martedì 28 settembre 2010

ANTIMAFIE



Domenica sera, come sapete, non c'eravamo.
La piazza si è riempita, ma le magliette bianche erano pochissime. Tanti spettatori, pochi partecipanti (come spesso accade).
Il discorso introduttivo era bello e condivisibile. Noi non l'abbiamo scritto.
Pensiamo, però, di aver contribuito a renderlo necessario: per chiarire, definire quello che - altrimenti - sarebbe rimasto indistinto e avrebbe reso possibile ancor più strumentalizzazioni.
La strada è ancora lunga.
In ogni caso le posizioni nette, rigide sono per noi una necessità, anche se questo vuol dire risultare antipatici ai propri amici (e non) o non essere capiti.
In questa città c'è chi ha rischiato (e pagato) dicendo "mafia" quando nessuno ne parlava e chi ha aspettato Mantovano.
Se una comunità è arrivata a rendere necessaria l'antimafia nazionale vuol dire che sono stati detti troppi si o troppi ni o si è stati troppo cortesi.
E non è solo il centro-destra, l'attuale e passata amministrazione, a dover dare delle risposte politiche al problema.
Alla attuale e passata amministrazione - in ogni caso - delle domande vanno fatte:
1) sapevate dell'esistenza di una organizzazione criminale? Conoscevate le relazioni della DDA che individuavano come clan egemone quello di Dambrosio?
2) cosa avete fatto per opporvi? Avete studiato delle strategie antimafia, con l'ausilio di altre istituzioni, quali il prefetto o il questore, e con le forze dell'ordine?
In altre parole, mentre la mafia diventava potente, tanto da rendere ora necessario l'invio di forze speciali, voi dove eravate?
3) avete mai incontrato gli imprenditori per spingerli a denunciare le estorsioni?
4) cosa avete fatto per evitare che personaggi “scomodi” (ad esempio in posizione di conflitto d'interesse) sedessero tra i banchi del consiglio comunale?
5) dov'era il Sindaco Stacca che si è preoccupato di comunicare la sua "partecipazione" alla manifestazione antimafia del 26 settembre dicendo di condividere ogni punto dell'appello?!? Dov'erano le parole contro la mafia quando scriveva al sottosegretario Mantovano?
6) Dov'era la necessaria distanza dal mondo criminale quando diceva a Radio Regio che salutava Dambrosio Bartolo perché persona con un altro senso dell'educazione?!? O quando un suo assessore parlava di charme del Dambrosio o quando un altro Dambrosio (presidente del consiglio) dava al suo omonimo capomafia dell'altruista?
7) cosa hanno da dire coloro che erano e sono nell'amministrazione Stacca alla luce delle simpatiche conversazioni tra Saverio Columella e Nico Dambrosio?

Non possono trincerarsi tutti dietro il rispetto del lavoro della magistratura.
Le responsabilità penali e quelle politiche sono differenti.
Le seconde scattano molto prima o almeno dovrebbero.
Ad Altamura non è successo e questo è un fatto grave.

Anche il PD che il 2 ottobre organizza un dibattito sulla legalità deve rispondere a molte domande:
1) perché nel 2005 il consiglio comunale guidato dal centro-sinistra ha approvato (unitamente al centro-destra) un provvedimento per il monitoraggio di Radio Regio Stereo dato che era l'unica a parlare proprio dei “legami” su cui oggi indaga la procura?
2) come avete fatto a non accorgervi che avere tra i candidati Franco Petronella costituisse un gigantesco conflitto d'interessi (anche questa è legalità), considerato che la Tra.de.co. è la ditta vincitrice dell'appalto più lucroso ad oggi esistente con la città di Altamura?
Se non sapranno rispondere a queste domande, se non sapranno fare ammenda e chiarezza delle proprie "omissioni di controllo" a nulla servirà invocare la LEGALITA'.
Le parole possono essere leggere come piume o pesanti come pietre. Dipende solo dalla credibilità di chi le pronuncia.

Ci sedemmo dalla parte del torto, perchè tutti gli altri posti erano occupati.
Bertolt Brecht

1 commento:

Enrico ha detto...

Altra domanda:
1. Qualcuno crede di avere mai una risposta ad almeno una di queste domande??