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mercoledì 21 luglio 2010

Benedetta ricchezza!



Il rampollo dei Columella, Saverio, convolato a nozze in pompa magna (foresta di fiori, auto super-lusso, body-guards, fotografi, cineoperatori, vips, musiche profane e schiavi originali negri che scacciavano le mosche dei presenti) ha causato le ire del Vescovo. Il vescovo arrabbiato è mons. Paciello che si è scagliato contro queste "nozze da teatro di posa, musiche proibite durante le azioni liturgiche, suscita giustificata indignazione nel popolo, [...] è una ricchezza che dà scandalo e non ha rispetto del prossimo" (leggi tutto). Per un vescovo che si arrabbia, c'è un arcivescovo che se ne rallegra: quello che ha celebrato il matrimonio in questione (ops!), mons. Michele Castoro.
Lo stesso che ha inaugurato la nuova cripta tutta d'oro di Padre Pio: roba di lusso!
Ognuno, però, è libero di scegliersi il vescovo che più gli aggrada ed i Columella non si fanno mancare niente, neanche il monsignore.
Che si sia trattato di una deviazione dalle norme cristiane (sobrietà per esempio) sembra abbastanza evidente, ma riteniamo che il Vescovo possa e debba usare la penna per questioni più scottanti di questa. Per esempio sull'acqua nulla è stato detto da parte della diocesi per incoraggiare i fedeli a salvaguardare un bene comune e sacro che tanto conta (anche e non solo) per i cristiani. L'acqua che coincide con la vita è ridotta a merce nel quotidiano (uso dell'acqua in bottiglia) di gran parte di noi ed in tanti campi estivi parrocchiali si continua ad utilizzare l'ACQUA CHE SPRECA L'ACQUA (per fabbricare una bottiglietta di plastica si impiegano 10-14 litri di acqua).

Ci sembra poi stridente la benedizione, da parte dello stesso vescovo, delle Ferrari che sfilano per le città di Gravina ed Altamura (leggi qui) ed il fatto che portino in giro bambini con handicap non le trasforma in un simbolo di sobrietà. Sono o no, anche queste l'emblema di una "ricchezza che dà scandalo e non ha rispetto del prossimo"?
Chi spende centinaia di migliaia di euro per il proprio matrimonio fa un uso irresponsabile del proprio denaro, o no?
Chi si indebita per la prima comunione "con lo sparo" dei propri figli ha perso il senno o no?
Chi spende centinaia di migliaia di euro per il gusto di guidare un'auto sportiva bassa e rossa fa un uso irresponsabile del proprio denaro, o no?
Chi decide di rivestire d'oro una cripta, in un periodo nero per molte famiglie, fa un uso irresponsabile del denaro, o no?
Ma non bisognava scegliere tra Dio e Mammona?

martedì 13 luglio 2010

La Chiesa e l'acqua (santa)

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Riceviamo ulteriori testimonianze di gruppi interni alla Chiesa che hanno aderito alla campagna referendaria L'ACQUA NON SI VENDE. alla diocesi di Brescia all'arcidiocesi di Lecce. Di particolare interesse le citazioni riportate. L'Acqua corrisponde con la vita e la simbologia sacra legata all'acqua è una costante di ogni religione, ma non è tutto!
E' la sacralità dell'acqua che fa muovere tutti, ma proprio tutti, credenti e non.
L'acqua unisce. L'acqua non s'ha da privatizzare.
La raccolta firme si è chiusa lo scorso sabato e si sta chiudendo anche la pesantissima fare del controllo moduli e della certificazione. Nei prossimi giorni i dati definitivi.

venerdì 25 dicembre 2009

PRIVATIZZARE L'ACQUA? I Sacerdoti di Altamura deplorano questa manovra



"La vera carità, la Chiesa dovrebbe farla ora, non quando le sarà ch
iesto di intervenire per pagare le bollette dell'acqua rincarate." (un sacerdote)

Il comunicato dei sacerdoti di altamura si aggiunge

a quello dei vescovi del Molise,
a quello della diocesi di Termoli-Larino
a quello del vescovo di Messina arcivescovo emerito di Messina,
ed ai tanti appelli di Padre Alex Zanotelli che del popolo dell'acqua è l'autorevole guida.
E' uno splendido regalo di natale al popolo dell'acqua altamurano e pugliese.
E' un'altra goccia... di pioggia in un periodo di arsura, aridità morale.


PRIVATIZZARE L'ACQUA?
I Sacerdoti di Altamura
deplorano questa manovra


L'ACQUA E' UN BENE ESSENZIALE

L'acqua è un bene di prima necessità, come l'aria, il calore del sole, la pioggia, il vento, la luce...
Non dev'essere ridotta a livello di merce qualsiasi. Noi, Sacerdoti della città, plaudiamo all'opera di quanti si stanno associando al movimento di difesa del servizio dell'acqua evitando la privatizzazione e quindi la mercificazione, ci associamo allo sforzo che va compiendo l'apposito Comitato (Comitato pugliese Acqua Bene Comune), che sta sensibilizzando anche le nostre parrocchie e deploriamo questo tentativo, anche se ha ottenuto il placet legislativo.

Per la gestione dell'acqua, l'assioma che il privato agisce meglio del pubblico non si può applicare, considerando che ne deriverebbe subito un aumento dei prezzi che peserebbe soprattutto sulle famiglie in difficoltà. Noi siamo mossi dal principio fondamentale di sostenere tutto ciò che concorre al bene comune e di non condividere quanto vi si oppone.

In questa circostanza ci sostiene anche l'autorevole parola del nostro Papa Benedetto XVI, che nell'Enciclica Caritas in Veritate al n. 27 afferma: "È necessario, pertanto, che maturi una coscienza solidale che consideri l'alimentazione e l'accesso all'acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni."

Invitiamo a sottoscrivere la petizione al Comune di Altamura, perchè vengano modificati lo statuto comunale e quello provinciale con l'introduzione del seguente articolo: "L'Acqua è un Bene Comune, diritto universale di ogni essere vivente. Il servizio idrico è un servizio privo di rilevanza economica".

Don Giacomo FIORE
vicario foraneo
Altamura (BA)

fonte:
COMUNITA' in CAMMINO - dicembre 2009
il giornale delle parrocchie di Altamura

venerdì 6 novembre 2009

Povero Cristo




Povero Cristo in mano a Berlusconi

di Paolo Farinella, prete

I giornali del giorno 5 novembre 2009, riportano la foto di Berlusconi che tiene in mano un Crocifisso, abbastanza grande. Le cronache dicono che glielo abbia dato il prete di Fossa, nell’ambito della consegna delle case. Se c’è una immagine blasfema è appunto questa: colui che ha varato una legge incivile contro i «cristi immigrati», che parla di «difesa dei valori cristiani». Un prete che consegna il crocifisso a Berlusconi è uno spergiuro come e peggio di lui. Povero Cristo! Difeso da una massa di ladroni che non solo lo beffeggiano, ma lo crocifiggono di nuovo con la benedizione del Vaticano, che per bocca del suo esimio segretario di Stato, ringrazia il governo per il ricorso che presenterà alla Corte di appello di Strasburgo.

Possiamo dire che c’è una nuova «Compagnia di Gesù» fatta di corrotti, di corruttori, di ladri, di evasori, di mafiosi, di alti prelati còrrei di blasfemìa e di indecenza, di atei opportunisti, di cultori di valori e radic(ch)i(o) cristiani … chi prepara la croce, chi le fune, chi i chiodi, chi le spine, chi l’aceto … e i sommi sacerdoti a fare spettacolo ad applaudire. Intanto sul «povero Cristo» di nome Stefano Cucchi, morto per mancanza di «nutrizione e idratazione», da nessuno è venuta una parola di condanna verso i colpevoli di omicidio, nemmeno dai monsignori che hanno gridato «assassino» al papà di Eluana Englaro.

Povero Cristo, difeso dai preti come suppellettile e raccoglitore di polvere nei luoghi pubblici e da tutti dimenticato come Uomo-Dio che accoglie tutti e dichiara che sono beati i poveri, i miti, coloro che piangono, i costruttori di pace, i perseguitati, gli affamati! Povero Cristo, difeso dagli adoratori del dio Po e di Odino che ne fanno un segno di civiltà, mentre lasciano morire di fame e di freddo poveri sventurati in cerca di uno scampolo di vita. Povero Cristo, difeso dalla “ministra” Gelmini che trasforma il Crocifisso in un pezzo di tradizione “de noantri”, esattamente come la pizza, il pecorino, i tortellini. Povero Cristo, difeso da Bertone che lo mette sullo stesso piano delle zucche traforate.

Povero Cristo! Gli tocca ringraziare la Corte di Strasburgo, l’unica che si sia alzata in piedi per difenderlo dagli insulti di chi fa finta di onorarlo. Signore, pietà!

Guardando a quel Cristo che è il senso della mia vita di uomo e di prete, ho la netta sensazione che dalla sua comoda posizione di inchiodato alla croce, dica: Beati voi, difensori d’ufficio... beati voi che ho i piedi inchiodati, perché se fossi libero, un calcio ben assestato non ve lo leverebbe nessuno.

(6 novembre 2009)

(http://temi.repubblica.it/micromega-online/povero-cristo/)

P.s. Facciamoci due risate con l'ironia dell'Unità

Dall’opposizione parla Pier Luigi Bersani: «Un’antica tradizione come la croce non può essere offensiva per nessuno, tanto che con D’Alema stavamo pensando di metterla anche nel simbolo della coalizione», mentre per Rutelli la presenza di Gesù in croce non è in discussione ma bisogna rivalutare anche il ruolo di altre figure evangeliche. Per esempio, Giuda. Per Berlusconi è giusto che Gesù crocifisso resti nelle scuole ma bisogna stralciare la posizione dei due ladroni che non possono essere processati perché devono partecipare al Vertice sull’Alimentazione. Per La Russa, infine, è necessario che nelle classi resti il simbolo di Gesù morto in croce, mentre nelle carceri è preferibile il simbolo di Gesù morto cadendo per le scale.

lunedì 14 settembre 2009

RIPUDIO



Pubblichiamo una lettera di un prete indirizzata a berluska dal titolo: "Lettera di ripudio".

I punti interessanti sono a partire da metà lettera e ve li abbiamo copiati in basso; il merito della lettera é soprattutto quello di RICHIAMARE IL VATICANO (stato estero) sulle sue RESPONSABILITà per il suo APPOGGIO a Berluska e di SPACCARE il mondo cattolico tre "la VeraCHIESA" ed il Vaticano ... e questa é una bella differenziazione.

A voler essere pignoli manca una UNA CRITICA A D'ALEMA E LA pseudoSINISTRA CHE HANNO LASCIATO FARE SENZA MUOVERE UN DITO... oggi la vera opposizione la fanno Beppe Grillo e Marco Travaglio (DiPietro segue in scia)
Il SILENZIO-ASSENSO DALEMIANO-Veltronico é semplice STOMACHEVOLE *COMPLICITà*.


Il testo integrale é lunghino si trova sul MeetUp Altamura.
Testo integrale ..... http://beppegrillo.meetup.com/664/it/messages/boards/thread/7642219


Sig. Presidente «pro tempore»
del Consiglio dei Ministri
Silvio Berlusconi,
Palazzo Chigi
00100 Roma


Lettera di ripudio

Il mio nome è Paolo Farinella, prete della Chiesa cattolica residente nella diocesi
di Genova. Come cittadino della Repubblica Italiana, riconosco la legittimità
formale del suo governo, .................;;

continua continua ... é parecchio lunga.

Ecco qualche spunto più interessante ............................


La maledizione italiana
A lei nulla importa dei valori religiosi, etici e sociali, che usa come stracci a suo comodo esclusivo, senza esimere di vantarsi di essere ossequioso degli insegnamenti etici e sociali della Chiesa cattolica, di cui si è sempre servito per averne l'appoggio e il sostegno. Partecipa convinto al «Family-Day» in difesa della famiglia tradizionale, monogamica formata da maschio e femmina e poi ce lo ritroviamo con prostitute a pagamento che registrano la sua voce nel letto di Putin; oppure spogliarelliste che lei ha nominato ministre: è lecito chiedersi, in cambio di cosa? Come concilia questo suo comportamento con le sue dichiarazioni di adesione agli insegnamenti della Chiesa cattolica? La «corrispondenza d'amorosi sensi» tra lei, il Vaticano e la gerarchia cattolica è la maledizione piombata sull'Italia ed una delle cause del progressivo e costante allontanamento dalla Chiesa delle persone migliori. I prelati, come sempre nella storia, fanno gli affari loro e lei che di affari se ne intende si è lasciato usare ed ha usato senza scrupoli offrendo la sua collaborazione e cercando quella della cosiddetta «finanza cattolica» legata a doppia mandata con il Vaticano. Se volesse avere la documentazione di legga il molto istruttivo saggio di Ferruccio Pinotti e Udo Gümpel, «L'unto del Signore», BUR,
Rizzoli, Milano 2009.
Gli ecclesiastici, da perfetti «uomini di mondo, hanno capito che con lei al governo potevano imporre al parlamento leggi e decreti di loro interesse, utilizzandolo quindi come braccio secolare. Per questo obiettivo, devono però rinunciare alla loro religiosità e adeguarsi alla paganità del potere che esige la contropartita.
Lei, infatti, è sostenuto dall'Opus Dei, da Comunione e Liberazione e da tutte le organizzazioni e sètte cattoliche che si lasciano manovrare a piacimento con lo
spauracchio dei «comunisti» e con l'odore satanico dei soldi. Il Vaticano e i vescovi, non essendo profeti, ma esercenti gestori di una ditta pagana, non hanno saputo o voluto cogliere le conseguenze nefaste che sarebbero derivate al Paese da questo connubio incestuoso; di fatto sono caduti nella trappola che essi stessi e lei avevate preparato.

Strategie convergenti
Lei può fare affari col Vaticano e chiudere nel cassetto morale e dignità, ma sappia che il Vaticano non è la Chiesa, per nostra fortuna e per sua e vostra disgrazia. Noi, uomini e donne semplici, vogliamo onorare e difendere la nostra dignità e la nostra fede, contro ogni tentativo di manipolazione e di incesto tra altare e politica. Purtroppo lei, supportato da parte della gerarchia, ha fatto scadere la «politica» da arte a servizio del bene comune a mercimonio di malaffare e a sentina maleodorante. Le istituzioni cattoliche che lo hanno appoggiato ne portano, con lei, la responsabilità morale, in base al principio giuridico della complicità. Strana accoppiata: i difensori della moralità ufficiale, costretti a tacere per mesi di fronte a comportamenti indegni e a leggi inique, perché lautamente ricompensati o in vista della mancia promessa. Trattasi solo di un baratto di cui i responsabili dovranno rendere conto. I vescovi hanno ritrovato la parola quando si sono visti attaccare, inaspettatamente, da lei con avvertimenti di stampo mafioso (per interposta persona). La gerarchia, in genere felpata e compassata, in questo frangette è risorta come un sol uomo, arruolando anche il papa alla bisogna, ma cogliendo anche l'occasione per dare corpo alle vendette interne e regolare i conti
tra ruiniani e bertoniani. Come insegna l'amabile Andreotti «la vendetta è un piatto che si gusta freddo». Strategie convergenti che hanno sprigionato il disgusto del popolo cattolico e dei cittadini che ancora pensano con la propria testa.


Ripudio

Io, Paolo Farinella, prete mi vergogno della sua presidenza, per me e la mia Nazione e, mi creda, in Italia siamo la maggioranza che non è quella elettorale, ottenuta da una «legge porcata» che ben esprime l’identità della sua maggioranza e del governo e di lei che lo presiede (o lo possiede?). Lei potrà avere il sostegno del Vaticano (uno Stato estero) e della Cei che con il loro silenzio e le loro arti diplomatiche condannano se stessi come complici di ingiustizia e di immoralità.

Per questi motivi, per quanto mi concerne in forza del mio diritto di cittadino sovrano, non voglio più essere rappresentato da lei in Italia e all’Estero, io la ripudio come politico e come presidente del consiglio: lei non può rappresentarmi né in Italia e tanto meno all’estero perché lei è la negazione evidente di tutto quello in cui credo e spero di vedere realizzato per il mio Paese. sia perché non mi rappresenta sia perché è indegno di rappresentare il buon nome dell’Italia seria, laboriosa e civile e legale che amo e per la quale lotto e impegno la mia vita. Non importa che lei abbia la maggioranza parlamentare, a me interessa molto di più che non abbia la mia coscienza

Io, Paolo Farinella, prete ripudio lei, Silvio Berlusconi, presidente pro tempore del consiglio dei ministri e tutto quello che rappresenta insieme a coloro che l’adulano, lo ingannano, lo manipolano e lo sorreggono: li/vi ripudio dal profondo del cuore. in nome della politica, dell’etica e della fede cattolica. La ripudio e prego Dio che liberi l’Italia dal flagello nefasto della sua presenza.

Genova 09 settembre 2009
Paolo Farinella, prete


per la par condicio...


domenica 16 agosto 2009

CEI Collaborare per Economie Indipendenti (dalle banche)



La crisi imperversa mentre i mezzi di distrazione di massa vogliono convincerci del contrario. "Siamo in ripresaaa! EVVIVAAA" ci dicono.
A leggere le statistiche di Banca d'Italia il debito delle famiglie italiane nel 2008 è aumentato di oltre l'80% rispetto al 2002. I dati del 2009 saranno ancora peggio.
Ovvio che le famiglie povere vanno aiutate (soprattutto per tenersele buone buone: la TV potrebbe non reggere ai morsi della fame!)
Dopo la genialata della social card con cui abbiamo regalato un sacco di soldi a Poste Italiane SpA, ai CAF che dovevano compilare le domande, a Mastercard (vedi la puntata di Report),
anche la CEI in accordo con l'ABI, farà la sua parte lanciando quello che la stessa ABI (associazione bancaria italiana) ha definito il più grande programma di microcredito realizzato in Italia. Si tratta di un prestito di 500 euri al mese per un anno (estendibile a 2) da restiruire entro 5 anni con un interessa annuo del 4,5%. Al prestito potranno accedere - secondo criteri stabiliti dalla stessa CEI - coppie sposate con almeno tre figlie (no separati se conviventi) che abbiano perso qualsiasi fonte di reddito a causa della crisi dopo giugno 2008. Fin qui, niente di male, ma il fondo di garanzia di 30 milioni di euro raccolto dalla CEI è stato affidato a BancaProssima (costola di Intesa San Paolo, una della banche più armate d'Italia con un movimento di 850 milioni di euro per programmi di riarmo!).
Sembra la solita operazione di greenwashing, anzi ethic-washing degli istituti bancari che utilizzano il patrocinio dei vescovi per essere più socialmente accettate e sopratutto per farsi nuovi clienti.
Questa iniziativa darà sollievo immediato a tante famiglie, ma cosa accadrà dopo?
Cosa ne sarà di questi poveri (soprattutto di spirito) vittime dell'istigazione allo spreco di Stato?
Perchè non farsi sentire contro il gioco d'azzardo di stato del Gratta e Perdi e del SuperStremaLotto?
Accando a queste iniziative si dovrebbero prevedere programmi di educazione all'uso responsabile del denaro, proposte concrete per ripensare i nostro modo di concepire gli acquisti, gli strumenti reali per incentivare l'autoproduzione di beni di consumo... Ma le banche forse non sarebbero d'accordo, e la CEI?

P.P.: un prestito di 7.500 euro con Banca Etica ha un interesse del 3,3%.... per dire.

lunedì 6 luglio 2009

Extracomunitari ed Extracattolici



Pensavate che a gridare allo scandalo per le nuove leggi razziali approvate in Italia qualche giorno fa fossero solo i soliti comunisti, fricchettoni, "piis en lov"? Sbagliato.
Dopo l'appello di MicroMega che vi abbiamo segnalato nei giorni scorsi, vorremmo dare eco a quello che è il mondo cattolico italiano, almeno nella porzione più coerente con ciò che predica. Già, perchè il papa tace e dalla CEI arrivano solo timide dichiarazioni a dimostrazione del fatto che certi errori (quelli del ventennio) la Chiesa potrebbe ripeterli. Fa una certa rabbia (santa rabbia!) vedere con quanta premura la Chieda si muova contro pillole del giorno dopo ed eutanasia!!! Ed ora che si condannano all'inferno (sociale, economico, igienico-sanitario, carcerario) tanti uomini donne e bambini colpevoli di aver voluto sognare una vita migliore, perchè questo silenzio??? Dov'è finita la carità?
Volete salvare le poche Eluana da una morte agognata e nel frattempo far morire migliaia di uomini buttandoli giù dal carro di una vita tanto agognata (e sognata)???
Ma veniamo ai cristiani veri.

Due giorni fa quelli di Pax Christi (Movimento Cattolico Internazionale per la Pace) diffondeva questo comunicato stampa che invita a diffondere il più possibile:
"Come cittadini italiani riteniamo che il provvedimento varato oggi al Senato sia un vero e proprio "atto eversivo" verso la civiltà del diritto espressa nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (la dignità della persona umana), nella Costituzione italiana (articoli 2 e 3), in tanti testi delle Nazioni Unite il cui spirito è presente nella Dottrina Sociale della Chiesa, orientata ad affermare il "bene comune", che è il bene di tutti e di ciascuno, sintesi di libertà e giustizia. Come credenti nel Dio che tutti ama e nel Vangelo di Cristo "nostra pace" pensiamo che per i cristiani nessuno sia straniero e, soprattutto, che nessuno straniero sia di per sè un delinquente. Chi ostenta i valori cristiani conosce le parole di Cristo "Ero straniero e mi avete accolto" (Matteo 25)? "


Padre Alex Zanotelli, dal sito di Mosaico di Pace, invita alla disobbedienza civile e aggiunge [Leggi tutto]:

"Mi vergogno di essere italiano e di essere cristiano. Non avrei mai pensato che un Paese come l’Italia avrebbe potuto varare una legge così razzista e xenofoba. Noi che siamo vissuti per secoli emigrando per cercare un tozzo di pane (sono 60 milioni gli italiani che vivono all’estero!), ora ripetiamo sugli immigrati lo stesso trattamento, anzi peggiorandolo, che noi italiani abbiamo subito un po’ ovunque nel mondo. [...] Fra le altre cose, la legge prevede la tassa sul permesso di soggiorno (i nostri immigrati non sono già tartassati abbastanza?), le ronde, il permesso di soggiorno a punti, norme restrittive sui ricongiungimenti familiari e matrimoni misti, il carcere fino a 4 anni per gli irregolari che non rispettano l’ordine di espulsione ed infine la proibizione per una donna clandestina che partorisce in ospedale di riconoscere il proprio figlio o di iscriverlo all’anagrafe.
Questa è una legislazione da apartheid, che viene da lontano: passando per la legge Turco-Napolitano fino alla non costituzionale Bossi-Fini. Tutto questo è il risultato di un mondo politico di destra e di sinistra che ha messo alla gogna lavavetri, ambulanti, rom e mendicanti. Questa è una cultura razzista che ci sta portando nel baratro dell’esclusione e dell’emarginazione. "Questo rischia di svuotare dall’interno le garanzie costituzionali erette 60 anni fa – così hanno scritto nel loro appello gli antropologi italiani - contro il ritorno di un fascismo che rivelò se stesso nelle leggi razziali. [...] questa legge è la negazione di verità fondamentali della Buona Novella di Gesù di Nazareth. Chiedo alla Chiesa Italiana il coraggio di denunciare senza mezzi termini una legge che fa a pugni con i fondamenti della fede cristiana. ".

Concludiamo con Don Ciotti (appena rieletto predidente di Libera):
Non sicurezza, crudeltà. Non c’è altra parola per definire questo accanimento contro chi fugge dalla miseria, dalla discriminazione, dall’oppressione, dalle guerre. Sono persone, prima che immigrati, quelle che chiedono di essere riconosciute e accolte nella legalità [leggi tutto]

lunedì 9 febbraio 2009

... sssssss (bocche troppo larghe!)

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ispirati da
Abate Dinouart, L'ARTE DI TACERE, Ed. Sellerio

Tra i tanti che ne hanno parlato vi segnaliamo Beppe Grillo (comico della tragedia umana) e Giovanni Reale (filosofo cattolico)

giovedì 15 gennaio 2009

Alex ZANOTELLI: FERMIAMO "Africom"



Una lettera di padre Alex Zanotelli con annessi interrogativi che arrivano dritti al nocciolo della questione e smascherano l'ipocrisia non solo il politicamente corretto, ma anche il "cristianamente" corretto!
Varrebbe la pena spendere un po' di tempo per:
  1. inviare 2 mail ai ministri degli esteri e della difesa;
  2. inoltrare questa lettera ai tuoi contatti;

*********
Le comunità cristiane in Italia hanno appena celebrato il Natale, una festa così carica di messaggi di pace. La stessa Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio) è venuta ad accentuare questo tema per i credenti. Ma noi cristiani ci accorgiamo di quello che stiamo celebrando? Come facciamo a proclamare la pace in chiesa mentre non ci accorgiamo che la neghiamo con le scelte violente sia nostre che dei nostri governi?

Come possiamo celebrare il Natale, la festa della vita, con il massacro dei bimbi palestinesi, vera strage degli innocenti? Come possiamo celebrare il Natale senza che questo "urlo" di sofferenza umana, dei palestinesi come anche di tanti altri popoli (dai congolesi ai ceceni), non venga a disturbare le nostre coscienze addormentate di cristiani di Occidente? Ci rendiamo conto che tanta di questa sofferenza è dovuta alle scelte militaristiche dei nostri governi?

Un esempio incredibile è l'annuncio fatto poco prima di Natale dal nostro ministro degli esteri Franco Frattini: Africom, il supremo comando Usa per le truppe di terra e di mare per l'Africa, troverà posto a Napoli e a Vicenza.

Africom, creato nel 2007 dal
presidente Bush e inaugurato il primo ottobre 2008 a Stoccarda (Germania), è guidato oggi dal generale afro-americano William "Kid" Ward (foto). Il generale ha speso il 2008 a cercare una base per questo Comando in Africa. Ma la forte azione diplomatica del Sudafrica contro la presenza di Africom nel continente, ha impedito agli Usa di trovarla.

Come ultima chance gli americani hanno pensato di trovarla nel paese più vicino all'Africa, la Spagna ed esattamente a Rota (Cadice), ma Zapatero si è opposto. Non rimaneva che l'Italia! E il governo Berlusconi è stato ben felice di dare il benvenuto ad Africom a Vicenza e a Napoli. (Nel 2008 il comitato campano Pace e Disarmo aveva scritto un libro dal titolo profetico, Napoli chiama Vicenza, che descrive la pesante militarizzazione del territorio campano dotato di sette basi militari: Usa e Nato!).

Il ministro Frattini ha anche detto che si tratta di «strutture di comando che operano nel quadro Nato». Bugia! Il comando Africom è uno dei sei comandi unificati del Pentagono. Frattini ha anche dichiarato che non ci sono truppe da combattimento, ma solo componenti civili. Altra bugia! Africom è il comando unificato militare statunitense che ha come scopo la lotta al terrorismo e l'addestramento dei militari africani, oltre alla protezione degli enormi interessi americani in Africa.

E proprio per potenziare Africom, gli Usa hanno costituito due nuovi corpi: i Marines per l'Africa (Maforaf) e il Diciassettesimo Stormo dell'aeronautica militare Usa con il nome di Afafrica. Quest'ultimo opererà soprattutto da Vicenza e Sigonella, oggi la più grande base aerea nel Mediterraneo. Le forze armate Usa hanno fatto già sapere che 750 militari verranno assegnati a Napoli e a Vicenza. Frattini ha anche detto che la scelta del governo è stata presa dopo aver informato i paesi africani che hanno espresso grande supporto per questa decisione! Strana democrazia quella del governo Berlusconi che tiene nascosta una tale decisione al parlamento e consulta invece i governi africani!

Il nostro governo dando il suo consenso a Washington contribuisce alla nuova operazione di stampo coloniale mirante al controllo delle aree strategiche dell'Africa.

Le domande che sorgono sono molte e inquietanti sia per il nostro governo e parlamento, sia per le amministrazioni della Campania e di Napoli, sia per la chiesa italiana.

Governo e parlamento

In quali sedi e con quali procedure è stata presa questa decisione di grande importanza strategica? Perché il parlamento italiano non è stato informato e non c'è stato nessun dibattito parlamentare? Il Pd ha qualcosa da dire a riguardo? Oppure c'è un accordo bipartisan su tutto questo?

Regione Campania e Comune di Napoli
La Regione campana, nella persona del suo presidente Bassolino, è stata almeno consultata? E la sindaca di Napoli, Rosa Iervolino, è stata almeno interpellata, dato che Africom sarà posizionato a Napoli?

Chiesa italiana
Come mai che la Cei non ha alcuna parola da dire su scelte militaristiche così scellerate? Come mai gli istituti missionari e le realtà missionarie laicali come la Focsiv non reagiscono a decisioni militaristiche così gravi? Come facciamo ad inviare missionari, suore, laici in Africa se non denunciamo scelte come queste che rendono l'Africa sempre più schiava e sfruttata? Se, come missionari, vogliamo proclamare Buona Novella ai poveri, dobbiamo avere il coraggio di denunciare con forza queste virate militaristiche del nostro governo. Non è questa la missione globale a cui come missionari siamo chiamati?

Mi aspetto una presa di posizione pubblica da parte degli istituti missionari operanti in Africa.
A tutti chiedo di inviare una e-mail al ministro degli esteri Franco Frattini e al ministro della difesa Ignazio La Russa, protestando per la scelta di Africom a Vicenza e a Napoli.

Alex Zanotelli

fonte:
Nigrizia

Email ministro della difesa Ignazio La Russa
segreteria.ministro@difesa.it

Email ministro degli esteri Franco Frattini
segreteria.frattini@esteri.it

giovedì 25 dicembre 2008

AUGURI SCOMODI


Don Tonino bello era un buono con i fatti! Mentre noi siamo circondati da troppi buoni "a voce". Ma anche no. Molti falsi profeti, ma anche no. Molti bigotti nella Chiesa, ma anche no (nelle chiese). AUGURI

"Carissimi,
non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi Buon Natale senza darvi disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire.

Non sopporto infatti l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.

Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!

Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali
e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie , fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l'aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.
I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell'oscurità e la città dorme nell'indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere una gran luce, dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
I pastori che vegliano nella notte, facendo la guardia al gregge e scrutano l'aurora ,
vi diano il senso della storia, l'ebbrezza delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio.
E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l'unico modo per morire ricchi.

Buon Natale!

Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza."

don Tonino Bello.