giovedì 16 settembre 2010

Forum Mondiale sull’Acqua (delle Multinazionali) a Bari? No, grazie.



Ci sono cose che vorremmo tanto che non si ripetessero...ad esempio ci sarebbe piaciuto accantonare la storia della candidatura della città di Bari ad ospitare il World Water Forum, visto che si tratta di un organismo che riunisce i governi sotto l'egida delle multinazionali dell'acqua.
Già nel 2009 il Comitato Pugliese Acqua Bene Comune (di cui è parte il Meetup ilGrillaio) aveva avanzato le proprie perplessità e la risposta del Presidente Vendola aveva lasciato ben sperare.
E invece siamo costretti a riparlarne ancora una volta. Speriamo che sia l'ultima.
In parallelo al Forum ufficiale si tiene il Forum Alternativo, promosso dai numerosi movimenti mondiali che non riconoscono la legittimita del Consiglio Mondiale dell'Acqua (che essi denunciano come un think-tank privato strettamente legato alla Banca Mondiale, alle multinazionali dellacqua e alle politiche dei governi piu potenti del mondo) e invocano l'ONU come unico organismo legittimato a guidare le politiche mondiali dellacqua.
Le associazioni del Forum Alternativo lottano contro la privatizzazione dell'acqua e a favore di una gestione pubblica, partecipata e democratica della risorsa idrica intesa come un diritto inalienabile delluomo, anche se non ancora riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dellOnu.
Perché non proporre Bari per ospitare questo Forum?!?

Presidente Regione Puglia, Nichi Vendola

Sindaco di Bari, Michele Emiliano

Assessore all’Urbanistica e al P.S., Elio Sannicandro

p.c.

Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, Segreteria Nazionale

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10 settembre 2010

Oggetto: “rinnovata” candidatura di Bari ad ospitare il Forum Mondiale sull’Acqua

Gentili Nichi Vendola, Michele Emiliano e Elio Sannicandro,

cogliendo l'occasione per ringraziare l'assessorato all'Urbanistica del Comune di Bari per la risposta del 5 luglio 2010, ad ogni buon fine allegata alla presente, riscontriamo che la stessa si presenta piuttosto confusa e contraddittoria nei contenuti, generando enormi perplessità sulla coerenza politica del Comune di Bari rispetto alle posizioni e agli impegni assunti in precedenza.

Diciamo subito che - essendo la candidatura della città di Bari un evento di rilevanza nazionale e internazionale - abbiamo provveduto a inserire la nota dell’Ass. Sannicandro all’ordine del giorno del giorno del Coordinamento nazionale del Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua che si è svolto lo scorso 4 settembre a Roma e dove è stata assunta la decisione di portare il documento all’attenzione dell’Assemblea nazionale del Forum dei Movimenti per l’Acqua che si svolgerà il 18 e 19 settembre. In tale sede sarà chiesto un intervento congiunto, pubblico e ufficiale di tutte le organizzazioni (sindacati, partiti, associazioni di varia natura) aderenti al Forum, se l’amministrazione intendesse proseguire con l’avanzamento della candidatura incurante degli impegni assunti in precedenza.

Inoltre, con la chiarezza che contraddistingue il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” facciamo presente che il contenuto della nota dell’Assessore Sannicandro offende la nostra intelligenza (e quella di migliaia di centinaia di cittadini) quando scrive che <<occorre creare una dialettica con le “multinazionali”, contrapponendo al pensiero dominante che indica nella privatizzazione della risorsa idrica “la Soluzione” tesi alternative e modelli che funzionino e che siano efficienti>>. L’Assessore, in pratica, dice di voler creare “una dialettica con le multinazionali” e proporre loro - fra i propulsori del pensiero dominante (e finanziatori del World Water Forum) - un’alternativa al pensiero dominante, cioè un’alternativa a loro stessi!

Il World Water Forum è promosso dal Consiglio Mondiale dell’Acqua (e, dunque, non da un organo istituzionale ma da alcune multinazionali e dalla Banca Mondiale) con l’obiettivo esplicito di diffondere la visione dell’acqua come bisogno e bene economico, nonché quello di costruire i presupposti per la privatizzazione dei servizi idrici. Questa è un fatto, una realtà.

Questo è il motivo per cui il 22 marzo 2009, a conclusione del V World Water Forum, per la prima volta 26 Paesi – facendo proprie le richieste dei Movimenti e della Società civile – hanno espresso il loro dissenso attraverso una nota ufficiale e Miguel Escoto, Presidente dell’Assemblea generale dell’ONU, ha assunto una posizione nettissima dichiarando nel suo discorso ufficiale che «tutti quelli che sono impegnati nella privatizzazione dell’acqua [...] sono responsabili della negazione alla gente comune di un diritto umano» e riconoscendo che «l’orientamento del Forum è profondamente influenzato dalle società private dell’acqua».

Del resto, proprio su questa linea, lo scorso 28 luglio, l’Assemblea generale dell’ONU ha approvato la risoluzione che proponeva di inserire nella Dichiarazione dei diritti umani l'accesso all'acqua.

Detto questo, ribadiamo ancora una volta che la candidatura in oggetto è in assoluto contrasto

­ con la volontà espressa dalla cittadinanza pugliese che negli scorsi mesi si è mobilitata in maniera straordinaria a sostegno del referendum per l’acqua pubblica (solo in Puglia, sono state raccolte oltre 105.000 firme, di cui oltre 40.000 su Bari e provincia)

­ con quanto assicurato dall’On. Vito Leccese, in qualità di Capogabinetto in occasione di un incontro ufficiale con una delegazione del Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” tenutasi nel maggio 2009.

­ Con quanto dichiarato dal Sindaco Michele Emiliano in una nota del 29 maggio 2009 in risposta ad una nostra lettera mandata ai candidati sindaco nella quale affermava “L’acqua è una risorsa che appartiene a tutti gli esseri umani e all’intero ecosistema e non può che rappresentare un diritto inalienabile. Ribadisco l’adesione, già formalmente espressa, a tutte le iniziative a difesa del principio dell’acqua come bene comune e diritto inviolabile di ogni essere umano” e nella quale faceva anche presente l’adesione ufficiale del Comune di Bari – disposta attraverso delibera - alla proposta di legge popolare sulla gestione pubblica e partecipata dei servizi idrici.

­ Con il processo di ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese in corso e con l’impegno assunto dal presidente Vendola con una nota del 28/05/2009 e poi con delibera del 20/10/2009 nella quale impegnava la giunta ad “avanzare alla Assemblea delle Nazioni Unite, tramite il Governo Nazionale, la proposta di organizzare in Puglia una conferenza internazionale sull’acqua”.

Sulla base di quanto esposto, ci risulta incomprensibile la “piena intesa con la regione Puglia” alla candidatura alla quale l’Assessore Sannicandro fa riferimento nella sua missiva (in allegato). Pertanto,

CHIEDIAMO

­ Al Comune di Bari il ritiro definitivo della candidatura in oggetto

­ Al presidente della Regione Puglia la convocazione di un incontro URGENTE.

In attesa di un pronto riscontro, si porgono cordiali saluti.

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”

Allegati: nota dell'assessore Sannicandro

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