Visualizzazione post con etichetta antimafia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta antimafia. Mostra tutti i post

venerdì 13 marzo 2015

Loretta Moramarco (candidata M5S Regione Puglia): «Non c'è sicurezza senza legalità



Loretta Moramarco (candidata M5S Regione Puglia): «Non c'è sicurezza senza legalità: informazione, formazione e sostegno all'economia sana contro la criminalità»
Dopo l’esplosione di venerdì notte, ad Altamura c’è stato un giusto e grande silenzio.
Ho apprezzato la marcia silenziosa, piena di rispetto e dolore per i feriti, interrotta solo dalle grida degli amici che urlavano coraggio (ai feriti) e vergogna (ai colpevoli).
Da cittadina, candidata come consigliera regionale per il Movimento 5 Stelle, ritengo, però, opportune alcune riflessioni, anche per evitare che il dibattito politico si riduca a richieste di provvedimenti d’emergenza, fumo negli occhi per far dimenticare (di nuovo) i problemi strutturali della nostra città.
In questi giorni ricorre la parola “sicurezza”, ma non si può curare un malato senza comprendere la malattia.
Già all'indomani dell'omicidio di Bartolo Dambrosio, avvenuto il 6 settembre 2010, si chiedeva una maggiore presenza delle forze dell'ordine sul territorio. E' sicuramente un fatto auspicabile ed è doveroso che le istituzioni lo chiedano e che promuovano il massimo coinvolgimento di tutti gli attori della sicurezza locali, purché adeguatamente formati.
Dubito, però, che questo sia sufficiente.
Ad Altamura si è ucciso o tentato di uccidere anche in pieno giorno. E' accaduto, per esempio, il 27 marzo 2010, a pochi passi dal mercato settimanale. Vittime: Rocco Lagonigro, ritenuto a capo del traffico di droga cittadino, ed il suo autista, Vincenzo Ciccimarra. Allora nessuno vide, incredibilmente, nulla.
Dobbiamo, forse, chiedere un rappresentante delle forze dell'ordine in ogni vicolo, una telecamera per ogni angolo (si spera funzionante!)?
La verità è che un maggior controllo del territorio è opportuno ma non basta.
Se nessuno denuncia si arresteranno tutt'al più gli esecutori, mai i mandanti; piccoli spacciatori, mai i controllori del traffico di droga.
E perché si denunci, senza essere martiri, c'è bisogno non solo di forze dell'ordine ma anche di un ottimo pool che diriga le indagini (è, quindi, necessario chiamare in causa anche la Procura), di amministrazioni consapevoli che siano vicine ai cittadini, che denunciano e che subiscono, di giornalisti coraggiosi e capaci (penso, per esempio, a Carlo Vulpio, autore di Roba Nostra).
C'è bisogno anche di seri progetti di legalità per le scuole che rendano i cittadini di domani le prime sentinelle di legalità e giustizia, che sappiano distinguere tra diritti e favori e che siano consapevoli dei propri doveri. Progetti che mettano al centro l'economia, come luogo di esercizio della buona cittadinanza, la buona finanza e le esperienze vittoriose contro il racket e l'usura.
Dobbiamo potenziare le iniziative informative per le imprese, con la collaborazione dell'associazione antiracket, presente sul territorio dal 2010, ma anche pensare ad un piano di sostegno rivolto agli imprenditori per superare la stretta del credito che è causa diretta del ricorso agli usurai.
A questo proposito richiamo la possibilità, a breve operativa, per gli imprenditori di accedere al Fondo per il microcredito creato grazie all'iniziativa e all'auto-riduzione delle indennità dei parlamentari del Movimento5stelle. Invito, inoltre, a leggere le molteplici proposte a favore delle imprese nel programma M5s Puglia, quali lo snellimento della burocrazia, la creazione dello sportello “Europa”, il microcredito.
Abbiamo, poi, urgente bisogno di amministratori che non usino parole gentili nei confronti di un boss, che non plaudano alle parole del prefetto Nunziante, per il quale i problemi di Altamura sono microcriminalità, droga, alcol e gioco on line. Vogliamo rappresentanti che esprimano e manifestino supporto a chi ha il coraggio di denunciare anche quanto si tratta di persone “antipatiche”. Vogliamo eletti che si ricordino che Altamura è citata da anni (purtroppo) nelle indagini dell'antimafia.
E' mai possibile dover leggere su un comunicato ufficiale dell'amministrazione Stacca relativo ad un incontro del novembre scorso con il presidente della federazione Antiracket che «nel suo intervento di apertura, il Presidente del Consiglio [Dambrosio] ha rimarcato i momenti difficili che Altamura ha patito per l'assalto del racket, poi superato grazie al tessuto sano ed alla grande tradizione di onestà»?
Se ad Altamura c'è la mafia o la criminalità non vuol dire che siamo tutti mafiosi o criminali.
Piuttosto implica che, da cittadini onesti, quale maggioranza di questa città, siamo chiamati ad alzare la nostra voce per rendere flebile quella della delinquenza, più o meno organizzata, senza remore a chiamarla con il suo nome.
Altamura è la Leonessa delle Puglie! Volendo paragonarla ad una donna, vogliamo pensarla (come è e dovrebbe essere) consapevole, in grado di autodeterminarsi e, quindi, di dare il proprio consenso a chi è in grado di rispettarla e rifiutare coloro che, invece, vogliono solo deturpare la sua indubbia bellezza.

sabato 7 marzo 2015

Se ad Altamura c'è la mafia, Altamura non dev'essere mafiosa


 

Se ad Altamura c'è la mafia, Altamura non dev'essere mafiosa
Se ad Altamura c'è la criminalità (più o meno organizzata)
gli altamurani non devono restare in SILENZIO

Noi non vogliamo farci male. Non abbiamo paura di chiamare le cose col proprio nome.
Loro (mafiosi, criminali e perbenisti coi prosciutti sugli occhi) da una parte, la città dall'altra.

In questo momento, dunque, non dobbiamo avere paura di ricordare:

  • 1996 OPERAZIONE ANTIMAFIA CARLO MAGNO: 30 arresti per omicidi, estorsioni e traffico di droga (tra gli indagati Giovanni Loiudice e Bartolo Dambrosio che avrebbero acquisito il controllo del territorio il primo fino al 2003 il secondo fino al suo assassinio;

  • OPERAZIONE “Il Canto del Cigno”: Il procedimento fu avviato nel 1997. A dicembre 2014 Il Tribunale di Bari ha assolto 74 dei 93 imputati nel processo "Il canto del cigno" su una presunta associazione mafiosa che operava sulla Murgia barese tra Gravina e Altamura negli anni Novanta, finalizzata a traffico e spaccio di droga, detenzione di armi ed esplosivi, estorsioni, 8 tentati omicidi, ferimenti e conflitti a fuoco tra clan rivali. A più di venti anni dai fatti contestati i giudici hanno condannato 13 imputati a pene fra 7 anni e 6 mesi di reclusione, dichiarando per altri cinque il non luogo a procedere per prescrizione. Nei confronti di molti imputati i giudici hanno dichiarato per alcuni reati il non luogo a procedere, perché già giudicati per gli stessi fatti in altri processi. Per tutti è stata esclusa l'associazione mafiosa.Nove imputati nel frattempo sono morti. Tra di loro anche il boss barese Francesco Biancoli e Bartolo Dambrosio.
  • 2005 inchiesta LEONESSA DI PUGLIA La Dda di Bari indaga, ancora una volta, su Bartolo Dambrosio, nell’ambito del fascicolo denominato «Leonessa di Puglia». Usura, estorsioni, reati contro la persona erano finiti al centro dell’indagine dell’antimafia che cercava di fare luce anche sull’omicidio di Raffaele Scalera, ucciso con un colpo di pistola alla testa il 12 giugno 2005, sul sequestro lampo di un imprenditore (25 luglio 2005), sulla scomparsa, nel novembre 2005, di Biagio Genco.
  • 2007 il PM Digeronimo indaga su intrecci tra crimine organizzato, uomini politici e imprenditori di Altamura. Ascoltato anche Alessio Dipalo, noto giornalista di Radio Regio, più volte aggredito e intimidito, imputato in diversi processi per diffamazione per le denunce radiofoniche. Ad alcune delle sue denunce seguono atti dell'autorità giudiziaria: ad agosto 2005 denuncia una discarica abusiva di medicinali a 3 Km da Altamura a cui consegue il sequestro del sito. A novembre 2004 i Carabinieri del N.O.E. accertano ad Altamura l’illegale smaltimento, tra i rifiuti solidi urbani, degli scarti degli animali prodotti dalle macellerie
  • 2009 OPERAZIONE DOMINO. Giuliano Polito, tenente colonnello del comando operativo carabinieri Bari, intervistato da Antenna Sud, riferisce: «nella zona di Altamura c’è sicuramente il clan Dambrosio» e poi, tornando a parlare della mafia della nostra provincia spiega «le principali fondi di sostentamento per le associazioni criminali opranti in Bari e Provincia sono in primo luogo traffico e spaccio di stupefacenti per cui i criminali si avvalgono dei corridoi creati con il contrabbando di sigarette, le estorsioni - iniziate con episodicità ma che di fatto costituiscono la fonte più redditizia - la gestione dei video-poker, il contrabbando di tabacchi e valori esteri in debole ripresa e l’illecita attività creditizia, con particolare riferimento all’usura. [[tratto dallo speciale Mala s.p.a, inchiesta firmata da Mauro Denigris e realizzata da Michele Creta, trasmessa da Antenna Sud il 4 aprile 2010].
  • 27 marzo 2010: in pieno giorno a pochi passi dal mercato settimanale vengono assassinati Rocco Lagonigro (ritenuto a capo del traffico di droga di Altamura) e Vincenzo Ciccimarra (suo autista). NESSUNO HA VISTO NIENTE!
  • 6 Settembre 2010: Viene assassinato Bartolo Dambrosio. La relazione della DIA del 2008 individuava un solo clan ad Altamura, quello di Dambrosio dedito all'estorsione e al traffico di droga.
  • 22 settembre 2010 arrestati due giovanissimi, Michele Loiudice, 25 anni, figlio dell’ex boss Giovanni Loiudice, e Francesco Palmieri, 21 anni. A giugno 2012 il gup, al termine di un processo con rito abbreviato, ha condannato Palmieri e Loiudice a una pena di 20 anni di reclusione, e Francesco Maino a 12 anni e otto mesi.
  • Novembre 2012: la stampa nazionale e regionale rivela le dichiarazioni, tuttora da verificare, di Valerya Hiblova, moglie del boss Bartolo Dambrosio, divenuta collaboratrice di giustizia, che denuncia l’esistenza di legami tra il marito e il mondo politico ed imprenditoriale della città.
  • Estate 2014. Nel primo pomeriggio il fratello di Bartolo Dambrosio viene ferito da alcuni colpi di pistola uscendo di casa. Alcuni mesi dopo vengono intercettati i responsabili che parlano della volontà di uccidere.
  • E' tutt'ora in corso il processo sulla “Mafia murgiana”, nato (anche) dalle denunce di Francesco Dipalo, che ha più volte denunciato irregolarità nella gestione della sua protezione come testimone di giustizia nonché l'impossibilità di prendere parte ai procedimenti a suo carico avviati da alcuni imputati. Assolti sei imputati che hanno optato per il rito abbreviato: Vito Zaccaria, Domenico Cicirielli, Vincenzo Laterza, i carabinieri Logiudice e Carotenuto e l'avv. Vincenzo Siani;
  • Le bombe carta. Diversi gli episodi registrati ad Altamura (dicembre 2013, 5 novembre 2012, 19 febbraio 2014) con danni alle sole cose. Più ravvicinati quelli tra febbraio e marzo 2015: il 17 febbraio 2015 una bomba carta, piazzata tra il parabrezza e il cofano anteriore di una BMW, esplode in via Cassano vecchia; il 21 febbraio 2015 in via Buonarroti, nei pressi di viale Martiri, esplode una bomba carta. C'è un'unica mano dietro alle esplosioni?
  • 4 marzo 2015: sette giovani tra i 22 e i 26 anni sono rimasti feriti in una esplosione, causata da una bomba carta, in una sala giochi. il Green Table, in largo Nitti. Le indagini, coordinate dalla DDA di Bari e condotte dai Carabinieri di Altamura, si muovono nel mondo della criminalità.

COS'HANNO FATTO LE ISTITUZIONI LOCALI?
Solo la provincia di Bari si è costituita parte civile nel processo contro la mafia murgiana. Motivazione: “Si è fornita un’immagine negativa del territorio che ha cagionato un effetto depressivo sull’intero sistema economico”.
Non pervenuto il Comune di Altamura. Dobbiamo desumere che Altamura non abbia subito lo stesso “effetto depressivo sull'inteso sistema economico”, culturale e sociale????
Il 22 maggio 2014 il prefetto Nunziante affermava: "NON FATEVI DEL MALE" e individuava come problematiche del territorio, oltre al fenomeno diffuso della microcriminalità, la droga, l'incremento del consumo di alcool tra i giovanissimi e del gioco on line. Il prefetto, rappresentante del governo sul territorio, affermava: «Cercate di non parlare di mafia, è cosa ben diversa [dai fenomeni del nostro territorio]» (www.youtube.com/watch?v=Gp8uSaxaP0Y)

Invece il 4 marzo Altamura si è fatta molto male. E speriamo di fermarci a questo dolore.
QUANDO VERRANNO A CHIEDERVI UN VOTO (PERCHE' VERRANNO!)
IN CAMBIO DI QUALCOSA, CHIEDETEVI SE QUEL “QUALCOSA” NON ABBIA ANCHE UN COLLEGAMENTO CON L'ECONOMIA MALATA DELLE ESTORSIONI,
DEL TRAFFICO DI DROGA, DELLE BOMBE, DEGLI OMICIDI...
PERCHE' IL TUO VOTO E' IL TUO VOLTO

giovedì 5 marzo 2015

Le bombe e le emergenze primarie di Altamura



Torna sui media nazionali Altamura e non per il pane DOP ma per un'esplosione causata da una bomba carta posizionata all'esterno del Green Table, avvenuta ieri, poco dopo la mezzanotte.
Sette i feriti, di cui uno molto grave.
Il Corriere del Mezzogiorno, poco dopo il fatto, rivelava che 
«la pista seguita dagli investigatori è quella di un’esplosione provocata da un atto intimidatorio compiuto da appartenenti ad organizzazioni che gestiscono nella zona il racket delle estorsioni».
La Repubblica ha precisato, invece, che 
«perde consistenza l'ipotesi del racket. I proprietari della sala giochi sono incensurati» e che le indagini, condotte dai Carabinieri di Altamura e coordinate dalla Dda di Bari «si muovono nel mondo della criminalità».
Il Prefetto, Antonio Nunziante, ha convocato un vertice straordinario per la sicurezza a cui hanno partecipato i rappresentanti delle forze dell'ordine e il sindaco Stacca. 
Speriamo che non se ne parli solo in questa fase di "emergenza", che le voci indignate e spaventate non tacciano già da domani. 
Il 22 maggio 2014 il prefetto Nunziante affermava: "NON FATEVI DEL MALE" (a parlare di malavita organizzata). 
Invece la notte scorsa Altamura si è fatta molto male. E speriamo di fermarci a questo dolore.
Siamo davvero un'ISOLA FELICE, l'isola che non c'è.

domenica 1 dicembre 2013

il 5 dicembre 2013 "ECOMAFIE: il business che ruba il futuro"

 

 Comunicato/invito
“ECOMAFIE: il business che ruba il futuro”
giovedì 5 dicembre 2013
Liceo Scientifico Federico II Altamura


Il 5 dicembre 2013 alle ore 17,00 c/o la biblioteca del liceo scientifico “Federico II di Svevia” di Altamura, il Movimento il Grillaio di Altamura in collaborazione con gli studenti dell’istituto superiore, il referente alla Legalità Prof. Giuseppe Dambrosio ed il Dirigente dell'istituto Prof.ssa Giovanna Cancellara, presentano l'incontro “ECOMAFIE: il business che ruba il futuro”. Interverranno il dott. RENATO NITTI, magistrato della Procura di Bari e il dott. dott. Giuseppe Giove, Generale Comandante regionale Corpo Forestale dello Stato Emilia Romagna e Lombardia, che aiuteranno i partecipanti a capire cosa accade nei nostri territori e quali le possibili soluzioni.
I numeri delle ecomafie sono impressionanti: 16,7 miliardi di euro di fatturato, 34.120 reati accertati, 28.132 persone denunciate, 8.286 sequestri effettuati. Sono dati del rapporto Legambiente sulle Ecomafie relativi al solo 2012.
La criminalità organizzata ha compreso da tempo la bontà del business dei rifiuti mentre la cronaca giudiziaria e la saggistica di settore (tra cui il best seller “Gomorra”) raccontano della feroce aggressione ai territori dell’Italia Meridionale.
Scioccanti le dichiarazioni rilasciate collaboratore di giustizia Carmine Schiavone inerenti tra le altre cose il traffico di rifiuti tossici gestito dal suo clan (i Casalesi) e riguardanti anche la puglia. Gli atti da cui emergono tali dichiarazioni risalgono al 1997. Le istituzioni hanno chiesto conto al “pentito” dei luoghi inquinati? Siamo davvero sicuri che il nostro stesso territorio, unico al mondo per la sua biodiversità, il bellissimo “Parco Nazionale dell’Altamurgia”, sia estraneo ai danni ambientali cagionati al nostro paese dalle “Ecomafia”? Qual è il rischio di contaminazione delle falde acquifere o di avvelenamento delle nostre campagne? Esiste una correlazione fra tutto ciò e l’elevato tasso di tumori presente nella nostra zona? Tante sono gli interrogativi, poche le risposte.
Le domande, legittime, doverose, suscitano indignazione e preoccupazione soprattutto nei giovani, che hanno il diritto di costuirsi un futuro in questi territori. L’approccio al fenomeno, originariamente di natura criminologica, tocca numerosi altri aspetti che inevitabilmente interagiscono fra loro, dall’economia e gestione del ciclo dei rifiuti, alla salute pubblica, agli equilibri ambientali.
Ospiti della serata il dott. Renato Nitti, magistrato della Procura di Bari con delega del Procuratore Capo sui reati ambientali e il dott. Giuseppe Giove, Generale Comandante regionale Corpo Forestale dello Stato Emilia Romagna e Lombardia e già sindaco di Altamura.
Coordina l'incontro la dott.ssa Loretta Moramarco (dottoranda in Diritto ed Economia dell'Ambiente)

La cittadinanza è invitata.
Movimento ilGrillaio Altamura
WEB: ilgrillaio.blogspot.com
FB:  il Grillaio Altamura

giovedì 29 dicembre 2011

la squola canbia. la politica?


Due giorni fa al comune di Altamura si è svolto un ulteriore incontro tra amministrazione comunale e dirigenti scolastici. Per dare una parvenza di partecipazione sono state invitate finanche le telecamere del tg di canale 2. Non è noto quali siano state la conclusioni cui sono giunti alla fine del summit.

Quello che è certo e che l'incontro precedeva di qualche ora quello di ieri tra il Sindaco Stacca e l'ass. regionale Alba Sasso, presenziato anche questo dagli stessi dirigenti scolastici. In attesa di conoscere i contenuti di quest'altro summit, ci piace ricordare che l'oggetto di questi incontri è il c.d. dimensionamento scolastico normato dalla Legge 111/11 (già battezzata le legge dell'uno*) attuato con una delibera della giunta comunale seguendo le direttive di una delibera di giunta regionale provoca delle conseguenze devastanti per le scuole di Altamura. (leggi post precedenti).

Dopo l'assemblea cittadina del 15 dicembre u.s. a PortAlba, in cui oltre 100 tra insegnanti, genitori e non solo, uno si sarebbe aspettato di vedere seduti in quella sede anche i rappresentanti del comitato ScuolaBeneComune, invece così non è stato.

Quindi le cose continuano ad essere decise da pochi eletti (infondo nonostante si voglia far credere, attraverso il mezzo televisivo, di rendere pubblici e partecipati i contenuti e le decisioni assunte in questi incontri.

Sia chiaro, il sindaco Mario Stacca non è tenuto a fare ciò, ma è una questione di buon senso e di ragionevolezza: stiamo parlando del futuro di 10.000 ragazzini, stiamo parlando del futuro di Altamura, del futuro della politica ad Altamura.

Meditate gente... meditate!
Questo Natale sarà ricordato per molti aspetti negativi. L'ennesi colpo (basso) alla scuola pubblica collegata al c.d. dimensionamento scolastico è uno di questi.
Se domani ci togliessero l'acqua ci sarebbe tanta sofferenza ed una rivoluzione per riconquistarla, se ci togliessero il pane ci sarebbe tanta fame ma mangeremmo "le brioches", se ci togliessero la democrazia ce la ripenderemmo, ma se ci tolgono il sapere e la saggezza non avremo più capacità di reagire e ci potranno togliere tutto il resto.
Forse è per questo che l'assemblea sulla scuola di giovedi 15 dicembre è stata partecipata in maniera inaspettata, le luci si sono accese senza fare tanto sforzo. La preoccupazione di un cuci scuci della scuola altamurana ha messo in allarme tanti insegnanti, ma soprattutto tanti genitori. Vuoi vedere che le preoccupazioni per la scuola cambieranno il modo di fare politica ad altamura?
Le decisioni prese nel comune di Altamura, come spessissimo succede, sono prese da poche persone e il sospetto nasce velocemente: per caso a decidere sono proprio le persone che da quelle decisioni possono avere benefici particolari? per caso questi benefici particolari creano problemi alla comunità? Il sospetto, ricordiamoci, DEVE rimanere un sospetto e ciò significa che la comunità DEVE vigilare dove c'è sospetto ma non giudicare. È fondamentale non cadere in facili e stupidi insulti. Spesso tali insulti sono il frutto di ragionamenti di chi non vuole impegnarsi e si giustifica con il fatto che le persone sono tutte corrotte o corruttori. Da queste persone rassegnate ed inutili ci si sente dire "Chi non ruba? vuol dire che non ne ha avuto l'occasione!". Se tu lettore che stai leggendo ti riconosci in questa frase sappi che il mondo non è così nero e proprio per questo non hai scuse per non essere civicamente attivo.


D'altra parte bisogna anche capire che in Italia colui che amministra la cosa pubblica facendo scelte per riempirsi il portafoglio crea un danno alla comunità (oltre che commettere un illecito). Dovrei usare il congiuntivo, scusate, ma non ci riesco. Il danno che costui arreca alla comunità è 10, 100 in alcuni casi anche 1000 volte più grande del guadagno che è riuscito a mettersi in tasca. Se tu lettore hai rubato o guadagnato illecitamente una certa cifra di soldi pubblici, sappi che la tua coscienza non è sporca per quanti soldi ti sei preso; la tua coscienza è sporca per quanti soldi ed opportunità la comunità ha perso. Sono molti di più te lo garantisco. Ti auguro di non dormire stanotte.


e poi...
BASTA DECIDERE QUATTRO GATTI!
fateci partecipare! Gli altamurani spesso sono dei gran cozzali che pensano soprattutto al proprio orticello, ma se messi in condizione, sanno essere anche altruisti e responsabili dinanzi alla ricerca del Bene Comune. Dateci la possibilità di una VERA partecipazione.

giovedì 8 dicembre 2011

I DRITTI E I DIRITTI


«L’amministrazione comunale conferma piena fiducia nell’operato della magistratura, mantenendo comunque alta l’attenzione sugli sviluppi dell’indagine, al fine di potere tempestivamente tutelare i propri diritti» 
(comunicato stampa del sindaco del comune di Altamura
  
ARTICOLO 101 della COSTITUZIONE 
La giustizia è amministrata nel nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge.


A leggere l'ermetico comunicato diramato dal sindaco di Altamura viene da chiedersi quale sia la differenza tra i diritti dell'amministrazione e i diritti del popolo nel nome del quale agiscono i magistrati. 
Sindaco e giunta in questo momento non ci hanno fatto una bella figura per TRE motivi: in un momento così non puoi non essere preparato ad affrontare chi cerca di dare notizie; a questo momento ci si è arrivati non perdendo mai l'occasione di minimizzare quanto accadeva nella nostra città; le uniche parole che si leggono sulla stampa sono quelle di chi da molti viene indicato come il "VERO SINDACO", cioè Pasquale Lomurno (leggi le sue dichiarazioni sulla Gazzetta del mezzogiorno):
«Si fa presto a parlare di mafia e di scenario mafioso o di contiguità della politica, ma ho l’impressione che si stia esagerando», dice Pasquale Lomurno, democristiano da sempre, sulla scena da 35 anni, sino a pochi mesi fa capo di gabinetto del sindaco. «Questa - aggiunge - è una città che si sta impoverendo. Qui ogni giorno c’è qualcuno che minaccia di impiccarsi. C’è una grandissima pressione. E qualche volta le minacce arrivano anche dagli ex detenuti come quel Regina che si è rivolto a Dambrosio e al sindaco per ottenere un lavoro. Ma dov’è la contiguità? Qui è materia di ogni giorno avere a che fare con queste richieste»
A noi non sembra affatto che sia "presto". Ci sembra al contrario che a parlare di mafia ci siamo arrivati molto tardi. Un anno fa contestavamo gli elogi preoccupanti a Bartolo Dambrosio e le varie dichiarazioni sul suo essere/sembrare una brava persona (leggi qui). Oggi ci sembra altrettanto grave minimizzare le indagini come se un'inchiesta condotta dall'antimafia possa essere ridotta ad una mera "esagerazione" o ad un fraintendimento dei rapporti tra criminalità e potere politico.
Chi si è anche solo affacciato agli uffici dei servizi sociali di Altamura o anche alla porta del sindaco nel giorno di ricevimento sa bene che le richieste di assistenza o di un lavoro possono anche essere espresse con una veemenza che rasenta la minaccia e che a "chiedere" non sono sempre persone irreprensibili. Ma non sono queste "richieste" l'oggetto dell'inchiesta dell'antimafia.
Qui si parla di rapporti tra imprenditori, politici e criminalità mafiosa, con il coinvolgimento di membri delle forze dell'ordine e di professionisti (insomma tutti tranne che gli "impoveriti" della nostra citta).
Se l'amministrazione vuole (ri)conquistare la fiducia dei cittadini servono parole ben diverse e, soprattutto, servono FATTI.

venerdì 17 dicembre 2010

Mafia, affari e politica. L'antimafia ad Altamura (VIDEO INTEGRALE)

E' finalmente disponibile il video dell'incontro "Mafia affari e politica"
con DESIRÈE DIGERONIMO (Sost. Proc. Direzione Distrettuale Antimafia di Bari) ROBERTO PENNISI (Sost. Proc. Direzione Nazionale Antimafia).

parte 1

Watch live streaming video from ilgrillaio at livestream.com


parte 2

Watch live streaming video from ilgrillaio at livestream.com

martedì 5 ottobre 2010

REAGIRE ALL'OMERTA' DIFENDERE IL BENE COMUNE (il video)



GUARDA IL VIDEO DELLA SERATA

Ospiti:
Don LUIGI MEROLA (Presidente della Fondazione di recupero minorile "A' Voce d'è Creature" Onlus - Napoli)
ALESSIO DI PALO (Giornalista e "Voce" di Radio Regio Altamura)

Coordina

GIULIANO FOSCHINI (Giornalista - la Repubblica)