giovedì 28 novembre 2013

Lettera aperta al Sindaco Emiliano sulla delibera AIP e (mancato) rispetto del referendum 2011

L'Autorità idrica pugliese (AIP, che ha sostituito l'ATO puglia) è il soggetto rappresentativo dei comuni pugliesi per il governo pubblico dell’acqua, con sede legale in Bari. Ilconsiglio dell'AIP è composta da:

  • Presidente: Dr. Paolo Perrone - Sindaco di Lecce (LE)
  • Vicepresidente: Dr. Michele Emiliano - Sindaco di Bari (BA)
  • Avv. Nicola Giorgino - Sindaco di Andria (BT)
  • Dr. Francesco Angelo Scoditti - Sindaco di Mesagne (BR)
  • On. Angelo Cera - Sindaco di San Marco in Lamis (FG)

L'AIP la scorsa estate ha approvato il nuovo metodo tariffario che, in pratica, se ne frega del referendum sull'ACQUA del 2011 con il quale 27 milioni di italiani hanno detto chiaramente che sull'acqua non si può fare profitto. Ora, poichè tra questi cinque sindaci, ce n'è uno (Michele EMILIANO) che ha dichiarato più volte di volersi spendere per il rispetto dell'esito referendario, capite bene che qualcosa non quadra... 


Lettera aperta al Sindaco Emiliano


Gentilissimo Sindaco Emiliano,

Il 5 ottobre scorso, il Comitato Pugliese Acqua Bene Comune ha tenuto una conferenza stampa all’ingresso del Municipio, proprio sotto la finestra del suo ufficio. Da quella stessa finestra per qualche tempo l’anno scorso è stato affisso lo striscione della campagna “Obbedienza Civile”, in difesa del risultato referendario dell’11 giugno 2011.

Ricordiamo bene la sua decisa presa di posizione il 5 maggio 2012 in difesa del voto di 27 milioni di italiani. Il comune di Bari convocò persino un coordinamento degli enti locali per l’acqua pubblica, giurando in quell’occasione una lotta dura per il ripristino della democrazia. Prendendo così una posizione opposta a quella che hanno avuto sia i governi nazionali succedutisi in questi tre anni, come anche quello pugliese.

Potrà quindi comprendere l’enorme sorpresa nel venire a conoscenza della delibera n. 26 del 16.07.2013 votata dal direttivo dell’Autorità Idrica Pugliese, di cui il Comune di Bari fa parte e Lei è vice-presidente. Sì, perché la delibera in questione adegua fedelmente la tariffa Aqp, senza colpo ferire, al nuovo modello tariffario emanato dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas.

Avversiamo fortemente questa decisione, poiché si tratta di un metodo tariffario che nega l’esito referendario che pure Lei stesso un anno fa diceva di voler tutelare, dal momento che reintroduce nella voce di “oneri finanziari”, la remunerazione del capitale investito che era stata abrogata dal secondo quesito. In più, si individua la relativa quota da restituire agli utenti nel solo lasso di tempo Luglio/Dicembre 2011, introducendo un principio di retroattività del tutto inedito e scorretto.

Eppure si sarebbe potuto seguire l’esempio ben più virtuoso di altri enti locali che invece si sono opposti a viso aperto alla truffa del nuovo modello tariffario targato AEEG.

Ecco alcuni esempi:

MILANO: ll Consiglio comunale di Milano ha approvato nella seduta di lunedì 9 settembre la Delibera dell'ATO-Milano relativa al calcolo tariffario del SII e contestualmente l'OdG proposto dal Comitato Milanese Acqua pubblica e dal Comitato Italiano per il Contratto Mondiale per l'Acqua di presa di posizione contro il Metodo Tariffario Transitorio (MTT) dell'Autorità per l’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS (AEEG). L'OdG è stato approvato anche dalle opposizioni.

PESCARA: Il 26 giugno è saltata l'approvazione del nuovo MTT da parte dei sindaci della provincia di Pescara.

VERBANIA CUSIO OSSOLA: La Provincia di Verbania Cusio Ossola ha approvato un ordine del giorno in cui si esprime un giudizio fortemente negativo sul Metodo Tariffario Transitorio dell'AEEGin quanto viola esplicitamente l'esito referendario e si chiede le dimissioni dei membri dell'Authority.

FIRENZE-PISTOIA-PRATO: Venerdì 10 maggio, all’ultima assemblea della conferenza territoriale n.3 Mediovaldarno (Firenze, Pistoia, Prato) è stata ribadita all’unanimità dai sindaci la bocciatura della nuova tariffa idrica 2012-2013 dell’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e Gas) che non ha recepito l’esito referendario. La delibera dell’assemblea sottolinea anche che la mancata determinazione dei costi standard non permette di verificare il costo degli interventi fatti dai gestori, ponendo al di fuori del controllo dei sindaci le cifre contabilizzate come investimenti.

L'ex Ato 3 - Firenze, Prato e Pistoia : La conferenza dei Sindaci dell'ex ATO 3 Toscana (Firenze, Prato e Pistoia, gestione Publiacqua) riunitasi oggi ha detto no alla tariffa voluta dall'AEEG. Lo scorso martedì i sindaci dei Comuni della provincia di Arezzo l'avevano bocciata a grande maggioranza e ieri anche il Comune di Montecatini Terme (PT) ha preso posizione contro il sistema tariffario deliberato dall'AEEG approvando all'unanimità una mozione contro la tariffa truffa.

PIACENZA: Un documento da inviare all’Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti per esprimere la contrarietà dei sindaci piacentini verso il nuovo metodo tariffario transitorio - relativo al servizio idrico - adottato dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg).

REGGIO EMILIA: Martedì 16 aprile il Consiglio Locale ATERSIR della provincia di Reggio Emilia ha bocciato il nuovo metodo tariffario.

AREZZO,: La Conferenza Territoriale dei sindaci dei comuni della provincia di Arezzo dell'ATO4 ha bocciato a grande maggioranza il nuovo metodo tariffario proposto dall'AEEG,

MONTECATINI: Giovedì 18 aprile il Consiglio Comunale di Montecatini ha approvato all'unanimità una mozione che boccia il metodo tariffario transitorio elaborato dall'AEEG.

Ci saremmo aspettati, dati gli impegni da Lei presi di fronte ai cittadini pugliesi, che il Comune di Bari apparisse in questo elenco. Purtroppo non è così. Le ricordiamo inoltre che il direttivo dell’Aip composto da soli 5 membri, ha preso tale importante decisione a nome di tutti e 258 comuni pugliesi.

Come se tutto questo non bastasse, veniamo a conoscenza del fatto che la Giunta Comunale da Lei presieduta ha nuovamente avanzato la candidatura della città di Bari ad ospitare il World Water Forum nel 2015. Siamo davvero allibiti. Già il 10 settembre 2010, all’indomani della prima candidatura, avemmo modo di spiegare a Lei, all’assessore Sannicandro, attraverso una lettera messa agli atti, che si tratta della convention triennale delle multinazionali e delle potentissime lobby che spingono, per i propri interessi, i governi a privatizzare i servizi idrici integrati. Alcuni di questi soggetti sono gli stessi che vorrebbero mettere le mani su Aqp nel 2018, quando scadrà l’attuale affidamento. Ricordiamo, per rendere meglio l’idea, che l’ultimo World Water Forum tenutosi ad Istanbul ha derubricato, nelle tesi conclusive, l’acqua da “diritto” a “bisogno” (non diritto di cittadini/esseri umani ma bisogno di clienti/consumatori da soddisfare con i noti meccanismi di mercato), e che persino l’Onu ha voluto pubblicamente disconoscere tale iniziativa.

Pensiamo che una città come Bari, che due anni fa ha visto il 52% degli aventi diritto votare per il diritto all’acqua pubblica, non meriti questo sfregio.

Le chiediamo quindi, di rimettere in discussione il metodo tariffario adottato dall’Autorità Idrica Pugliese, opponendosi per davvero alle scelte dell’AEEG, e di ritirare la vergognosa candidatura della città di Bari ad ospitare il World Water Forum nel 2015.

Perché sappiamo per certo che la coerenza non è un bene comune come l’acqua e la democrazia, ma di sicuro è ciò che è lecito aspettarsi come un obbligo da parte di chi amministra una città, e domani vorrebbe amministrare una regione.

Distinti saluti.

Comitato Pugliese Acqua Bene Comune.

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