giovedì 16 giugno 2011

L'ONDA EMOTIVA



L'opinione pubblica è gestita dalle leggi della fisica, immaginate il pensiero di ogniuno di noi come un inerte corpuscolo incapace di muoversi da solo, la posizione della gente è un galleggiare nel mare della sufficienza e del menefreghismo. I vecchi della politica usano le masse con questi criteri e gli va sempre bene, ma a volte capita un imprevisto, un evento straordinario, unespectected exception, l'inaspettato si presenta prepotente alla porta del presente.
La chiamano onda emotiva, come se gli inerti venissero sospinti passivamente in una direzione per poi tornare dov'erano, le coscienze galleggianti si elevassero per qualche secondo per tornare nella mediocrità che le caratterizza, un movimento involontario privo di senso che la massa subisce senza potersi opporre.
Si sbagliano. l'onda emotiva è e sarà una sollevazione volontaria, una forza corale attiva che si sprigiona dalla coscienza di ognuno di noi, lo tsunami che sta arrivando è il sentimento della gente che non è inerte. Meno male che l'uomo non ha solo la testa ma anche il cuore.
Meno male che, anche se in ritardo, l'essere umano reagisce. cominciavo a credere che si fosse spento qualcosa, che il cuore di un popolo non battesse più, che tutto cio' che si potesse violare fosse stato violato. Eppure abbiamo continuato a lottare per un futuro migliore.
Il referendum rappresenta un primo segno di uno spostamento dettato dagli animi e se è vero che è in forte ritardo, se è vero che è nato dalla coscienza di milioni di persone, sarà anche vero che non finirà qui. Anzi è solo l'inizio.
Risveglierà il sentimento, rianimerà lo stomaco delle persone...

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