mercoledì 30 aprile 2014

DIFENDERE GLI ULIVI AD ALTAMURA COME IN SALENTO E' UN DOVERE DELLA CITTADINANZA ATTIVA




Comunicato stampa
Il movimento il Grillaio di Altamura a difesa del Parco degli Ulivi
DIFENDERE GLI ULIVI AD ALTAMURA COME IN SALENTO E' UN DOVERE DELLA CITTADINANZA ATTIVA
E' il momento di censire le case non abitate e dire STOP al consumo di territorio.



Come cittadini attivi aderiamo all'iniziativa del Comitato per la difesa del Parco degli Ulivi ed il 1 maggio daremo in nostro appoggio alla manifestazione organizzata dallo stesso comitato nei pressi dell'uliveto. Difendere gli ulivi, ad Altamura come in Salento, significa difendere la cultura che ci caratterizza come uomini, prima ancora che come pugliesi.
Ad Altamura si tratta di poche centinaia di mq di terra, con circa 70 ulivi, presidio di uno spazio aperto, un'area verde, contro un progetto che vorrebbe cementificare uno degli ultimi orti urbani. Il progetto, pure legittimo, è l'ennesimo frutto dell'assenza di una lungimirante politica urbanistica.
In Salento parliamo di circa 10.000 ettari, con oltre un milione di ulivi plurisecolari, a fare da baluardo contro le “emergenze” fito-sanitarie-agronomiche (vedi il batterio Xylella fastidiosa), il cemento, le monocolture delle multinazionali sementiere, il finto verde di resort e campi da golf. L'emergenza all'italiana giustifica le eradicazioni già iniziate tra le proteste dei “contadini resistenti” e delle associazioni salentine.
Cittadini attivi ad Altamura, come in Salento, resistono al nefasto mito della crescita economica che fa crescere il numero degli edifici, non di coloro che hanno diritto ad una casa; fa crescere le colate di cemento e asfalto, non gli spazi a misura di anziani e bambini; fa crescere il profitto per pochi, non il benessere diffuso. La qualità della vita di una città non si misura in cubature di cemento, ma in numero di alberi per abitante. Ad Altamura, ci sono 70.000 alberi?
Questa è l'occasione per ripensare la nostra idea di progresso. E' il momento di censire tutte le case non abitate di Altamura. E' il momento di pensare per davvero agli spazi verdi che ad Altamura sono quasi inesistenti e, quando ci sono, sono soffocati da una viabilità penetrante che ne annienta gli effetti benefici. Solo dopo, potremo sederci tutti a tavolino e decidere se continuare a costruire distruggendo alberi e occupando terreno o dire STOP al consumo di territorio.

Movimento ilGrillaio Altamura

venerdì 25 aprile 2014

FEDERICUS 2014: L'ACQUA FEDERICIANA E' L'ACQUA DELLA FONTANA





Comunicato stampa

FEDERICUS 2014:

L'ACQUA FEDERICIANA E' L'ACQUA DELLA FONTANA

il Grillaio Altamura propone una mappa QR-CODE per smartphone che segnala le fontane pubbliche
LO FACCIAMO NOI VISTO CHE AL COMUNE SONNECCHIANO”




Lo scorso 22 marzo inviavamo una lettera aperta a: sindaco, assessore all'ambiente e consigliere con delega all'ambiente con una serie di suggerimenti con la finalità di arrivare a giugno con il “minino sindacale” di raccolta differenziata: quel + 5% che ci farebbe evitare l'ecotassa. All'argomento è stata dedicata una puntata del GRILLAIO PARLANTE (in onda ogni martedi alle 19 su Radio Regio 104.3 Mhz).

Le richieste/suggerimenti sono state peraltro oggetto di un incontro con l'ass.re all'ambiente lo scorso 3 aprile. In quell'occasione si faceva presente, tra le altre cose, che un evento come Federicus è una grossa opportunità per veicolare messaggi anche in merito ad una corretta gestione dei rifiuti. Diversamente vi è il rischio per la città di Altamura di essere nuovamente, sommersa dalla “monnezza” come è già accaduto nelle edizioni precedenti con la conseguenza di vedere allontanarsi l'obiettivo di cui sopra.

Si trattava di piccoli accorgimenti. Per esempio, proporre agli organizzatori della manifestazionela distribuzione di una mappa del “borgo antico” indicando le isole ecologiche create “ad hoc” (se ce ne saranno). Nella stessa avrebbe potuto segnalare al turista/cittadino tutte fontane pubbliche, magari accompagnando il tutto con un invito a servirsi delle stesse per far diminuire la quantità di bottigliette di plastica.

L'acqua delle fontane pubbliche è buona, fresca, leggera e molto conveniente. Possiamo ben dire che L'ACQUA FEDERICIANA E' SICURAMENTE L'ACQUA DELLA FONTANA. Federico II sarebbe d'accordo. Il nostro è anche un invito a scegliere prodotti “federiciani” privi di imballaggi.
Visto che al comune sonnecchiano, ci siamo adoperati per fornire una mappa delle fontane d'acqua federiciana fornita di QR-CODE da leggere con uno smartphone.
Ne affiggeremo alcune in giro per il Un piccolo contributo che speriamo arrivi a quanta più gente possibile.


Movimento ilGrillaio Altamura





sabato 19 aprile 2014

Ri-Petizione NON BRUCIATECI IL FUTURO




comunicato stampa

La petizione NON BRUCIATECI IL FUTURO arriva al Comune di Altamura

Ora il Consiglio dovrà ri-“prendere atto” di quantoavevamo già esposto in consiglio comunale.
Il Movimento il Grillaio ri-lancia la RI-PETIZIONE:Torneremo in piazza per parlare con la gente di gestione di rifiuti”

Dopo che il Movimento IlGrillaio ha protocollato le prime 650 firme a sostegno della petizione popolare NON BRUCIATE IL NOSTRO FUTURO, la presidenza del consiglio comunica di aver avviato le procedure ai sensi dell'art. 59, che, al comma 2, recita “Il Consiglio comunale e la Giunta, entro 30 giorni dal ricevimento, se impossibilitati ad emanare provvedimenti concreti, con apposita deliberazione prenderanno atto del ricevimento dell’istanza o petizione precisando lo stato ed il programma del procedimento”.
Il fatto singolare è che le richieste erano già state oggetto di un nostro intervento durante il consiglio comunale del 30.01.2014. In quell’occasione avevamo già esposto i punti ripresi, in seguito, nel testo della petizione:
  • raccolta porta a porta e tariffazione puntuale;
  • gestione partecipata con possibilità per gli utenti di avanzare proposte e sollecitare risposte;
  • centri di riuso e recupero dei materiali;
  • impianto pubblico di compostaggio dell'Aro Ba4;
  • affidamento del servizio ad una società mista (comuni + un partner privato);
  • esclusione dal Regolamento della possibilità di “recuperare energia” cioè BRUCIARE la raccolta differenziata.

Dopo quasi 5 ore di consiglio comunale e il tentativo delle opposizioni di presentare una mozione che recepiva molte delle nostre richieste, il tutto si concludeva con un nulla di fatto, a causa dell'esodo di molti consiglieri di maggioranza, condizione che aveva fatto venir meno il numero legale.
E' stato questo comportamento poco responsabile, a farci decidere di scendere in piazza: in poche settimane abbiamo parlato con la cittadinanza, spiegato spiegando le nostre proposte e raccolto quasi 800 firme, nonostante il maltempo che ha caratterizzato gli ultimi week-end.
Abbiamo dimostrato a chi ci governa, che la gente ha le idee molto chiare e, se correttamente informata, sa scegliere per una gestione sana dei rifiuti.
Gli altamurani sono stanchi di pagare per le inadempienze di chi ha governato la città negli ultimi anni in tema di rifiuti.
Continueremo a vigilare, come ormai facciamo da tempo, su quanto accadrà, in consiglio comunale e intanto non ci fermiamo!
La raccolta firme continua e dopo la PETIZIONE a sostegno di quanto quanto già chiesto de visu, siamo pronti alla petizione per il rispetto della Petizione e poi quella per il rispetto della Petizione della Petizione della Petizione...
Ogni firma in più segnerà con forza sempre maggiore la distanza tra la piazza (i cittadini) e il palazzo (i politici locali), sottolineando l’inerzia di questi ultimi.
Gli altamurani se ne ricorderanno quando tra un anno andremo a votare, soprattutto se a partire dal prossimo giugno ci ritroveremo a pagare una “sana” ECOTASSA.
Perché si scrive gestione sana dei rifiuti e si legge salvaguarda della salute.
Movimento ilGRILLAIO Altamura

 

martedì 15 aprile 2014

il Blog del Grillaio compie 6 anni

 

Oggi il blog del Grillaio compie 6 anni. Davvero un grande risultato!
6 anni di presenze, iniziative e battaglie sul territorio e per il territorio, tutte documentate tra le sue pagine, a cominciare da quella primavera.
All'indomani delle politiche del 2008 che consacravano ancora Berlusconi alla guida dell'ITAGLIA.
Da quel 15 aprile (2008) è iniziata la storia (intesa come documenti scritti con 991 post) de Il Grillaio Altamura. Centinaia di migliaia di visualizzazioni, centinaia di video su ustream e youtube, decine di incontri pubblici, collaborazioni importanti con il Comitato Pugliese Acqua Bene Comune
 e la Rete Rifiuti Zero, con gli attivisti pugliesi del M5S abbiamo portato avanti la proposta di legge ZERO PRIVILEGI PUGLIA.
Alle scorse europee abbiamo sostenuto le candidature dei 3 indipendenti nell'IDV (De Magistris, Alfano e soprattutto Carlo Vulpio (guarda il video a Ceppaloni da Mastella).
Non è andata come speravamo purtroppo, ma abbiamo capito molte cose...
Nel 2010 abbiamo promosso una petizione popolare terminata con l'introduzione del DIRITTO ALL'ACQUA nello statuto comunale.
Eravamo a Bari quando è nata la Rete pugliese dei Comitati per i Beni Comuni. Un anno fa ci siamo spesi perchè il M5S si presentasse alle elezioni politiche.
Siamo un movimento politico, perchè ci occupiamo della res publica tenendo sempre al centro la persona e il bene comune, e da sei anni non ci siamo mai fermati! 
Nelle scorse settimane abbiamo promosso la nascita della Rete RifiutiZero dell'ARO Ba4 e siamo intervenuti durante un consiglio monotematico sui RIFIUTI.
Nel frattempo abbiamo avviato una petizione popolare per chiedere una corretta gestione dei rifiuti che escluda l'incenerimento... e non finisce qui.

Di gente entrata ed uscita ce n'è stata tanta. Il gruppo ha avuto una composizione "cangiante", ma ciò che NON è cambiato è la finalità del gruppo che si può riassumere così:
- la salvaguardia del territorio e del patrimonio naturale e culturale;
- la difesa dei beni comuni primari e sociali, dei servizi pubblici locali;
- l’opposizione alla svendita del patrimonio pubblico;
- l'opposizione a ogni tipo, forma e “grado” di privatizzazione e, più in generale, di gestione privata dei servizi e beni comuni;
- l'elaborazione e la sperimentazione di forme di gestione pubblica e partecipativa.

PER BENI COMUNI intendiamo:
tutti quei beni materiali o immateriali indispensabili alla vita, individuale e collettiva.
Consideriamo beni comuni “primari”: l'acqua; l'aria; la terra; l'energia; il paesaggio; altri beni comuni “sociali”: la salute, l'istruzione, i saperi, l’arte, il lavoro, la mobilità.

Il Grillaio è questo. La nostra idea di Politica è questa. Una Politica del quotidiano: la ricerca del Bene Comune attraverso la tutela dei Beni Comuni...

lunedì 14 aprile 2014

Nasce la RETE APPULO-LUCANA “SALVA L'ACQUA”

Qualche settimana fa vi abbiamo dimostrato (con la vicenda di Borgo Venusio)  quanto sia necessario non fermare lo sguardo al confine tra Puglia e Basilicata. Si parlava di aria, ma già sapevamo che per l'acqua è la stessa cosa. Infatti...
Fate una prova: sovrapponete le due immagini e capirete perchè è il caso di preoccuparsi di quanto sta accadendo in Basilicata. Nelle prossime settimane partirà una importante campagna informativa. Stay tuned


comunicato stampa
Nasce la RETE APPULO-LUCANA “SALVA L'ACQUA”

RIAFFERMARE IL PRIMATO DELL'ACQUA sul PETROLIO E' POSSIBILE.
L'ACQUA NON SI FERMA AL CONFINE REGIONALE ED UNISCE I COMITATI DI PUGLIA E BASILICATA

Sabato 5 aprile 2014, ad Altamura diversi gruppi e singoli cittadini attivi pugliesi e lucani si sono incontrati per dare vita alla RETE APPULO-LUCANA SALVA L'ACQUA.
All'appello lanciato dal Comitato Pugliese AcquaBeneComune hanno risposto in molti.
Si tratta di persone che operano in diversi contesti, ma tutti hanno a cuore le sorti del diritto all'acqua potabile e la salvaguardia del Bene Comune.
L'acqua è il bene comune per eccellenza oltre che paradigma culturale e chiave di lettura di un sistema economico (e politico) che sembra aver perso il senno.
L'incontro è stato convocato dopo una serie di allarmi provenienti da diverse zone della Basilicata ed in particolare dalla zona dell'invaso del Pertusillio. Allarmi legati alle attività estrattive e di trivellazione, e al conseguente rischio di inquinamento, in relazione ai quali esistono già segnalazioni/denunce provenienti da cittadini e associazioni operanti sul territorio della Basilicata.
In particolare si è discusso dei risultati di analisi provenienti dall'invaso del Pertusillo condotti dalla prof.ssa COLELLA (Ordinario di Geologia, Università di Potenza).
Analisi che hanno evidenziato la presenza nelle acque dell'invaso (da cui attingono molti comuni della Puglia) di sostanze inquinanti, tra cui idrocarburi.
Sulla base di tali risultati si è proceduto ad inoltrare una formale denuncia alla Unione europea per le violazioni di numerose norme del diritto comunitario, compiute dalla Regione Basilicata. La denuncia ha messo in evidenza la mancata tutela delle acque, lo sfruttamento intensivo del territorio, la distruzione delle economie locali e di ogni forma di economia sostenibile.
I gruppi provenienti dalla Basilicata hanno socializzato quanto sta accadendo nella loro Regione, dove fare ricerche petrolifere costa solo 2 € per kmq. L'intero bacino imbrifero che fornisce l'acqua potabile alla Puglia, per uso civile e agricolo rischia seriamente un definitivo e irreversibile inquinamento, le cui conseguenze, a fronte dei ricavi modesti, provenienti dal petrolio, potrebbero costituire una vera e propria catastrofe nell'imminente futuro.
Ciò che manca – sostengono – è la necessaria presa di coscienza del pericolo che incombe, sia da parte dei cittadini pugliesi e lucani sia da parte degli Enti locali e, per questo, a breve, partirà una campagna di divulgazione.
Obiettivo prossimo della Rete SALVA L'ACQUA è la promozione di campagne informative che nel prossimo futuro potrebbero fare la differenza tra chi si attiva per difendere il Bene Comune per eccellenza (l'ACQUA) e chi resta a casa a guardare la tv pensando "tanto io bevo l'acqua minerale!!!".
A chiusura della campagna di sensibilizzazione si prevede di realizzare un evento che veda coinvolte le comunià pugliesi e lucane e che porti all'attenzione dei media, degli amministratori locali e, perchè no, delle stesse procure quanto sta accadendo stiamo rischiando di diventare come il Texas.

Perchè si scrive salva l'acquae si legge salva la vita

Rete APPULO-LUCANA Salva l'ACQUA

Comitato Pugliese AcquaBeneComune, AcquaBeneComune Altamura, ilGrillaio Altamura, QuiBariLibera, Centro Studi Torre di Nebbia, Ass. Carthage, RifiutiZero Prov. Bari, AcquaBeneComune Bari, Coord. Acqua Pubblica Basilicata, Mediterraneo NO TRIV, Ass. Ross@, AcquaBeneComune Giovinazzo, AcquaBeneComune Lecce.


venerdì 11 aprile 2014

La Rete RifiutiZero dell'AroBa4 scrive all'UNICAM

Mentre da un lato continuiamo a raccogliere firme per la petizione NON BRUCIATECI IL FUTURO, insieme ai gruppi della Rete RifiutiZero siamo tornati a bussare... questa volta a tutti i consiglieri dell'UNICAM (Unione Comuni dell'Alta Murgia). Si tratta di un organismo composto dai sindaci e dai consiglieri di 5 dei 7 comuni che compongon l'ARO BA4. Cassano non c'è dato che era l'unico comune ad aver bandito un nuovo servizio. Altamura non c'è perchè... non è chiaro, ma non c'è. I consiglieri dell'Unicam sono anche consiglieri comunali che rapprensentano maggioranza e opposizione di ogni comune (tranne i due di cui sopra). L'idea dell'UNICAM è valida, sebbene finora non è dato sapere cosa abbia elaborato e quali discussioni si sono avute al suo interno. 
L'Aro, intanto, è ferma al 13 gennaio 2014. 



Al Presidente dell'UNICAM BA4
Dott. Alesio Valente (sindaco di Gravina)

Al Presidente del consiglio dell'UNICAM
Dott. Filippo Fraccalvieri

Al consigliere dott. Giuseppe Mazzilli
Al consigliere sig. Giacinto Lupoli
Al consigliere dott. Salvatore Angelotti
Al consigliere dott. Antonio Stragapede
Al consigliere Michele d’Atri (sindaco di Grumo Appula) Al consigliere Giuseppe Mazzeo
Al consigliere Errico Vito
Al consigliere dott. Michele Geronimo (sindaco di Toritto)
Al consigliere dott.ssa Caterina Castoro
Al consigliere sig. Giuseppe Quarto
Al consigliere dott. Michele D’Ambrosio (sindaco di Santeramo)
Al consigliere dott. Fabio Sampaolo
Al consigliere Giovanni Volpe
Al consigliere sig. Francesco Caponio
Al consigliere sig. Ignazio Di Mauro (sindaco di Poggiorsini)
Al consigliere sig. Mike Carmosino
Al consigliere sig. Serafino Di Palo
e p.c. Al Sindaco di Altamura Dott. Mario Stacca
Al sidaco di Cassano (Dott.ssa Di Medio Maria Pia
ALLA STAMPA

Oggetto: Richiesta incontro Consiglieri UNICAM

La Rete Rifiuti Zero ARO BA4 raggruppa dal novembre 2013 diversi comitati, associazioni, circoli, movimenti cittadini che, in questa fase cruciale, vogliono interfacciarsi attivamente con le istituzioni, consapevoli che oggi si definiscono le sorti della gestione dei rifiuti per il prossimo decennio.
Riteniamo che non possiamo più permetterci di pensare in termini di “monnezza”, ma dobbiamo pensare al riciclo e riuso non come non strade ponderabili, ma obbligatorie.
La Rete RIFIUTI ZERO dell'AROBA4
PREMESSO CHE
I sindaci dell'ARO BA4 (nessuno escluso) hanno espresso la propria disponibilità ad accogliere molte delle nostre proposte, durante l'assemblea dell'ARO BA4 in data 13.01.2014, alla presenza di esponenti della Rete RIFIUTI ZERO AroBA4;
il vice-presidente dell'ARO Dott. D'Ambrosio, durante un incontro con la Rete RifiutiZero, ha dimostrato attenzione alle istanze della Rete condividendone quelle essenziali e impegnandosi a portarle all'attenzione dell'ARO.
ad oggi concretamente non si è avuta alcuna possibilità di confronto; infatti è dalla suddetta data che non viene convocata alcuna assemblea dell’ARO BA4;
l'UNICAM è, dopo i consigli comunali, un importante strumento per garantire una partecipazionie degli stessi all'interno dell'Ambito di Raccolta Ottimale;
dopo il confronto con alcuni consiglieri comunali, facenti parte dell’UNICAM, è emersa la volontà di ascoltare e condividere le nostre istanze;

CONSIDERATO CHE
L’UNICAM, di concerto con l’ARO BA4, deve perseguire un efficiente piano di gestione dei rifiuti;
Le decisioni prese in sede ARO BA4 dai sindaci, non possono prescindere dal parere favorevole dei consiglieri UNICAM;
Ad oggi non ci perviene notizia alcuna, di Consigli comunali, in seno ai comuni dell’ARO BA4, in cui siano state discusse, elaborate ed accolte mozioni contenenti linee guida in merito al nuovo piano di gestione rifiuti.
Ogni sindaco dell’ARO BA4 assieme ad ogni consigliere portavoce all’interno dell’Unione, avrebbero dovuto relazionare ai propri consigli, sullo stato dei lavori e le decisioni prese, visto il loro ruolo di delegati;
Sul sito dell’UNICAM, non vi sono notizie di assemblee o deliberazioni recenti.

CHIEDE
alle SS.VV. di adoperarsi ciascuno per le proprie competenze affinche sia convocato un incontro, aperto ad una delegazione della Rete RifiutiZero dell'AroBa4, al fine di favorire un confronto sul lavoro svolto dall’UNICAM sino ad ora, sul “Regolamento tipo di igiene urbana ed assimilazione dei Rifiuti Urbani” e la relativa Carta dei servizi, del nuovo piano di gestione rifiuti.

Oggi non possiamo più permetterci di pensare in termini di “monnezza”, ma dobbiamo pensare al riciclo e riuso non come non strade ponderabili, ma obbligatorie.
Noi vi chiediamo di garantire una maggiore partecipazione, una concreta valorizzazione delle risorse e la promozione della cultura del riutilizzo come attività sostenibile di alto valore sociale ed economico.
In particolare si propongono le seguenti modifiche/integrazioni al Regolamento sopra indicato, proposte suscettibili di miglioramenti e di adattamenti:

Sez. II. GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Art 11 - Riutilizzo
Si chiede di disciplinare al suo interno i centri comunali di raccolta congiuntamente con i centri di riuso e riparazione. Per evidenti motivi logistici è essenziale che queste due entità siano unite o al più attigue. Di prevedere che siano gestite da un soggetto diverso rispetto all'aggiudicatario del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti al fine di evitare conflitti di interesse (l'aggiudicatario ha interesse a che i rifiuti vengano prodotti!). A tali centri potrebbero essere conferiti anche beni durevoli (mobili, passeggini, biciclette, seggioloni...) in buono stato riutilizzabili da altri cittadini.
Sez. II. GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Artt. 12 – Recupero e smaltimento
Tale articolo non esclude l’incenerimento dei rifiuti, prevedendo che la raccolta differenziata sia «finalizzata al recupero di materia o energia». Si chiede, quindi, di eliminare la parola «energia» dalla disposizione al fine di rendere palese la scelta di non destinare i rifuti dell'ARO Ba/4 agli impianti per la produzione di CDR o CSS, bensì al solo recupero di materiali, rifiutando la pratica "medievale" di bruciare i rifiuti.
Sez. VII NORME FINALI Art. 68- Partecipazione dei cittadini
Si chiede di integrare l'articolo esplicitando i diritti delle comunità di cittadini (o di esercenti), secondo lo schema di articolato che si allega alla presente.

Riteniamo che i comportamenti virtuosi si costruiscono con la comunicazione chiara agli utenti e con il loro coinvolgimento (attivo e propositivo) nella gestione del servizio. Sarebbe, in ogni caso, essenziale che si creino “istituzioni” (ossia insiemi di regole) che facilitino la partecipazione degli utenti affinché questi siano non solo fruitori del servizio ma cittadini attori del necessario cambiamento di strategia nella gestione dei rifiuti.

Chiediamo inoltre che:
l'Aro Ba4 si doti di un impianto di compostaggio pubblico controllato dagli stessi comuni;
si proceda all'affidamento del servizio una società mista (comuni + un partner privato da scegliere tramite gara ad evidenza pubblica;


Certi di un positivo e celere riscontro
Porgiamo i nostri saluti

Altamura, 10 Aprile 2014
Perchè il futuro è nero se non è RIFIUTI ZERO

Rete RIFIUTI ZERO dell'ARO BA4
rete.ririutizero.aroba4@gmail.com


Si allega IPOTESI GOVERNANCE PARTECIPATA

lunedì 7 aprile 2014

L'AREA "MORTA" NEI PRESSI DEL CIMITERO DI ALTAMURA




Quello che vedete non è frutto di un fotomontaggio. E' una immagine che ognuno di voi può riscontrare dal vivo recandosi sul posto (via Cimitero nei pressi del camposanto, scendendo a ds). Mentre tutto intorno sbocciano fiori, si innalzano ferule e l'erba cresce rigogliorsa, un fazzoletto di circa 200 merti quadrati pare.... MORTO.
Un campo morto nei pressi del Cimitero! Ci sarebbe da ridere se non fosse da piangere.

Mentre nel quartiere delle Mura Megalitiche si scende giustamente in piazza in difesa di uno dei pochissimi spazi verdi di Altamura. Dall'altra parte della città (zona Cimitero) si assiste ad un piccolo lutto ecologico. 
Altamura vista dall'alto non è un gran bello spettacolo quanto ad aree verdi. Fa schifo: AREE VERDI NON CE NE SONO.
Unici spazi alberati sono quelli di Piazza Zanardelli e della Villa Comunale progettati oltre un secolo fa.
Poi c'è Villa Castelli (privata) e piazza Stazione o quel che ne resta visto che di alberi ne mancano parecchi... 
Bene, tolte queste parvenze di verde, non rimangono che l'uliveto nei pressi delle mura megalitiche (zona San Michele) e... il Cimitero.

L'area dell'uliveto anche quest'anno sottoposta a trattamento disseccante (non esiste l'erba gialla in primavera) potrebbe presto lasciare il posto a delle belle costruzioni.

All'elenco non c'è che da aggiungere il Cimitero. Ma da diverse settimane, chi si reca al camposanto nota che in una zona proprio lì vicino la primavere sembra aver dimenticato un pezzetto di parco (nella foto).

Noi possiamo solo ipotizzare le cause della quasi totale assenza di forme di vita vegetale in questo pezzo di suolo all'interno di un "parco" spesso attraversato a piedi da studenti e cittadini.
Sindaco, assessori vari, polizia municipale e Guardie ecozoofile sapranno darci (speriamo) una risposta.