mercoledì 31 marzo 2010

I RISULTATI DELLE ELEZIONI COMUNALI




I DATI DELLE ELEZIONI COMUNALI 2010 (dal sito del Ministero dell'Interno)
Stacca sindaco con il 61,17%
Piglionica 26,8%
Colonna (Lillino) 10.66%
Cornacchia 1,48%

Interessante il confronto con le precedenti elezioni comunali (2005):
Stacca era al 55,65%
Genco al 27,89%
Colonna Enzo 8,77%
Petronella 5,11%
Giancaspro 2,55%

Se nel 2005 il centro destra aveva vinto, nel 2010 ha trionfato.
Chi sperava in Lillino Colonna come "scippatore" di voti del centro destra ha sbagliato qualche calcolo.

martedì 30 marzo 2010

IN ATTESA...DEI RISULTATI E DEL REFERENDUM



In attesa del risultato definitivo delle elezioni comunali vi ricordiamo l'appuntamento di domani del popolo dell'acqua.


In vista dell’organizzazione per la raccolta firme per il REFERENDUM abrogativo delle norme che hanno privatizzato l’acqua, è stata convocata una riunione regionale per

MERCOLEDI’ 31 MARZO ore 16.30, presso l’OSSERVATORIO SUD (Via Buccari, 120/b – BARI)

o.d.g.

- presentazione dei quesiti referendari

- costituzione del Comitato promotore referendario Pugliese

- organizzazione delle iniziative di raccolta firme e altre a sostegno del referendum

E’ importante che tutte le associazioni e le realtà che fanno parte del Comitato prendano parte alla riunione. Chi fosse per qualche motivo impossibilitato a farlo e intende, comunque, partecipare attivamente alla raccolta firme per il Referendum deve darne comunicazione al seguente indirizzo: segreteriacomitatopugliese@gmail.com

Sono invitate a partecipare, in particolare, tutte le associazioni, i partiti e i sindacati pugliesi, le cui organizzazioni nazionali fanno parte del Comitato promotore (che trovate qui di seguito elencate).

Restiamo in attesa di notizie. A presto e buona giornata

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune”

Sul sito del Comitato trovate la rassegna stampa relativa al 20 e 21 marzo, con più di 30 articoli tratti da vari quotidiani che hanno scritto del nostro corteo e della meravigliosa manifestazione di sabato 20 marzo

venerdì 26 marzo 2010

Elezioni comunali Altamura 2010. Le pagelle del meetup ilGRILLAIO




































Pagella sindaco Pdf
Pagella Liste Pdf


Abbiamo letto le risposte dei candidati sindaci - tranne quella di Lillino Colonna che non è mai arrivata - e abbiamo notato con dispiacere che solo un partito, anzi una lista civica, Aria Fresca ha avuto tempo e pazienza di rispondere.
Il giudizio su quanti non hanno risposto è ovviamente negativo: è una chiusura verso chi ha a cuore alcune tematiche e si sforza di difendere il BENE COMUNE. Avremmo voluto capire gli spazi di un percorso comune o le necessità di discutere temi su cui non c'è concordia.

Tutti potete leggere le risposte integrali dei candidati e della lista (colonna a destra), ma vorremmo condividere con voi anche le nostre valutazioni sulla natura condivisibile o meno dei programmi (ovviamente secondo il nostro punto di vista) e sulla coerenza tra quanto promesso e quanto messo in atto. Non diamo patenti a nessuno, ma esprimiamo il nostro punto di vista sforzandoci di essere coerenti con quanto fatto e affermato fin'ora.

Dividiamo le valutazioni in quattro macro aree: ACQUA, RIFIUTI, URBANISTICA e CONSUMO DEL TERRITORIO, PARTECIPAZIONE.

Qui le nostre 10 domande ai candidati sindaco ed alle Liste/Partiti.

giovedì 25 marzo 2010

RAI PER UNA NOTTE E ACQUA LIBERA...SEMPRE!



Due appuntamenti per oggi:
Rai per una notte che trasmetteremo in streaming anche sul nostro blog.
Con
Roberto Benigni, Antonio Cornacchione, Teresa De Sio, Gillo Dorfles, Elio e le Storie Tese, Emilio Fede, Giovanni Floris, Milena Gabanelli, Riccardo Iacona, Giulia Innocenzi, Gad Lerner, Daniele Luttazzi, Trio Medusa, Mario Monicelli, Morgan, Nicola Piovani, Norma Rangeri, Sandro Ruotolo, Michele Santoro, Barbara Serra, Marco Travaglio, Vauro e Antonello Venditti.

RAI PER UNA NOTTE
L’informazione non si può interrompere, la stampa deve essere libera.
Per questo la Fnsi - Federazione Nazionale della Stampa Italiana - ha deciso di organizzare “Rai per una notte”, uno sciopero bianco per la difesa della libertà di stampa e dell’informazione che si terrà Giovedì 25 marzo, dalle ore 20 alle 24, al Paladozza di Bologna.
Rai per una notte sarà una manifestazione – trasmissione condotta da Michele Santoro con la partecipazione di Giovanni Floris, Daniele Luttazzi, Marco Travaglio, Vauro, la squadra di Annozero e molti altri ospiti del mondo del giornalismo e dello spettacolo.
La Fnsi e l’Usigrai – Organismo sindacale di base dei giornalisti Rai - metteranno a disposizione su Internet le riprese video e audio della manifestazione e consentiranno a tutti coloro che vorranno di riprendere e trasmettere in Tv o per radio l’intero evento.
INFO per sapere dove viene trasmesso: http://www.raiperunanotte.it/. Per chi volesse vederla in compagnia l'appuntamento è a Bari in p.za Prefettura dalle 20 in poi.

A proposito di RAI, il TG1 di Minzolini ha ignorato la manifestazione di Libera dello scorso 20 marzo. Leggi la lettera di protesta della Fondazione Libera Informazione.

"Fermi tutti l'acqua è libera", incontro promosso da Sel di Palo del Colle a cui è stato invitato anche il Meetup ilGrillaio, per raccontare e condividere l'esperienza di Altamura, prima città pugliese ad inserire nello Statuto Comunale il diritto all'acqua e a riconoscere il servizio idrico come privo di rilevanza economica.

A proposito di SEL (di Altamura), registriamo con stupore il fatto che non abbiamo risposto alle 10 domande. Se la E sta per Ecologia avrebbero dovuto cogliere al volo la possibilità di rispondere a 10 domande che, partendo dall'Acqua come paradigma culturale, toccano lo scottante tema dei rifiuti e quello del consumo di territorio...
Intendiamoci, non è che non ci si fida! E' che quando si scrive... jè devèrse!
Il "NON PERVENUTA" accanto alla sigla di coloro che il 30 gennaio scorso hanno organizzato un evento sull'ACQUA BENE COMUNE pesa non poco. Se non loro chi?
Ma tant'è: quelle risposte dobbiamo leggerle altrove (qualche rigo più giù).

mercoledì 24 marzo 2010

Comunali 2010 Altamura. LE RISPOSTE DI DONATO PIGLIONICA (SI ERANO PERSE NELLA RETE)

Pubblichiamo le prime tre risposte alle nostre dieci domande arrivate oggi dal candidato sindaco Donato Piglionica accompagnate dal seguente messaggio:
Ci rendiamo conto, solo oggi, che per un errore nell'indirizzo e-mail, le risposte inviatevi 4 giorni fa non vi sono pervenute.
grazie e buona giornata
Donato Piglionica

Siamo ovviamente ben lieti di pubblicare le risposte del candidato unico del centrosinistra, rimandando la lettura completa del documento a questo link.
Casomai anche le risposte di Lillino Colonna si fossero perse nel web, il nostro indirizzo corretto è : meetup.ilgrillaio@gmail.com

LE RISPOSTE DI DONATO PIGLIONICA ALLE DIECI DOMANDE DEL Meetup ilGrillaio

Per le domande 1-2-3 mi ricollego alle risposte di Aria Fresca, poiché esse sono estrapolate dal nostro programma di governo.

Pubblichiamo di seguito un estratto delle risposte della Lista Aria Fresca relativamente ai punti sopra indicati

1. Come intende favorire una sana cultura dell'acqua nel nostro comune?
Nel programma abbiamo stabilito la redazione di un piano per promuovere una nuova cultura dell'acqua che preveda:
- il monitoraggio dello stato della falda al fine di tutelare/ripristinare la risorsa ed evitare inquinamenti;
- indagini per rilevare se e quali abitazioni siano prive di impianto di depurazione e scaricano i liquami direttamente in falda (pratica diffusissima durante gli anni passati);
- sistemi di incentivazione per l'uso dell'acqua di rubinetto nei locali pubblici (uffici e mense comunali, scuole) e nelle abitazioni private (“acqua del sindaco” sui mezzi di informazione, progetti per le scuole);
- avvio della progettazione e conseguente realizzazione di una rete di fogna bianca e annesso sistema di raccolta delle acque piovane.

2. COME immagina la partecipazione del Comune di Altamura al Coordinamento Nazionale per la Ripubblicizzazione dei Servizi Idrici?
Attraverso una presenza costante dei rappresentanti pubblici, del sindaco in prima persona, con puntuale relazione al consiglio comunale e ai cittadini dello stato dei lavori. Una presenza che veda Altamura soggetto promotore di iniziative sul tema della tutela dell’acqua come bene comune e diritto di tutti, così da costruire une rete pubblica sempre più vasta di amministrazioni che condividano le best practises sul tema.

RIFIUTI
3. Qual è la sua idea di gestione dei rifiuti solidi urbani?
a. Dotarsi di un piano per la riduzione dei rifiuti (con aumenti della tassa sui rifiuti solidi urbani per quelle attività che promuovono l'usa e getta, incentivi per le attività commerciali che rinunciano ai sacchetti di plastica, che scelgono i distributori alla spina di latte e detersivi, promozione del compostaggio domestico, uso di pannolini lavabili negli asili comunali e promozione del loro uso nelle famiglie con bonus bebè), in modo da avviare il territorio verso l'obiettivo “rifiuti zero”.
b. Ridurre la quantità dei rifiuti prodotti, favorendo il riuso.
c. Riciclare recuperando i materiali verso nuovi cicli produttivi attraverso la raccolta differenziata da noi ancora su valori risibili, incentivando il porta a porta con sgravi fiscali e forme di premialità.
d. Smaltire in discarica solo ciò che non si può gestire.
e. Passaggio alla TIA (tariffa integrata ambientale) determinata sulla base della produzione dei rifiuti garantita da un sistema di raccolta porta a porta.
f. Rapido avvio della gestione unitaria del ciclo dei rifiuti, così da anticipare lo scioglimento del contratto capestro tra il Comune e la Tradeco. L'avvio della gestione unitaria determinerebbe il dimezzamento (€ 7,50 anziché gli attuali 15) dell'ecotassa che il Comune è tenuto a versare alla regione e la fine della dissipazione di denaro pubblico causata dai costi (abnormi) del trasporto dei rifiuti indifferenziati fuori bacino.
g. Partecipazione del comune al capitale di imprese – possibilmente locali, in modo da favorire l’occupazione di risorse umane del territorio – in grado di integrare nel ciclo produttivo metodi o prodotti a basso impatto ecologico, oppure di imprese in grado di utilizzare rifiuti plastici nella realizzazione di prodotti e/o materiali innovativi per settori trainanti della nostra economia come l’edilizia (es. moduli poligonali per la pavimentazione delle strade ricavati dalla miscelazione ad alte temperature di sabbie e materie plastiche di recupero, così come recentemente dimostrato da un’azienda italiana in Africa)

Leggi tutte le risposte


N.B.:
A proposito di domande ai 4 candidati sindaco, da ieri è in edicola Free (anche on line) il periodico gratuito di Altamura che (contrariamente a qualche altro giornale locale a pagamento) offre qualche dato in più per poter scegliere, con maggiore consapevolezza, in vista delle prossime elezioni.
Nell'intervista di Valentina D'aprile allo stesso Piglionica salta agli occhi una preoccupante apertura agli inceneritori ai quali - dice Piglionica - "non si può estendere la stessa negatività delle discariche" in quanto "producono energia". Avremmo tanto da dire a riguardo.
Poichè questo argomento non compare nelle risposte sulla questione rifiuti inviateci (dato che rimandano alle risposte della Lista Aria Fresca), ci aspettiamo prima di domenica chiarimenti su di una questione così importante.

Commenteremo nei prossimi 2 giorni tutte le risposte pervenuteci da coloro che hanno risposto. Nel frattempo consigliamo a tutti e 4 i candidati a sindaco di vedere o rivedere questo significativo filmato del meetUp di Matera.

Quando si dice la mistificazione "scientifica"!


martedì 23 marzo 2010

MEGLIO TARDI CHE MAI: LE RISPOSTE DI MARIO STACCA ALLE NOSTRE 10 DOMANDE



Con oltre una settimana di ritardo ci sono giunte le risposte del candidato sindaco/sindaco uscente Mario Antonio Stacca. Meglio tardi che mai.
Ne riportiamo, come abbiamo fatto per gli altri, solo alcune e vi rimandiamo ad un link per saperne di più. La mail è firmata dalla Segreteria Coalizione Stacca Sindaco, ma il testo è scritto in prima persona (sindaco uscente).
Saranno pure uniti da una alleanza elettorale, ma ci sarebbe piaciuto leggere anche quello che pensano le singole liste. In Consiglio Comunale non c'è solo il sindaco: "Io sono uno" ha dichiarato quando gli è stato chiesto di mettere ai voti la modifica dello statuto comunale.
Ecco il perchè delle lettere anche alle singole liste/partiti.

Inutile dire che riteniamo incomprensibili e siamo amareggiati per le NON RISPOSTE dei restanti 2 candidati sindaco Colonna e Piglionica.
Neanche a dire "scusate, abbiamo troppo da fare!" oppure "No, grazie: non ci interessa ciò che fate e la gente a cui vi rivolgete!"... almeno per educazione, no?

Non capiamo neanche perchè tutte le 16 liste che non hanno un candidato sindaco tacciano.
Tutte tranne una: solo Aria Fresca ha, infatti, avuto voglia e trovato tempo per rispondere.
Già, volontà e tempo, senza volontà (passione) e senza tempo (pazienza) non si va da nessuna parte in Politica. Voi direte: "...e Berlusconi allora?".
Beh, noi parliamo di democrazie e non di democrature.

LE RISPOSTE DI MARIO STACCA ALLE 10 DOMANDE DEL MEET UP

ACQUA
1. Come intende favorire una sana cultura dell'acqua nel nostro comune?
La partecipazione alle iniziative del Meet Up ed alla raccolta firme dimostrano che c'è una notevole sensibilità al tema dell'acqua da parte degli altamurani. Daremo seguito alle azioni previste nella delibera approvata dalla mia giunta due anni fa, cioè prima che se ne interessasse il consiglio comunale, incentivando l'uso di acqua di rubinetto. Le piccole azioni sono importanti per evitare gli sprechi ma a maggior ragione è necessario che l'Acquedotto Pugliese e la Regione Puglia portino a termine un vero piano di risanamento delle condotte. Nel nostro territorio questo problema è stato risolto ma su tutta la rete le perdite sono ancora consistenti.

2. COME immagina la partecipazione del Comune di Altamura al Coordinamento Nazionale per la Ripubblicizzazione dei Servizi Idrici?
E' necessario che il Coordinamento si strutturi con delle articolazioni regionali e provinciali per un'adeguata partecipazione. Un'Amministrazione ha molteplici sollecitazioni ogni giorno e non è agevole, pur con tutta la buona volontà, poter partecipare assiduamente alle riunioni se vengono convocate a Roma. Il lavoro che il Coordinamento sta facendo è, ad ogni modo, apprezzabile per la sensibilizzazione sul tema. L'importante è che non si faccia come l'ATO idrico che, dopo anni, non funziona perché l'unico argomento che interessa è la spartizione delle poltrone di rappresentanza e così restano fermi fondi ingenti per gli investimenti dell'Acquedotto Pugliese.

RIFIUTI
3. Qual è la sua idea di gestione dei rifiuti solidi urbani?
Altamura si è liberata di un peso ultra-ventennale con la chiusura della discarica. Con il Consorzio ATO sarà bandita un'unica gara per tutti i Comuni che ne fanno parte. Con un'attenta programmazione, con le attività di differenziata e di riciclo, è possibile ridurre drasticamente la quantità di rifiuti da conferire in discarica anche se rimarrà sempre una quota-parte che dovrà essere smaltita così.
Ad oggi comunque non si è fatta ancora chiarezza circa la non coincidenza tra ATO 1, ATO 2 e ATO 4 al cui interno ci sono Comuni che sono stati accorpati nella nuova Provincia BAT. Inoltre attendiamo che la Regione provveda ad eseguire un piano per dotare i bacini delle ATO di impianti.

domenica 21 marzo 2010

Roma 20 marzo 2010. Pulman Della Libertà (vigilata) vs Persone Libere



Ieri a Roma ci sono state 2 manifestazioni in contemporanea.
La prima in difesa dell'ACQUA PUBBLICA e dei BENI COMUNI fatta da persone, carne viva.
Persone che crede ancora nella Politica come strumento migliorare la VITA di tutti.
Uomini convinte che il MERCATO non possa gestire, con i suoi meccanismi disUMANI, le vite delle persone.
Donne che sono pronte a dedicare parte del loro tempo alla promozione di alcuni valori come la solidarietà, giustizia sociale, la salvaguardia della vita tout court (sono solo nell'utero e/o in sala rianimazione).
Cittadini che gridano la loro indignazione in un paese che sembra aver perso la bussola.
Occhi che ancora vedono nell'ACQUA la VITA e nella mercificazone dell'una lo svilimento dell'altra.
Menti libere senza un colore partitico e (soprattutto) senza un secondo fine. Ognuno una storia, ognuno una mente, ognuno una grande passione che va ben al di là del momento, pure importante della manifestazione).

La seconda era la manifestazione dei Pulmann, degli striscioni, delle bandiere, dei gadgets, dei gazebo. Per la gioia di chi li vende e di chi li smaltisce come rifiuti.
Pulman AFFITTATI a centinaia. Circa 3000 da tutta Italia. Tantissimi.
Pulman, tanti. Peccato che tantissimi erano semivuoti. Alle stazioni di servizio abbiamo potuto constatare questo grande VUOTO. E' stato impressionante superare in autostrada uno di questi veicoli con 6/7 persone dentro, ma pieni di bandiere.
Striscioni lunghissimi ad occupare gli spazi che dovrebbero essere delle persone.
Bandiere. Morte se non c'è vento.
Cappellini che coprono teste piene di spot pubblicitari e propaganda di governo. Piene dello stesso vuoto che riempiva i pulman.
Gazebo e maxi palchi, altari dei sacerdoti della finzione televisiva.
All'Anagnina, luogo di arrivo dei pulman dei Berluscones, c'erano quasi più pulman che persone!
Guardate, poi, questo post e vi renderete conto di quanto siano diverse le cose che stamattina raccontato tanti giornali.

Articoli correlati:
Italia: 150mila a Milano contro le mafie, 100mila a Roma per l'acqua pubblica
Gli impagabili inondano la capitale (ilManifesto)
20 marzo 2010, La manifestazione, il referendum.

sabato 20 marzo 2010

Oggi a Roma, MANIFESTAZIONE NAZIONALE per l'ACQUA PUBBLICA

Watch live streaming video from staffgrilliromani at livestream.com


Battaglie come quella per difendere il diritto umano all'acqua, non muovono ancora le masse, ma la persone che decidono di dare il loro contributo con la loro presenza fisica, sono sempre di più. Oggi i ragazzi del meetUp ilGrillaio saranno a Roma come parte del Comitato pugliese Acqua Bene Comune a gridare NO alla mercificazione dell'acqua, NO al mercato della vita!

Grazie ai GrilliRomani per la possibilità di seguire la diretta dell'evento.

In piazza per l'acqua bene comune

La manifestazione del 20 marzo è solo il primo passo di una vasta campagna per la ripubblicizzazione dell’acqua. E’ un passo fondamentale, di fronte ad un governo che voleva chiudere la vicenda con il decreto Ronchi - con un articolo inserito in un provvedimento di legge su cui è stata chiesta la fiducia -, ovvero con un vero colpo di mano tentato nel silenzio più totale. Noi vogliamo, perciò, mostrare al governo che la partita è tutt’altro che chiusa, anzi, si è completamente riaperta.
Il primo passaggio è la manifestazione di oggi che ha il valore aggiunto di riportare in piazza il popolo dell’acqua - che dopo la manifestazione del 2007 è ulteriormente cresciuto - e tutte le altre lotte per i beni comuni. Noi abbiamo sempre detto che l’acqua è un paradigma e che quello che vale per l’acqua riguarda tutti i beni comuni naturali e sociali e, in buona sostanza, riguarda la democrazia.
Il secondo passaggio sarà la stagione primaverile che vedrà da metà aprile a metà luglio una grande campagna di raccolta firme per tre quesiti abrogativi per arrivare ad un referendum sull’acqua l’anno prossimo. E il senso di questo percorso è che i cittadini sull’acqua stanno dicendo chiaramente “adesso basta, decidiamo noi”. Siamo sicuri che le cittadine e i cittadini di questo paese sono a favore della tutela delle risorse idriche e della gestione pubblica e partecipativa dell’acqua .
La questione non può essere racchiusa nella dicotomia pubblico-privato. Noi vogliamo, chiaramente, che l’acqua sia fuori dal mercato e che i profitti siano fuori dall’acqua e che quindi i privati non intervengano sulle risorse idriche. La gestione pubblica, però, pur essendo necessaria, non basta. Se in questi vent'anni è passato il concetto che la gestione privata può funzionare, è perché spesso la gestione pubblica è stata distante dai bisogni dei cittadini tanto quanto il privato. In questo senso i cittadini molto spesso erano già stati espropriati prima delle privatizzazioni. Va quindi rifondato il concetto di pubblico riportando la gestione dell’acqua in capo alle comunità locali, ai cittadini e ai lavoratori del servizio idrico che devono poter partecipare a tutte le decisioni fondamentali. Se oggi decidono i consigli di amministrazione, la gestione deve tornare subito ai consigli comunali, ma l’obiettivo è la partecipazione, perché tutte le decisioni fondamentali sul servizio idrico non possono essere prese solo dai consigli comunali. Servono percorsi che coinvolgano nella decisione l’intera comunità locale, perché l’acqua è un bene da cui dipende il futuro delle comunità stesse.
Quello che sta avvenendo oggi con il movimento per l’acqua è un’esperienza straordinaria. E la sintesi dei tre poli che stanno alla base dei beni comuni: i cittadini che usufruiscono dei servizio, i lavoratori che lo erogano e gli enti locali, che sono i garanti dell’accessibilità e della fruibilità del servizio stesso. E’ una risposta ad una cultura - spesso trasversale - che ha ridotto il ruolo del pubblico per consegnare progressivamente tutto al mercato. Oggi saremo in piazza per indicare questo nuovo percorso.

Marco Bersani (Forum italiano dei movimenti per l’acqua
)

venerdì 19 marzo 2010

Non è una strada per pedoni



Le strisce pedonali in curva erano solo la punta dell'iceberg: mentre cammini lungo la nuova strada via Corato-stazione, respirando l'aria che anche lì da oggi accoglierà i gas di scarico che ti solleticano le narici e ti si insinuano miasmaticamente nei polmoni, tra le prime cose che noti c'è senz'altro la velocità spaventosamente elevata dei veicoli; ma puoi accorgertene ancora meglio quando provi ad attraversare la strada in particolare (ma non solo) sulla seconda fascia di strisce pedonali partendo da piazza stazione: tenti di avanzare di un passo sulle strisce per invitare lo scatenato pilota di SUV in arrivo da sinistra a darti giustamente* precedenza, tuttavia privare l'automobilista altamurano della soddisfazione di mantenere la velocità supersonica accumulata su un rettilineo almeno fino all'incrocio successivo sarebbe peggio che imporgli un coitus interruptus, quindi invece di rallentare e farti passare, ti sfreccia davanti con tanto di omaggi e riverenze; la stessa storia - se non peggio - si ripete raggiungendo il centro della strada (sempre rigorosamente sulle strisce pedonali, naturalmente), mentre volti lo sguardo a destra alla ricerca di pericoli simili provenienti dal lato opposto.... roba che quando finalmente approdi sull'altra sponda puoi tranquillamente gridare al miracolo.

Ovvio che invitare "i Cittadini e gli utenti della strada a prendere visione attentamente della segnaletica e dei limiti di velocità ed a rispettarli" è come proporre ad un leone di diventare vegetariano.

Dopo che sfortunate circostanze hanno purtroppo costretto a rinviare l'apertura della strada proprio a dieci giorni prima delle elezioni, il sindaco dichiara che la stessa apertura non poteva essere ulteriormente rinviata, pur essendo evidente la necessità di vari interventi migliorativi, tra cui, a questo punto, sarebbe bene aggiungere anche l'installazione di dissuasori di velocità.

Ma se lo scopo è una città a misura di automobile e dare sempre più spazio ai mezzi motorizzati e sempre meno a chi cerca di evitarne l'uso, allora siamo sulla strada giusta.

*e non solo perchè lo dice il codice della strada, ma soprattutto per una questione di rispetto nei confronti di chi va a piedi per non contribuire all'inquinamento.

giovedì 18 marzo 2010

ELEZIONI 2010 ALTAMURA: TANTI PARTITI, UNA RISPOSTA (Aria Fresca)



Abbiamo aspettato le risposte alle nostre dieci domande che abbiamo posto a tutti i partiti/liste che si presentano alle elezioni comunali. Ci scusiamo con le liste che non le hanno ricevute per e-mail ma non tutti hanno pubblicato un indirizzo cui inviarle. Le nostre domande sono comunque pubbliche e accessibili da chiunque abbia un minimo di dimestichezza con il pc.
Il termine che avevamo indicato per la risposta è scaduto il 16 marzo ma solo una lista ha risposto: Aria Fresca.
E' un brutto segnale di disattenzione e di disamore per il confronto: il nostro intento era spostare l'attenzione dalle beghe di partito ai temi e ottenere delle parole chiare di cui chiedere conferma dopo le elezioni. Se tizio si proclama a favore della ripubblicizzazione e della partecipazione democratica e poi non partecipa agli incontri istituzionali sul tema, non spinge per l'emanazione di provvedimenti di tutela del bene acqua o vieta le riprese ai cittadini, può essere chiamato a rispondere della sua incoerenza.
Se Caio si dichiara favorevole agli inceneritori si può (anzi si deve) dissuaderlo da questa malsana idea ed essere pronti a contrastare provvedimenti favorevoli in tal senso.
Ma se nessuno si palesa, se non ci sono parole chiare tutto resta nel campo delle opinioni e del sentito dire e diventa difficile contrastare le politiche negative perché non se ne conoscono le direzioni. Nessuna risposta vuol dire dare cattive risposte.

Per mere ragioni di spazio pubblichiamo solo le risposte alle prime TRE domande e pubblichiamo il link che le contiene tutte. Buona lettura!

RISPOSTE ALLE DIECI DOMANDE, POSTE DA MeetUp ilGRILLAIO di Altamura DELLA LISTA ARIA FRESCA

1. Come intende favorire una sana cultura dell'acqua nel nostro comune?

Nel corso del mandato consiliare giunto al termine, è stata Aria Fresca, con il suo consigliere comunale Enzo Colonna, a promuovere la proposta di deliberazione che ha poi scaturito la modifica dello statuto comunale volto a sancire che l’acqua è un diritto inalienabile di ogni essere vivente e il servizio idrico, in quanto risponde ad un diritto primario di ogni essere vivente, è privo di rilevanza economica e deve essere esercitato salvaguardando l’accesso di tutti all’acqua. Riteniamo però che si possa fare molto di più. Infatti nel nostro programma un intero capitolo è dedicato al tema dell’acqua. Nel programma abbiamo stabilito la redazione di un piano per promuovere una nuova cultura dell'acqua che preveda:
- il monitoraggio dello stato della falda al fine di tutelare/ripristinare la risorsa ed evitare inquinamenti (es. vicenda pozzo LA PUTTA);
- indagini per rilevare se e quali abitazioni siano prive di impianto di depurazione e scaricano i liquami direttamente in falda (pratica diffusissima durante gli anni passati);
- sistemi di incentivazione per l'uso dell'acqua di rubinetto nei locali pubblici (uffici e mense comunali, scuole) e nelle abitazioni private (“acqua del sindaco” sui mezzi di informazione, progetti per le scuole);
- avvio della progettazione e conseguente realizzazione di una rete di fogna bianca e annesso sistema di raccolta delle acque piovane.

2. COME immagina la partecipazione del Comune di Altamura al Coordinamento Nazionale per la Ripubblicizzazione dei Servizi Idrici?
Attraverso una presenza costante dei rappresentanti pubblici, del sindaco in prima persona, con puntuale relazione al consiglio comunale e ai cittadini dello stato dei lavori. Una presenza che veda Altamura soggetto promotore di iniziative sul tema della tutela dell’acqua come bene comune e diritto di tutti, così da costruire une rete pubblica sempre più vasta di amministrazioni che condividano le best practises sul tema.

RIFIUTI
3. Qual è la sua idea di gestione dei rifiuti solidi urbani?
È opportuno dire: “la nostra idea”, perché in Aria Fresca condividiamo ed elaboriamo insieme le nostre proposte. Anche al tema dei rifiuti, abbiamo dedicato nel nostro programma un intero capitolo, così articolato:
a. Dotarsi di un piano per la riduzione dei rifiuti (con aumenti della tassa sui rifiuti solidi urbani per quelle attività che promuovono l'usa e getta, incentivi per le attività commerciali che rinunciano ai sacchetti di plastica, che scelgono i distributori alla spina di latte e detersivi, promozione del compostaggio domestico, uso di pannolini lavabili negli asili comunali e promozione del loro uso nelle famiglie con bonus bebè), in modo da avviare il territorio verso l'obiettivo “rifiuti zero”.
b. Ridurre la quantità dei rifiuti prodotti, favorendo il riuso.
c. Riciclare recuperando i materiali verso nuovi cicli produttivi attraverso la raccolta differenziata da noi ancora su valori risibili, incentivando il porta a porta con sgravi fiscali e forme di premialità.
d. Smaltire in discarica solo ciò che non si può gestire.
e. Passaggio alla TIA (tariffa integrata ambientale) determinata sulla base della produzione dei rifiuti garantita da un sistema di raccolta porta a porta.
f. Rapido avvio della gestione unitaria del ciclo dei rifiuti, così da anticipare lo scioglimento del contratto capestro tra il Comune e la Tradeco. L'avvio della gestione unitaria determinerebbe il dimezzamento (€ 7,50 anziché gli attuali 15) dell'ecotassa che il Comune è tenuto a versare alla regione e la fine della dissipazione di denaro pubblico causata dai costi (abnormi) del trasporto dei rifiuti indifferenziati fuori bacino.
g. Partecipazione del comune al capitale di imprese – possibilmente locali, in modo da favorire l’occupazione di risorse umane del territorio – in grado di integrare nel ciclo produttivo metodi o prodotti a basso impatto ecologico, oppure di imprese in grado di utilizzare rifiuti plastici nella realizzazione di prodotti e/o materiali innovativi per settori trainanti della nostra economia come l’edilizia (es. moduli poligonali per la pavimentazione delle strade ricavati dalla miscelazione ad alte temperature di sabbie e materie plastiche di recupero, così come recentemente dimostrato da un’azienda italiana in Africa)

Leggi tutte le risposte della Lista Aria Fresca.

mercoledì 17 marzo 2010

Pane di Mac Altamura

Ci è giunta la risposta della Lista Civica ARIA FRESCA. Ci scusiamo con Enzo Colonna ed i suoi collaboratori, ma rimandiamo la pubblicazione del loro puntuale documento a domani (problemi tecnici).


Se qualche mese fa ci avessero detto che questa immagine avrebbe portato jella, non l'avremmo mai pubblicata! Noi lo si faceva per scherzare! Invece...

E' di qualche giorno fa la notizia (leggi qui) che il ministro leghista Zaia ha proposto di portare il pane di Altamura nei MacDonalds. Il fatto è rimbalzato anche sul nostro notizie on-line con allegato comunicato pieno di soddisfazione di Giuseppe Barile, presidente del Consorzio del pane Dop.Questa idea è tristissima! Pensare di valorizzare un prodotto come il nostro pane affiancandolo agli hamburger del colosso statunitense è come pretendere di valorizzare l'uomo di Altamura mettendo delle videocamere nella grotta, magari con dei faretti "sveglia alghe": è uno scempio!
NO, è bugia... volevamo fare un altro esempio!!

Nei giorni scorsi ci è stato segnalato il tentativo da parte della Barilla (Mulino Bianco) di affiancare i nostri panificatori. Loro piazzano una vetrinetta nel tuo panificio e tu panificatore guadagni in percentuale. Alcuni ci abboccano purtroppo, con il miraggio di ulteriori guadagni.
Altri no, come abbiamo avuto modo di vedere, personalmente.

Chissà come la pensa quel panificio che aveva aperto accanto al Mac Donalds e che vantava il merito di averlo fatto chiudere (leggi un ns post a riguardo)?
Questo non è che l'ultimo tentativo da parte delle multinazionali alimentari di mischiarsi tra i produttori e gli artigiani locali che ancora ci sono per rifarsi il look! Facile no?
Se ad Altamura hanno fatto chiudere quel tipo di locale, posso riaprirlo e far credere alla gente che possiamo collaborare, possiamo diventare amici... addiritttura ti do il pane di Altamura!!!
Questa è sicuramente una ghiotta opportunità di guadagno per gli affaristi del pane industriale, non chi ha a cuore la qualità dell'alimento principe della nostra alimentazione.
Non ce l'abbiamo con il marchio o con quel tipo di locali, ma con la filosofia che c'è dietro entrambi: la logica dello spreco e dell'insostenibilità ambientale.
Questo è ciò che avanza dopo che 2 persone hanno consumato 1 pasto (UNO!) in un MacDonalds:

a parte i vassoi, tutto è rifiuto: Tradeco lavora di più, noi paghiamo di più, le discariche strabordano, gli inceneritori bruciano, l'aria si inquina, le falde si riempiono di percolato, le campagne soffocano, le malattie tumorali aumentano... ma l'economia gira, tra i cadaveri con lo stomaco pieno di hamburger tra due "spugnette" di pane di Mac Altamura.
Ci pisciano in testa, ci dicono che piove e noi tutti a bocca aperta!

lunedì 15 marzo 2010

Le prime risposte dei candidati alle elezioni comunali di Altamura 2010



Avete letto tutti le dieci domande che abbiamo posto ai candidati sindaci, prima, e a tutti i partiti che si presentano alle elezioni comunali, poi.
Il termine che avevamo indicato per la risposta è scaduto ieri, 15 marzo ma solo un candidato risposto: Angela Cornacchia. Per le liste c'è tempo fino a domani.
A quanto pare gli altri candidati non sentono l'urgenza di dare risposta a domande che riguardano il futuro della città, sebbene abbiano un nutrito gruppo di sostenitori che potrebbe dar loro una mano a darci qualche risposta e chiarirci le idee.
Per mere ragioni di spazio pubblichiamo solo le risposte alle prime TRE domande e pubblichiamo il link che le contiene tutte. Buona lettura!

RISPOSTE ALLE DIECI DOMANDE, POSTE DA MeetUp ilGRILLAIO di Altamura DEL CANDIDATO SINDACO "ANGELA CORNACCHIA"

1. L'acqua, intesa come risorsa indispensabile per l'intera umanità, non può essere sprecata dai paesi ricchi a danno di quelli poveri. Pertanto occorre tutta una politica mondiale per far si che " l'oro bianco" sia fonte di vita dell'intera umanità e non può diventare merce di vendita nelle mani di privati. Nella mente della gente deve entrare il concetto che l'acqua va tutelata e non sprecata. Occorre quindi che nelle scuole venga insegnata la cultura dell'acqua e quali comportamenti, ogni cittadino deve mettere in essere, per raggiungere l'obiettivo del valore dell'acqua e del come risparmiare nell'utilizzo della stessa. Così, per esempio, occorre far capire di non utilizzare bottiglie di plastica che oltre a causare un danno all'ambiente, occorrono decine di litri d'acqua per produrre la stessa bottiglia di plastica; bisogna adoperarsi, per esempio, per il recupero delle acque reflue che previo trattamento, utilizzarle in agricoltura e nell'industria e per l'inaffiamento del verde pubblico; nelle nuove costruzioni far si di recuperare le acque piovane da utilizzare per il fabbisogno dei bagni o per la cura del verde condominiale; occorre in sintesi mettere in atto tutte quelle politiche atte al risparmio dell'acqua il cui utilizzo deve essere riservato principalmente alla vita dell'umanità.

2. Il Comune deve far parte del Coordinamento Nazionale dove deve far prevalere che l'acqua, essendo un bene primario, non può essere privatizzata e non può essere considerata come una merce di mercato. Quindi la gestione dell'intero apparato, sia tecnico che amministrativo, utile a far si che l'acqua dalla sorgente arrivi, attraverso la rete di distribuzione, al rubinetto dell'abitazione, deve essere pubblica perché l'affidamento nelle mani dei privati, dove è stato già sperimentato, si è rilevato un fallimento con risultati più onerosi nei confronti dell'utenza.

3) 4) 5) Per la raccolta dei rifiuti solidi urbani occorre coinvolgere le stesse famiglie che, a monte, all'origine, devono contribuire a selezionare il rifiuto da loro stesse prodotto. Poi adoperare cooperative di giovani per la raccolta, porta a porta, degli stessi rifiuti. Solo cosi potremmo differenziare il rifiuto con il reimpiego dello stesso e ridurre di molto quello che va in discarica. Naturalmente in fase di capitolato di appalto occorre che questi concetti sia esplicitati
e che le stesse famiglie, attraverso una loro rappresentanza, venissero coinvolte nella stesura dello stesso capitolato di appalto.

Leggi tutte le risposte.

NON C'E' ARIA... nella Lista Schittulli (VENDIAMO TUTTO!)



Questi giorni sulla tv locale si alternano i personaggi più ....
Fatte salve alcune (max due!) eccezioni, si tratta di facce che con la Politica non hanno niente a che vedere. Sènza facce e sènza pulìteke!
L'altra sera un candidato (non ricordo il nome) della Lista Schittulli di Altamura cercava di raccogliere consensi, voti: "Nella nostra lista, ci sono professionisti, tutti nuovi alla politica" (più o meno così). E' vero: la lista Schittulli è una lista di professionisti, gente che lavora, magari anche bene... sa fare impresa, sa fare profitti, sa fare soldi!
Per loro questo è IL valore aggiunto per chi vuole fare politica. Sono la prova provata del berlusconismo che pervade anche le menti sane: "Lui si è fatto (!!!) da solo... lui ha tanti soldi... lui ha salvato le sue imprese dal fallimento... Se è riuscito con le sue aziende, può farlo anche con il Paese!" Questo dicono i tapini!
Peccato che il cavagliere (collega dello stalliere Mangano) abbia salvato le sue aziende socializzandone le perdite e privatizzandone gli utili.
Un esempio su tutti: Rete 4 abusiva dal 1999 costa agli italiani 350.000 euro al giorno. Dal primo gennaio 2006, con effetto retroattivo. La Corte di Giustizia Europea ha condannato l'Italia a una multa di circa 130 milioni di euro all'anno perchè Rete 4 dovrebbe dare ad Europa 7 le frequenze che "Testa d'Asfalto" (per dirla con Grillo) ha in concessione dallo Stato.
La multa la paghiamo tutti noi (socializzare perdite), mentre gli introiti della rete di Umilio Fede sono tutti del cavagliere. Capito?
Ritorniamo ad Altamura...
Il tizio della propaganda elettorale altamurana aggiungeva che per attuare i programmi c'è "bisogno di denaro", quindi bisogna "fare cassa... bisogna vendere... non possiamo aspettare fondi dalla Comunita Europea... si può fare cassa subito!"
Ta taaaaaa!! Ecco i berluscones made in Altamura!! Alla corte di MariAntonio. Sembrano vergognarsi di essere etichettati come puledri del cavagliere, ma ne hanno preso in pieno le sembianze: BISOGNA VENDERE!!!
A chi? E per fare cosa?
Che fortuna! Possiamo vendere il ns patrimonio per attuare fantomatici "programmi".
Che so: potremmo vendere i terreni comunali per organizzare una serie di notti bianche!
oppure potremmo vendere gli immobili comunali per pubblici per dare un compenso "premio" ai dirigenti a fine anno!
Se una famiglia vendesse la casa per andare in vacanza o per comprare l'ultimo modello di cellulare ai suoi figli, cosa gli direste?

Politica è risolvere problemi per la comunità. Il resto è affarismo (quando non è peculato).

domenica 14 marzo 2010

Berlusconi denunciato per violazione dei diritti umani

L'11 marzo 2010 la “Open Society Justice Initiative”, in qualità di terza parte indipendente che agisce solo nel pubblico interesse, ha depositato un istanza presso la Corte europea dei diritti dell'uomo in cui viene denunciato il non rispetto delle norme europee democratiche sul pluralismo dei media e sulla illegittimità del controllo televisivo di radiodiffusione televisiva in Italia detenuto dal primo ministro Silvio Berlusconi. Viene anche rilevato che all'emittente “Europa7” da più di un decennio viene di fatto negato l'accesso ad uno spazio televisivo.

James A. Goldston, direttore esecutivo dell'Open Society Justice Initiative, ha dichiarato “Questo caso evidenzia il fallimento dei governi italiani che si sono succeduti nel tempo ad affrontare il duplice problema del controllo dei media concentrato su una singola persona ed il conflitto di interessi nelle trasmissioni. La situazione italiana è inaccettabile per una democrazia e noi chiediamo alla Corte europea di sostenere i principi del pluralismo dei media".
Nel 1999 le autorità italiane hanno concesso a “Europa 7” una licenza per operare attraverso una stazione televisiva nazionale ma questa operatività non è mai riuscita a concretizzarsi fino a dicembre 2008, quando si sarebbe dovuta liberare una frequenza a lei destinata. In realtà “Europa 7” ancora oggi non è stata messa in grado di operare.

Goldston aggiunge “L'Italia ha la più alta concentrazione di controllo televisivo accentrato in un singolo individuo rispetto a tutto il resto dell'Europa. Questa mancanza di pluralità può soffocare il dibattito e limitare l'accesso del pubblico alle informazioni e alle prospettive critiche".
Come capo del governo Silvio Berlusconi controlla indirettamente la televisione pubblica dello Stato ,la RAI, che insieme alla sua più diretta proprietà, Mediaset, gli permette di esercitare il controllo su circa il 90% delle trasmissioni televisive su territorio italiano.

Nel 2004 sia il Consiglio d'Europa che il Parlamento europeo hanno condannato l'aperto conflitto di interessi che Berlusconi ha a causa di suoi interessi professionali privati e delle sue responsabilità politiche, ma la situazione da allora persiste inalterata e questa circostanza ha fatto si che l'attuale Governo venisse ripetutamente accusato di eccessiva ingerenza con le scelte editoriali della RAI, diretto concorrente finanziario dell'impero Mediaset di Berlusconi.

Il comunicato ufficiale della “Open Society Justice Initiative"

(fonte: susannaambivero.org)



Dal blog di Piero Ricca apprendiamo che ieri a Milano durante una manifestazione del popolo viola, l'intervento più apprezzato è stato quello di Roberta, una studentessa di 18 anni. "Qual è il punto?", continua il blogger milanese, "le strutture tradizionali della politica non attirano né selezionano giovani dalla mente libera e dalla forte passione civile. Oggi giovani come Roberta, e ce ne sono nonostante il generale appiattimento, trovano spazio quasi solo nei movimenti, sul web e in piazza. Rinnovare il criterio selettivo del personale politico e della classe dirigente, aprendolo davvero alla parte viva della società, significa cambiare la politica".

sabato 13 marzo 2010

20 marzo 2010 DIFENDIAMO IL DIRITTO ALL'ACQUA, DIFENDIAMO il DIRITTO ALLA VITA



Sabato 20 marzo 2010 tutti i movimenti in difesa dell'acqua pubblica si son dati appuntemento a Roma per una grande manifestazione nazionale per dire NO alla MERCIFICAZIONE dell'acqua, NO ALLA PRIVATIZZAZIONE dei servizi idrici; SI all'ACQUA PUBBLICA, SI ad una nuova cultura dell'acqua che metta al centro di ogni politica la vita (e senza acqua non c'è vita!).
Dalla Puglia partiranno diversi autobus, il contributo spese è di soli 15 euro.
E' importante essere in tanti, per farci sentire e... per divertirsi, anche. Non possiamo delegare su un tema così importante.
Spargi la voce.
Invia una mail al meetup.ilgrillaio@gmail.com

SCARICA volantini e locandine ed affiggili o condividile su Facebook
ASCOLTA LO SPOT RADIOFONICO

venerdì 12 marzo 2010

La scuola è finita


Diciamolo: a noi della scuola non ce ne importa nulla. E' solo un luogo dove parcheggiare i figli per un po', con quegli insegnanti succhia-soldi e con poca voglia di lavorare. Ma sì, la scuola non serve, non aiuta a trovare lavoro, non crea sviluppo, non realizza un miglioramento delle condizioni generali.
In fondo la classe dirigente è giusto che la formi mamma tv: non vogliamo veline e papponi? La capacità di esprimersi correttamente in italiano, di comprendere l'evoluzione storica, di capire dove si trovano i luoghi e come ci si orienta su una mappa, la sensibilità alle forme artistiche e la tanto decantata abilità a parlare e comprendere lingue straniere sono NULLA rispetto alla meraviglia di lustrini e truffe di stato.
Ma sì, ammettiamolo: noi vogliamo ladri e ignoranti, vogliamo che i figli dei ricchi si formino in scuole (private) con offerte formative complete e ricche e che gli altri restino ancorati al loro status. Così i primi potranno dirigere lo stato con la superiorità acquisita e i secondi farsi governare senza fiatare.
La campanella per la scuola pubblica è suonata da un pezzo.
E poveracci quegli insegnanti che oggi sono a Roma per protestare: a noi, agli altri, ai genitori, agli ex alunni non importa molto. Tutti zitti: c'è il grande fratello in tv.

italianimbecilli.it

La scuola come strumento indispensabile per la crescita culturale di un Paese. La scuola come valore educativo, come esperienza di crescita nella conoscenza. La scuola come luogo di istruzione e come punto di riferimento per l'apprendimento dei valori civili inalienabili. La scuola come luogo di dibattito costruttivo. La scuola come sede primaria per il confronto tra le culture. La scuola come elemento imprenscindibile per l'interazione individuo-contesto, dove gli studenti, attraverso lo studio analitico e l'allenamento della logica e della creatività, possono intervenire attivamente nei processi di cambiamento delle società. La scuola come ambiente di formazione psicofisica della persona. La scuola come energia primaria, basilare, per lo sviluppo della Nazione. La scuola come luogo del progetto, del pensiero articolato, razionale, sintattico e finalizzante. La scuola come laboratorio di creatività, di libertà di pensiero, di azione commisurata alle necessità individuali e collettive. La scuola come luogo del rispetto delle idee altrui e della costruzione della coscienza critica. La scuola come fucina di civiltà e di legalità.
Tutto ciò (e altro ancora) sta per essere definitivamente distrutto dalla 'riforma' della scuola pubblica, voluta da questo governo criminale.

giovedì 11 marzo 2010

Ai partiti che si presentano alle elezioni comunali di Altamura



Abbiamo ritenuto essenziale rivolgere le dieci domande pubblicate ieri anche a tutti i partiti che si presentano alle elezioni comunali: Altamura non si governa da soli, ma con l'appoggio dei partiti che sostengono la coalizione ed è fondamentale che anche essi assumano gli impegni del loro candidato sindaco (la lettera con le dieci domande la trovate qui).
Quante volte abbiamo assistito ad accordi di facciata che nascondevano divergenze più o meno profonde sul programma? Quante volte abbiamo sentito dire: non c'è accordo politico, io come sindaco conto solo uno?
Ecco perché abbiamo inviato a (quasi) tutti i partiti le stesse domande che abbiamo rivolto ai candidati sindaci con una piccola ma rilevante precisazione alla domanda 10, chiedendo loro come intendono favorire la parità di genere.
Come per i candidati sindaci pubblicheremo le risposte o i silenzi. Stay tuned!

Chi non abbia ricevuto la nostra mail può inviarci le sue risposte o comunicarci il suo indirizzo al nostro indirizzo mail.

mercoledì 10 marzo 2010

Ai candidati sindaco ad Altamura (elezioni comunali 2010)



Non molto tempo fa' un "politico" altamurano (si parlava di integrazione di diritto all'acqua nello statuto comunale), ci disse: "Guarda, tu devi capire una cosa: alcune questioni (la gestione del servizio idrico) devono restare fuori dalla politica"!!!!!
Ma di quale politica stava parlando? Dobbiamo riappropriarci del corretto significato delle parole: la POLITICA è occuparsi del Bene Comune, dei Beni comuni.
I politici della "pagnotta" hanno insozzato questa parola: dobbiamo riprendercela!

Ecco perché alcuni cittadini informati e senza alcun interesse, se non il Bene Comune, hanno deciso di fare alcune domande ai candidati pubblicamente, con i mezzi (pochi) a disposizione e di pubblicarne le risposte o i silenzi.
Siamo sicuri che quello che preme ai cittadini, più delle beghe di partito, sono le soluzioni proposte ai problemi della città e la loro fattibilità. Stay tuned!








Ai candidati sindaco per il Comune di Altamura

LILLINO COLONNA
ANGELA CORNACCHIA
DONATO PIGLIONICA
MARIO STACCA
Altamura, 09 marzo 2010

Il meetUp ilGRILLAIO di Altamura è costituito da cittadini che da circa due anni promuovono, come cittadini attivi e senza un colore politico, la cultura dei BENI COMUNI ed una partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica del proprio comune.

Negli ultimi mesi il MeetUp ilGRILLAIO, parte integrante del Comitato Pugliese Acqua Bene Comune, si è fatto promotore di una straordinaria campagna di sensibilizzazione sul tema del Diritto all'acqua, dell'acqua come Bene Comune e della ripubblicizzazione dei servizi idrici.
La campagna SALVA L'ACQUA si è concretizzata in 17 incontri pubblici (parrocchie, scuole, gruppi vari...), 8 interventi radiofonici, 2 manifestazioni in piazza, 2 presìdi democratici in consiglio comunale, 2 lettere di sollecitazione a consiglieri, assessori e sindaco, centinaia di pubblicazioni via web, una petizione popolare con quasi 3000 firme.

Risultato: dal 9 febbraio 2010, Altamura è il primo comune pugliese ad aver inserito il DIRITTO all'ACQUA nello STATUTO COMUNALE. Un diritto strettamente connesso con il diritto alla vita che viene oggi messo in discussione da un quadro normativo nazionale che spinge verso una gestione privata dei servizi idrici. Un grande risultato per un gruppo piccolo come il nostro.

Premesso

- che nel nostro comune c'è una grande attenzione al tema dell'acqua come BENE COMUNE;
- che il Comune di Altamura con una delibera di giunta del 2008 ha aderito al Coordinamento Pugliese degli Enti Locali per la ripubblicizzazione dei Servizi Idrici oggi riuniti in un coordinamento Nazionale;
- che l'ACQUA rappresenta un paradigma culturale che richiama ad una diversa visione della VITA e dunque della Politica;
- che la cultura del libero mercato non si concilia con la cultura dell'acqua come diritto inalienabile di ogni essere umano;
- che una sana cultura dell'acqua si traduce in una serie di scelte politiche in materia di GESTIONE dei RIFIUTI rivolta alla loro seria riduzione alla fonte nonché di TUTELA del TERRITORIO;
- che un uso responsabile della risorsa idrica non può prescindere da una chiara politica volta a disincentivare il consumo “irresponsabile” dell'acqua in bottiglia;
- che la tutela della risorsa idrica nel territorio comunale si realizza anche rimuovendo le principali cause dell'inquinamento della falda sotterranea (p. e. scarichi fognari abusivi);
- che il consumo del territorio (conseguenza dell'antropizzazione del suolo) ha segnato negativamente il territorio comunale, la nostra terra, impoverendo anche la risorsa idrica;

LE CHIEDIAMO
di esprimere la sua posizione in merito ai temi di seguito sintetizzati.

ACQUA

1. Come intende favorire una sana cultura dell'acqua nel nostro comune?
2. COME immagina la partecipazione del Comune di Altamura al Coordinamento Nazionale per la Ripubblicizzazione dei Servizi Idrici?

RIFIUTI

3.Qual'è la sua idea di gestione dei rifiuti solidi urbani?
4.Prevede meccanismi di partecipazione dei cittadini in vista della stesure del nuovo capitolato d'appalto?
5.Quale strategia intende adottare per avviare il comune verso l'obiettivo “RIFIUTI ZERO”?

URBANISTICA e CONSUMO DEL TERRITORIO

6. Come intende rimediare al grave problema del CONSUMO di TERRITORIO?
7. Cosa ne sarà del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, se dovesse vincere la sua coalizione?
8. Come gestirà le richieste di installare Impianti fotovoltaici e Centrali a biomasse su terreni liberi?

PARTECIPAZIONE

9. Autorizzerà la trasmissione in DIRETTA STREAMING via internet, DEI CONSIGLI COMUNALI DELLE RIUNIONI DI GIUNTA mettendo on line ogni delibera consiliare, di giunta e dei dirigenti comunali?

10. Adotterà i regolamenti attuativi per rendere effettiva l'interazione con gli istituti di partecipazione presenti sul territorio, quali i comitati di quartiere e la cittadinanza attiva?


Dieci domande possono sembrare tante, ma sono poche se rapportati a 5 anni di governo in un comune grande come Altamura.

Restiamo in attesa di una Sua risposta al nostro indirizzo mail (vedi intestazione) entro lunedì 15 MARZO 2010, comunicandole che renderemo pubbliche le risposte da lei fornite o la mancata risposta alle nostre domande, pubblicandole sui siti www.acquabenecomune.org , www.ilgrillaio.blogspot.com ed inviandoli ai mezzi di stampa e radiofonici locali.

Riteniamo che la gestione partecipata dei BENI COMUNI (Acqua, Ambiente, Energia) sia soprattutto una questione di democrazia: come dice Vandana Shiva (2003) “la democrazia non è semplicemente un rituale elettorale ma “il potere delle persone di forgiare il proprio destino, determinare in che modo le loro risorse naturali debbono essere possedute e utilizzate, come la loro sete vada placata, come il loro cibo vada prodotto e distribuito, quali sistemi sanitari e di istruzione debbono avere […]. Ognuno di noi ha un suo ruolo nel forgiare la futura storia della creazione. Ognuno di noi è responsabile del kumbh, la brocca dell’acqua”.


MeetUp ilGRILLAIO
Altamura

martedì 9 marzo 2010

DIFENDIAMO LA DEMOCRAZIA: NO AGLI ABUSI DI POTERE DEL GOVERNO SULLE ELEZIONI



Venerdì notte, il governo Berlusconi ha varato un decreto legge che costituisce il più arrogante, pericoloso e vile attacco alle regole della democrazia del nostro Paese.

Si tratta di un provvedimento, palesemente incostituzionale, che mira al di fuori di ogni regola a riammettere le liste dei partiti di maggioranza escluse in Lazio e Lombardia per gravissime mancanze (presentazione fuori tempo massimo e senza firme debitamente acquisite). Tutto ciò, fregandosene di leggi, regolamenti e pronunce della magistratura.

Siamo dunque arrivati all’attentato alle forme più basilari della democrazia: vengono stracciate le norme che regolano la competizione elettorale per “interpretarle” a favore dei potenti.

Norme delicatissime e tassative, che tutti i partiti sono chiamati a rispettare per garantire lo svolgimento regolare delle elezioni, possono pertanto essere modificate in corso d’opera a favore di coloro che la legge l’hanno spudoratamente violata: gli abusivi si fanno la legge su misura!

Noi a tutto questo non ci stiamo: difendiamo la nostra Costituzione, difendiamo l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e la regolarità della competizione elettorale.

Facciamo sentire la nostra voce: dove c’è strage di regole c’è strage di democrazia.

Altamura, 8 marzo 2010

vignetta di Sergio Staino

lunedì 8 marzo 2010

Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?



Come rendere questo otto marzo meno retorico?
Tornando molto indietro alla ricerca di un modello di società in cui la cooperazione creava cultura e conoscenza, un mondo da cui avremmo moltissimo da imparare.
Abbiamo bisogno di una nuova narrazione del mondo e dei rapporti tra le persone e in particolare tra uomo e donna, abbiamo bisogno di ripensare gli stereotipi, riscrivere la comunicazione. Se metà del mondo non ha accesso ai centri decisionali, non può contribuire alla progettazione del futuro o può farlo solo con grandissime difficoltà, il mondo è due volte povero. Uomini compresi.

Dal blog di Jacopo Fo

Erano neri tutti i nostri antenati. Erano neri i primi colonizzatori dell’Europa, dell’Asia, dell’America e dell’Australia. Persero l’abbronzatura per via del freddo.
E furono nere le prime civilta' complesse che fiorirono lungo i grandi fiumi nelle aree dove il clima era piu' mite.
Queste civilta', iniziano a costruire opere notevoli tra il 7000 e il 3500 avanti Cristo. Possedevano una tradizione narrativa orale e conoscenze di astronomia, matematica, geometria, oltre a una grande capacita' di costruire canali, argini, terrapieni e di bonificare le paludi.
[...] I loro villaggi erano privi di mura difensive e nelle loro pitture e sculture troviamo la celebrazione della fertilita' della natura e non della guerra e dei potenti. Il fatto che le sepolture fossero simili per tutti i membri della comunita', donne comprese, ha fatto pensare che il ruolo sociale della donna non fosse sottomesso a quello dell’uomo.
Inoltre, la notevole presenza di immagini erotiche e rappresentazioni di seni e organi sessuali e' stato considerato come indizio di una civilta' improntata alla celebrazione del piacere piuttosto che del dominio. Queste civilta' sono state definite matriarcali. Alcuni ricercatori hanno pero' fatto notare che non si trattava di una situazione nella quale gli uomini fossero soggetti alle donne quanto di uno stato di parita' tra i due sessi. Questi ricercatori hanno cosi' coniato la definizione “societa' di partnership”, di potere condiviso, perche' piu' aderente alla realta'.
Per piu' di un secolo e mezzo l’esistenza di questa societa' e' stata negata dalla storiografia ufficiale e chi ne affermava l’esistenza veniva sbeffeggiato ed emarginato.
Ma oggi abbiamo una mole enorme di reperti provenienti da scavi che attestano l’esistenza in Cina, India, Medio Oriente e Egitto di societa' matriarcali fiorenti, che intrecciavano scambi commerciali su grandi distanze e che non ci hanno tramandato indizi dell’esistenza di una casta guerriera di maschi o di una centralita' culturale della guerra.
Questa civilta' creo' forme di protoscrittura basata su ideogrammi che ritroviamo uguali dall’Egitto all’India. Ad essa dobbiamo tutte le scoperte fondamentali: dal martello alla zappa, dalla rete da pesca all’agricoltura, alla ceramica, alla tessitura.
Fino al 3500 avanti Cristo registriamo continue migrazioni che hanno come epicentro l’Africa centro orientale e si diffondono in tutte le direzioni.
Ci sono notevoli studi che sostengono che le parole relative all’agricoltura di tutto il mondo abbiano una radice derivata dalle lingue San, africane.
Nelle steppe euroasiatiche, intanto, altri popoli si tempravano nella dura esistenza degli allevatori. Queste popolazioni, spinte dal bisogno di proteggere le greggi da belve e predatori, avevano sviluppato una forte aggressivita', capacita' militari, una societa' basata sulla forza del guerriero e la dominazione delle donne. Essi perfezionarono l’arco rendendolo atto a uccidere grossi animali e uomini e addomesticarono il cavallo trasformandolo in un potente strumento in battaglia.
A partire dal 3500 a C. questi guerrieri, che nei millenni erano diventati chiari di pelle, con narici piccole e labbra sottili, conobbero un’esplosione demografica [...]
La storia dei successivi millenni e' quella dello scontro tra queste due culture.



domenica 7 marzo 2010

Pedoni e ciclisti in pericolo e muretti protetti. Vieni a pedalare ad Altamura!

(clicca l'immagine per ingrandire)


Lo scorso giugno aveamo denunciato in un post le STRISCE ANTI-PEDONALI sulla neonata strada che avrebbe dovuto collegare via Corato a p.zza Stazione. La strada non è ancora aperta al traffico, le strisce sono ancora in curva... Quella volta, però ci è sfuggita una cosa straordinariamente assurda: un paracarri che protegge il muro in cemento e lascia ciclisti e pedoni alla mercè delle auto.
A "notare" l'assurdità che pure avevamo fotografato (senza vederla, ahinoi!) sono i ragazzi del collettivo LIBERI SPAZI, quelli della manifestazione pro mobilità sostenibile in piazza duomo (guarda il video). 4 occhi sono meglio di due!

Strade di campagna (elettorale)

Uno degli esercizi politici più in voga di questi tempi è l’ inaugurazione di opere pubbliche. Vogliamo anticiparvene una che ha del singolare se non del surreale: parliamo del nuovo asse stradale di importanza strategica che collega via Corato con via Vecchia Buoncammino.
Ai tanti cittadini altamurani, che da anni invocavano la maggiore vivibilità degli spazi urbani, l’ operosa amministrazione Stacca rispondeva, fiera,annunciando la realizzazione della prima pista ciclabile della città, proprio lungo la strada a cui facciamo riferimento.
Immaginiamo però lo sbigottimento di pedoni e ciclisti i quali, accorrendo alla festosa cerimonia di apertura del nuovo asse viario, si accorgeranno che, lungo la stessa, gli unici a sentirsi protetti saranno gli sfreccianti automobilisti con i loro sfavillanti suv e i muri! Il guard-rail, che dovrebbe proteggere pedoni e ciclisti dallo scorrere delle automobili è stato infatti posizionato incredibilmente a ridosso del muro perimetrale, anziché tra la carreggiata e la pista ciclabile.
Anche al sindaco apparirà evidente che le elementari regole di sicurezza e di buon senso siano state clamorosamente ignorate!
Infatti il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 2364 del 21/06/2004 in materia di costruzione delle strade pubbliche stabilisce che le barriere di sicurezza:
“sono poste in opera essenzialmente al fine di realizzare per gli utenti della strada e per gli esterni[…] accettabili condizioni di sicurezza in rapporto alla configurazione della strada, garantendo il contenimento dei veicoli che dovessero tendere alla fuoriuscita dalla carreggiata stradale”.
Immaginate cosa accadrebbe se un veicolo, specie se a velocità sostenuta - visto che la strada sembra una pista di decollo - uscisse fuori dalla carreggiata: prima di fermarsi contro il guard-rail travolgerebbe nell’ordine ciclisti, alberi e pedoni lasciando illeso il prezioso muro!
Ci chiediamo, dunque se questa idiozia sia il frutto di un clamoroso errore progettuale o di una scelta politica tesa alla tutela delle specie a cui questa amministrazione tiene maggiormente: il cemento, il mattone, l’asfalto …!
Ci domandiamo, ancora, quale sia il concetto di sicurezza dei nostri amministratori: prima invocato a gran voce per giustificare un costosissimo, invasivo, sproporzionato e non ancora funzionante impianto di videosorveglianza, e poi dimenticato quando si tratta di difendere l’incolumità di chi decide di lasciare la macchina e vivere, a piedi o in bici, i pochi spazi disponibili della nostra città (come il centro storico, ancora assediato dalle auto).
Buona fortuna ai temerari ciclisti e pedoni che decideranno di affrontare, a loro rischio e pericolo, la nuova strada. Una sola avvertenza: munitevi di casco, cornetto porta fortuna e “santino”, possibilmente non elettorale!

*Collettivo liberi spazi

sabato 6 marzo 2010

Pane al Pane... Acqua all'ACQUA



A quattro anni dalla costituzione del Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” e in seguito all’approvazione del disegno di legge “Governo e gestione del servizio idrico integrato Costituzione dell'azienda pubblica regionale Acquedotto pugliese, AQP” - alla cui elaborazione il Comitato, insieme al Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua, ha contribuito,
il Comitato pugliese “Acqua bene Comune” e il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua hanno indetto una conferenza stampa che si è tenuta ieri presso l'Acquedotto Pugliese
per fare il punto sul percorso verso ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese e per presentare alla stampa il testo di legge definitivo elaborato dal tavolo tecnico congiunto e approvato dalla giunta regionale.
Alla conferenza stampa ha preso parte il Presidente della Regione Nichi Vendola e l’Assessore alle OO. PP. Fabiano Amati, promotori dell’avviato processo di ripubblicizzazione; e l’Ing. Ivo Monteforte, Amministratore Unico dell’Acquedotto pugliese.
Ai giornalisti è stato consegnato una sorta di vademecum per spiegare: il percorso di ripubblicizzazione, la partecipazione che lo ha caratterizzato, il passaggio da una posizione di resistenza alla possibilità di costruire un nuovo corso per la gestione dei servizi idrici, senza dimenticare le difficoltà e gli ostacoli incontrati.
Ne pubblichiamo solo un piccolo stralcio, lasciando alla vostra attenzione e sensibilità la lettura attenta (scarica il PDF), perchè per ogni battaglia è necessario comprendere le ragioni e i percorsi per continuare a percorrere i giusti passi per un risultato fondamentale: affermare il DIRITTO all'ACQUA e, con esso, il DIRITTO ALLA VITA.

Il disegno di legge regionale, nei contenuti e nelle modalità di realizzazione, rappresenta un importante risultato per la Puglia e per l’Italia

dal punto di vista culturale poiché costituisce un atto di rivendicazione da parte di una istituzione territoriale, la Regione Puglia, della Autonomia degli Enti locali che vuole contrastare una scelta fatta a livello nazionale di classificare un bene indispensabile all'esistenza di ogni essere vivente, come l'acqua, assimilandolo ad una merce da cui trarre profitto e nel contempo rilancia il dibattito nazionale sul decreto Ronchi e sulla gestione pubblica dei beni comuni con l'importante garanzia della partecipazione della cittadinanza soprattutto in termini di controllo “dal basso” della gestione stessa;

dal punto di vista sociale poiché la composizione paritaria (fra Istituzione e Comitato) del gruppo di lavoro denominato “Acqua Bene Comune dell’Umanità” è un esempio di pratica partecipativa che può divenire punto di riferimento a livello nazionale;

dal punto di vista politico poiché, pur consapevoli delle difficoltà che si sono registrate nel percorso, l’accordo con la quale è stata realizzata ci porta a pensare che ci sia stata una “maturazione” del confronto interno alle forze politiche e l’unanimità con la quale è stata approvata la delibera ci porta ad intendere questa come espressione condivisa e ufficiale della volontà da parte delle forze politiche che governano la Regione Puglia di procedere alla realizzazione di una gestione pubblica e partecipata dell’acquedotto pugliese.

Tuttavia, bisogna evidenziare che, dal punto di vista giuridico-sostanziale, il testo disegno di legge depositato non produce alcun tipo di effetto. Infatti, essendo stato presentato in Consiglio troppo tardi, praticamente l’ultimo giorno utile, non è stato possibile che terminasse la procedura necessaria per porlo ai voti. Così, di fatto, il Consiglio regionale, a causa del suo scioglimento, non ha potuto pronunciarsi sul ddl e questo testo di legge resta “semplicemente” agli atti.

Il percorso, dunque, non è affatto concluso e, anzi, è solo alla sua prima tappa, giacché i principi sanciti in quel testo devono ancora trasformarsi in disposizioni formali di legge ed essere oggetto di pronunciamento e presa di posizione da parte delle forze politiche e del consiglio regionale.


venerdì 5 marzo 2010

Sociologia della mignottocrazia



"Sei milioni di italiani guardano il Grande Fratello: sono tutti coglioni?"
La risposta spontanea è SI, ma forse non è l'unica risposta...

Da: ilnuovomondodigalatea.wordpress.com

Forse il problema andrebbe affrontato da un altro punto di vista. Invece di alzare alti lai per la corruzione che dilaga, perdersi in tirate moralistiche su cosa abbia portato allo sfacelo questo paese, e dire che la colpa del fatto che tutto sia andato a puttane è, appunto, delle puttane, che agiscono in proprio o vengono usate come tangenti per procacciare appalti e commesse miliardarie, sarebbe il caso di guardare un semplice dato statistico. Nel nostro paese non c’è alcuna mobilità sociale. Se nasci ricco, o benestante, lo resti. Se nasci povero, pure. Non è questione di quanto studi, sacrifichi, ti impegni, di quante competenze acquisisci o di quante buone idee riesci a sfornare. Quello che conta per far carriera e arrivare ad avere un buon stipendio è quella rete di conoscenze, di “ammanicature” che la famiglia e il lavoro del babbo e del nonno ti garantiscono da quando sei in culla. Se le hai vai avanti, sennò no.

In Italia il problema non è neppure il soffitto di cristallo: è che alcuni entrano nel mondo del lavoro con attorno una specie di gabbia di plexigrass che non riusciranno mai a sfondare: perché possono avere i titoli ed anche la testa, ma non hanno le conoscenze e le amicizie appropriate: non hanno le chiavi, insomma, per entrare nel “giro” giusto, e resteranno quindi vita natural durante là, a fare anticamera; mentre gli altri, quelli che hanno un papà laureato, o magari nemmeno laureato, ma abbastanza ricco e ben introdotto per frequentare la gente che serve, avranno la strada spianata.

Il mondo delle professioni è un universo chiuso ed autoreferenziale, in cui la preparazione non paga, o paga meno che non una parentela azzeccata e una cerchia di amicizie ben selezionate fin dal reparto maternità.

Ogni volta ci stupiamo, grondando moralismo, per le code di giovani che si presentano ai provini del Grande Fratello, sognano un passaggio all’Isola dei Famosi, sbavano per fare i tronisti dalla De Filippi. Guardiamo in faccia la realtà: nella loro incoscienza rozza di ragazzi del popolo hanno capito tutto. Hanno capito che l’unica strada per entrare nel giro giusto, fare il salto di qualità verso la gloria e la ricchezza vera non passa più per l’acquisizione di un titolo di studio. Detta in maniera brutale: per chi viene dal popolo, farsi il culo sui libri è tempo perso. Se anche ti prendi una laurea, questa non ti darà la chiavi per il mondo del benessere, e tanto meno della ricchezza: perché quegli ambienti sono davvero aperti solo per i figli di coloro che già fanno parte del club.

E allora il provino per tronista, la selezione di Miss Culetto o Miss Maglietta Bagnata sono pur sempre qualcosa di più democratico e di più aperto: se sei un bel figliolo o una bella figliola, con sufficiente stomaco e furbizia per afferrare le occasioni e saperti magari infilare nel letto giusto al momento opportuno, una chance reale te la danno: quella di entrare in contatto con quegli ambienti dove il potere c’è e il denaro pure. In fondo un provino per entrare nel corpo di ballo di Amici o nella schiera delle Paperette è ancora l’unico luogo in cui i ragazzi che alle spalle non hanno niente possono giocarsi il futuro contando solo su ciò che hanno o sanno fare. L’unico luogo, in Italia, dove in fondo ancora vige una forma di pura meritocrazia.

Piantiamola, dunque, di accusarli di essere stupidi: senza grandi analisi sociologiche, han capito quello che gli economisti e le statistiche ora confermano sul nostro paese: che se sei un bimbo e vuoi sperare, in futuro, di entrare a far parte dell’élite ma vieni dal popolo, l’unico modo per riscattarti da un padre operaio è sperare di avere almeno una mamma velina.

Posted by ilmondodigalatea