Visualizzazione post con etichetta idv. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta idv. Mostra tutti i post

mercoledì 15 dicembre 2010

Scilipoti e i meta-venduti

L’ex onorevole dell’Italia dei valori Domenico Scilipoti è stato condannato in secondo grado a pagare 200mila euro. Una vicenda che nel luglio scorso si è trasformata in un avviso di garanzia per calunnia e produzione di documenti falsi. Antonio Di Pietro era a conoscenza della vicenda da più di quattro mesi (continua su ilFattoQuotidiano)



Di Pietro nei giorni scorsi ha denuciato la vergogosa compravendita di voti e cambi di casacca, facendo anche il nome dei presunti mandanti. Tra quelli che lo stesso Di Pietro ha definito Giuda ce n'è uno noto a chi ha seguito le vicende legate alla legge di inziativa popolare per la ripubblicizzazione dei servizi idrici (correva l'anno 2007). Si tratta dell'on. Domenico Scilipoti (ormai ex IDV).
Quando abbiamo saputo che tra i traditors c'era pure Scilipoti, c'è venuto un colpo!
Era stato, all'epoca, uno dei pochi interlocutori in parlamento per il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua. Addirittura era stato il relatore della legge di iniziativa popolare.
Mamma mia che tristezza!
Oggi Scilipoti (e non solo lui) è la cifra di una classe politica completamente alla mercè di chi offre di più. E' solo una questione di prezzo.
Ma questo genio di Scilipoti ha superato se stesso pagando degli ignari extracomunitari per fargli tenere degli striscioni con il suo nome (guarda il video).
I meta-venduti

lunedì 7 giugno 2010

IDV Altamura (?): chi fa da sé fa l'acqua privata!



Ci arriva questo sconcertante comunicato a firma dell'IDV ALTAMURA. Non sappiamo se chi lo ha inviato parli a nome di tutto l'IDV Altamurano ma speriamo vivamente di no.
Si esalta il risultato di 1000 firme raccolte per i tre referendum indetti dall'IDV nazionale tra cui quello sull'acqua pubblica che, però, come abbiamo più volte spiegato non risolve in alcun modo la questione della privatizzazione introdotta dagli ultimi scriteriati provvedimenti normativi (art. 23 bis come modificato dall'art. 15 decreto 135/09, coordinato con la legge di conversione del 20 novembre 2009, n. 166).
Il quesito proposto da Di Pietro, infatti, tocca solo l'ultimissimo provvedimento (art. 15) che ha modificato l'art. 23-bis d.l. 133/08 quindi, anche se questo fosse abrogato, l'impianto privatizzatorio resterebbe in piedi.
Resta, inoltre, l'assurdità di aver voluto fare questa battaglia male e da soli, anziché unirsi al vasto movimento per l'acqua bene comune che, anche ad Altamura, ha cercato di unire e non di distinguere e mettere etichette di sorta.
Vorremmo, poi, sapere chi sono gli autenticatori di questi referendum considerato che la raccolta firme non è possibile senza un consigliere comunale o provinciale o un notaio o un funzionario comunale con autorizzazione del sindaco. Salvo una domenica non abbiamo visto banchetti: dove si trovano?
E' possibile incontrare i rappresentanti dell'IDV per capire i motivi di questa raccolta che crea solo confusione nei cittadini e soprattutto non risolve il problema della privatizzazione. Del resto in città come Bari (e non solo) il capogruppo IDV firma e promuove il referendum del Forum chi conosce la normativa, riconosce l'inutilità del quesito di Di Pietro.
L'IDV di Altamura avrebbe fatto cosa buona e giusta ad affiancare il Comitato Referendario Acqua Bene Comune di Altamura, ha invece deciso di fare da sè... tanto di gente attenta al tema ce n'è e di sicuro è merito di chi dallo scorso ottobre non si stanca di INFORMARE SOLO per il BENE COMUNE, nessun secondo fine!

P.S.: il Prof. Lucarelli (nel video) è stato candidato indipendento con l'IDV alle Europee un anno fa. Ad uso e consumo dei nostri concittadini.

Campagna referendaria IDV ad Altamura: Legittimo impedimento,acqua pubblica , nucleare.

Primo Risultato : 1000 firme!!!!!

Dal primo maggio, il partito dell’ ex magistrato di mani pulite Antonio Di Pietro ha dato avvio, anche ad Altamura alla campagna referendaria per l’indizione di tre Referendum. Un impegno forte, e una battaglia di civiltà e democrazia, per impedire il ritorno dell’energia nucleare, per affermare che l’acqua deve rimanere pubblica, e per porre un argine al legittimo impedimento.

Nonostante le intemperie che hanno ostacolato la nostra iniziativa, e la diffidenza iniziale dei cittadini, soprattutto per la richiesta necessaria di un documento di riconoscimento abbiamo raggiunto un primo risultato. MILLE CITTADINI HANNO FIRMATO IL REFERENDUM. Il nostro obbiettivo, è quello di raggiungere con le firme, il numero dei nostri voti alle scorse elezioni regionali, con il candidato Giacinto Forte, primo dei non eletti nella Regione Puglia. Presto, definiremo una data , per indire un D-DAY ALTAMURANO, con la presenza di rappresentanti istituzionali del nostro partito , e soprattutto con più banchetti , dislocati in vari punti strategici della città .Invitiamo tutti i cittadini ad aderire a questa importante battaglia di civiltà, per affermare e ribadire i valori democratici fondamentali della nostra Repubblica.

Altamura lì, 05-06-2010 IDV ALTAMURA

lunedì 10 maggio 2010

Acqua Bene Comune e acqua al proprio mulino (IDV altamurana)




Con il banchetto di ieri salgono ad oltre 3000 le firme raccolte ad Altamura per l'Acqua Pubblica. Mentre scriviamo non abbiamo ancora i dati degli altri comuni della puglia, ma tremilaquaranta firme non sono affatto poche, soprattutto se si tratta di firme informate. In ogni caso la nostra regione ha già raccolto il 70% delle firme totali assegnategli dal Forum Nazionale

Ieri mattina in piazza, in aggiunta al banchetto del Comitato Referendario Acqua Bene Comune, ce n'era un altro: quello dell'IDV. Già, perchè Di Pietro ha depositato un suo (UNO SOLO) quesito referendario che rassomiglia in parte al primo dei TRE quesiti del Forum.
IDV di Altamura è in leggera controtendenza rispetto ai loro colleghi del capoluogo pugliese i quali sostengono apertamente i TRE REFERENDUM del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua (guarda le dichiarazioni del capogruppo IDV di Bari).
Ma tant'è! Capiamo la voglia di fare qualcosa di utile per il paese, ma a leggere bene i TRE quesiti è evidente che il quesito di DiPietro abroga l'art. 15 del Decreto Ronchi. Ora, poichè quest'ultimo modificava l'art. 23/bis della L.133/2008 (che trattava comunque l'acqua come una merce da affidare alle leggi del mercato!!!), togliere il primo significa lasciare vigente il secondo e questo non risolve affatto il problema della PRIVATIZZAZIONE dei SERVIZI IDRICI.

Ma non era più semplice entrare a far parte del neonato Comitato Referendario ACQUA BENE COMUNE di Altamura già tanto partecipato? Non era più sensata l'adesione al Comitato Pugliese Acqua Bene Comune dato che solo qualche mese fa gli stessi dirigenti dell'IDV regionale chiedevano al meetUp ilGrillaio ed allo stesso comitato Pugliese di relazionare all'assemblea programmatica del loro partito proprio per un libro bianco sull'ACQUA (relazioni, tra le altre cose, seguitissime ed applauditissime VEDI QUI).
Si può sempre tornare indietro, o no?