- Presidente: Dr. Paolo Perrone - Sindaco di Lecce (LE)
- Vicepresidente: Dr. Michele Emiliano - Sindaco di Bari (BA)
- Avv. Nicola Giorgino - Sindaco di Andria (BT)
- Dr. Francesco Angelo Scoditti - Sindaco di Mesagne (BR)
- On. Angelo Cera - Sindaco di San Marco in Lamis (FG)
L'AIP la scorsa estate ha approvato il nuovo metodo tariffario che, in pratica, se ne frega del referendum sull'ACQUA del 2011 con il quale 27 milioni di italiani hanno detto chiaramente che sull'acqua non si può fare profitto. Ora, poichè tra questi cinque sindaci, ce n'è uno (Michele EMILIANO) che ha dichiarato più volte di volersi spendere per il rispetto dell'esito referendario, capite bene che qualcosa non quadra...
Lettera aperta al Sindaco Emiliano
Gentilissimo Sindaco Emiliano,
Il 5 ottobre scorso, il Comitato
Pugliese Acqua Bene Comune ha tenuto una conferenza stampa
all’ingresso del Municipio, proprio sotto la finestra del suo
ufficio. Da quella stessa finestra per qualche tempo l’anno scorso
è stato affisso lo striscione della campagna “Obbedienza Civile”,
in difesa del risultato referendario dell’11 giugno 2011.
Ricordiamo bene la sua decisa presa di
posizione il 5 maggio 2012 in difesa del voto di 27 milioni di
italiani. Il comune di Bari convocò persino un coordinamento degli
enti locali per l’acqua pubblica, giurando in quell’occasione una
lotta dura per il ripristino della democrazia. Prendendo così una
posizione opposta a quella che hanno avuto sia i governi nazionali
succedutisi in questi tre anni, come anche quello pugliese.
Potrà quindi comprendere l’enorme
sorpresa nel venire a conoscenza della delibera n. 26 del 16.07.2013
votata dal direttivo dell’Autorità Idrica Pugliese, di cui il
Comune di Bari fa parte e Lei è vice-presidente. Sì, perché la
delibera in questione adegua fedelmente la tariffa Aqp, senza colpo
ferire, al nuovo modello tariffario emanato dall’Autorità per
l’Energia Elettrica ed il Gas.
Avversiamo fortemente questa
decisione, poiché si tratta di un metodo tariffario che nega l’esito
referendario che pure Lei stesso un anno fa diceva di voler tutelare,
dal momento che reintroduce nella voce di “oneri finanziari”, la
remunerazione del capitale investito che era stata abrogata dal
secondo quesito. In più, si individua la relativa quota da
restituire agli utenti nel solo lasso di tempo Luglio/Dicembre 2011,
introducendo un principio di retroattività del tutto inedito e
scorretto.
Eppure si sarebbe potuto seguire
l’esempio ben più virtuoso di altri enti locali che invece si sono
opposti a viso aperto alla truffa del nuovo modello tariffario
targato AEEG.
Ecco alcuni esempi:
MILANO: ll Consiglio comunale di Milano
ha approvato nella seduta di lunedì 9 settembre la Delibera
dell'ATO-Milano relativa al calcolo tariffario del SII e
contestualmente l'OdG proposto dal Comitato Milanese Acqua pubblica e
dal Comitato Italiano per il Contratto Mondiale per l'Acqua di presa
di posizione contro il Metodo Tariffario Transitorio (MTT)
dell'Autorità per l’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS (AEEG). L'OdG è
stato approvato anche dalle opposizioni.
PESCARA: Il 26 giugno è saltata
l'approvazione del nuovo MTT da parte dei sindaci della provincia di
Pescara.
VERBANIA CUSIO OSSOLA: La Provincia di
Verbania Cusio Ossola ha approvato un ordine del giorno in cui si
esprime un giudizio fortemente negativo sul Metodo Tariffario
Transitorio dell'AEEGin quanto viola esplicitamente l'esito
referendario e si chiede le dimissioni dei membri dell'Authority.
FIRENZE-PISTOIA-PRATO: Venerdì 10
maggio, all’ultima assemblea della conferenza territoriale n.3
Mediovaldarno (Firenze, Pistoia, Prato) è stata ribadita
all’unanimità dai sindaci la bocciatura della nuova tariffa idrica
2012-2013 dell’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e Gas) che
non ha recepito l’esito referendario. La delibera dell’assemblea
sottolinea anche che la mancata determinazione dei costi standard non
permette di verificare il costo degli interventi fatti dai gestori,
ponendo al di fuori del controllo dei sindaci le cifre contabilizzate
come investimenti.
L'ex Ato 3 - Firenze, Prato e Pistoia :
La conferenza dei Sindaci dell'ex ATO 3 Toscana (Firenze, Prato e
Pistoia, gestione Publiacqua) riunitasi oggi ha detto no alla tariffa
voluta dall'AEEG. Lo scorso martedì i sindaci dei Comuni della
provincia di Arezzo l'avevano bocciata a grande maggioranza e ieri
anche il Comune di Montecatini Terme (PT) ha preso posizione contro
il sistema tariffario deliberato dall'AEEG approvando all'unanimità
una mozione contro la tariffa truffa.
PIACENZA: Un documento da inviare
all’Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici
e i rifiuti per esprimere la contrarietà dei sindaci piacentini
verso il nuovo metodo tariffario transitorio - relativo al servizio
idrico - adottato dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas
(Aeeg).
REGGIO EMILIA: Martedì 16 aprile il
Consiglio Locale ATERSIR della provincia di Reggio Emilia ha bocciato
il nuovo metodo tariffario.
AREZZO,: La Conferenza Territoriale dei
sindaci dei comuni della provincia di Arezzo dell'ATO4 ha bocciato a
grande maggioranza il nuovo metodo tariffario proposto dall'AEEG,
MONTECATINI: Giovedì 18 aprile il
Consiglio Comunale di Montecatini ha approvato all'unanimità una
mozione che boccia il metodo tariffario transitorio elaborato
dall'AEEG.
Ci saremmo aspettati, dati gli impegni
da Lei presi di fronte ai cittadini pugliesi, che il Comune di Bari
apparisse in questo elenco. Purtroppo non è così. Le ricordiamo
inoltre che il direttivo dell’Aip composto da soli 5 membri, ha
preso tale importante decisione a nome di tutti e 258 comuni
pugliesi.
Come se tutto questo non bastasse,
veniamo a conoscenza del fatto che la Giunta Comunale da Lei
presieduta ha nuovamente avanzato la candidatura della città di Bari
ad ospitare il World Water Forum nel 2015. Siamo davvero allibiti.
Già il 10 settembre 2010, all’indomani della prima candidatura,
avemmo modo di spiegare a Lei, all’assessore Sannicandro,
attraverso una lettera messa agli atti, che si tratta della
convention triennale delle multinazionali e delle potentissime lobby
che spingono, per i propri interessi, i governi a privatizzare i
servizi idrici integrati. Alcuni di questi soggetti sono gli stessi
che vorrebbero mettere le mani su Aqp nel 2018, quando scadrà
l’attuale affidamento. Ricordiamo, per rendere meglio l’idea, che
l’ultimo World Water Forum tenutosi ad Istanbul ha derubricato,
nelle tesi conclusive, l’acqua da “diritto” a “bisogno”
(non diritto di cittadini/esseri umani ma bisogno di
clienti/consumatori da soddisfare con i noti meccanismi di mercato),
e che persino l’Onu ha voluto pubblicamente disconoscere tale
iniziativa.
Pensiamo che una città come Bari, che
due anni fa ha visto il 52% degli aventi diritto votare per il
diritto all’acqua pubblica, non meriti questo sfregio.
Le chiediamo quindi, di rimettere in
discussione il metodo tariffario adottato dall’Autorità Idrica
Pugliese, opponendosi per davvero alle scelte dell’AEEG, e di
ritirare la vergognosa candidatura della città di Bari ad ospitare
il World Water Forum nel 2015.
Perché sappiamo per certo che la
coerenza non è un bene comune come l’acqua e la democrazia, ma di
sicuro è ciò che è lecito aspettarsi come un obbligo da parte di
chi amministra una città, e domani vorrebbe amministrare una
regione.
Distinti saluti.
Comitato Pugliese Acqua Bene Comune.
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