Il cadavere di Bartolomeo D’Ambrosio, 44 anni, considerato dagli investigatori a capo di un gruppo malavitoso di Altamura, è stato trovato in località 'Pulo', alla periferia di Altamura.
D’Ambrosio è stato ucciso con numerosi colpi di pistola e di fucile.
Altamura si conferma l'isola felice. Che non c'è. Un omicido in odore di mafia (e non è il primo, quest'anno) ne è la prova.
(nell'immagine uno stralcio dell'intervista rilasciata dal Sindaco Mario Stacca al Periodico Free poco prima delle ultime elezioni)
dal sito della Gazzetta del Mezzogiorno.
Capo incontrastato dell’unico clan dominante ad Altamura: così viene definito in una relazione del 2008 della Direzione investigativa antimafia Bartolomeo D’Ambrosio, 44 anni, l’uomo crivellato di colpi di pistola e di fucile oggi nelle campagne di Altamura, città dov'era nato e dove viveva. Droga, estorsioni e usura: questi i settori del business della criminalità organizzata altamurana secondo la Dia.
Esperto di arti marziali, per le quali ha disputato anche gare internazionali e vinto premi: così si descriveva lui nel suo sito nel quale parla della sua carriera e delle sue vittorie. D’Ambrosio è stato ad ogni modo protagonista sin da giovane delle cronache nera e giudiziaria. Quando aveva solo 22 anni fu coinvolto nel tentativo di omicidio – compiuto il 25 ottobre 1988 in Basilicata – dell’ex senatore democristiano Decio Scardaccione, all’epoca presidente dell’Ente lucano di sviluppo agricolo (Esab).
Per il tentativo di omicidio, D’Ambrosio venne condannato 14 anni dopo, nel 2002, a otto anni e sei mesi di reclusione. La posizione di D’Ambrosio fu separata dal resto del procedimento nel 1997: il precedente giudizio di primo grado (conclusosi con la condanna di D’Ambrosio a quattro anni e dieci mesi di reclusione) era stato dichiarato nullo.
L'uomo è stato poi coinvolto in alcune operazioni antimafia tra la fine degli anni Novanta e gli inizi degli anni 2000. In questo ambito è stato a giudizio nei primi anni 2000 con altre 43 persone accusate di aver preso parte ad un’associazione mafiosa della Murgia barese, ma venne assolto. Pm era il sostituto procuratore Desireè Digeronimo, lo stesso magistrato che – a quanto si sa – aveva avviato nella seconda metà degli anni 2000 un’altra indagine sulla criminalità altamurana nella quale figurava coinvolto anche D’Ambrosio e lo stesso magistrato che si è recato oggi ad Altamura per le indagini sull'omicidio.
Dal sito: Altamuralife.it
Bartolo Dambrosio, nel 2002-2003, era stato indagato anche per presunte attività illecite nello smaltimento di rifiuti ospedalieri. Nel 2007, inoltre, sarebbe stato contattato da un imprenditore altamurano per "punire" il giornalista Alessio Di Palo, direttore di radio Regio Stereo. Un'altra condanna ad 11 anni e 6 mesi di reclusione la ebbe nel 2006, implicato in un processo iniziato 10 anni prima.
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