lunedì 16 gennaio 2012

Il decalogo di Amati e le risposte del Comitato Acqua Bene Comune


Negli incontri pre-referendum chiedevamo quasi sempre ai cittadini "secondo voi che cos'è l'AQP? Un ente pubblico o una società privata?".
La risposta giusta (è una s.p.a.) - che il referendum voleva cambiare - è rimasta, però, la stessa anche dopo il voto di 27 milioni di italiani. 
Per quanto riguarda, in particolare, la Puglia il popolo dell'acqua non può affatto essere soddisfatto visto che la legge di "ripubblicizzazione" presenta delle incongruenze che fanno dubitare della natura giuridica (che non è mera questione di forma) dell'AQP e visto che il secondo quesito referendario  (quello che ha abrogato il 7% di remunerazione del capitale) è rimasto lettera morta (da noi, come nel resto d'Italia). 

Di seguito la risposta del Comitato pugliese ACQUA BENE COMUNE e del FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA al "decalogo" dell'assessore Amati, dieci domande "o forse più, pacate, problematiche, prive di suggestioni demagogiche, ed affettuose, a voi rivolte sulla base di ciò che ho letto negli ultimi mesi".

Caro Assessore, 
siamo sinceramente sorpresi delle domande che ci rivolge – poiché pensiamo che dovrebbero essere gli amministratori a dare risposte ai cittadini e non il contrario – ma anche altrettanto sinceramente contenti, poiché questa sua nota pubblica ristabilisce la comunicazione (sospesa ormai da mesi) ed esprime la sua disponibilità a comprendere e la sua intenzione a superare i “nodi” che si sono creati in questo periodo (e non semplicemente con il Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” ma anche con quella parte di cittadinanza che ha fortemente creduto nella realizzazione dell’impegno alla ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese che avete assunto in campagna elettorale).

Le riflessioni e le osservazioni - che, in questi mesi, abbiamo portato alla sua attenzione, a quella del Presidente e del Consiglio regionale, e attraverso la stampa, a quella della cittadinanza tutta - poggiano su un punto centrale dal quale è necessario ripartire per poter affrontare la situazione nella sua completezza.

Si tratta della ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese che, allo stato attuale, ci risulta essere ancora una Società per Azioni
CONTINUA...

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