mercoledì 22 settembre 2010
GIOVANI MAFIOSI AD ALTAMURA
La notizia della giornata è quella del fermo di due giovani altamurani che avrebbero fatto parte del commando che ha freddato il 6 settembre scorso il presunto boss Bartolo Dambrosio.
I due fermati sono Francesco Palmieri nato nel 1988 e Michele Loiudice classe 1985. Li hanno presi in un bed & breakfast in salento.
A leggere le loro date di nascita viene un brivido. Sono giovani. Qualche anno fa erano studenti.
E allora ti chiedi quali scuole hanno frequentato, se hanno frequentato o se a scuola non ci andavano, chi sono stati i loro insegnanti, con quali compagni di classe hanno condiviso le mattine dei loro anni più belli. Cos'ha fatto la società per questi ragazzi? Cos'ha fatto la scuola oltre a promuoverli/bocciarli? Quali sono stati gli esempi che la scuola ha dato loro?
La scuola. Le scuole di Altamura dovrebbero riflettere su quanto sta accadendo, i dirigenti dovrebbero favorire dei momenti in cui si analizzi quanto sta accadendo da decenni ad Altamura. Quello che oggi il TG3 ha definito Altamura gate non è qualcosa di avulso da quello che accade nelle aule delle nostre scuole. Il mondo della scuola, in particolare i docenti dovrebbero fermarsi un attimo a valutare cos'è diventata la scuola oggi e quale modello è capace di fornire per contribuire ad arginare il malaffare.
Nelle cronache vengono definiti "esponenti emergenti della criminalità organizzata di Altamura" e avrebbero ucciso Dambrosio perché si era "impossessato del territorio" a scapito di altri clan mafiosi che operano nella zona.
22 e 25 anni e già "emergenti". Fa impressione, anche perché siamo abituati a potenti con i capelli bianchi.
La criminalità organizzata attua un feroce ricambio generazionale che garantisce ai giovani di ottenere velocemente potere e responsabilità. Come quella di uccidere un boss che, forse, voleva troppo.
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