Altamura - MOBILITA' SOSTENIBILE (video completo)
2 cronometri, 4 bici e 1 auto in giro attorno al centro di Altamura.
Un test sulla mobilità sostenibile (?) nel nostro paese.
Ecco i risultati!
Suv è l' acronimo di Sport Utility Vehicle, traducibile con veicolo utilitario sportivo. E' un auto che nasce per affrontare situazioni stradali "estreme", come attraversare un deserto, percorrere strade impervie di montagna non asfaltate, e i cowboy texani la utilizzano per governare le loro mandrie di bufali all'interno delle loro sterminate praterie. Considerato che ad Altamura e più in generale sulla Murgia non ci sono più neanche le pecore, le abbiamo sacrificate sull' altare della monocoltura cerealicola con tanto di "deserti brecciati", mi chiedo come mai tanti SUV? Passeggiando per la città, ho trovato la risposta. Con le loro grandi ruote è possibile facilmente salire sul marciapiede, parcheggiare proprio lì, e a volte entrare direttamente nel negozio, perchè la macchina lo permette. Capisco che l' industria automobilistica non deve essere "disturbata" da nessuno, ma qualche amministrazione comunale in Italia, un pò piu coraggiosa di altre, ci ha provato. Ha impedito a queste auto di entrare nel centro storico o i proprietari delle stesse sono tenuti a pagare un bollo leggermente più alto, per compensare lo spazio che tolgono agli altri e l' inquinamento che producono, sicuramente maggiore di quello prodotto da una "normale" auto. Tornando alle pecore, è stupefacente notare come nella nostra città ci sia un atteggiamento da "branco", dalla serie "ce l' ha lui, la voglio anche io". E cosi vedi in giro casalinghe che vanno a fare la spesa con il SUV, quasi dovessero portare via tutto il materiale presente nel supermercato e il marito, che invece si sposta da un bar all' altro come se dovesse partecipare alla Parigi-Dakar.
Eppure Altamura, nonostante tutto, rimane ancora una città che può essere percorsa a piedi. Buona passeggiata a tutti.
Strade di campagna (elettorale)
Uno degli esercizi politici più in voga di questi tempi è l’ inaugurazione di opere pubbliche. Vogliamo anticiparvene una che ha del singolare se non del surreale: parliamo del nuovo asse stradale di importanza strategica che collega via Corato con via Vecchia Buoncammino.
Ai tanti cittadini altamurani, che da anni invocavano la maggiore vivibilità degli spazi urbani, l’ operosa amministrazione Stacca rispondeva, fiera,annunciando la realizzazione della prima pista ciclabile della città, proprio lungo la strada a cui facciamo riferimento.
Immaginiamo però lo sbigottimento di pedoni e ciclisti i quali, accorrendo alla festosa cerimonia di apertura del nuovo asse viario, si accorgeranno che, lungo la stessa, gli unici a sentirsi protetti saranno gli sfreccianti automobilisti con i loro sfavillanti suv e i muri! Il guard-rail, che dovrebbe proteggere pedoni e ciclisti dallo scorrere delle automobili è stato infatti posizionato incredibilmente a ridosso del muro perimetrale, anziché tra la carreggiata e la pista ciclabile.
Anche al sindaco apparirà evidente che le elementari regole di sicurezza e di buon senso siano state clamorosamente ignorate!
Infatti il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 2364 del 21/06/2004 in materia di costruzione delle strade pubbliche stabilisce che le barriere di sicurezza:
“sono poste in opera essenzialmente al fine di realizzare per gli utenti della strada e per gli esterni[…] accettabili condizioni di sicurezza in rapporto alla configurazione della strada, garantendo il contenimento dei veicoli che dovessero tendere alla fuoriuscita dalla carreggiata stradale”.
Immaginate cosa accadrebbe se un veicolo, specie se a velocità sostenuta - visto che la strada sembra una pista di decollo - uscisse fuori dalla carreggiata: prima di fermarsi contro il guard-rail travolgerebbe nell’ordine ciclisti, alberi e pedoni lasciando illeso il prezioso muro!
Ci chiediamo, dunque se questa idiozia sia il frutto di un clamoroso errore progettuale o di una scelta politica tesa alla tutela delle specie a cui questa amministrazione tiene maggiormente: il cemento, il mattone, l’asfalto …!
Ci domandiamo, ancora, quale sia il concetto di sicurezza dei nostri amministratori: prima invocato a gran voce per giustificare un costosissimo, invasivo, sproporzionato e non ancora funzionante impianto di videosorveglianza, e poi dimenticato quando si tratta di difendere l’incolumità di chi decide di lasciare la macchina e vivere, a piedi o in bici, i pochi spazi disponibili della nostra città (come il centro storico, ancora assediato dalle auto).
Buona fortuna ai temerari ciclisti e pedoni che decideranno di affrontare, a loro rischio e pericolo, la nuova strada. Una sola avvertenza: munitevi di casco, cornetto porta fortuna e “santino”, possibilmente non elettorale!
*Collettivo liberi spazi