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mercoledì 3 marzo 2010

Candidati Nucleari Regionali 2010


(da greenpeace)
Caro lettore,
c’è un solo modo per combattere la “sindrome dell’ipocrita nucleare” - Sì al nucleare ma non nella mia Regione – che ha colpito diversi candidati alle regionali. Chiedergli di dire chiaramente No al nucleare, opponendosi ai piani del governo. Il nostro appello ha già raccolto più di 57.000 firme. Vogliamo arrivare a 100.000. Aiutaci a raggiungere quest’obiettivo, firma anche tu e invita i tuoi amici a farlo. Più siamo, più dovranno ascoltarci!

Nei giorni scorsi abbiamo piazzato lungo le strade di Roma alcuni manifesti della Polverini, in tutto simili agli originali, ma con la scritta: “Sicuramente il nucleare. A Montalto di Castro e Latina (ma dopo le elezioni!)”. La candidata per la carica di governatore del Lazio, infatti, ha espresso il suo appoggio ai piani nucleari del governo, ma ha dichiarato allo stesso tempo che il Lazio “non ha bisogno” di centrali nucleari.

Lo hanno fatto anche Zaia (Veneto) e Formigoni (Lombardia). Nel Lazio la situazione è ancora più grave perché i tecnici dell'EDF hanno già fatto sopralluoghi a Montalto di Castro, che appare un sito certo del ritorno italiano al nucleare.

I cittadini hanno bisogno di risposte chiare sul nucleare e non meritano di essere presi in giro, né ora né dopo le elezioni.

Molti stanno partecipando attivamente alla nostra campagna su Nuclear lifestyle . Ti invitiamo a visitare il sito dove potrai scoprire chi sono i “candidati nucleari” e ascoltare su Radio Attiva i messaggi contro il nucleare che più di 500 persone ci hanno inviato, chiamando gratuitamente la nostra Nuclear Hotline al 800.864.884.

Saluti e a presto!

Andrea Lepore
Responsabile Campagna Nucleare


PS: Come saprai, Greenpeace è indipendente e realizza le sue campagne solo grazie all’aiuto di singole persone come te. Diventa un sostenitore di Greenpeace! Sostieni questa e altre campagne in difesa del pianeta cliccando qui.


"Sono favorevole al ritorno del nucleare in Italia. Ma non vogliamo centrali nucleari in Puglia."
(Repubblica Bari, 11 febbraio 2010)





SCOPRI GLI ALTRI CANDIDATI NUCLEARI
SU NUCLEAR LIFESTYLE

mercoledì 17 febbraio 2010

No al nucleare? L'Europa ha detto NI mentre Obama la fa verde



In giorni come quelli che viviamo c'è da chiedersi di chi ci si può fidare.
Sono giorni in cui
Polverini (Lazio), a sorpresa, dice no al nucleare.
Palese (Puglia) dice no al nucleare... in puglia: in basilicata può starci!!!
Berlusconi va in Albania a fare battute squallide sulle donne (ennesima figura di merda!) nonchè accordarsi con il governo albanese per installare oltre-Adriatico centrali nucleari ed importarne l'energia elettrica.
Oggi la ciliegina sulla torta: Obama annuncia la ripresa degli investimenti per il nucleare negli usa. Ma la cosa peggiore è, come sempre la mistificazione con cui si giustificano alcune scelte. Barak sosterrebbe che il nucleare può essere "verde". Barak! Checcaccio dici, Barak!
Ora spero che Grillo prenda al più presto le distanze da questa scelta ipocrita.

In questo caos è bene cominciare a fare un po' d'ordine, magari andando a vedere cosa è successo nel Parlamento Europeo a fine novembre quando si è votata la risoluzione sui cambiamenti climatici. La stessa presentata al vertice mondiale di Copenhagen dello scorso dicembre e che chiamava i nostri rappresentanti a Strasburgo ad esprimersi, tra le altre cose, anche sul nucleare. Soprattutto all'indomani di indiscrezioni che vedrebbero Mola, Nardò, Scanzano nella lista Enel-Edf dei siti "nucleari.

Riportiamo un articolo di Carlo Vulpio che fa riflettere.

Per sapere come la pensano tutti i candidati alle prossime regionali, CLICCA QUI per leggere un bel post di Susanna Ambivero


L’Italia ringrazierà per sempre i suoi 57 italianuzzi (+ 7 furbi astenuti e/o assenti) che a Strasburgo hanno votato a favore della suppostina nucleare “nascosta” nella risoluzione europea sui cambiamenti climatici
Pubblicato su da Carlo Vulpio (carlovulpio.it)
O qualcuno non legge ciò che vota, o lo legge e non lo capisce, o lo legge lo capisce e spera che non lo leggano anche gli altri, oppure non lo legge non lo capisce e crede che nessuno andrà mai a controllare.

Fatto sta che i 736 parlamentari europei ci hanno fatto un gran bel regalo. Una suppostina atomica, sotto forma di poche righe, nascosta tra le pieghe di una ridondante risoluzione europarlamentare: quella sui cambiamenti climatici, votata il 25 novembre 2009 e portata come voce unica della Ue alla conferenza di Copenaghen del dicembre scorso.

Dov’è la suppostina?
Eccola, al punto 36 della risoluzione di cui stiamo parlando: “Il Parlamento europeo – dice il comma 36 – sottolinea che una transizione internazionale verso un’economia a basse emissioni di carbonio porterà a considerare l’energia nucleare come un elemento importante del mix energetico nel medio termine; precisa tuttavia che la questione della sicurezza del ciclo del combustibile nucleare va affrontata in modo adeguato a livello internazionale al fine di garantire il massimo livello possibile di sicurezza”.

Chiaro no? Con l’assicurazione... (continua)