domenica 19 agosto 2012

CAVALCATA del Buoncammino di Altamura: una risata ci santificherà

Dopo una deludente festa dell'ASSUNTA, consoliamoci con la Calva Keit facendo tornare in home page uno dei post più letti del 2010: il regolamento della Cavalcata del Buoncammino.



Nei giorni scorsi l'amministrazione ha diffuso il regolamento per la "Calvacata del buoncammino". Dopo le numerose proteste di molti cittadini e di alcuni membri del Comitato Festa Buoncammino, che hanno addirittura minacciato la svendita della bandiera ai saldi di Natale, l'amministrazione ha diramato un nuovo regolamento più consono alla tradizione popolare. Per l'occasione è stato realizzato dai grafici del comune, il nuovo logo della Calva Keite che sarà presentato alla prossima Borsa Internazionale del Turismo.


NUOVO REGOLAMENTO DELLA CAVALCATA del BUONCAMMINO di Altamura

Art. 1 Caratteristriche degli equini ammessi
Sono ammessi a partecipare alla manifestazione tutte le razze equine di sesso femminile. In caso di cavalli maschi, questi devono essere castrati. Non sono ammessi i cavalli a 5 zampe anche se la quinta zampa è retrattile.

Art. 2 Adunata
Il raduno deve avvenire nei pressi del Santuario della Madonna del Buoncammino di Altamura. Prima della sfilata, tutti gli equini dovranno essere sottoposti a controllo da parte del veterinario e qualora un cavallo all’atto della visita - controllo risultasse provvisto di quinta zampa retrattile questa sarà segnalata al settore etico del comitato festa, che deciderà in base alla lunghezza della stessa.
Tutti gli equini devono inoltre essere dotati di idonea ferratura per poter agevolmente scivolare per le strade asfaltate e suscitare così gli "OOOHHHH" dei fedeli; ad ogni equino iscritto verrà dato un numero identificativo per le posizioni più vicine al carro santo, rivolgersi al comitato festa.

Art. 3 Comitato organizzatore
Lo svolgimento della manifestazione è indispensabile per evitare sette anni di malannata. Al comitato organizzatore si chiede, però, di cautelare e salvaguardia l'incolumità dei partecipanti alla manifestazione e degli spettatori e per evitare rogne. Il Comitato dovrà, inoltre:
- Garantire, con proprio personale munito di laccio d'oro, anello modello Marajà o di altro indumento di riconoscimento (camicia sudata o sottopanza importante), una adeguata sorveglianza di tutto il percorso, in supporto agli organi di Polizia, attenendosi scrupolosamente alle direttive impartite dal Comando di Polizia Municipale;
- Garantire adeguato pranzo pre-processione con massicce dosi di birra "dregher" a tutto il suddetto personale, a tutti i vigili ed amministratori locali che ne faranno richiesta;
- al personale del comitato è consentito frustare o bastonare la gente per farla arretrare. No parolacce.

Art. 4 Abbigliamento e requisiti del cavaliere
Per la partecipazione alla manifestazione, il cavaliere dovrà dimostrare di aver abbattuto a testare un montone oppure mostrare la qualifica di macellaio equino. Il cavaliere dovrà pesare almeno 100 kg, essere munito di idoneo panzone ed atteggiarsi a crugno con la classica "scucchia" o "mento a zuppiera". Abbigliamento consigliato: T-shirt a fasce bianche e rosse, pantaloni a strisce bianche e blu ed una cintura di raso con i colori della propria squadra di calcio, mocassino a piacere. E' vietato scorreggiare durante le soste (vale anche per i cavalli); il rutto è consentito a patto che non interrompa le canzoni dei fedeli.
Per i partecipanti di sesso femminile l’abbigliamento dovrà essere quello di una vera "doonna" ossia del tipo Miss Altamura, consigliate borchie e frustino. Solo il cavaliere maschio potrà fare uso di qualsiasi strumento atto a far impennare il cavallo durante le pause e creare la giusta suspence.
E' vietato abbattere il cavallo durante la manifestazione salvo che questo non risulti posseduto dal demonio; i cavalli con minori in groppa, saranno accompagnati dai palafrenieri per i quali è obbligatorio, l’utilizzo di un “capezzone”, cioè una foto dell'ex radicale, da mostrare al cavallo in caso di isteria equina.

Art. 5 Comportamento scorretto - sanzioni
Un comportamento scorretto, nonché un comportamento violento e negligente nei confronti dei cavalli, oltre ad essere fattispecie penalmente sanzionabile (art. 727 C.P. maltrattamento degli animali), potrebbe essere motivo di esclusione da una manifestazione civile. Ma trattandosi della CALVACHETE si potrà chiudere un occhio, soprattutto se al danno arrecato a cose o persone seguone risate "a crepare" da parte degli astanti (insomma, finchè qualcuno si diverte: chissenefrega!)

Art. 6 Trattamento dei dati personali
I competenti uffici comunali e della A.U.S.L. sono autorizzati al trattamento dei dati personali per nominare gli scrutatori alle prossime amministrative.

venerdì 10 agosto 2012

Cassandre alla diossina



Monologo per Cassandra
Sono io, Cassandra.
E questa è la mia città sotto le ceneri.
E questi i miei nastri e la verga di profeta.
E questa è la mia testa piena di dubbi.
E’ vero, sto trionfando.
I miei giusti presagi hanno acceso il cielo.
Solamente i profeti inascoltati
godono di simili viste. [...]
E’ andata come dicevo io.
Però non ne viene nulla.
[...]
*Wislawa Szymborska, Premio Nobel per la Letteratura 1996

La città sotto le ceneri, quelle piene di inquinanti dai nomi difficili come benzoapirene e o dal suono letale come diossina, è TARANTO. Il "cavallo di Troia", il dono con una sorpresa letale è l'ILVA, la grande fabbrica venuta a portare lavoro e prosperità ai cittadini di Taras.
Lavoro e prosperità che hanno, poi, rivelato la loro puzza di morte e declino: si ammalano e muoiono prima gli animali, si ammalano gli uomini, muoiono gli operai e le famiglie affacciate sulla polvere rossastra che sputa l'ILVA.
L'aveva raccontato anni fa, Carlo Vulpio prima dalle colonne del Corriere della Sera, poi nel suo libro "La città delle nuvole" (Edizioni Ambiente 2009).
Come Cassandra inascoltato, fino alla sentenza del GIP di Taranto dei giorni scorsi.
Skytg24 l'ha intervistato (in diretta). Ascoltarlo fa male perché dimostra che quello che scrivono i giudici si sapeva, che molti hanno visto e pochissimi (soprattutto nelle stanze del potere) hanno fatto.

Questo il video della serata a Taranto nel giugno 2009.


mercoledì 8 agosto 2012

TARANTO e la SALUTE PUBBLICA



Questo documento sul "caso Taranto" è stato elaborato da Salute Pubblica ed è aperto alla sottoscrizione di chiunque lo condivida.
Il senso è quello di comunicare un'adesione piena al provvedimento di sequestro dello stabilimento Ilva e, contemporaneamente, un sostegno politico e morale ai cittadini di Taranto ed ai lavoratori dell'Ilva.
Chi voglia sottoscriverlo, scriva a palmi.ius@avvstefanopalmisano.it, indicando mestiere (se c'è, non è obbligatorio) e città.

Taranto per loro

C’è una costante nelle “analisi” della vicenda Ilva di Taranto di questi giorni: esse prescindono regolarmente dai fatti, ossia dallo specifico livello di compromissione ambientale e sanitaria che è accertato dalle perizie chimiche ed epidemiologiche che il GIP Todisco, seguendo un approccio molto garantista nei confronti dell’azienda, ha affidato ad esperti di altissimo livello scientifico.

Noi, invece, pensiamo che ogni discorso sul “caso Taranto” debba cominciare proprio da questa prospettiva, ossia da questi dati.

L’Ilva di Taranto ha emesso solo nel 2010 oltre 4mila tonnellate di polveri. Un’enormità.

Ha sparso dai suoi camini oltre 1 tonnellata di benzene, più di 300chili di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), nonché, come noto, anche diossine e furani. Tutte sostanze ormai conosciute anche dai comuni cittadini per i pesanti effetti sanitari che provocano sull’uomo e sugli animali che a tali inquinanti sono esposti.

Ed è proprio per verificare l’entità di tali effetti che è stata disposta da un giudice un’indagine epidemiologica.

Perché sebbene fosse evidente da anni che a Taranto si registrava una concentrazione non solo pericolosa, ma direttamente dannosa di inquinamento ambientale di origine industriale; sebbene vi fossero evidenze scientifiche che coerentemente individuavano criticità sanitarie, tuttavia nessun’istituzione aveva intrapreso studi che, correlando i dati sanitari con i dati ambientali, mettendo gli uni in relazione con gli altri, soli potevano essere in grado di stabilire quali e quanti malattie e morti fossero attribuibili all’inquinamento che origina dall’acciaieria.

Tre periti del GIP Todisco hanno compiuto quest’operazione, accertando trenta morti in più all'anno attribuibili all'ILVA; morti per malattie coronariche acute attribuibili all’inquinamento industriale; ricoveri per patologie respiratorie associati e attribuibili a quelle polveri emesse
dagli stabilimenti dell’acciaieria.

Hanno anche e soprattutto attestato, i periti, un attentato (spesso andato a buon fine) allo stato di salute dei figli di Taranto, dei bambini sotto i quattordici anni che si sono ammalati per gli effetti dell’inquinamento.

Lo ripetiamo: di questo si parla, di questo si deve parlare, prima di tutto quando si tratta del rapporto tra stabilimento Ilva e Taranto.

Ma, si deve parlare anche del ruolo dei movimenti ambientalisti tarantini.

È stato, infatti, necessario l'impegno scientifico del prof. Alessandro Marescotti, che sarà pure, come scrive l'ARPA, con un’incommentabile caduta di stile, un "insegnante di materie letterarie in un liceo tarantino" (in questo paese, ormai, quando si vuole screditare una persona gli si dà dell’ “insegnante di liceo”), ma che nel 2008 ha fatto, con la sua associazione, Peacelink, quello che nessuna istituzione preposta alla tutela dell'ambiente e della salute aveva mai fatto: l'analisi del pecorino prodotto nei pascoli prossimi all'ILVA con evidenza di concentrazioni di diossina e PCB tre volte superiori ai limiti di legge. A seguito di questa iniziativa la ASL di Taranto abbatterà 1300 capi di bestiame allevati a ridosso dell'ILVA.

Nel 2010, sempre e solo i “maledetti” ambientalisti evidenziano troppa diossina nelle carni di ovini e caprini. Un'ordinanza della Regione Puglia vieta il consumo di fegato degli ovini e caprini cresciuti in un raggio di 20 km dall'area industriale di Taranto.

Anche il Consiglio Regionale deve rincorrere le associazioni: è della fine del 2008 la legge regionale che abbassa a 0.4 ng/Nm3 il valore di diossina, ma a marzo 2009 è modificata: niente controlli in continuo, ma solo per tre settimane all'anno e per parte della giornata. Il problema, però, rimane tutto, in quanto la diossina non esce solo dal camino E312, ma attraverso emissioni non convogliate, ossia diffuse.

Nel 2011 il Fondo Antidiossina del prof. Fabio Matacchiera (un altro "insegnante") fa analizzare i mitili, le famose "cozze di Taranto". Emergono valori estremamente preoccupanti. La ASL di Taranto vieta il prelievo e la vendita del cozze allevate nel primo seno del Mar Piccolo.
I mitili presentano concentrazioni di diossina e PCB superiori ai limiti di legge.

Qualche giorno prima del sequestro giudiziario, Marescotti divulga i dati di uno studio di ricercatori dell'ARPA che evidenzia un eccesso di piombo nelle urine dei tarantini. L’ARPA risponde anzitutto ricordando l’incongrua qualifica professionale di Marescotti.

Il resto è cronaca giudiziaria e “politica”. Di quella stessa politica che oggi straparla di “conciliare salute e lavoro”, “solidarizza” con gli operai, stigmatizza “l’intempestività” dell’intervento della magistratura. E così esaurisce il suo pregnante ruolo di direzione dell’economia e della società. “Di governo.”

Una sola cosa dovrebbe fare “la politica” in questo momento, a Taranto come ovunque vi siano disastri ambientali e attentati alla salute pubblica, nonché catastrofi socio – occupazionali, causati da voracità di profitto dei vari padroni delle ferriere: far applicare il principio fondamentale vigente in queste materie in ogni paese civile, a partire da quelli europei (e, peraltro, formalmente anche in Italia), “chi inquina paga.”

Poi, dovrebbe osservare qualche anno di raccoglimento.
 
Primi firmatari:
Stefano Palmisano, Avvocato – Salute Pubblica, Brindisi
Maurizio Portaluri, Primario radioncologo - Salute Pubblica, Brindisi
Anna Vitale, Docente, Ceglie Messapica
Francesca Caliolo, Mesagne
Antonio Faggioli, Libero Docente di Igiene all'Università di Bologna
Ernesto Burgio, Comitato Scientifico ISDE Italia
Lucio Giummo, Architetto/antagonista
Domenico Pignatelli, Disoccupato - Fasano di Brindisi
Osvaldo Capraro, Insegnante – Monopoli
Silvia Giummo, Direttrice di coro
Mariella Franzitta, Counselor, Formatrice di formatori – Firenze
Movimento No al carbone – Brindisi
Gioia Granito, Tecnico biologo del Mare – Rocca Massima (Lt)
Paolo Mariani, Infermiere – Ostuni
Marina Carrozzo, Architetto – Brindisi
Marika Massaro, Ricercatrice IFC-CNR – Lecce
Floriana De Donno, Avvocata – Lecce
Vincenza Luprano, Ricercatrice – Mesagne
Marco Alvisi, Ricercatore – Mesagne
Associazione Runi-Runi - Mesagne
Giusy De Milato – Francavilla F.na
Rosaria Gasparro, Insegnante - San Michele Salentino
Paola Tarullo - Brindisi
Giuseppe Losavio, Agricoltore - Cisternino
Laura Pinto, Docente - Cisternino
Genni Di Ceglie, Libero Professionista - Fasano
Domi Sbiroli, Impiegato - Roma
Fernando Falcolini, Impiegato - Fasano
Mariarosaria Lubes, Insegnante - Bari
Ciccio Lussone - Fasano
Francesco Zizzari, Avvocato - Bari
Antonella Zellino, Architetto – Mesagne
Rosaria Gasparro, Insegnante - San Michele Salentino
Silvia Russo, Avvocata – Gagliano del Capo (Le)
Antonio Greco, Assessore al Comune di Veglie (Le)
Fabio Petrosillo, Informatico – Brindisi
Marco Toracca - La Spezia
Patrizia Gentilini, Oncologa – Pistoia
Giovanni Vantaggi, Medico
Gabriela Rodi, Insegnante – Brindisi
Ricciotti D'Amelio, Consulente per la Sicurezza sul Lavoro – Brindisi
Vito Bianchi, Archeologo e Scrittore – Fasano
Agostino Di Ciaula, Medico e Amministratore pubblico – Modugno
Donatella Fregatti, Nonna preoccupata - Adria (RO)
Grazia Anna Monaco, Presidente Centro Italiano Femminile - Ceglie Messapica
Gianfranco Ciola, Presidente del Parco delle Dune costiere - Ostuni
Felice Suma, Agronomo - Ceglie Messapica
Gabriella Ciccarone, Docente - Ceglie Messapica
Maria Grazia Di Giulio, Docente - Brindisi
Isabelle Sisto, Psicoterapeuta - Ceglie Messapica
Ciciriello Giuseppe, Attore - Ceglie Messapica
Giuliano Capani – Ikon tv
Isabella Rodio, Psicologa - Ceglie Messapica
Vito Rodio, Membro dell'associazione PRISMA di Ceglie Messapica
Rosamaria Verardi, Studentessa - Ceglie Messapica
Ruggero Ridolfi, Direttore U.O. Immunoterapia e Terapia Cellulare Somatica – Meldola (Fc)
Luciana Predella, Casalinga - Canosa di Puglia
Angelo Miccoli, Dipendente Telecom – Taranto
Diego De Lorenzis, Ingegnere impiegato in ditta privata - Lecce
Sonia Gioia, Cronista – Ceglie Messapica
Giovanni Vianello – Taranto
Matteo Loguercio - Cerignola (FG)
Paola Nisi - Taranto
Federico Catucci, Commerciante – Taranto
Barbara Lezzi, Impiegata settore commercio - Lecce
Roberto Ruggieri - Martina Franca (TA)
Francesco Perrini, Segreteria USB FASANO.
Oronzo Mario Schena, Segreteria USB Fasano
Daniela Patrucco, Sociologa - La Spezia, anche a nome di Comitato SpeziaViaDalCarbone - La Spezia
Adriano Cattaneo, Epidemiologo – Trieste
Giuseppe Miserotti, Medico Medicina Generale – Piacenza
Francesco Nigro, Avvocato e Sindaco comune di Villa Castelli
Linda Maggiori – Faenza
Carmela Pentassuglia, Farmacista – Fasano
Sergio Corbascio, Avvocato – Brindisi
Martina Rodi, Studentessa - Brindisi
Ruggero Corinti, Studente - Spoleto
Emanuele Larini, Grafico artigiano - Galatina (LE)
Pietro Francioso, Educatore professionale - Animatore sociale - Ceglie Messapica (BR)
Alfredo Ronzino, Grafico e musicista – Nardò
Gabriella Mosconi, Medico di Medicina Trasfusionale – Forlì
Morena Milanesi, Tecnico di laboratorio - Forli'
Rosaria Lombardi, Insegnante in pensione - Bolano (La Spezia)
Gabriele Muratori, Medico di Medicina Generale – Santarcangelo di Romagna
Giuseppe Pugliese, Impiegato – Monopoli
Maria Stefanizzi, Impiegata – Brindisi
Angelo Sembrano, Ingegnere - Francavilla Fontana
Riccardo Rossi, Ingegnere - Consigliere comunale BBC - Brindisi
Ornella Tarullo - Brindisi
Alfio Tarullo - Brindisi
Marina Barracchia - Brindisi
Belinda Silvestro - Brindisi
Giusi Ungaro - Brindisi
Piero Calabrese - Brindisi
Ida Santoro - Brindisi
Francesco Guadalupi - Brindisi
Massimo Di Giorgio - Brindisi
Giuseppe Cellie – Brindisi
Emilio Gianicolo, Epidemiologo - Ricercatore CNR - Mesagne

lunedì 6 agosto 2012

DDL RIFIUTI e TRASPORTI: Regione Puglia SORDA non ascolta cittadinanza


Lo scorso venerdì avevamo diffuso un appello ai consiglieri regionali pugliesi (allo stesso Ventricelli), ma siamo rimasti inascoltati. La fretta di approvare il DDL su RIFIUTI e TRASPORTI, sinceramente non la capiamo. La fretta, si sà, è cattiva consigliera e Vendola non ha imparato la lezione con quella legge per la (finta) ripubblicizzazione dell'Acquedotto Pugliese votata in fretta e furia all'indomani del Referendum per le prime pagine dei quotidiani... 
Sapete com'è andata a finire? La Regione non ha mai fatto il decreto attuativo, la Consulta l'ha bocciata e l'AQP è ancora una Società per Azioni.


Comunicato stampa

Considerazioni su modalità approvazione ddl rifiuti e trasporti
Regione Puglia SORDA
non ascolta cittadinanza


Venerdì 3 agosto è stato approvato a maggioranza il ddl pugliese sui rifiuti e i trasporti. Il testo approvato non è ancora disponibile per cui ci esprimeremo nel merito solo dopo averlo letto.

Tuttavia, stigmatizziamo l’atteggiamento sordo del Governo e di buona parte del Consiglio regionale che non hanno inteso dare  ascolto alle istanze della cittadinanza organizzata.

In queste giornate di agosto, anche la politica dei palazzi è diventata afosa e soffocante: chiediamo al Governatore Vendola in che modo ritenga di conciliare il fatto di aver impugnato le leggi privatizzatrici di Berlusconi e Monti (dichiarate, infatti, anticostituzionali e quindi illegittime dalla Sentenza 199/2012), con l’esclusione della possibilità di gestione dei rifiuti da parte di soggetti di diritto pubblico dalla legge regionale appena approvata.

Il Presidente “più volte al fianco di esponenti dell’opposizione e dell’ex ministro Fitto, per risolvere questioni serie e importanti per la nostra Regione”, lascia per strada il suo impegno di governo basato sulla partecipazione della cittadinanza e quella che, in altre occasioni, ha definito “connessione sentimentale” con la popolazione pugliese oltre che l’interlocuzione con l’insieme delle istituzioni locali.  


 Rete dei Comitati per i Beni Comuni                                                                                                          retecomitati@benicomuni.org - www.benicomuni.org

Promuovono e aderiscono alla Rete dei Comitati per i Beni Comuni:
Comitati e Forum territoriali
Comitato Pugliese "Acqua Bene Comune"
Forum "Ambiente Salute"- Lecce
Forum "Ambiente e Salute del Grande Salento"
Forum "Amici del territorio" - Cutrofiano (LE) 
Comitato antinucleare di Maruggio - Taranto
Comitato "Attiva Lizzano" - Taranto
Comitato "Assemblea popolare" - Taranto
Comitato "Beni Comuni" - Barletta
Comitato "Cambiamo Aria" - Galatina (LE)
Comitato "Capitanata rifiuti zero" 
Comitato "Contro sprechi e privilegi"
Comitato "per la corretta gestione dei rifiuti" - Massafra (TA)
Comitato "Danilo Dolci"
Gruppo "Egerthe Onlus" - Galatina (LE)
Comitato "Fibronit Bari" - Bari
Comitato "Minervino Sana" - Minervino
Comitato "Modugno in... dignità" - Modugno (BA)
Comitato No Inceneritore - Cerignola
Comitato "Pro Ambiente" - Modugno
Comitato referendario Galatina (LE)
Comitato SalentAmbiente – Lecce
Comitato "Beni Comuni" di Terlizzi

Associazioni territoriali
Associazione "Antigone per i diritti e le garanzie nel sistema penale" - Lecce
Associazione "Artemia Salina" - Margherita di Savoia (BT)
Associazione "FucinAsud" - Salice Salentino (LE)
Associazione "Giovani Menti Attive" - Modugno (BA)
Associazione "Gaia" - Corsaro (LE)
Associazione "Grilli salentini" - Lecce
Associazione "Ingegneria Senza Frontiere - Bari" - Bari
Associazione "Nuova Messapia"
Associazione "Pensa Libero" - Bari
Associazione "Sviluppo Sostenibile" - Bari
Associazione "WWF Taranto" – Taranto
Associazione TERRAROSSA – Mesagne (BR)

Gruppi territoriali
Collettivo "Atenei in Rivolta"
Collettivo EXIT - Barletta
Collettivo "Iqbal Masih" - Lecce
Collettivo "Rivolta il Debito"
"Laboratori Sociali Alchera" - Laterza (TA)
Meetup – Lecce
Meetup 192 – Amici di Beppe Grillo Taranto
Movimento "il Grillaio" - Altamura (BA)
Movimento Occupy ArcheoTower Taranto
Meetup163 I Grilli - Bari
Missionari Comboniani - Bari                                                                                                                      Rete della Conoscenza Puglia
Canosa in Movimento

sabato 4 agosto 2012

Succede a Taranto

Il sangue bolle in questi giorni a Taranto, a temperatura maggiore della già soffocante aria estiva. In questi giorni ho visto i leader dei sindacati sconfessati dagli operai, ho visto cittadini furiosi contro l'operato della politica che continua a non fare nulla per pianificare delle soluzioni valide per il benessere della città, ho visto operai piangere e battere forte il pugno al petto mentre chiedevano scusa alla città e ai prorpi figli perchè in passato non avevano denunciato lo schifo che avviene in quella fabbrica, vedo mamme e giovani donne che gridano e pretendono a gran voce il rispetto della vita e vedo uomini che stanno riprendendo la dignità di essere cittadini e non sudditi riconquistando le piazze, vedo finalmente operai e cittadini che insieme chiedono il rispetto delle decisioni dei magitrati e indicano chiaramente che se il riesame confermasse quello che il tribunale ha già deciso, sono due i soggetti che devono provvedere al mantenimento delle famiglie: Il Privato e lo Stato Italiano.
Una cosa è certa, quello che sta avvenendo a Taranto in questi giorni, è qualcosa di estremamente importante, non solo per la città ma per l'Italia intera e inevitabilmente sta segnando la storia.
SU LA TESTA! 
(postato su Facebook da Giovanni Vianello - Rete dei Comitati per i Beni Comuni e referente per Taranto del Comitato Acqua Bene Comune)

venerdì 3 agosto 2012

In consiglio regionale pugliese hanno accelerato l'iter per il DDL sui RIFIUTI che prevede anche INCENERITORI PRIVATI. NOI DICIAMO NO ALL'INCENERIMENTO.NO AGLI INCENERITORI


Le migliori porcherie, anche in Puglia, si fanno ad Agosto!

Comunicato stampa

DDL sui rifiuti. NO ai privati e all’incenerimento.
I consiglieri non approvino il DDL.
Comitati pronti a utilizzare strumenti legislativi e referendari.


Con riferimento al DDL “ Rafforzamento delle pubbliche funzioni nell’organizzazione e nel governo dei servizi pubblici locali” apprendiamo con interesse le dichiarazioni del consigliere regionale Patrizio Mazza (IdV) che ha proposto alcuni emendamenti che richiamano le richieste della Rete dei Comitati per i Beni Comuni, come:
- l’affidamento a soggetti di diritto pubblico;
- le modalità di gestione del ciclo dei rifiuti coerenti con “Strategia rifiuti zero”;
- la richiesta di rinvio dell’approvazione del DDL necessaria per l’approfondimento della materia (http://www.consiglio.puglia.it/applicazioni/cadan/cms_AgenziaNotizie/dataview.aspx?id=175149).  

Dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale 199/2012 con la quale sono state abrogate le norme che, in spregio all’esito referendario, avevano reintrodotto l’obbligo di gestione dei servizi pubblici locali attraverso Società per Azioni, ci saremmo aspettati che la Regione Puglia nella “nuova” bozza di DDL avesse almeno introdotto come opzione la possibilità di gestione attraverso azienda speciale o altro soggetto di diritto pubblico.
E, invece, nulla! Alla SpA mista e privata, si aggiunge solo l’opzione SpA con capitale pubblico.
Lo stesso dicasi per gli inceneritori che figurano ancora nel testo, nel ddl, infatti, è stabilito di mandare a incenerire la parte del rifiuto residuo con alto potere calorifero, contravvenendo alle indicazioni che giungono dalle risoluzioni del parlamento Europeo che invece chiedono “un divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati, con riferimento alla gerarchia prevista nella direttiva quadro sui rifiuti”.
E tutto questo nonostante le osservazioni presentate da comitati e organizzazioni. Perché non avviare un momento di confronto serio e strutturato con la cittadinanza e i Comuni – come richiesto ufficialmente (vedi testo in allegato) su una materia tanto delicata e controversa?
Questa non è partecipazione ma, soprattutto, non è democrazia.
Non può essere considerata democrazia alcuna decisione presa utilizzando la forza del potere sordo alle richieste di approfondimento, confronto e condivisione avanzate dalla cittadinanza.
Per questo torniamo, in queste ore, a chiedere ai Consiglieri di rispondere all’esigenza della cittadinanza di fermare l’approvazione del DDL per avere il tempo di discutere e decidere democraticamente sui destini del territorio che appartiene prima di tutto a chi lo abita.
I cittadini e i Comuni non possono essere estromessi dalle decisioni riguardanti la gestione del ciclo dei rifiuti.
Nel caso in cui il DDL in questione fosse approvato, conservando l’incenerimento come modalità di smaltimento dei rifiuti e come unica opzione quella della Società per Azioni, allora, i Comitati, i gruppi e le Organizzazione della Rete dei Comitati per i Beni Comuni metteranno in atto tutte le azioni giuridiche, politiche e sociali possibili, al fine di impedire la devastazione ambientale e sanitaria della nostra Regione. Al riguardo, siamo pronti a utilizzare tutti gli strumenti legislativi e referendari previsti nello Statuto regionale. Con l’ambiente e la salute non si scherza!
 Rete dei Comitati per i Beni Comuni                                                                                                          retecomitati@benicomuni.org - www.retecomitati.org
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Comitati e Forum territoriali
Comitato Pugliese "Acqua Bene Comune"
Forum "Ambiente Salute"- Lecce
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Comitato "Assemblea popolare" - Taranto
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Comitato "Contro sprechi e privilegi"
Comitato "per la corretta gestione dei rifiuti" - Massafra (TA)
Comitato "Danilo Dolci"
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Comitato "Fibronit Bari" - Bari
Comitato "Minervino Sana" - Minervino
Comitato "Modugno in... dignità" - Modugno (BA)
Comitato No Inceneritore - Cerignola
Comitato "Pro Ambiente" - Modugno
Comitato referendario Galatina (LE)
Comitato SalentAmbiente - Lecce

Associazioni territoriali
Associazione "Antigone per i diritti e le garanzie nel sistema penale" - Lecce
Associazione "Artemia Salina" - Margherita di Savoia (BT)
Associazione "FucinAsud" - Salice Salentino (LE)
Associazione "Giovani Menti Attive" - Modugno (BA)
Associazione "Gaia" - Corsaro (LE)
Associazione "Grilli salentini" - Lecce
Associazione "Ingegneria Senza Frontiere - Bari" - Bari
Associazione "Nuova Messapia"
Associazione "Pensa Libero" - Bari
Associazione "Sviluppo Sostenibile" - Bari
Associazione "WWF Taranto" – Taranto
Gruppi territoriali
Collettivo "Atenei in Rivolta"
Collettivo EXIT - Barletta
Collettivo "Iqbal Masih" - Lecce
Collettivo "Rivolta il Debito"
"Laboratori Sociali Alchera" - Laterza (TA)
Meetup – Lecce
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Movimento "Il Grillaio" - Altamura (BA)
Movimento Occupy ArcheoTower Taranto
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