Il
sangue bolle in questi giorni a Taranto, a temperatura maggiore della
già soffocante aria estiva. In questi giorni ho visto i leader dei
sindacati sconfessati dagli operai, ho visto cittadini furiosi contro
l'operato della politica che continua a non fare nulla per pianificare
delle soluzioni valide per il benessere della città, ho visto operai
piangere e battere forte il pugno al petto mentre chiedevano scusa alla
città e ai prorpi figli perchè in passato non avevano denunciato lo
schifo che avviene in quella fabbrica, vedo mamme e giovani donne che
gridano e pretendono a gran voce il rispetto della vita e vedo uomini
che stanno riprendendo la dignità di essere cittadini e non sudditi
riconquistando le piazze, vedo finalmente operai e cittadini che insieme
chiedono il rispetto delle decisioni dei magitrati e indicano
chiaramente che se il riesame confermasse quello che il tribunale ha già
deciso, sono due i soggetti che devono provvedere al mantenimento delle
famiglie: Il Privato e lo Stato Italiano. Una cosa è certa, quello
che sta avvenendo a Taranto in questi giorni, è qualcosa di
estremamente importante, non solo per la città ma per l'Italia intera e
inevitabilmente sta segnando la storia. SU LA TESTA!
(postato su Facebook da Giovanni Vianello - Rete dei Comitati per i Beni Comuni e referente per Taranto del Comitato Acqua Bene Comune)
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