiere, ma che evidentemente non potevano fare miracoli. Si tratta di professionisti della "partecipazione democratica" che viene pagata e anche molto bene. Cosa ne è stato dei tanti interventi anche qualificati e qualificanti per il progetto stesso?

Che dire poi della fantastica esperienza di partecipazione di Piazza Castello? (guarda il video)

domenica 1 gennaio 2012

ANNO NUOVO, FUOCHI D'IDIOZIA VECCHI



Come ogni anno, lampi di genio sono esplosi un po' in un tutte le città: qualcuno ha perso le dita delle mani, qualcuno persino la vita per "sparare i botti" di fine anno.
In un'Altamura ad alta densità di cozzali - i fatti confermano - le finestre hanno tremato in più di una via.
Qualcuna si è persino rotta e un'auto è stata trapassata da una "allegra" bomba di Capodanno.
L'unica novità di quest'anno è l'ordinanza del sindaco che vietava (e vieta fino all'8 gennaio) l'accensione di "fuochi d'artificio, spari petardi e utilizzo di bombette e mortaretti".
In gran parte è rimasta inascoltata ma crediamo che almeno un effetto positivo l'abbia prodotto: l'attenzione mediatica (anche locale) sui deleteri effetti di questa tradizione che costringe tanti più pacifici cittadini a preoccuparsi per lo spavento dei più piccoli e dei propri animali e a temere per le auto parcheggiate e a barricarsi in casa fino a quando non si esauriscono fuochi/spari/petardi e bombette acquistate a caro prezzo (e magari anche in maniera non proprio legale).
E' chiaro che un divieto non basta, soprattutto quando per farlo osservare le forze dell'ordine dovrebbero vigilare su ogni strada (e magari anche balcone) in orari notturni.
Speriamo che questo 2012, inaugurato già con i danni di fine 2011, sia caratterizzato da iniziative di sensibilizzazione e dissuasione che diffondano un po' di senso civico ma anche di semplice buon senso.