giovedì 30 settembre 2010

Stacca ritira le dimissioni



Nico Dambrosio comunica, con una lettera letta in aula, che si asterrà dall'attività politica del Pdl e che uscirà dalla maggioranza.
Il sindaco ritira le sue dimissioni. (Ma va? Un vero coup de théâtre!). La maggioranza applaude.
Loizzo invoca il perdono cristiano (?!?).
L'opposizione presenta la mozione di sfiducia per il presidente del Consiglio comunale e abbandona l'aula.
Intanto, un gommista di 60 anni, Tommaso Scarabaggio, viene gambizzato intorno alle 19.00 in via Carpentino.
Amen.

martedì 28 settembre 2010

ANTIMAFIE



Domenica sera, come sapete, non c'eravamo.
La piazza si è riempita, ma le magliette bianche erano pochissime. Tanti spettatori, pochi partecipanti (come spesso accade).
Il discorso introduttivo era bello e condivisibile. Noi non l'abbiamo scritto.
Pensiamo, però, di aver contribuito a renderlo necessario: per chiarire, definire quello che - altrimenti - sarebbe rimasto indistinto e avrebbe reso possibile ancor più strumentalizzazioni.
La strada è ancora lunga.
In ogni caso le posizioni nette, rigide sono per noi una necessità, anche se questo vuol dire risultare antipatici ai propri amici (e non) o non essere capiti.
In questa città c'è chi ha rischiato (e pagato) dicendo "mafia" quando nessuno ne parlava e chi ha aspettato Mantovano.
Se una comunità è arrivata a rendere necessaria l'antimafia nazionale vuol dire che sono stati detti troppi si o troppi ni o si è stati troppo cortesi.
E non è solo il centro-destra, l'attuale e passata amministrazione, a dover dare delle risposte politiche al problema.
Alla attuale e passata amministrazione - in ogni caso - delle domande vanno fatte:
1) sapevate dell'esistenza di una organizzazione criminale? Conoscevate le relazioni della DDA che individuavano come clan egemone quello di Dambrosio?
2) cosa avete fatto per opporvi? Avete studiato delle strategie antimafia, con l'ausilio di altre istituzioni, quali il prefetto o il questore, e con le forze dell'ordine?
In altre parole, mentre la mafia diventava potente, tanto da rendere ora necessario l'invio di forze speciali, voi dove eravate?
3) avete mai incontrato gli imprenditori per spingerli a denunciare le estorsioni?
4) cosa avete fatto per evitare che personaggi “scomodi” (ad esempio in posizione di conflitto d'interesse) sedessero tra i banchi del consiglio comunale?
5) dov'era il Sindaco Stacca che si è preoccupato di comunicare la sua "partecipazione" alla manifestazione antimafia del 26 settembre dicendo di condividere ogni punto dell'appello?!? Dov'erano le parole contro la mafia quando scriveva al sottosegretario Mantovano?
6) Dov'era la necessaria distanza dal mondo criminale quando diceva a Radio Regio che salutava Dambrosio Bartolo perché persona con un altro senso dell'educazione?!? O quando un suo assessore parlava di charme del Dambrosio o quando un altro Dambrosio (presidente del consiglio) dava al suo omonimo capomafia dell'altruista?
7) cosa hanno da dire coloro che erano e sono nell'amministrazione Stacca alla luce delle simpatiche conversazioni tra Saverio Columella e Nico Dambrosio?

Non possono trincerarsi tutti dietro il rispetto del lavoro della magistratura.
Le responsabilità penali e quelle politiche sono differenti.
Le seconde scattano molto prima o almeno dovrebbero.
Ad Altamura non è successo e questo è un fatto grave.

Anche il PD che il 2 ottobre organizza un dibattito sulla legalità deve rispondere a molte domande:
1) perché nel 2005 il consiglio comunale guidato dal centro-sinistra ha approvato (unitamente al centro-destra) un provvedimento per il monitoraggio di Radio Regio Stereo dato che era l'unica a parlare proprio dei “legami” su cui oggi indaga la procura?
2) come avete fatto a non accorgervi che avere tra i candidati Franco Petronella costituisse un gigantesco conflitto d'interessi (anche questa è legalità), considerato che la Tra.de.co. è la ditta vincitrice dell'appalto più lucroso ad oggi esistente con la città di Altamura?
Se non sapranno rispondere a queste domande, se non sapranno fare ammenda e chiarezza delle proprie "omissioni di controllo" a nulla servirà invocare la LEGALITA'.
Le parole possono essere leggere come piume o pesanti come pietre. Dipende solo dalla credibilità di chi le pronuncia.

Ci sedemmo dalla parte del torto, perchè tutti gli altri posti erano occupati.
Bertolt Brecht

lunedì 27 settembre 2010

VOGLIO ANDARE A VIVERE...IN NORVEGIA




Quanto ci costa il gender gap?
Quanto pesa sull'economia il fatto che quasi una donna su tre lascia il lavoro al primo figlio perché mancano asili nido e perché il part-time o la flessibilità d'orario non esiste?
Quanto pesa la perdita di talenti, capacità, intelligenze femminili in politica e in economia?
Lo ha spiegato benissimo Presa Diretta.
Il prossimo datore di lavoro che licenzia (o fa dimettere) una donna che ha un figlio dovrebbe essere obbligato a guardare questa puntata per almeno cento volte...
Intanto...guardatela almeno una volta cliccando qui.

sabato 25 settembre 2010

ANNULLIAMO LA MANIFESTAZIONE PER LA LEGALITA'




Comunicato Stampa

ANNULLIAMO LA MANIFESTAZIONE PER LA LEGALITA': inopportuna partecipazione del sindaco!

Il meetup ilGrillaio, appresa la notizia che il sindaco Stacca è stato invitato alla manifestazione “Per la Legalità” da qualcuno degli organizzatori, ritiene necessario prendere le distanze da questo “invito” e da una manifestazione a cui avevamo dato il nostro appoggio ma che rischia di contribuire ad accrescere l'ambiguità.
Riteniamo che il sindaco non possa confondersi con chi vuole chiamare mafiosi i mafiosi, con chi vuole prendere le distanze da chi ha avuto solo parole buone per il capomafia assassinato lo scorso 6 settembre.
L'idea inizialmente condivisa escludeva la partecipazione di alcun politico e meno che mai del sindaco che rappresenta il governo di altamura che sta attraversando questo momento buio.
La procura di Bari ha affermato che:
''Nonostante i significativi risultati gia' ottenuti con l’individuazione e la cattura di due dei quattro killer che hanno fatto parte del commando che ha ucciso il boss di Altamura, Michele Loiudice e Francesco Palmieri, la Procura di Bari intende avvalersi di un magistrato esperto nel contrasto alla criminalita' organizzata per fare piena luce non solo sull’ultimo fatto di sangue, ma su tutto l’intreccio mafioso-affaristico-politico che ha caratterizzato la vita della cittadina barese''.
Chi ha governato questa città per quasi sei anni non può ritenersi privo di responsabilità politiche quantomeno per non aver fatto nulla per arginare questo tipo di criminalità e per chiamarla con il suo nome: mafia.

Se poi si aggiunge che Stacca ha anche definito Bartolo Dambrosio come una "...persona con un alto senso dell'educazione" (intervista a Radio Regio del 12.09.10);
che un suo assessore ha parlato di "charme" del Dambrosio;
che il più suffragato della sua lista (ora presidente del consiglio) ha definito Dambrosio "una personalità eccessivamente portata verso il prossimo";
che il suo segretario è stato intercettato mentre parla con Saverio Columella che gli canta “resta in ascolto che c'è una busta per te...";
allora ci si rende conto che la sua “partecipazione” (preannunciata con un comunicato stampa e rimbalzata persino sul TGR puglia) non è opportuna.

Il meetup ilGrillaio ritiene che l'anti-mafia nella nostra città si debba declinare con le testimonianze di chi ne ha fatto una battaglia di vita qui, dove era difficile parlarne, pagandone conseguenze in termini fisici e anche subendo infinite querele.
A tutto il resto va il nostro rispetto, ma non possiamo esimerci dal chiedere che questa manifestazione sia annullata.

meetup ilGrillaio Altamura

venerdì 24 settembre 2010

Altamura: zona da scorie?




La mappa dei siti idonei allo stoccaggio di rifiuti nucleari, pubblicata dal Sole 24 ore, è provvisoria, ma terribilmente preoccupante.
Oltre a doverci liberare delle scorie "mafiose" dovremo anche combattere perchè la nostra zona non sia invasa da quelle nucleari?!?
Ma soprattutto, ci sono studi sulla interazione tra i due tipi di scorie (mafiose e nucleari)?

La mappa è pronta. Ma resta chiusa in cassaforte. Forse per mesi, visti gli incerti della politica italiana. La short list della cinquantina di luoghi potenzialmente idonei ad accogliere il futuro deposito dei residui nucleari è allegata nella documentazione che la Sogin ha completato nei giorni scorsi per consegnarla al governo. Le zone più coinvolte sono quelle a cavallo tra Basilicata e Puglia, tra Puglia e Molise, tra Lazio e Toscana. L'Alta Italia, fitta di case, fabbriche, ferrovie, è toccata in modo più marginale. Leggi tutto

dal: Sole24ore

mercoledì 22 settembre 2010

GIOVANI MAFIOSI AD ALTAMURA



La notizia della giornata è quella del fermo di due giovani altamurani
che avrebbero fatto parte del commando che ha freddato il 6 settembre scorso il presunto boss Bartolo Dambrosio.
I due fermati sono Francesco Palmieri nato nel 1988 e Michele Loiudice classe 1985
. Li hanno presi in un bed & breakfast in salento.
A leggere le loro date di nascita viene un brivido. Sono giovani. Qualche anno fa erano studenti.
E allora ti chiedi quali scuole hanno frequentato, se hanno frequentato o se a scuola non ci andavano, chi sono stati i loro insegnanti, con quali compagni di classe hanno condiviso le mattine dei loro anni più belli. Cos'ha fatto la società per questi ragazzi? Cos'ha fatto la scuola oltre a promuoverli/bocciarli? Quali sono stati gli esempi che la scuola ha dato loro?

La scuola. Le scuole di Altamura dovrebbero riflettere su quanto sta accadendo, i dirigenti dovrebbero favorire dei momenti in cui si analizzi quanto sta accadendo da decenni ad Altamura. Quello che oggi il TG3 ha definito Altamura gate non è qualcosa di avulso da quello che accade nelle aule delle nostre scuole. Il mondo della scuola, in particolare i docenti dovrebbero fermarsi un attimo a valutare cos'è diventata la scuola oggi e quale modello è capace di fornire per contribuire ad arginare il malaffare.

Nelle cronache vengono definiti "esponenti emergenti della criminalità organizzata di Altamura" e avrebbero ucciso Dambrosio perché si era "impossessato del territorio" a scapito di altri clan mafiosi che operano nella zona.
22 e 25 anni e già "emergenti". Fa impressione, anche perché siamo abituati a potenti con i capelli bianchi.
La criminalità organizzata attua un feroce ricambio generazionale che garantisce ai giovani di ottenere velocemente potere e responsabilità. Come quella di uccidere un boss che, forse, voleva troppo.

martedì 21 settembre 2010

L'ACQUA PUGLIESE CONGELATA

Sabato 18 e domenica 19 settembre 2010 a Firenze si sono dati appuntamento i movimenti per l'acqua di tutta Italia. Da un po' di tempo gli occhi di chi ha a cuore il tema acqua e si raccoglie attorno al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, seguono con attenzione quanto sta accadendo in Puglia (nel bene e nel male).
Il Comitato Pugliese Acqua Bene Comune è considerato dagli stessi appartenenti al Forum come il fiore all'occhiello del movimento italiano ed è per questo che, quando gli esponenti dello stesso comitato intervengono alle assemblee, tutti seguono con attenzione.
E' accaduto anche domenica a Firenze, quando Federico di Bari ha preso la parola: “È vero, a dicembre in Regione voteranno, ma i segnali al contrario di quello che speravamo non sono incoraggianti e le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo. Altrimenti, non si spiega la decisione dell’Acquedotto, il cui azionista unico è comunque la Regione, di chiudere le unità territoriali di Trani e Brindisi, il che vuol dire che se c’è un intervento da fare, gli addetti devono partire da Bari. I sindacati si sono lamentati, noi anche, continuiamo a sperare si tratti di un incidente di percorso, ma non è un bel segnale” (leggi tutto l'articolo comparso il 19 settembre 2010 su ilFattoQuotidiano).
Il problema pugliese sta proprio nell'ambiguità che a più ripreste caratterizza l'operato del governo regionale. A livello mediatico passano dei messaggi, nella pratica si fa altro. Ed in un mondo dove ciò che appare è più importante di ciò che è, questo è un problema.

Oggi su Liberazione c'è un'altro articolo sul "dopo Firenze". E' un bel pezzo che ripercorre la storia pugliese degli ultimi anni vista dalla parte dei movimenti per la difesa del DIRITTO ALL'ACQUA. (leggi l'articolo di Liberazione 21.09.2010)
Questi sono i fatti, com'è un fatto che questo pezzo non compare nella rassegna stampa della Regione Puglia.

lunedì 20 settembre 2010

DIMISSIONI


Il 17 settembre si è tenuto un lungo colloquio tra il sindaco, Mario Stacca, e il presidente del Consiglio comunale, Nico Dambrosio, nel corso del quale si è valutata l'ipotesi delle dimissioni di quest'ultimo dall'incarico di Presidente del Consiglio.
Il comunicato del sindaco - che riferiva dell'avvenuto colloquio - si concludeva così: «il Sindaco, all'esito del colloquio, ha rinviato la propria decisione a lunedì, dopo aver sentito nuovamente il Dambrosio e i partiti di maggioranza».
Oggi arriva la notizia delle dimissioni rassegnate dal Sindaco e dal suo segretario.
Una testa deve cadere.
Il braccio di ferro si fa più intenso.

Art. 53.3 del Tuel dispone che “Le dimissioni presentate dal sindaco … diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio”.

COMUNICATO STAMPA

Il Sindaco, Mario Stacca, al fine di raggiungere la massima chiarezza sugli episodi delle ultime settimane e dopo aver appreso che il presidente del Consiglio comunale, Nicola Dambrosio, non si è dimesso, rassegna le proprie dimissioni.

In tal modo invita anche le forze politiche di maggioranza a fare a loro volta chiarezza così, e inoltre, da evitare che si continui a speculare sulla Sua persona e sulla maggioranza che lo sostiene che tanto ha realizzato per la nostra Altamura, città che ha costituito e costituisce tuttora l’unico e vero suo interesse.

Allo stesso modo viene a conoscenza, accettandole, delle dimissioni del signor Pasquale Lomurno, volte a consentire allo stesso di difendersi dalle basse insinuazioni, evidentemente costruite ad arte, di cui è anch’esso vittima.

Dal Palazzo di Città,

Altamura 20 settembre 2010

Dott. Mario Stacca

venerdì 17 settembre 2010

LA POLITICA senza i politici, la MAFIA cercata e quella che cerca.



Quando oltre 50 cittadini non legati ad un gruppo preesistente spengono la tv e si incontrano per dire NO alle Mafie e vergognarsi ed INDIGNARSI allora vuol dire che non tutto è perso! Che è ancora possibile fare Politica. Certo non si possono ignorare le parole gravissime di Angela Miglionico (“quando è morto Dambrosio, in comune erano tutti dispiaciuti!”) che hanno gettato nello sconforto più nero gli animi di chi era presente, ma siamo di fronte ad una triste eccezione. L'incontro di ieri sera è stato convocato via Internet, via Facebook e si è materializzato in un'assemblea partecipata da cittadini che sentono la necessità di incontrarsi, di parlare, di condividere un disagio (ed una rabbia) dinanzi alla deriva culturale, morale e civile che sembra attanagliare da diverso tempo la nostra Altamura. Se questi momenti lasciano un segno è quello di chi è stanco di delegare e decide di partecipare, fare qualcosa in prima persona. Tanti gli interventi (oltre 20) che si sono succeduti, (quasi) tutti in ordine e che hanno rappresentato il nocciolo dell'incontro. C'è chi ha chiamato in causa le responsabilità di ognuno di noi, chi se la prendeva con i governanti, chi ha suggerito di coinvolgere la componente imprenditoriale della nostra città, chi vorrebbe che le istituzioni fossero d'esempio (quanto a legalità e trasparenza), chi inviterebbe i rappresentanti di comune, provincia, regione chi, dei politici, proprio non ne vuole sentir parlare, chi vorrebbe che la manifestazione fosse prerogativa della società civile, chi mette in guardia delle generalizzazioni, chi partirebbe dalla scuola, chi farebbe un volantino, chi farebbe una festa chi farebbe MEMORIA di quanto accaduto da 10-15 anni a questa parte. C'è stato persino qualcuno (indovinate chi?) che ha detto che la mafia e la legalità sono due cose diverse e la manifestazione “o dev'essere contro la mafia o dev'essere per la legalità”. Fantastico! Poi c'è stato un ragazzo che ha offerto a tutti uno spaccato (sul mondo giovanile e non solo) che nessuno vuole più vedere e di cui nessuno vuole più parlare. Si tratta del business delle dipendenze. Il giovane parla dei suoi coetanei che si chiedono chi prenderà il posto di Dambrosio che garantiva la qualità del fumo, dell'erba...? La MAFIA CERCATA. Sorrideva il ragazzo, ma le sue parole erano pesanti come macigni. Droga, alcol, gioco d'azzardo (più o meno legalizzato)... sono il volano finanziario della malavita che poi reinveste in attività “pulite”. Da diversi anni, però, la scuola e le altre agenzie educative hanno rinunciato a questi argomenti, quasi fossero passati di moda. Cerca la mafia anche chi chiede soldi agli usurai. Chi della lotta alla mafia ha fatto la propria ragione di vita (Don Ciotti e quelli di LIBERA ad esempio) sanno bene che l'educazione alla legalità deve partire da un uso responsabile del denaro. Poi c'è la mafia che ti cerca, quella delle estorsioni, delle minacce, del racket.... Stare lontano dalla prima dipende quasi esclusivamente da noi, dalla vita che vogliamo, dalle emozioni più o meno vere che vogliamo provare, dal senso del bello che è in noi. Siamo certi che la manifestazione potrà avvalersi del contributo di ognuno degli intervenuti. Tutti concordavano sulla necessità di iniziare un percorso che possa trovare continuità. Quando il cittadino spegne la tv ed incontra altri cittadini per parlare del proprio futuro e della possibilità di risolvere i problemi di tutti, fa Politica. Smette di pensare al singolare e... fa paura ai potentati.

giovedì 16 settembre 2010

Forum Mondiale sull’Acqua (delle Multinazionali) a Bari? No, grazie.



Ci sono cose che vorremmo tanto che non si ripetessero...ad esempio ci sarebbe piaciuto accantonare la storia della candidatura della città di Bari ad ospitare il World Water Forum, visto che si tratta di un organismo che riunisce i governi sotto l'egida delle multinazionali dell'acqua.
Già nel 2009 il Comitato Pugliese Acqua Bene Comune (di cui è parte il Meetup ilGrillaio) aveva avanzato le proprie perplessità e la risposta del Presidente Vendola aveva lasciato ben sperare.
E invece siamo costretti a riparlarne ancora una volta. Speriamo che sia l'ultima.
In parallelo al Forum ufficiale si tiene il Forum Alternativo, promosso dai numerosi movimenti mondiali che non riconoscono la legittimita del Consiglio Mondiale dell'Acqua (che essi denunciano come un think-tank privato strettamente legato alla Banca Mondiale, alle multinazionali dellacqua e alle politiche dei governi piu potenti del mondo) e invocano l'ONU come unico organismo legittimato a guidare le politiche mondiali dellacqua.
Le associazioni del Forum Alternativo lottano contro la privatizzazione dell'acqua e a favore di una gestione pubblica, partecipata e democratica della risorsa idrica intesa come un diritto inalienabile delluomo, anche se non ancora riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dellOnu.
Perché non proporre Bari per ospitare questo Forum?!?

Presidente Regione Puglia, Nichi Vendola

Sindaco di Bari, Michele Emiliano

Assessore all’Urbanistica e al P.S., Elio Sannicandro

p.c.

Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, Segreteria Nazionale

stampa

10 settembre 2010

Oggetto: “rinnovata” candidatura di Bari ad ospitare il Forum Mondiale sull’Acqua

Gentili Nichi Vendola, Michele Emiliano e Elio Sannicandro,

cogliendo l'occasione per ringraziare l'assessorato all'Urbanistica del Comune di Bari per la risposta del 5 luglio 2010, ad ogni buon fine allegata alla presente, riscontriamo che la stessa si presenta piuttosto confusa e contraddittoria nei contenuti, generando enormi perplessità sulla coerenza politica del Comune di Bari rispetto alle posizioni e agli impegni assunti in precedenza.

Diciamo subito che - essendo la candidatura della città di Bari un evento di rilevanza nazionale e internazionale - abbiamo provveduto a inserire la nota dell’Ass. Sannicandro all’ordine del giorno del giorno del Coordinamento nazionale del Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua che si è svolto lo scorso 4 settembre a Roma e dove è stata assunta la decisione di portare il documento all’attenzione dell’Assemblea nazionale del Forum dei Movimenti per l’Acqua che si svolgerà il 18 e 19 settembre. In tale sede sarà chiesto un intervento congiunto, pubblico e ufficiale di tutte le organizzazioni (sindacati, partiti, associazioni di varia natura) aderenti al Forum, se l’amministrazione intendesse proseguire con l’avanzamento della candidatura incurante degli impegni assunti in precedenza.

Inoltre, con la chiarezza che contraddistingue il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” facciamo presente che il contenuto della nota dell’Assessore Sannicandro offende la nostra intelligenza (e quella di migliaia di centinaia di cittadini) quando scrive che <<occorre creare una dialettica con le “multinazionali”, contrapponendo al pensiero dominante che indica nella privatizzazione della risorsa idrica “la Soluzione” tesi alternative e modelli che funzionino e che siano efficienti>>. L’Assessore, in pratica, dice di voler creare “una dialettica con le multinazionali” e proporre loro - fra i propulsori del pensiero dominante (e finanziatori del World Water Forum) - un’alternativa al pensiero dominante, cioè un’alternativa a loro stessi!

Il World Water Forum è promosso dal Consiglio Mondiale dell’Acqua (e, dunque, non da un organo istituzionale ma da alcune multinazionali e dalla Banca Mondiale) con l’obiettivo esplicito di diffondere la visione dell’acqua come bisogno e bene economico, nonché quello di costruire i presupposti per la privatizzazione dei servizi idrici. Questa è un fatto, una realtà.

Questo è il motivo per cui il 22 marzo 2009, a conclusione del V World Water Forum, per la prima volta 26 Paesi – facendo proprie le richieste dei Movimenti e della Società civile – hanno espresso il loro dissenso attraverso una nota ufficiale e Miguel Escoto, Presidente dell’Assemblea generale dell’ONU, ha assunto una posizione nettissima dichiarando nel suo discorso ufficiale che «tutti quelli che sono impegnati nella privatizzazione dell’acqua [...] sono responsabili della negazione alla gente comune di un diritto umano» e riconoscendo che «l’orientamento del Forum è profondamente influenzato dalle società private dell’acqua».

Del resto, proprio su questa linea, lo scorso 28 luglio, l’Assemblea generale dell’ONU ha approvato la risoluzione che proponeva di inserire nella Dichiarazione dei diritti umani l'accesso all'acqua.

Detto questo, ribadiamo ancora una volta che la candidatura in oggetto è in assoluto contrasto

­ con la volontà espressa dalla cittadinanza pugliese che negli scorsi mesi si è mobilitata in maniera straordinaria a sostegno del referendum per l’acqua pubblica (solo in Puglia, sono state raccolte oltre 105.000 firme, di cui oltre 40.000 su Bari e provincia)

­ con quanto assicurato dall’On. Vito Leccese, in qualità di Capogabinetto in occasione di un incontro ufficiale con una delegazione del Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” tenutasi nel maggio 2009.

­ Con quanto dichiarato dal Sindaco Michele Emiliano in una nota del 29 maggio 2009 in risposta ad una nostra lettera mandata ai candidati sindaco nella quale affermava “L’acqua è una risorsa che appartiene a tutti gli esseri umani e all’intero ecosistema e non può che rappresentare un diritto inalienabile. Ribadisco l’adesione, già formalmente espressa, a tutte le iniziative a difesa del principio dell’acqua come bene comune e diritto inviolabile di ogni essere umano” e nella quale faceva anche presente l’adesione ufficiale del Comune di Bari – disposta attraverso delibera - alla proposta di legge popolare sulla gestione pubblica e partecipata dei servizi idrici.

­ Con il processo di ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese in corso e con l’impegno assunto dal presidente Vendola con una nota del 28/05/2009 e poi con delibera del 20/10/2009 nella quale impegnava la giunta ad “avanzare alla Assemblea delle Nazioni Unite, tramite il Governo Nazionale, la proposta di organizzare in Puglia una conferenza internazionale sull’acqua”.

Sulla base di quanto esposto, ci risulta incomprensibile la “piena intesa con la regione Puglia” alla candidatura alla quale l’Assessore Sannicandro fa riferimento nella sua missiva (in allegato). Pertanto,

CHIEDIAMO

­ Al Comune di Bari il ritiro definitivo della candidatura in oggetto

­ Al presidente della Regione Puglia la convocazione di un incontro URGENTE.

In attesa di un pronto riscontro, si porgono cordiali saluti.

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”

Allegati: nota dell'assessore Sannicandro

mercoledì 15 settembre 2010

DAMBROSIO SI DUOLE...E ALTAMURA SI PENTE?


Mio Dio, mi pento e mi dolgo dei miei peccati perchè peccando ho meritato i tuoi castighi
e molto più perchè ho offeso te...
Comincia così l'atto di dolore dei credenti che chiedono perdono in attesa dell'assoluzione.

Il Comunicato di Nico Dambrosio suona un po' così, e forse - in cuor suo - anche il nostro Presidente del Consiglio spera nell'assoluzione dai peccati commessi.
Quattro annotazioni:
1) Nico Dambrosio si scusa con le forze dell'ordine e le istituzioni e dimentica tutti gli altamurani onesti e le vittime di Bartolo Dambrosio che meriterebbero maggior rispetto.
2) Anche se "estrapolata dal contesto" la frase rimane. Un malavitoso resta tale anche se eccelle in uno sport, anche se saluta con cortesia e - in virtù della carica pubblica che si ricopre - bisognerebbe evitare anche di farsi offrire un semplice caffé figuriamoci se è concepibile che ne vengano "rilevati" gli aspetti "buoni". Anche perché nessun malavitoso - meno che mai un mafioso - ha interesse ad essere considerato una "cattiva persona": per gestir meglio gli affari bisogna sembrare "brave persone". E poi anche in questo comunicato di chiarimenti non si legge la parola mafia...
3) c'era bisogno della stigmatizzazione di Mantovano per avere un comunicato del genere?!? L'articolo de La Repubblica è del 9.09.10. Il comunicato reca la data odierna. Come mai?
4) Nessun commento sulle intercettazioni pubblicate. Davvero non c'era niente da dire?

martedì 14 settembre 2010

Inaccettabili gli elogi ai boss...e se lo dice MANTOVANO


Ci ha fatto davvero piacere leggere queste dichiarazioni del sottosegretario al Ministero dell'Interno Mantovano:

«E in quest'ottica mi auguro anche che appartengano a un brutto ricordo del passato, anche recente, alcune esaltazione di personaggi criminali veramente inaspettate e fuori luogo. Non è la prima volta che si assiste a qualcosa del genere. Ricordo un paio d'anni fa che non molto distante da qui, a Gallipoli, un esponente storico della Sacra Corona Unita, uscito dal carcere, aveva trovato in un momento della ripresa della propria attività consenso al di fuori della sua area criminale di riferimento e addirittura un suo libro di poesie era stato presentato anche dall'amministrazione territoriale, insomma aveva ricevuto più di qualche sponda istituzionale, alla stessa maniera non è bello leggere nelle cronache giornalistiche, a proposito di Bartolo Dambrosio, che “aveva una personalità eccessivamente portata verso il prossimo”, che “il suo atteggiamento di vita era quello di una persona che puntava ad una promozione sociale" (il riferimento è alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio comunale, Nico Dambrosio, pubblicate dal quotidiano “La Repubblica” il 9 settembre scorso ndr).

Stiamo parlando di un morto che, come tutti i morti, va pianto e rispettato. Stiamo però parlando anche di un personaggio criminale. Mi auguro quella reazione che tutti si aspettano da Altamura, fortemente auspicata dal Sindaco, che ci ha ospitato in questa sede, che, cioè, ci sia una presa di distanza netta ed inequivocabile».
Leggi tutto qui o qui.

Anche queste sono critiche distruttive?
Forse è appena il caso di ricordare che ad aver pronunciato parole "buone" per Dambrosio sono stati parecchi in questi giorni (compreso il sindaco) sui diversi mezzi di informazione.
Vogliamo sperare che la "reazione", "svolta" di cui ha parlato il sindaco nell'intervista ad una tv locale, parta da segnali forti. Insomma qualcuno in comune dovrebbe fare un passo indietro, o no?

Intanto la società civile altamurana riunita nel coordinamento Altamura per la Legalità si è data appuntamento per giovedì 16 settembre 2010 alle 20 c/o il salone del SS. Rosario in via Pompei per dar vita ad una manifestazione per fine settembre PER DIRE NO A TUTTE LE MAFIE.

lunedì 13 settembre 2010

La faccia pulita delle mafie




L'apparizione radiofonica del Sindaco di Altamura Mario Stacca, ha qualcosa di surreale. Andare ai microfoni di Radio Regio Stereo (la radio scomoda, la voce libera...) di Alessio Dipalo – in questo momento storico – può essere letto come un messaggio. Dipalo non è certo uno che le manda a dire, anzi. Andare nella sua Radio, la radio contro tutte le mafie è stata una “genialata”. Sarebbe interessante sapere CHI ha invitato CHI.

Dopo un doveroso (?) incipit religioso in cui si discorre delle festa della Madonna del Buoncammino (il sindaco affida l'amministrazione comunale alla protezione oltre che nelle risposte forti delle istituzioni), Michele Lospalluto sollecita il sindaco sulle relazioni di Dambrosio con esponenti politici altamurani, ma il sindaco glissa: “queste situazioni le chieda agli interessati”.
Quanto ai rapporti tra il primo cittadino e Dambrosio, il sindaco spiega che “non ci sono stati rapporti personali, di dialogo continuo. Presso il comune, non è mai venuto. Ci si limitava al saluto. Sappiamo tutti che era una persona molto affabile ed educata”. Appunto: “era una persona con un alto senso di educazione”.
Del resto, ricorda il Sindaco, “nell'ambito sportivo era molto conosciuto e aveva rapporti incrociati con tantissima gente, con tantissimi altamurani, con tantissimi giovani”.
Anche Stacca (come altri esponenti della sua maggioranza vecchia e nuova) pare concentrarsi solo sulla metà buona di colui che gli inquirenti hanno definito un capo della malavita murgiana.
Insomma sembra che sia opinione diffusa che un delinquente per essere tale debba essere per forza un cozzalo che fanculizza la gente per strada, va in giro sporco, porta la lupara e la coppola.
L'abito fa il monaco, dunque.
Questa visione, questa versione, non deve però impedirci di vedere e di parlare anche dell'altra metà, la metà "brutta".
E se l'antimafia dice delle cose gravi su qualcuno già condannato per tentato omicidio, beh, non possiamo non tenerne conto. E questo dovrebbe valere soprattutto per chi occupa un ruolo pubblico.
Ed invece pare che su questa metà e sui suoi rapporti con l'Altamura bene non si debbano fare troppe domande perché altrimenti l'informazione diventa "distruttiva", perché questa è materia da investigatori, non da giornalisti.
L'informazione deve essere costruttiva, dice il Sindaco.

Degne di nota anche le prese di posizione di diversi politici (destra e manca). Fatte salve le solite eccezioni, tutti a parlare di problema sicurezza, di necessità di maggiori controlli. Qualcuno addirittura parla di necessità di rispettare il dolore delle famiglie. In silenzio, no?
Una domanda: ma ad Altamura, dopo tutto il macello che sta emergendo (ammesso e non concesso che lo si ignorasse) si può parlare di Mafia, o no?
L'informazione costruttiva dicevamo.
Essere costruttivi vuol dire censurare la parola MAFIA? Il giornalista è costruttivo quando non chiede conto delle telefonate tra Nico Dambrosio (presidente del consiglio Comunale di Altamura) e Pasquale Lomurno (segretario del sindaco) con i Columella? E' costruttivo ignorare le intercettazioni pubblicate da Barisera in cui si parla di soldi, buste, mani abituate a contare soldi...?
Alle domande di un ascoltatore (thanks to A.Ferrante) su queste intercettazioni il sindaco risponde che: “bisogna capire queste intercettazioni, non la veridicità, perché sono senz'altro vere. Ma bisogna vedere se il contenuto è stato concepito per creare sospetti od altro...se questi si divertono nel deridere questo o quest'altro soggetto o questa o quell'altra situazione, certo la colpa non è di un'amministrazione. Siamo fiduciosi nell'operato della magistratura, cercheremo di ascoltare e verificare quali sono i provvedimenti che saranno adottati per quelle intercettazioni, dopo di che saremo molto tranquilli e sereni nell'affrontare e prendere giusti provvedimenti necessari che saranno senz'altro, come al solito fa il sottoscritto, fermi forti e decisi”.
Alla domanda di Lospalluto “la politica cosa deve fare?”, il sindaco poco prima aveva risposto “deve essere sempre attenta a sostenere e sollecitare tali interventi (n.d.r. delle forze dell'ordine) affinché ci sia sempre la presenza dello stato a livello di sicurezza”.

Siamo d'accordo, perché le mafie sono un anti-stato, proliferano dove le istituzioni sono assenti o corrotte o troppo timorose di chiamare le cose con il loro nome.
Per questo crediamo che quando ci toglieremo le banane dagli occhi, vedremo cose, sentiremo parole, penseremo e pronunceremo parole come MAFIA, OMERTA', COLLUSIONE, CORRUZIONE. E improvvisamente saremo più liberi.

venerdì 10 settembre 2010

Caso Dambrosio tra amicizie, scherzi e sviste



Non è un bel momento per chi sta al Comune di Altamura: un periodaccio!
Dopo l'omicidio di Dambrosio si sta scatenando una vera e propria tempesta: sono tre giorni che piove. Piovono i particolari delle indagini, piovono le notizie sulla "vita a metà" di quello che gli investigatori hanno definito un capoclan della malavita locale. Piovono gli articoli sui giornali, sul web. Soffia la bufera quando, nella giornata di ieri si diffondono notizie sulle conoscenze di Dambrosio che portano anche ad amministratori locali. Piovono i comunicati dell'Assessore Saponaro e dell'amministrazione.
Oggi continua a piovere. Ivan Cimmarusti di Barisera.it ha contattato il presidente del Consiglio di Altamura, Nico Dambrosio per chiedergli conto delle intercettazioni pubblicate ieri (leggi l'articolo con le intercettazioni).

Saponaro, intervistato sul caso Dambrosio dice "Godeva della stima di molti amici che conoscevano il Bartolo atleta e non il Bartolo criminale. Io conoscevo l’atleta Dambrosio, che ha dato tanto da un punto di vista sportivo". Insomma uno che ha dato tanto e che aveva tanto charme per tanti altamurani (sic!).
Fantastico! Ancora piove.
Dambrosio (presidente) minimizza sulle intercettazioni nelle quali comunica con il rampollo dei Columella, Saverio(*). Parlano di Pasquale Lomurno, "Pasquale era amico di Saverio" (è lo stesso Dambrosio a dirlo). Parlano di soldi, di mani sporche di viola... Per il candidato del PDL più suffragato alle ultime elezioni comunali, neo presidente del Consiglio comunale (che aveva il suo comitato elettorale in un locale dei Columella) si tratta di "uno scherzo..." tra amici.
Sarà, ma oltre che amico, Lomurno occupa un ruolo non secondario all'interno della macchina amministrativa di Altamura. Lui stesso si definiva lo scorso febbraio, in un'intervista al Resto, come "uno dei pochi che sa leggere e scrivere gli atti comunali". Modesto.
Ora piove più forte.
Dunque il punto è proprio questo: l'amicizia (niente a che vedere con i sentimenti nobili), le "amicizie" come il viatico per arrivare alle persone giuste, che contano. Se sei amico di qualcuno è meglio.
Che un amministratore della cosa pubblica sia amico di persone che lavorano in appalti pubblici (per es. la Tradeco di Columella) è un fatto - di per sé giuridicamente irrilevanete - ma politicamente e moralmente preoccupante.
Che un uomo delle istituzioni sia ammiratore (foss'anche della metà buona) di personaggi di spicco della malavita locale, anche questo è un fatto che preoccupa. E preoccupa ancora di più la leggerezza con cui se ne parla, anche tra la gente comune.
Anche l'amicizia su Facebook, per quanto data e richiesta con grande facilità su un social network, non esime da un controllo rigoroso per evitare scomode vicinanze.
Chi governa una città ed incorre in simili "sviste" o cede a queste "goliardate" dovrebbe fare ammenda degli errori o quantomeno mostrare vergogna e, nei casi più gravi, lasciare il posto ad altri.
Piove da tre giorni ma l'acqua caduta forse non è sufficiente a pulire le strade, le piazze, le case, i palazzi... gli amici.

(*) fratello di Michele Columella attualmente agli arresti domiciliari per turbativa d'asta assieme allo zio Francesco Petronella (ex consigliere PD), rispettivamente legale rappresentante e titolare della ditta a r.l. VI.RI. (gruppo Tradeco).

giovedì 9 settembre 2010

Perché è importante parlare di MAFIA ad ALTAMURA



Foto: http://www.bartolodambrosio.it/

Ciò che le organizzazioni criminali vogliono è che di loro non si parli, che il loro nome non venga pronunciato, che tutti ne neghino l'esistenza perché è l'omertà la loro forza.
Di fronte ad un fatto di sangue gradiscono che si accusino sbandati, magari extracomunitari, soggetti ai margini della società.
Sono come il cancro, che ha bisogno di una diagnosi tardiva per essere sicuro di essere mortale.
Per questo le parole del Sindaco e le richieste di molte forze politiche rappresentano per noi un errore strategico.
Sono un errore perché non dicono la parola "Mafia", perché minimizzano il fenomeno, perché non prendono atto del fatto che l'omicidio di Bartolo D'ambrosio non può essere un atto di "sbandati", ma - più probabilmente - un'esecuzione per vendicare qualcuno o per riscrivere gli equilibri criminali in città. E la circostanza che l'omicidio sia avvenuto in pieno giorno la dice lunga sulla impunità di cui credono di godere gli assassini, esattamente come è accaduto il 27 marzo, quando in città (e non in una lontana periferia) due uomini hanno perso la vita.
Gli ultimi fatti, poi, pare siano legati alla "scomparsa" di Biagio Genco, detto Gino, uno degli aggressori di Alessio Dipalo che dai microfoni di Radio Regio Stereo da anni parla degli "strani" intrecci tra rifiuti, malavita e mondo politico nella città di Altamura. Biagio Genco è considerato dagli investigatori un caso di lupara bianca. Sulla vicenda indaga dal 2006 il pm Desiree Digeronimo e la Gazzetta del Mezzogiorno di oggi parla di alcune segnalazioni giunte al giornale e che potrebbero aiutare a far luce sulla scomparsa di Genco che era legato a Dambrosio da sentimenti di profonda amicizia.
E a proposito di Dambrosio, Ivan Cimmarusti su Barisera ricostruisce presunti vincoli di amicizia/vicinanza con la Altamura Bene:
Di Bartolo Dambrosio (il boss freddato lunedì scorso con 33 proiettili), ad Altamura, si dice che era un personaggio a metà. Metà malavitoso, metà rispettabile. E forse, è proprio per quest’ultimo aspetto che tra le sue amicizie sul social forum Facebook ci sono importanti esponenti politici della città murgiana. Ci sono Mario Stacca, sindaco; Giovanni Saponaro, assessore alla Cultura al secondo mandato; Michele Barattini, consigliere e uno dei più suffragati; Nicola Clemente, ex consigliere comunale che per pochi voti non è entrato nel nuovo Consiglio regionale; e, infine, Nicola Dambrosio, pro cugino del boss Bartolo e presidente del Consiglio comunale.
La metà rispettabile
Ma la famiglia Dambrosio non è legata, esclusivamente, al mondo politico di Altamura, attraverso la quale ha presentato, con altri, la Notte bianca, due giorni prima di essere ucciso. Non è un segreto l’amicizia del presidente del Consiglio comunale Dambrosio con i Columella... Leggi tutto
Di fronte a questi fatti, il Commissariato di Polizia può essere una soluzione, ma senza le denunce degli imprenditori e della classe dirigente locale su usura ed estorsioni o su traffici illeciti di rifiuti il potere criminale resterà sotto silenzio.
La video-sorveglianza - se non si vuol ritenere un investimento sbagliato - è comunque insufficiente perché può servire a stanare piccoli delinquenti, ma non a scoprire chi regge le fila dei traffici illeciti (stupefacenti, usura, estorsioni...). E ci resta sempre il dubbio sulla necessità di uno strumento tanto invasivo per scoprire traffici che avvengono - quasi - alla luce del sole.
Il nostro parere è che la mafia sia semplicemente venuta allo scoperto e questo accade solo per due motivi: quando è sotto assedio (e si vendica degli uomini di stato come è avvenuto a Pollica) o quanto si deve decidere chi gestirà il potere in una data zona.
La risposta può passare anche attraverso un potenziamento delle forze dell'ordine ma necessita anche di un "risveglio" civile che faccia emergere la rete (criminale) che silenziosamente ha costruito traffici e potere.
URGE UNA RISPOSTA CHIARA DELLA SOCIETA' CIVILE ALTAMURANA.
Una manifestazione per la difesa della legalità e contro tutte le mafie? Noi ci siamo.

martedì 7 settembre 2010

OMICIDI DI MAFIA TRA POLLICA E ALTAMURA



Il 5 settembre 2010 in un agguato Gomorra-style muore crivellato di colpi un uomo. E' Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ma... il cielo è sempre più blu, nella penisola Felice Italia.
A parte le prime pagine di molti quotidiani, ieri sera quello che dovrebbe essere il servizio pubblico televisivo - la Rai di Porta a Porta - non ha avuto niente di meglio da mandare in onda di una puntata dal titolo "Sulle Ali dell'Amore. Le storie di amore di Fiorello, Claudio Villa e Domenico Modugno".
L'insetto principe dei Vespasiani è davvero bravo a sviare l'attenzione di chi (e sono tanti) ancora si informa attraverso lo schermo televisivo. Chi ha visto la tv ieri sera ha dimenticato subito gli orrori di un paese in cui o sei un colluso o sei un eroe. Non c'è via di mezzo! Ma con questa dis-informazione, gli eroi durano poco: li si ammazza la seconda volta dimenticano in fretta.
E' lo stesso Saviano a lanciare questo allarme, parlando senza mezzi termini di "uno scandalo per una democrazia" (vedi qui)
Di Mafia, di Camorra, di 'Ndrangheta non si deve parlare. Il cittadino non deve sapere troppo altrimenti potrebbe scoprire che ormai queste organizzazioni fanno soldi soprattutto con i lavori pubblici, hanno i loro affiliati nei consigli comunali, sono loro a controllare l'economia legale grazie alla spartizione delle commesse pubbliche.

Il 5 settembre 2010 in un agguato "un vero e proprio agguato di stampo mafioso", muore crivellato da 37 colpi un uomo. E' Bartolo Dambrosio considerato dagli inquirenti il capo di una organizzazione criminale Made in Altamura che, secondo gli investigatori, faceva affari con i traffici illeciti di rifiuti e l'usura. Il tutto nell'Isola Felice (che non c'è) Altamura.
Mai come in questi frangenti si mette alla prova la civiltà di un paese, di una comunità.
Com'è possibile che sul sito del comune di Altamura dove trovano posto notizie fondamentali come "La corrida" o "La notte bianca" non si senta la necessità spendere un po' di tempo per un comunicato su questi fatti gravissimi? Quando cominceremo a guardare con la necessaria lucidità la deriva morale e culturale del Popolo delle Formiche trasformatosi negli ultimi decenni nel popolo delle cicale?
L'assenza di politiche che tutelino i beni comuni per il Bene Comune sono un brutto segno: se va bene a me, chissenefrega è un ritornello che, ben presto, fa stonare tutta la comunità.
Il proliferare di centri scommesse, dei gratta e vinci e COMPRO ORO sono un brutto segno. L'uso irresponsabile del denaro (pubblico o privato) è un brutto segno. L'eroina venduta a basso prezzo per essere fumata (la siringa non è politically correct, è da tossici) da tanti adolescenti, è un brutto segno. La mancanza di centri di aggregazione è un brutto segno. Il silenzio è un brutto segno.
Ed i segni vanno letti, e capiti, e commentati per poi agire di conseguenza.

Leggi anche il Comunicato di Aria Fresca

lunedì 6 settembre 2010

Ucciso il presunto boss di Altamura, l'isola felice che non c'è








Il cadavere di Bartolomeo D’Ambrosio, 44 anni, considerato dagli investigatori a capo di un gruppo malavitoso di Altamura, è stato trovato in località 'Pulo', alla periferia di Altamura.
D’Ambrosio è stato ucciso con numerosi colpi di pistola e di fucile.
Altamura si conferma l'isola felice. Che non c'è. Un omicido in odore di mafia (e non è il primo, quest'anno) ne è la prova.
(nell'immagine uno stralcio dell'intervista rilasciata dal Sindaco Mario Stacca al Periodico Free poco prima delle ultime elezioni)

dal sito della Gazzetta del Mezzogiorno.

Capo incontrastato dell’unico clan dominante ad Altamura: così viene definito in una relazione del 2008 della Direzione investigativa antimafia Bartolomeo D’Ambrosio, 44 anni, l’uomo crivellato di colpi di pistola e di fucile oggi nelle campagne di Altamura, città dov'era nato e dove viveva. Droga, estorsioni e usura: questi i settori del business della criminalità organizzata altamurana secondo la Dia.

Esperto di arti marziali, per le quali ha disputato anche gare internazionali e vinto premi: così si descriveva lui nel suo sito nel quale parla della sua carriera e delle sue vittorie. D’Ambrosio è stato ad ogni modo protagonista sin da giovane delle cronache nera e giudiziaria. Quando aveva solo 22 anni fu coinvolto nel tentativo di omicidio – compiuto il 25 ottobre 1988 in Basilicata – dell’ex senatore democristiano Decio Scardaccione, all’epoca presidente dell’Ente lucano di sviluppo agricolo (Esab).

Per il tentativo di omicidio, D’Ambrosio venne condannato 14 anni dopo, nel 2002, a otto anni e sei mesi di reclusione. La posizione di D’Ambrosio fu separata dal resto del procedimento nel 1997: il precedente giudizio di primo grado (conclusosi con la condanna di D’Ambrosio a quattro anni e dieci mesi di reclusione) era stato dichiarato nullo.

L'uomo è stato poi coinvolto in alcune operazioni antimafia tra la fine degli anni Novanta e gli inizi degli anni 2000. In questo ambito è stato a giudizio nei primi anni 2000 con altre 43 persone accusate di aver preso parte ad un’associazione mafiosa della Murgia barese, ma venne assolto. Pm era il sostituto procuratore Desireè Digeronimo, lo stesso magistrato che – a quanto si sa – aveva avviato nella seconda metà degli anni 2000 un’altra indagine sulla criminalità altamurana nella quale figurava coinvolto anche D’Ambrosio e lo stesso magistrato che si è recato oggi ad Altamura per le indagini sull'omicidio.

Dal sito: Altamuralife.it
Bartolo Dambrosio, nel 2002-2003, era stato indagato anche per presunte attività illecite nello smaltimento di rifiuti ospedalieri. Nel 2007, inoltre, sarebbe stato contattato da un imprenditore altamurano per "punire" il giornalista Alessio Di Palo, direttore di radio Regio Stereo. Un'altra condanna ad 11 anni e 6 mesi di reclusione la ebbe nel 2006, implicato in un processo iniziato 10 anni prima.

domenica 5 settembre 2010

Notte bianca e Corrida




La notizia, secca e silenziosa, è questa:

Appuntamenti: Torna la "Corrida" (5 settembre)
Con il patrocinio del Comune, domenica 5 settembre (ore 21), in piazza Matteotti, si tiene la terza edizione de "La Corrida - Dilettanti allo sbaraglio", una "arena" di persone che si cimentano con la loro passione per la canzone, per la musica, per la recitazione o l'imitazione.
L'evento è organizzato dall'associazione culturale "MusicArte" che invita il pubblico a munirsi di oggetti rumorosi.
Altamura, 3 settembre 2010

Giunge, quindi, ad Altamura la corrida cioè quel divertente spettacolo in cui persone prive di talento si espongono al pubblico ludibrio espresso con oggetti rumorosi di dissenso.
Insomma una rappresentazione quasi realistica del Parlamento o di un più modesto Consiglio Comunale ma senza stipendi per chi si esibisce. A volte, va detto, ci sono anche degli ottimi artisti che utilizzano questa occasione per farsi conoscere al grande pubblico ma la cui abilità è, in gran parte, soffocata dalla caciara incontrollabile. In ogni caso i "bravi", i "talentuosi" devono restare minoranza perché, in caso contrario, non vi sarebbe il divertimento promesso dalla Corrida: vedere dei poveri/e disgraziati/e giocarsi la dignità per un posto sul palcoscenico.
Sulla scelta dell'amministrazione di patrocinare l'iniziativa, condividiamo le osservazioni fatte da Antonio Ferrante su altamuralive.it, con una precisazione doverosa: non sappiamo se il patrocinio in questione preveda o meno l'erogazione di fondi pubblici (esistono anche patrocini a titolo gratuito e, a dire il vero, sono la maggioranza), ma la sostanza della critica non cambia: si è scelto di sostenere uno spettacolo trito e ritrito, forse per mancanza di tempo, forse per scelta precisa. Scrive Ferrante:
Premetto che non ho nulla da dire sul lavoro dall'associazione culturale "MusicArte", organizzatrice de "La Corrida - Dilettanti allo sbaraglio". Mi auguro, anzi, che la manifestazione riceva un grande consenso di pubblico. Rifletto, invece, sulla scelta politica di questa amministrazione di investire denaro pubblico sugli eventi di intrattenimento che, lo ricordo a chi abbia difficoltà di discernimento, non hanno nulla a che fare con la cultura in senso stretto (leggi tutto)
Ciò che colpisce di questa estate altamurana è che, non è stato offerto molto più di una notte bianca e una corrida. Un po' poco per una città di 70.000 abitanti che dice di voler puntare sul turismo (anche culturale) e che meriterebbe una varietà di proposte ben maggiore.

p.s. se condividete le riflessioni postate un oggetto rumoroso!

sabato 4 settembre 2010

REGOLAMENTO DEL PARCO NAZIONALE DELL'ALTA MURGIA: parlate ora o tacete per sempre


Sta per essere varato il regolamento del Parco Nazionale dell'Alta Murgia e le amministrazioni comunali possono esprimere il proprio parere a riguardo.
Sarebbe un vero peccato se, chi ha competenza e passione per farlo, non si esprimesse ora che ne ha, sia pur in tempi molto stretti, la possibilità.
Il movimento Aria Fresca ha dichiarato la propria disponibilità a rappresentare i suggerimenti della società civile.
Se ritenete potete usare questo strumento (vedi la nota in basso), oppure rivolgervi ai vostri referenti politici per esprimere la vostra opinione.
Come nei matrimoni di hollywoodiana memoria: chi ha qualcosa da dire parli ora, o taccia per sempre!

Quasi due mesi fa, appresa la notizia dell’adozione da parte del consiglio direttivo dell’Ente Parco dell’Alta Murgia della proposta di Piano e di Regolamento del Parco e pur apprezzando la circostanza che si fosse consumato un passaggio fondamentale nella vita del Parco dell’Alta Murgia, rilevammo come l’intero processo di definizione di tali norme e contenuti fosse avvenuto senza il coinvolgimento delle popolazioni che nel Parco vivono e operano [qui il nostro documento].
Piano e Regolamento del Parco arrivavano “a scatola chiusa” presso i vertici delle istituzioni locali, per il loro parere, e alla Regione ed al Ministero per l’approvazione definitiva.
Auspicammo un rapido cambio di rotta in modo da consentire ai cittadini (associazioni, comitati e movimenti che hanno difeso e fatto conoscere la nostra terra, agricoltori ed allevatori della Murgia, istituzioni culturali, organizzazioni del mondo economico e produttivo) di conoscere, esaminare, apprezzare o rivedere, migliorare insieme alle istituzioni le norme che sono in questo momento in fase di approvazione.
In particolare, proponemmo che ogni Amministrazione dei Comuni ricadenti nel Parco organizzasse momenti pubblici di conoscenza e confronto sui contenuti di Piano e Regolamento, in modo che ogni istituzione locale possa poi sintetizzare le proprie valutazioni all’interno della Comunità del Parco.
A distanza di quasi due mesi, le nostre sollecitazioni sono state in parte recepite. Al nostro consigliere comunale Enzo Colonna (ed a tutti i consiglieri comunali di Altamura) è stata recapitata un paio di giorni fa, 26 agosto, una nota del Sindaco Stacca [di recente designato tra i cinque componenti del Consiglio direttivo dell’Ente Parco nominati dalla Comunità del Parco (composta dai comuni e enti territoriali interessati dal parco)] con la quale si invitano i consiglieri «a fare pervenire eventuali osservazioni in tempi congrui e comunque non oltre il 6 settembre p.v.» dovendo «l’Amministrazione procedere ad esprimersi in merito nelle sedi competenti».
La prima sede competente è sicuramente la Comunità del Parco chiamata ad esprimere un parere sulla proposta di Piano e di Regolamento.
Siamo felici di questa pur minima (formale) apertura, anche se avremmo preferito, perché più utili e coinvolgenti, che fossero organizzati momenti pubblici di informazione, di conoscenza e di confronto.Vogliamo comunque approfittare di questa finestra partecipativa che siamo riusciti a conquistarci. I tempi sono pure stretti.
Invitiamo chi sia interessato, chi abbia competenze, idee o proposte, a visionare la documentazione che compone le due proposte di Piano e di Regolamento [disponibilie nel sito dell'Ente Parco: clicca qui] e a farsi avanti, inviandoci entro venerdì 3 settembre, in forma sintetica, le proprie osservazioni o proposte emendative/correttive/migliorative.
Potete inviarci i vostri suggerimenti, osservazioni e proposte sotto forma di commento al relativo post nella nostra pagina Facebook oppure con una email all’indirizzo: enzo@altamura2001.com.
Sarà nostra cura raccogliere tutte le proposte pervenute e girarle entro la data del 6 settembre al sindaco.

Altamura, 28 agosto 2010

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
Sede: Vico Mercadante (di fronte Chiesa S. Nicola).
Sito internet: www.altamura2001.com

venerdì 3 settembre 2010

Fare affari con i poveri




fonte: ilManifesto 29.08.2010

Nel 2005 iniziò a girare un documento un po’ tenebroso: «Doing business with the poor. A field guide». Era firmato World Business Council, una lobby che mette insieme i giganti dell’energia, del nucleare e dell’acqua. In quello stesso anno la multinazionale francese Suez adottò lo slogan
«Forniamo l’essenziale della vita». Acqua, energia, ambiente. Il 2005 è stato un anno di svolta per le grandi aziende che si occupano dell’affare del millennio. Il loro obiettivo è guadagnare su quei servizi così essenziali da essere vitali, come l’acqua. Il principale problema da gestire è la vastità del mercato e il fatto che i clienti in gran parte sono, per l’appunto, poveri, con un reddito talmente ridotto da mettere in pericolo il fatturato. Se un abitante della periferia di una città del Sudafrica, ad esempio, non riesce a pagare la bolletta dell’acqua, il sistema stesso della gestione industriale dell’essenziale della vita va in crisi. Dunque andavano trovate delle soluzioni. La differenziazione del modo di «fare affari con i poveri» è la frontiera di sviluppo del business globale dei servizi pubblici. Si possono avere risposte particolarmente crudeli, come gli idrometri con carta prepagata in Sudafrica installati nelle periferie più povere e distrutti da una delle tante rivolte degli slums. Oppure risposte più sottili e insidiose, come la creazione e la manipolazione
di organizzazioni popolari nei quartieri più poveri, con l’obiettivo di convincere tutti che pagare l’acqua migliora la vita, anche quando stai morendo di fame. Lo ha fatto la Suez a Manaus, dove il servizio idrico è stato privatizzato nel 2000 e dove migliaia di persone oggi si trovano senza acqua perché non riescono a pagare le bollette, salatissime. In Italia la via per «fare affari con i
poveri» è differente. Siamo il paese del principe, del signorotto che tutto controlla, disposto ai giochi più sottili per il potere. La via migliore da queste parti è senza dubbio la politica. Dunque il modello scelto e predominante è l’accordo con la classe dirigente nazionale, attraverso il partenariato pubblico privato, le società miste. Convincere la popolazione che i servizi essenziali
hanno un costo slegato dal loro reale valore, con una cifra che deriva da strumenti finanziari sofisticati, quali i derivati, con una remunerazione per i privati garantita per legge è l’arduo compito affidato ai politici accolti nei consigli di amministrazione.
Il lavoro sporco tocca a loro. Il marketing sociale nel paese di Macchiavelli le multinazionali lo
cedono in outsourcing ai consigli comunali, alle assemblee regionali e al parlamento.
L’Italia si sta impoverendo, superando la soglia di guardia del livello minimo vitale. Pagare una bolletta dell’acqua sta diventando un problema serio, ad esempio, per le famiglie dei precari, per chi è in cassa integrazione, per la moltitudine di anziani soli e con pensioni misere. Il sistema della gestione mista dei servizi privati, dove al politico era affidato quel ruolo di mediazione che doveva garantire pace sociale e regolarità dei pagamenti, è entrato in crisi e il successo del
referendum lo dimostra. Se l’acqua non tornerà pubblica, lo scontro sarà inevitabile. Come a Johannesburg gli affari con poveri saranno garantiti dal peggior volto delle multinazionali.




giovedì 2 settembre 2010

Solidarietà a Uldorico Pesce. INFORMAZIONE LIBERA



COMUNICATO STAMPA

Solidarietà all'attore Ulderico Pesce

Altamura 02.09.2010 - Il MeetUp ilGrillaio, Movimento cittadino Aria Fresca ed il Circolo delle Formiche esprimono piena solidarieta’ all’attore Ulderico Pesce che nella notte del 31 agosto ha subito un attentato in chiaro stile mafioso al termine del suo spettacolo.
L'attore si trovava a rivello (pz) per “Storie di scorie: il pericolo del nucleare in Italia”.
Si tratta dell'ennesimo gravissimo attacco alla liberta’ di informazione e alla lotta contro le ecomafie che stanno dustruggendo il nostro territorio.
Ci uniamo, pertanto, all’appello rivolto da ITALIATERRANOSTRA e dal gruppo Per il Bene Comune Puglia per la realizzazione di una manifestazione di solidarietà a Potenza nei prossimi giorni, che risvegli l’attenzione della società civile sui tanti scempi ambientali
che stanno cancellando il diritto alla salute e alla vita.

MeetUp ilGrillaio Altamura
Movimento cittadino Aria Fresca
Circolo delle Formiche