lunedì 3 febbraio 2014

Regolamento RIFIUTI: a Rete RIFIUTIZERO AroBa4 torna a scrivere ai Sindaci.





Al Presidente dell'ARO BA4
Dott. Alesio Valente

Al vice-presidente dell'ARO BA4
Dott. Michele Dambrosio
al Sindaco di Altamura – Dott. Mario Stacca
al Sindaco di Cassano Murge – Dott.ssa M.Pia Di Medio
al Sindaco di Toritto – Avv. Michele Geronimo
al Sindaco di Grumo Appula - Michele d'Atri
al Sindaco di Poggiorsini – Dott. Ignazio Di Mauro

e p.c. Alla SEGRETERIA DELL'ARO BA4
Ai consiglieri comunali del comuni dell'ARO BA4
AGLI ORGANI di STAMPA


Oggetto: Regolamento e Carta dei Servizi dell'ARO Ba4

I comitati, le associazioni, i circoli, i movimenti di cittadini appartenenti alla Rete RIFIUTIZERO dell'ARO BA4

PREMESSO CHE
  • che i sindaci dell'ARO BA4 (nessuno escluso) hanno espresso la propria disponibilità ad accogliere alcune delle nostre proposte e che tale indirizzo politico è stato espresso dai sindaci stessi durante l'assemblea dell'ARO BA4 in data 13.01.2014 alla presenza di esponenti della Rete RIFIUTI ZERO AroBA4;

CONSIDERATO
- l'approvazione dei documenti in oggetto è stata opportunamente rinviata al fine di coinvolgere maggiormente i cittadini;
SI CHIEDE CHE

il “Regolamento tipo di igiene urbana ed assimilazione dei Rifiuti Urbani” venga modificato al fine di garantire una maggiore partecipazione, una concreta valorizzazione delle risorse e la promozione della cultura del riutilizzo come attività sostenibile di alto valore sociale ed economico.

In particolare si propongono le seguenti modifiche/integrazioni al Regolamento sopra indicato:

  1. Sez. II. GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Art 11 - Riutilizzo
Si chiede di disciplinare al suo interno i centri comunali di raccolta congiuntamente con i centri di riuso e riparazione. Per evidenti motivi logistici è essenziale che queste due entità siano unite o al più attigue. Di prevedere che siano gestite da un soggetto diverso rispetto all'aggiudicatario del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti al fine di evitare conflitti di interesse (l'aggiudicatario ha interesse a che i rifiuti vengano prodotti!). A tali centri potrebbero essere conferiti anche beni durevoli (mobili, passeggini, biciclette, seggioloni...) in buono stato riutilizzabili da altri cittadini.
  1. Sez. II. GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Artt. 12 – Recupero e smaltimento
Tale articolo non esclude l’incenerimento dei rifiuti, prevedendo che la raccolta differenziata sia «finalizzata al recupero di materia o energia». Si chiede, quindi, di eliminare la parola «energia» dalla disposizione al fine di rendere palese la scelta di non destinare i rifuti dell'ARO Ba/4 agli inceneritori bensì al solo recupero di materiali, rifiutando la pratica "medievale" di bruciare i rifiuti.
  1. Sez. VII NORME FINALI Art. 68- Partecipazione dei cittadini
Si chiede di integrare l'articolo esplicitando i diritti delle comunità di cittadini (o di esercenti), secondo lo schema di articolato che si allega alla presente.
Riteniamo che i comportamenti virtuosi si costruiscono con la comunicazione chiara agli utenti e con il loro coinvolgimento (attivo e propositivo) nella gestione del servizio. La nostra proposta è ovviamente suscettibile di miglioramenti e di adattamenti anche alla luce del concreto atteggiarsi della partecipazione nella collettività. Riteniamo, in ogni caso, essenziale che si creino “istituzioni” (ossia insiemi di regole) che facilitino la partecipazione degli utenti affinché questi siano non solo fruitori del servizio ma cittadini attori del necessario cambiamento di strategia nella gestione dei rifiuti.

Chiediamo inoltre che:

  • l'Aro Ba4 si doti di un impianto di compostaggio pubblico controllato dagli stessi comuni;
  • si proceda all'affidamento del servizio una società mista (comuni + un partner privato da scegliere tramite gara ad evidenza pubblica );
  • il partner privato sia scelto tra aziende che dimostrino di aver raggiunto almeno il 50% di raccolta differenziata in altro comune.

Certi di un positivo riscontro, come peraltro già accaduto,
Si porgono distinti saluti



Altamura, 2 febbraio 2014

Rete RIFIUTI ZERO dell'ARO BA4

SI allega IPOTESI GOVERNANCE PARTECIPATA


328 9696 766


ALLEGATO

IPOTESI DI GOVERNANCE PARTECIPATA RELATIVA AL SERVIZIO DI RACCOLTA E GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI DELL'ARO BA4
a cura della Rete Rifiuti Zero dell'ARO Ba4

Articolo 1
Comunità di utenti
1. Possono essere istituite tante comunità di utenti quante sono le zone omogenee di racconta di rifiuti (es. centro storico, quartieri decentrati, etc…) oltre a comunità di esercenti appartenenti a categorie omogenee dal punto di vista della produzione dei rifiuti (es. ristorazione, ortofrutta, copisterie...). Le Comunità di utenti possono accreditarsi presso ogni comune di riferimento, per partecipare alla gestione del servizio presentando una petizione sottoscritta da almeno lo 0,2% dei residenti nel comune o degli esercenti appartenente alla stessa categoria. Potrà essere istituita anche un’unica comunità d’utenti a livello comunale.
2. Le comunità di utenti sono formate esclusivamente da utenti residenti nello stesso Comune.
3. La partecipazione alle comunità è gratuita e volontaria. Le comunità possono nominare un referente che assume l’incarico per massimo due anni, al termine dei quali non è rieleggibile qualora ci siano altre candidature. Le modalità di elezione sono autonomamente stabilite da ciascun comitato.
4. Il Comune si impegna a fornire propri locali per gli incontri delle comunità che si terranno preferibilmente con cadenza mensile.
5. Almeno una volta l’anno, ovvero prima dell'approvazione del piano industriale, ovvero prima di ogni decisione straordinaria i referenti dei comunità dovranno essere auditi in un consiglio comunale aperto e monotematico e potranno presentare una relazione sul lavoro svolto dalla società affidataria.

Articolo 2
Poteri di proposta delle Comunità di utenti
1. Le Comunità di utenti hanno la facoltà di presentare proposte di miglioramento della gestione dei rifiuti che dovranno essere obbligatoriamente discusse (entro 60 giorni) con la stazione appaltante e un delegato della società affidataria.
2. In caso di impossibilità di dar seguito alle proposte di miglioramento presentate dalla collettività dovrà essere fornita idonea risposta scritta che potrà essere rivalutata con un delegato della società alla presenza di un rappresentante dell’amministrazione e uno dell’opposizione consiliare.
3. Le proposte dovranno essere presentate preferibilmente ogni trimestre.
4. Qualora la ditta non risponda entro tale termine sarà applicata una penalità di euro ____;
5. In caso di reiterato silenzio e/o ostruzionismo da parte della ditta affidataria sarà applicata una penalità di euro _____.

Articolo 3
Poteri di controllo delle comunità di utenti
1. Le comunità, tramite loro referenti o delegati e /o esperti da questi individuati, potranno visitare gli impianti di smaltimento ed assistere alle operazioni di raccolta, trasporto e stoccaggio previo accordo con la ditta affidataria del servizio che dovrà assicurare almeno una visita di controllo annua.
2. Le comunità hanno diritto di visionare e presentare osservazioni sul piano industriale che dovranno essere discusse con un referente della ditta appaltatrice secondo le modalità indicate all’articolo 2.
3. Le comunità hanno diritto di visionare tutti i bilanci contabili e presentare osservazioni sulla gestione economica e aziendale che dovranno essere discusse con un referente della ditta appaltatrice secondo le modalità indicate all’articolo 2.
4. La ditta affidataria del servizio dovrà comunicare annualmente con chiarezza i costi variabili su cui i cittadini possono incidere con i propri comportamenti virtuosi.


Articolo 4
Poteri di monitoraggio delle comunità
1. Le comunità hanno poteri di monitoraggio sul rispetto della normativa ambientale nei territori di afferenza, con poteri di segnalazione di violazioni relative al corretto smaltimento dei rifiuti.
2. I membri delle comunità con funzioni di vigilanza potranno essere individuati liberamente nel numero ritenuto congruo. La carica è volontaria e gratuita e avrà la durata di un biennio. La carica non è rinnovabile.
3. I nominativi dei membri con funzioni di vigilanza saranno comunicati alla Polizia Municipale per il necessario coordinamento.

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