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domenica 22 aprile 2012

L'inquietudine dopo la tempesta

Dopo 10 giorni di vacanza riapriamo il blog.
La campagna ZERO PRIVILEGI Puglia per ridurre (davvero) i costi della politica regionale pugliese continua a riscuotere consensi. Gli ultimi scandali made in PADANIA LADRONA non fanno che dare forza a questa campagna. Beppe Grillo e il M5S salgono nei sondaggi in vista delle prossime amministrative e ad Altamura ieri in consiglio comunale c'erano decine di ragazzi che protestavano contro un'amministrazione che li ha lasciati fuori dai locali che utilizzavano (insieme ad una parrocchia) per attività di volontariato. I tecnici del comune si sono recati sul posto ed hanno sostituito le serrature lasciando i ragazzi per strada e i materiali chiusi nei locali (!).
Poi coloro che come il M5S "pretendono" di fare politica fuori dai partiti sarebbero l'antipolitica, il "populismo inquietante". 
Ciò che davvero inquieta, di questi tempi, è la distanza oramai incolmabile tra le istituzioni asfissiate dai politicanti di mestiere e soggiogate dai poteri forti.
E' inquietante il tentativo grottesco dei partiti (moribondi e con una credibilità prossima allo zero) di rifarsi una faccia con un banchetto di raccolta firme. Le iniziative di cittadinanza attive insozzate dal puzzo mefitico del vecchio trombone della politica che fu, pronto a rimettersi in corsa per la prossima competizione elettorale, questo è inquietante.


E' inquietante che si facciano 2 campagne elettorali promettendo la ripubblicizzazione dell'Acquedotto più grande d'Europa e che alla fine di tutto un percorso con il Forum dell'Acqua Bene Comune si approvi una legge regionale che non tiene fede a quanto condiviso con i cittadini... per poi vedersela comunque bocciata dalla Corte Costituzionale.

E' ancora più inquietante che il parlamento qualche giorno fa abbia approvato una MODIFICA DELLA COSTITUZIONE (!!!) che sancisce il primato dei mercati finanziari sui governi e sulla sovranità popolare... Lo stato non può più indebitarsi per fare investimenti di sorta se non bilanciate da altrettante entrate (su questo argomento ci torneremo).

Prossimamente affiancheremo alla raccolta firme per Zero Privilegi la campagna di Obbedienza Civile al Referendum sull'acqua. Ora più che mai è importante farsi sentire, ma soprattutto fare rete per farsi sentire meglio.

giovedì 17 novembre 2011

SIAMO IN GUERRA - la rete contro i partiti

Buongiorno a tutti i nostri followers,


oggi ci fa piacere inaugurare una serie di recensioni per segnalarvi libri in uscita,

che affrontano i temi a noi cari ( cittadinanza attiva, rete, ecologia, beni comuni, etc).


L'occasione è una nuova pubblicazione firmata da Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo, padri costituenti del blog beppegrillo.it, della rete dei meetup associati al blog e nonchè dei movimenti 5 stelle, già presenti nei comuni e nei consigli regionali del Paese.


Pubblicato da Chiarelettere, Siamo in Guerra, per una nuova politica (188 pp, 11.60E), arriva per dirci che qualcosa è cambiato, e Grillo l'aveva previsto l' 8 ottobre 2007 in Piazza Maggiore a Bologna, in occasione del primo Vday, gridando dal palco ' I partiti sono morti! ' un grido di allarme su un fenomeno allora in corso, oggi sotto gli occhi di tutti completamente compiuto. Insomma Grillo l'aveva previsto, e dal quel momento i 'cadaveri', parlarono espressamente di antipolitica, per difendersi da un movimento che lentamente li sta spazzando via.


La rete infatti può rappresentare la nuova resistenza, azzerando la vecchia politica, e in questo senso attraverso il web ognuno vale uno, i leader politici sono una contraddizione in termini, non hanno senso. Il web è istantaneo, e ha una memoria eterna, qualsiasi articolo resterà in una cache a disposizione di tutti. I dinosauri che smentiscono il giorno dopo, ritrattando, sono anch'essi passati alla storia di ieri.


Il cittadino che s'informa su internet non segue più i tg, non legge i giornali, le notizie non hanno più pesi controllati, e grazie alla rete non ci sono più intermediari. I referendum propositivi senza quorum on line, saran no la normalità; le costituzioni potranno essere partecipate e scritte dai cittadini come sta avvenendo oggi per l'Islanda.


'La rete è un'opportunità unica per creare un'intelligenza collettiva che possa affrontare i problemi della società permettendo a ciascuno di partecipare alle proprie scelte'

domenica 20 marzo 2011

REFERENDUM e FUTURO



Il referendum che (è quasi certo) andremo a vorare il prossimo 12 giugno è un evento storico. Abbiamo la responsabilità di su due aspetti fondamentali della nostra vita:
  1. come vogliamo che sia gestito l'accesso all'acqua per i nostri figli, le future generazioni. Se l'acqua dev'essere considerata una merce con cui soddisfare un bisogno oppure un bene comune da salvaguardare per garantire un diritto umano (il DIRITTO ALLA VITA);
  2. come vogliamo continuare a vivere: condiderando o ignorando i limiti (oggettivi) del nostro pianeta? I rischi di una centrale nucleare ad Alberobello (magari a forma di trullo) valgono una vita passata con le magliettine in inverno e giacca e cravatta d'estate? L'angoscia delle radiazioni dietro l'angolo vale la "ebbrezza" di città illuminate giorno e notte, edifici che divorano energia per riscaldarsi e raffreddarsi a finestre aperte.

I nuclearisti hanno messo la sordina al Giappone. Per loro non è un problema, controllano televisioni e giornali, che hanno già declassato Fukushima nelle pagine interne. Nelle versioni on line è scivolato al terzo o quarto posto. Sedare, sopire, prendere per il culo con ritirate strategiche per arrivare al referendum in silenzio. In modo da non raggiungere il quorum. La Prestigiacomo, unico ministro dell'Ambiente nuclearista nel mondo, ha dettato la linea: "E' finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate. Bisogna uscirne ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare nulla, si decide tra un mese." Per queste persone le elezioni, e il potere che ne consegue, sono la priorità, non la salute dei nostri figli. Se ne devono andare.
Ps: Le "Facce da nucleare" dell'opposizione che si sono assentate alla votazione per l'accorpamento del referendum con le elezioni amministrative sono: Capano, Cimadoro, Ciriello, D'Antona, Farina, Fassino, Fedi, Gozi, Madia, Mastromauro, Porcino, Samperi.
- Scarica il volantino delle "Facce da nucleare" e diffondilo
- Partecipa a "Spegni il nucleare" su FB

(www.beppegrillo.it)

venerdì 22 maggio 2009

GRILLO a Bari (i TRULLI RADIOATTIVI)



Avete mai pensato ad una centrale nucleare eco-sostenibile?
Sono le CENTRALI NUCLEARI a TRULLO!!!
Ascoltare Grillo è piacevole... si ride sempre meno: più prendi coscienza della serietà/gravità delle sue affermazioni, meno ridi. Altro che comico!
Esserci è stato importante. Sul palco, oltre Grillo, i ragazzi della lista civica Bari a 5 stelle, un giovane medico incazzato perchè vorrebbe avere meno ammalati di tumore (presto il video del suo intervento)...
Infine Carlo Vulpio, Sonia Alfano e Alberto Lucarelli (a breve metteremo in rete il video)

cerca su youtube "Grillo Bari".... grandi ragazzi!

venerdì 3 aprile 2009

Grillo a la7

Francesco vuole capire e ci scrive riportando la notizia:
Grillo abbandona 'Exit', la D'Amico: "Ho sbagliato a riportarlo in tv"
"Qualcuno sa come siano andate veramente le cose? Se fosse andata così, il caro Grillo starebbe "scivolando" dalla ragione al torto..."

allora io penso: facciamo parlare i fatti e mandiamogli un paio di link sull'accaduto
ecco you tube che ci viene incontro con i magnifici ragazzi di pescaraincomune:







e così il buon Francesco mi riscrive:
Caro Rafdegan, grazie dei link.
Ho visto i 2 spezzoni e purtroppo sono rimasto deluso!
Deluso perché il principale fautore della libertà di stampa si è reso protagonista di uno dei suoi spettacoli che, se vanno bene (e sono il primo ad apprezzarli ed a promuoverli) in un contesto teatrale, dove si paga ben consapevoli di quello a cui si assisterà, non vanno altrettanto bene in uno studio televisivo con diversi ospiti e dove si è chiamati a confrontarsi con altri oppure anche solo ad ascoltare chi può pensarla in modo diverso (e questo vale per tutti; anche per coloro che hanno posizioni, a nostro avviso, sbagliate!).
Tra l’altro mi sembra di capire, dagli stralci che ho visto, che la puntata era proprio incentrata tutta sull’acqua (a proposito sarebbe possibile trovare l’intera puntata?) ma poco e niente ha detto a riguardo ed anche quando la D’Amico ha provato a riportarlo sui giusti binari, l’amico Beppe ha continuato a dire quello che voleva a ruota libera e senza controllo parlando di tutt’altro rispetto al tema per il quale era stato invitato.
E’ questa la partecipazione dal basso? E’ questo il rispetto dell’altro? E’ questo il confronto costruttivo su posizioni diverse? Purtroppo no; e ne sono molto dispiaciuto perché se cominciano a comportarsi così anche coloro che avevano ben individuato le criticità e le anomalie di un sistema basato sullo strapotere economico ed informativo di pochi e sulla sopraffazione del più debole, non ci rimane veramente più nessuno!!!!!
Ti saluto e ti abbraccio ……. un po’ più scoraggiato ed amareggiato!!!!!!!

ed io rispondo a Francesco,
ho rimesso la punteggiatura e
(fatto qualche piccola aggiunta),
ma chiedo scusa per il linguaggio a tutti quelli che leggeranno:

la trasmissione Exit è stata molto forte!
Francesco, io non mi fermo però alla maleducazione di beppegrillo, anche perchè mentre parlava è stato preso un po' per culo proprio dagli ospiti buonisti.
considera anche che in collegamento arriva l'audio in ritardo e I possibili fraintendimenti per questo. leggi quello che è succeso alla luce del distacco che c'è tra persone che parlano dello stesso argomento ma con culture ormai diversissime. il tentativo di grillo penso sia stato contestualizzare problema acqua. se pensiamo all'acqua senza capire il marcio economico che la minaccia non si parla di acqua ma si fa solo salotto. immagina il solito dire dei bambini in africa che muoiono di fame e di sete. intanto non si fa niente per guarire il sistema e loro di conseguenza. per intenderci io non ho nulla contro quelli che costruiscono pozzi in africa. ma mi fa incazzare che c'è un sistema economico marcio che mantiene povera l'africa. la ferrarelle ci sguazza, ma poi fa i pozzi in africa (PER FARSI PUBBLICITA?). nessuno vuole risolvere il problema acqua. tutto il dire che fanno in molti si traduce in "toppe" o azioni per arginare emergenze. emergenze = soldi. creare l'emergenza acqua sarà come l'emergenza rifiuti. tanti soldi in mano di pochi. quando qualcuno sembra bravissimo bellissimo e parla di acqua chiediti da che parte sta. sono ancora convinto che grillo stia dalla parte giusta. in ultimo immagina che lanciare messaggi non è facile. interagire spesso non ti permette di seguire un filo. immagino che per grillo l'occasione era d'oro per lanciare un messaggio abbastanza compiuto, e se quello fosse stato il mio fine io, al posto suo, non sarei riuscito a fare meglio. prova a riascoltarlo, immagina di non sapere niente di finanza, di essere uno dei tanti che invidia tronchetti provera per i soldi che ha e per la moglie che ha (due parametri di felicità duri a morire anche per persone con un po' di cervello) puo' darsi che ti si sveli un mondo. (perche è allo spettatore che si rivolgeva grillo) e poi, a volerla dire tutta, ha salutato educatamente prima di andare via. poi per il fatto che abbia incarnato il personaggio incazzato o lo sia davvero, non penso che sarebbe rimasto li a parlare della durezza del residuo fisso dell' acqua pubblica o privata. c'era credo molta distanza con i politici in studio che sono bravissimi a fare i carismatici, a fare voti, a fare strategie, a girare le parole. lo so questo non ti esime dal confronto. no ma io lo capisco. ha fatto più lui per gli altri che tutti gli ospiti che stavano li in trasmissione. non sono deluso. ho ascoltato grillo e mi sento di nuovo un estraneo a questa società, quest'uomo (l'essere umano italiano)  che impiega la sua genialità per se stesso e non per gli altri. a costo di vivere male.
tristezza
, quella che purtroppo credo provi anche grillo.
rabbia
, ho sentito parlare delle vetrine rotte a londra, puntavano il dito sulle vetrine rotte delle banche in contrapposizione agli scempi economici che hanno fatto le banche.

non romperei mai una vetrine nè incito nessuno a farlo.
MA QUANTO CAZZO COSTA STA VETRINA DI MERDA?
TE LI PAGO IO 50 EURO!
LA VETRINA DI UNA BANCA TIRCHIA CHE NON HA FATTO MONTARE VETRI ANTIPROIETTILE! 
MA VUOI METTERE CON LE BOLLE, I BUCHI, LE RAPINE NELLE TASCHE DEI POVERI DI MIGLIAIA DI MILIARDI DI EURO!!! LA RABBIA C'È ED È TANTA.
impotenza, ma questa te la spiego un'altra volta.

rafdegan

p.s. era una battuta (PER ORA) quella dell'impotenza

domenica 1 febbraio 2009

IO SO. GRILLO in PIAZZA FARNESE

Buona visione...