giovedì 27 febbraio 2014
Il Grillaio Parlante in onda su Radio Regio: NO PET-COKE, NO INCENERITORE
Puntata n.6 de Il GRILLAIO PARLANTE (progamma ideato e condotto dal Movimento ilGrillaio Altamura) in onda OGNI MARTEDI' h.19 (replica MERCOLEDI' h.12) in studio con Michele Loporcaro due dei protagonisti della battaglia NO PET-COKE e NO INCENERITORE di Matera (Teresa Lupo e Mimmo Genchi).
NOTA:
Da qualche settimana stiamo sperimentando il mezzo radiofonico. Titolo: Il Grillaio Parlante, con la collaborazione di Radio Regio (FM 104,30 Mhz) ogni martedì alle 19,00 con replica il mercoledì alle 12,00 proponiamo ai nostri ascoltatori piccoli approfondimenti sulle "stelle che dovrebbero ispirare la buona politica. Sono un po' più di 5:
ACQUA, RIFIUTI, PARTECIPAZIONE, CONSUMO CRITICO, AMBIENTE, CONNETTIVITA', ENERGIA, ECONIMIE SOLIDALI, BUONE PRATICHE, DIRITTI UMANI...
Sponsor della trasmissione Acqua San Rubinetto e TUTTO SFUSO.
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lunedì 24 febbraio 2014
A Venusio il 98% dei decessi è causato da tumori
questo pomeriggo a Borgo Venusio (tra Altamura
e Matera) circa 200 persone hanno sfilato dal borgo allo stabilimento
IlaValdadige che vorrebbe bruciare Pet-coke scaricando nei polmoni dei
altamurani e materani (sopratttuto abitanti a venusio) un bel po' di porcherie come i temibili IPA (molto cancerogeni.
Oggi in quel borgo il tasso di mortalità per neoplasie si aggira al 98%. Poche centinaia di metri il percorso, veloce, soprattutto per i fumi. Con lo scirocco possiamo fare i suffumigi anche ad Altamura ed impegnandoci possiamo dare anche noi il nostro
Da Altamura eravamo in 4 (del Movimento ilGrillaio di Altamura) ed abbiamo apprezzato la tenacia di chi da diversi giorni presidia H24 in una tenda, dormendo in macchina lo stabilimento. Bloccano tir, li fanno ispezionare... la rabbia è tanta, ma ancora di più è la voglia di liberarsi da quella burocrazia cieca e sorda.
Chissà se quel 98% serve a convincere quegli strani personaggi del consiglio comunale che chiedono l'evidenza che incenerire fa male.
DOMANI ore 10 a Matera tavolo tecnico con EE.LL., azienda, associazioni e cittadini. Ore 9,30 presidio al Comune di Matera.
Ognuno sia il cambiamento che vuole: noi vogliamo la partecipazione.
Oggi in quel borgo il tasso di mortalità per neoplasie si aggira al 98%. Poche centinaia di metri il percorso, veloce, soprattutto per i fumi. Con lo scirocco possiamo fare i suffumigi anche ad Altamura ed impegnandoci possiamo dare anche noi il nostro
Da Altamura eravamo in 4 (del Movimento ilGrillaio di Altamura) ed abbiamo apprezzato la tenacia di chi da diversi giorni presidia H24 in una tenda, dormendo in macchina lo stabilimento. Bloccano tir, li fanno ispezionare... la rabbia è tanta, ma ancora di più è la voglia di liberarsi da quella burocrazia cieca e sorda.
Chissà se quel 98% serve a convincere quegli strani personaggi del consiglio comunale che chiedono l'evidenza che incenerire fa male.
DOMANI ore 10 a Matera tavolo tecnico con EE.LL., azienda, associazioni e cittadini. Ore 9,30 presidio al Comune di Matera.
Ognuno sia il cambiamento che vuole: noi vogliamo la partecipazione.
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sabato 22 febbraio 2014
MATERA E ALTAMURA RESPIRANO LA STESSA ARIA... O GLI STESSI FUMI
Comunicato
stampa
Il
Movimento il Grillaio esprime solidarietà ai cittadini materani che
protestano Borgo Venusio contro il progetto della Valdadige di
bruciare il temibile Pet-coke
MATERA
E ALTAMURA SONO SULLA STESSA TERRA, BEVONO LA STESSA ACQUA, RESPIRANO
LA STESSA ARIA... O GLI STESSI FUMI
Insieme
possiamo riaffermare la sovranità popolare persa nei meandri della
burocrazia e annacquata dal ricatto occupazionale
Il
Movimento ilGrillaio/Rete Rifiutizero Aro Ba4 esprime solidarietà
agli abitanti materani che, negli scorsi giorni, hanno ottenuto uno
stop temporaneo al progetto di combustione del terribile PET COKE,
nello stabilimento di Borgo Venusio.
Siamo
consapevoli di essere legati da una sorte comune e non intendiamo
sottovalutare il ruolo che abbiamo nella vicenda Valdadige: sappiamo
che non sono pochi chilometri a risolvere il problema dei paesi
limitrofi. Condividiamo le vostre perplessità sul silenzio
altamurano sul tema.
Il
nostro attuale impegno, teso a chiedere una corretta gestione dei
rifiuti (che ESCLUDA L'INCENERIMENTO e che si ponga l'obiettivo della
RIDUZIONE degli stessi) si sposa perfettamente con la richiesta,
legittima, dei cittadini materani di poter continuare a respirare
aria salubre, mangiare cibo sano, bere acqua pulita.
E’
ORMAI CHIARO A TUTTI CHE IL NOSTRO FUTURO DIPENDE DA UNA CORRETTA
GESTIONE DEI RIFIUTI: BRUCIARLI IN QUALUNQUE MODO E' DA MEDIOEVO
Il
pet coke (petroleum-coke) è un “rifiuto
di lavorazione”
del petrolio che contiene un elevato tasso di sostanze nocive,
dannose per la salute umana.
La
normativa italiana, purtroppo, consente l’utilizzo di questo
“combustibile”. Le carte spesso sono a posto, ma ciò, non
significa che non ci siano problemi, anzi.
I
dati scientifici sono inequivocabili: dove
si brucia ci si ammale e si muore più che in altre zone. Se
a questo aggiungiamo la facilità con cui in Italia è possibile
eludere tali norme, capite che il minimo che i cittadini possono fare
è ribellarsi.
Il
Movimento il Grillaio con la Rete RIFIUTIZERO di Altamura, Gravina,
Santeamo e Cassano parte dal presupposto che ogni cittadino debba
occuparsi del proprio territorio affermando quella “sovranità
popolare” che i governanti ci riconoscono ormai solo quando si vota
e che scompare nei meandri della burocrazia.
Oggi
“sovranità popolare” significa poter partecipare alle decisioni
riguardanti il cibo che mangiamo, l'acqua che beviamo... l'aria che
respiriamo.
Ci
auguriamo di non assistere, come spesso accade in questi casi, al
triste teatrino del ricatto occupazionale: il lavoro dev'essere il
mezzo per vivere meglio non il fine (o “la Fine”) di una
esistenza in cui tutto è precario.
Ribadiamo
la nostra piena disponibilità a avviare un confronto con i cittadini
materani per condividere questa battaglia che è anche nostra. Agli
amministratori locali dev'essere chiaro che i cittadini non possono
subire le decisioni riguardanti la propria vita e quella dei propri
figli.
Movimento
ilGRILLAIO Altamura
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venerdì 21 febbraio 2014
SUBITO A GRAVINA UN CONSIGLIO MONOTEMATICO SUL FUTURO DELLA GESTIONE RIFIUTI
Gravina è la città il cui sindaco Alesio Valente presiede l'assemblea dell'Aro Ba4, ma è anche la città in cui si fatica a parlare di rifiuti in consiglio comunale. I gruppi gravinesi della Rete RIFIUTI ZERO,
(UIL Gravina, Legambiente Gravina, Gravina5Stelle, Ass. Vola Gravina, Ass.Obiettivo Giovani Gravina) hanno diramato un comunicato che volentieri pubblichiamo sul nostro blog.
Comunicato stampa
SUBITO A GRAVINA UN CONSIGLIO MONOTEMATICO
SUL FUTURO DELLA GESTIONE RIFIUTI
Il Consiglio Comunale valuti i suggerimenti della Rete RIFIUTIZERO e dia indicazioni chiare all'ARO in merito al rischio incenerimento
SUL FUTURO DELLA GESTIONE RIFIUTI
Il Consiglio Comunale valuti i suggerimenti della Rete RIFIUTIZERO e dia indicazioni chiare all'ARO in merito al rischio incenerimento
Prendiamo atto delle parole pronunciate nell'ultimo consiglio comunale da chi ritiene che il servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti debba essere oggetto di un pubblico dibattito consiliare.
Condividiamo le parole di chi denuncia una sorta di deficit di democrazia.
Malgrado la richiesta opportuna, seppur tardiva, di alcuni consiglieri, e nonostante sia stato approvato un ODG in Consiglio Comunale che impegna a convocare una seduta monotematica sulla gestione dei rifiuti prossima ventura, auspichiamo che a queste parole corrisponda un autentico e celere impegno a convocare un consiglio comunale monotematico che, in ogni caso, preceda i lavori dell’assemblea dei sindaci dell’ARO.
E’ di tutta evidenza che un consiglio comunale monotematico successivo alle deliberazioni ARO avrebbe il sapore di una presa in giro.
Soprattutto urge che il Consiglio dia indicazioni chiare per evitare il rischio che i nostri rifiuti (una volta differenziati) finiscano in un inceneritore o cementeria (leggi art. 12 e 16 del Regolamento dell'ARO di prossima adozione).
I rifiuti differenziati devono essere riciclati NON BRUCIATI.
Considerato che nel nostro Consiglio sono sufficienti 5/6 consiglieri per fare una richiesta vincolante e da evadere a stretto giro,
CHIEDIAMO
che almeno un quinto dei consiglieri di Gravina (se non tutti) sottoscrivano una richiesta di convocazione di CONSIGLIO STRAORDINARIO MONOTEMATICO APERTO ai sensi dell'art. 39 comma 2 del TUEL ("Il presidente del consiglio comunale o provinciale è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, o il sindaco o il presidente della provincia, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste.").
Nei prossimi giorni invieremo le istanze della Rete RIFIUTIZERO (già inviate al
sindaco/presidente dell'ARO Valente) a tutti i consiglieri di Gravina in Puglia.
UIL Gravina, Legambiente Gravina, Gravina5Stelle, Ass. Vola Gravina,
Ass.Obiettivo Giovani Gravina
Rete RIFIUTIZERO AroBa4
mercoledì 19 febbraio 2014
La RETE RIFIUTIZERO incontra il vice-presidente dell'ARO D'ambrosio
Quando qualcuno non risponde ad una lettera, noi del Movimento ilGrillaio insistiamo e spesso questa tenacia viene premiata. Ecco com'è che la Rete Rifiutizero dell'Aro Ba4 è riuscita ad incontrare il vice-presidente dell'ARO Ba4, il sindaco di Santeramo D'Ambrosio.
Comunicato
stampa
La
Rete RIFIUTIZERO a colloquio con il sindaco di Santeramo
(Vice-presidente ARO Ba4)
D'AMBROSIO
ACCOGLIE GRAN PARTE DELLE ISTANZE
DELLA
RETE RIFIUTIZERO
E
SI IMPEGNA A FARE CHIAREZZA SUL RISCHIO INCENERIMENTO
Nessuna
risposta dal Presidente Valente e dagli altri sindaci
Dopo
la lettera ai sindaci del 3 febbraio, la Rete RFIUTIZERO dell'Aro Ba4
ha provato a contattare direttamente e con vari mezzi i destinatari
della stessa.
A
oggi l'unico ad aver risposto è stato il sindaco di Santeramo,
nonché Vice-presidente dell'Aro Ba4 che ha ricevuto nei giorni
scorsi alcuni esponenti della Rete.
Sicuramente
positivo il bilancio dell'incontro, durante il quale Dambrosio si è
dimostrato attento alle istanze della Rete condividendone quelle
essenziali e impegnandosi a portarle all'attenzione degli altri
sindaci.
In
particolare, sul rischio che dai rifiuti dei 7 comuni si arrivi a
“recuperare energia” bruciando gli stessi in qualche
inceneritore/cementeria, Dambrosio ha affermato che quella parte del
regolamento gli era sfuggita. Ci ha rassicurati sulla sua volontà di
fare chiarezza in merito: ciò che viene differenziato dev'essere
riciclato e non bruciato.
In
attesa di una risposta dagli altri sindaci e soprattutto dal Sindaco
di Gravina, Alesio Valente, Presidente dell'ARO.
in
breve gli altri punti affrontati
PARTECIPAZIONE
ATTIVA DEI CITTADINI/UTENTI: il sindaco concorda con noi sulla
necessità di un monitoraggio da parte dei cittadini e si impegna a
sostenere questa proposta in sede ARO.
IMPIANTO
DI COMPOSTAGGIO dell'ARO: Santeramo ha già comunicato all'ATO la
sua manifestazione di interesse ad ospitare un impianto di
compostaggio dell'ARO. Non è partita alcuna progettazione perchè a
questa comunicazione non è giunto alcun riscontro da parte dell'ATO
TIPO
DI AFFIDAMENTO: gli abbiamo chiesto cosa pensasse della possilità
di creare un'azienda mista (Comuni+privato da scegliere tramite gara)
argomentando sull'opportunità che i comuni siano parte attiva del
soggetto che gestirà i nostri rifiuti. Il sindaco non si è
espresso, confermando che l'Aro è ormai prossima a bandire una gara
d'appalto.
CENTRI
DI RIUSO E RICICLO: abbiamo appreso che Santeramo ha già
progettato un centro di Riuso (adiacente il Centro comunale di
raccolta). Nulla è stato ancora deciso in merito alla gestione.
Quanto
al consiglio comunale monotematico sul futuro della gestione dei
rifiuti a Santeramo, pur non ritenendola una urgenza, il sindaco non
ha escluso che si possa convocare.
Attendiamo,
in ogni caso, che le parole del Sindaco si traducano in atti concreti
così come auspichiamo che avvenga lo stesso rispetto alle
dichirazione del Sindaco di Altamura.
Rete
RIFIUTIZERO AroBa4
martedì 18 febbraio 2014
SOLO A TARANTO: BOCCATA D'OSSIGENO SOTTO L'INCENERITORE!
Leggete un po' questo articolo. E' di una chiarezza allucinante:
emerge la responsabilità politica di un governo regionale che continua a sostenere l'INCENERIMENTO, ma non solo...
I miei complimenti al giornalista che dimostra tutta la sua bravura nel panegirico dell'incenerimento.
Farà cascare tanti lettori veloci e disinformati:
... parlare di "UNA BOCCATA D'OSSIGENO" (in alto a sn) riferendosi ad un inceneritore è grandioso!
A TARANTO POI!
Lui stesso poi ammette che c'è bisogno di un capannone per raccogliere le scorie dell'incenerimento (circa il 30% del peso totale).
Poi la chiusa è l'apoteosi: per fortuna potremo tornare a bruciare così si risparmierà sul costoso conferimento in discarica.
E QUESTI 5 MILIONI DI EURO non sono un costo?
E quanto è costato realizzarlo all'inizio?
E quanto costa tenerlo in esercizio? Non penserà che tutto bruci con un fiammifero!
E quanto costa smaltire quelle ceneri residue (anche quelle vanno smaltite quando riempiranno il nuovo capannone ).
E soprattutto QUANTO COSTA IN TERMINI DI SALUTE per i tarantini?
LEGGERE QUESTE COSE FA MALE, LA MISTIFICAZIONE IMPERA.
Le cose stanno così:
spendiamo decine di milioni di euro (soldi nostri, of course) per spargere nell'aria, nei polmoni e nel sangue di ignari cittadini ogni genere di schifezza per ritrovarci con un terzo del peso iniziale da smaltire trasformato in rifiuto speciale pericoloso. SAGACI SIAMO!
Sarebbe più economico spendere metà di quei soldi per più impianti di compostaggio per la frazione umida (circa 40%). Il 60% che avanza diventa 30% con una raccolta differenziata porta a porta "base" che consente di recuperare carta, plastica, alluminio, vetro... e riprendersi indietro quei soldini che ogni volta che acquistiamo un prodotto imballato paghiamo al CONAI.
Quindi differenziare non per bruciare, rimettendoci pure i soldi del combustibile, ma per recuperare materiali e relativa ricchezza. Da questo conto da massaia 100 meno 40, meno 30 avanza proprio quel 30% del peso totale (le ceneri) con la differenza che: 1. non sono rifiuti speciali; 2. ho risparmiato dei soldi che possono essere utilizzati per abbassare la tassa/tariffa sui rifiuti con un vero risparmio per i cittadini; 3. ho guadagnato dei soldi (rivendendo materiali + smettendo di pagare l'ecotassa + accedendo alle premialità previste per i comuni ricicloni) che investo per capire come far scendere quel 30% al 20, al 10....
4. diminuiscono i costi SANITARI per i residenti in quelle zone
I conti, cari giornalisti non tornano affatto e altro che boccata di ossigeno.
Qui la puzza di fregatura è forte: da' alla testa, annebbia la vista.
Allontanatevi di li prima di iniziare a scrivere!
Michele Loporcaro
(Movimento ilGrillaio/Rete RIFIUTIZERO AroBa4)
P.S. per i giornalisti "ambientalisti responsabili"
So già che direte: sì, ma finchè si mette passa al nuovo sistema che facciamo?
Intanto è bene sapere che il "nuovo" sistema doveva assicurare il 65% di R.D. già a fine 2012 (tanto nuovo non è). Non serve tanto tempo, soprattutto ora che tutti i comuni di puglia stanno rivedendo la loro politica dei rifiuti nei rispettivi ARO.
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lunedì 3 febbraio 2014
Regolamento RIFIUTI: a Rete RIFIUTIZERO AroBa4 torna a scrivere ai Sindaci.
Al
Presidente dell'ARO BA4
Dott.
Alesio Valente
Al
vice-presidente dell'ARO BA4
Dott.
Michele
Dambrosio
al
Sindaco di Altamura – Dott. Mario Stacca
al
Sindaco di Cassano Murge – Dott.ssa M.Pia Di Medio
al
Sindaco di Toritto – Avv. Michele Geronimo
al
Sindaco di Grumo Appula - Michele d'Atri
al
Sindaco di Poggiorsini – Dott. Ignazio Di Mauro
e
p.c. Alla SEGRETERIA DELL'ARO BA4
Ai
consiglieri comunali del comuni dell'ARO
BA4
AGLI
ORGANI di STAMPA
Oggetto:
Regolamento e Carta dei Servizi dell'ARO Ba4
I
comitati, le associazioni, i circoli, i movimenti di cittadini
appartenenti alla Rete RIFIUTIZERO dell'ARO BA4
PREMESSO
CHE
- che i sindaci dell'ARO BA4 (nessuno escluso) hanno espresso la propria disponibilità ad accogliere alcune delle nostre proposte e che tale indirizzo politico è stato espresso dai sindaci stessi durante l'assemblea dell'ARO BA4 in data 13.01.2014 alla presenza di esponenti della Rete RIFIUTI ZERO AroBA4;
CONSIDERATO
-
l'approvazione dei documenti in oggetto è stata opportunamente
rinviata al fine di coinvolgere maggiormente i cittadini;
SI
CHIEDE CHE
il
“Regolamento tipo di igiene urbana ed assimilazione dei Rifiuti
Urbani” venga modificato al fine di garantire una maggiore
partecipazione, una concreta valorizzazione delle risorse e la
promozione della cultura del riutilizzo come attività sostenibile di
alto valore sociale ed economico.
In
particolare si propongono le seguenti modifiche/integrazioni al
Regolamento sopra indicato:
- Sez. II. GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Art 11 - Riutilizzo
Si
chiede di disciplinare al suo interno i centri comunali di raccolta
congiuntamente con i centri di riuso e riparazione. Per evidenti
motivi logistici è essenziale che queste due entità siano unite o
al più attigue. Di prevedere che siano gestite da un soggetto
diverso rispetto all'aggiudicatario del servizio di raccolta e
smaltimento dei rifiuti al fine di evitare conflitti di interesse
(l'aggiudicatario ha interesse a che i rifiuti vengano prodotti!). A
tali centri potrebbero essere conferiti anche beni durevoli (mobili,
passeggini, biciclette, seggioloni...) in buono stato riutilizzabili
da altri cittadini.
- Sez. II. GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Artt. 12 – Recupero e smaltimento
Tale
articolo non
esclude
l’incenerimento dei rifiuti, prevedendo
che la raccolta differenziata sia «finalizzata al recupero di
materia o energia». Si chiede, quindi, di eliminare la parola
«energia» dalla disposizione al fine di rendere palese la scelta di
non destinare i rifuti dell'ARO Ba/4 agli inceneritori bensì al solo
recupero di materiali, rifiutando
la pratica "medievale" di bruciare i rifiuti.
- Sez. VII NORME FINALI Art. 68- Partecipazione dei cittadini
Si
chiede di integrare l'articolo esplicitando i diritti delle comunità
di cittadini (o di esercenti), secondo lo schema di articolato che si
allega alla presente.
Riteniamo
che i comportamenti virtuosi si costruiscono con la comunicazione
chiara agli utenti e con il loro coinvolgimento (attivo e
propositivo) nella gestione del servizio. La
nostra proposta è ovviamente suscettibile di miglioramenti e di
adattamenti anche alla luce del concreto atteggiarsi della
partecipazione nella collettività. Riteniamo, in ogni caso,
essenziale che si creino “istituzioni” (ossia insiemi di regole)
che facilitino la partecipazione degli utenti affinché questi siano
non solo fruitori del servizio ma cittadini attori del necessario
cambiamento di strategia nella gestione dei rifiuti.
Chiediamo
inoltre che:
- l'Aro Ba4 si doti di un impianto di compostaggio pubblico controllato dagli stessi comuni;
- si proceda all'affidamento del servizio una società mista (comuni + un partner privato da scegliere tramite gara ad evidenza pubblica );
- il partner privato sia scelto tra aziende che dimostrino di aver raggiunto almeno il 50% di raccolta differenziata in altro comune.
Certi
di un positivo riscontro, come peraltro già accaduto,
Si
porgono distinti saluti
Altamura,
2 febbraio 2014
Rete
RIFIUTI ZERO dell'ARO BA4
SI
allega IPOTESI GOVERNANCE PARTECIPATA
328 9696 766
ALLEGATO
IPOTESI
DI GOVERNANCE PARTECIPATA RELATIVA AL SERVIZIO DI RACCOLTA E GESTIONE
DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI DELL'ARO BA4
a
cura della Rete Rifiuti Zero dell'ARO Ba4
Articolo
1
Comunità
di utenti
1.
Possono essere istituite tante comunità di utenti quante sono le
zone omogenee di racconta di rifiuti (es. centro storico, quartieri
decentrati, etc…) oltre a comunità di esercenti appartenenti a
categorie omogenee dal punto di vista della produzione dei rifiuti
(es. ristorazione, ortofrutta, copisterie...). Le Comunità di utenti
possono accreditarsi presso ogni comune di riferimento, per
partecipare alla gestione del servizio presentando una petizione
sottoscritta da almeno lo 0,2% dei residenti nel comune o degli
esercenti appartenente alla stessa categoria. Potrà essere istituita
anche un’unica comunità d’utenti a livello comunale.
2.
Le comunità di utenti sono formate esclusivamente da utenti
residenti nello stesso Comune.
3.
La partecipazione alle comunità è gratuita e volontaria. Le
comunità possono nominare un referente che assume l’incarico per
massimo due anni, al termine dei quali non è rieleggibile qualora ci
siano altre candidature. Le modalità di elezione sono autonomamente
stabilite da ciascun comitato.
4.
Il Comune si impegna a fornire propri locali per gli incontri delle
comunità che si terranno preferibilmente con cadenza mensile.
5.
Almeno una volta l’anno, ovvero prima dell'approvazione del piano
industriale, ovvero prima di ogni decisione straordinaria i referenti
dei comunità dovranno essere auditi in un consiglio comunale aperto
e monotematico e potranno presentare una relazione sul lavoro svolto
dalla società affidataria.
Articolo
2
Poteri
di proposta delle Comunità di utenti
1.
Le Comunità di utenti hanno la facoltà di presentare proposte di
miglioramento della gestione dei rifiuti che dovranno essere
obbligatoriamente discusse (entro 60 giorni) con la stazione
appaltante e un delegato della società affidataria.
2.
In caso di impossibilità di dar seguito alle proposte di
miglioramento presentate dalla collettività dovrà essere fornita
idonea risposta scritta che potrà essere rivalutata con un delegato
della società alla presenza di un rappresentante
dell’amministrazione e uno dell’opposizione consiliare.
3.
Le proposte dovranno essere presentate preferibilmente ogni
trimestre.
4.
Qualora la ditta non risponda entro tale termine sarà applicata una
penalità di euro ____;
5.
In caso di reiterato silenzio e/o ostruzionismo da parte della ditta
affidataria sarà applicata una penalità di euro _____.
Articolo
3
Poteri
di controllo delle comunità di utenti
1.
Le comunità, tramite loro referenti o delegati e /o esperti da
questi individuati, potranno visitare gli impianti di smaltimento ed
assistere alle operazioni di raccolta, trasporto e stoccaggio previo
accordo con la ditta affidataria del servizio che dovrà assicurare
almeno una visita di controllo annua.
2.
Le comunità hanno diritto di visionare e presentare osservazioni sul
piano industriale che dovranno essere discusse con un referente della
ditta appaltatrice secondo le modalità indicate all’articolo 2.
3.
Le comunità hanno diritto di visionare tutti i bilanci contabili e
presentare osservazioni sulla gestione economica e aziendale che
dovranno essere discusse con un referente della ditta appaltatrice
secondo le modalità indicate all’articolo 2.
4.
La ditta affidataria del servizio dovrà comunicare annualmente con
chiarezza i costi variabili su cui i cittadini possono incidere con i
propri comportamenti virtuosi.
Articolo
4
Poteri
di monitoraggio delle comunità
1.
Le comunità hanno poteri di monitoraggio sul rispetto della
normativa ambientale nei territori di afferenza, con poteri di
segnalazione di violazioni relative al corretto smaltimento dei
rifiuti.
2.
I membri delle comunità con funzioni di vigilanza potranno essere
individuati liberamente nel numero ritenuto congruo. La carica è
volontaria e gratuita e avrà la durata di un biennio. La carica non
è rinnovabile.
3.
I nominativi dei membri con funzioni di vigilanza saranno comunicati
alla Polizia Municipale per il necessario coordinamento.
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sabato 1 febbraio 2014
COME CI BRUCIANO IL FUTURO
Comunicato stampa
Sindaco e assessore: “Siamo aperti alle proposte”
Ma alla votazione la loro stessa maggioranza fa mancare il numero legale
Ma alla votazione la loro stessa maggioranza fa mancare il numero legale
COME CI BRUCIANO IL FUTURO
Uno schiaffo all'intera città che non merita un tale menefreghismo sul tema
Il consiglio (di fatto) monotematico e aperto alla fine c'è stato. Ma dopo 5 ore di discussione nulla è cambiato quantomeno sulle carte che contano.
Da parte nostra abbiamo illustrato le nostre proposte, sintetizzabili nei seguenti punti:
- raccolta porta a porta e tariffazione puntuale;
- gestione del servizio che preveda la possibilità per gli utenti di controllare e sollecitare risposte in presenza di problemi;
- centri di riuso e recupero dei materiali;
- impianto pubblico di compostaggio dell'Aro Ba4;
- affidamento del servizio ad una società mista (comuni + un partner privato);
- esclusione dal Regolamento (di prossima approvazione) di ogni riferimento alla possibilità di “recuperare energia” attraverso l'incenerimento di CDR o CSS.
- selezione del partner privato tra le aziende che dimostrino di aver raggiunto almeno il 50% di raccolta differenziata in altro comune.
Ad oggi non esiste alcun vincolo o indirizzo da parte del consiglio comunale, per il sindaco, in merito alle modifiche del Regolamento e della Carta dei Servizi, documenti che dovrebbero essere approvati il 4 febbraio prossimo, quando si terrà l'assemblea dell'ARO.
UNO SCHIAFFO A TUTTA LA CITTÀ CHE NON MERITA UN TALE MENEFREGHISMO.
Deploriamo il comportamento di costoro che ricorrono a comportamenti degni della peggiore antipolitica. Così facendo si è calpestata la dignità e il decoro delle Istituzioni e la dignità dei presenti, compresi i movimenti e le associazioni i cui rappresentanti hanno rivolto i loro interventi ad una aula semivuota (molti consiglieri della stessa maggioranza erano in corridoio).
Ci preoccupano, inoltre, coloro che hanno sostenuto la non pericolosità degli inceneritori rimproverandoci l'assenza di prove scientifiche a sostegno delle nostre tesi.
Pensare di eliminare i rifiuti bruciandoli appartiene ad una concezione medievale del trattamento della materia. L’incenerimento, infatti, trasforma ogni 1000 kg di rifiuto non pericoloso in 300 kg di ceneri volanti altamente tossiche e immette gas tossici nell’atmosfera, molto più tossici per quantità e qualità di quelli già presenti da altre fonti di inquinamento.
Ci sarebbe piaciuto capire in sede di consiglio anche qual è la posizione di ciascun consigliere sulle nostre proposte e avere certezza di quale sarà la posizione del comune di Altamura in sede ARO. Ci toccherà presidiare anche la prossima assemblea. Ma non ci arrendiamo. Anzi, sfidiamo il Sindaco a dare seguito alle sue parole: sebbene la mozione non sia sta adottata in consiglio per mancanza del numero legale (pur riportando il voto favorevole di 12 dei 14 consiglieri presenti), gli chiediamo, poiché lui ha dichiarato di condividerla, di darvi comunque attuazione e di assumere decisioni all’interno dell’ARO coerenti con gli indirizzi contenuti in quel documento.
Non lasceremo che le nostre proposte (e il nostro futuro) finiscano in cenere.
Rete RIFUTIZERO Aro Ba4
rete.rifiutizero.aro.ba4@gmail.com
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