domenica 21 febbraio 2021

Emiliano mette sott'olio i diritti delle bambine e dei bambini

 

Potrebbe essere un cartone raffigurante 3 persone, occhiali e il seguente testo "PUGLIA, REGIONE IN ZONA GIALLA ma con EMILIANO, LEO e LOPALCO SCUOLE CHIUSE AL 100% SHAME ON YOU"

COMUNICATO STAMPA

Emiliano mette sott'olio i diritti delle bambine e dei bambini e getta nel caos scuole e famiglie. Dalla scuola on demand alla scuola “per chi ha problemi non diversamente affrontabili".

Il comitato per il diritto alla Salute e all’istruzione e Priorità alla scuola Puglia invitano ad un presidio lunedì 22 febbraio ore 8,00 dinanzi a tutte le scuole.

Pronta la comunicazione da inviare ai dirigenti al link shorturl.at/cinzM


Il Presidente Emiliano, tra un pomodoro secco e l’altro, ha messo sott’olio i diritti ancora una volta. Nell’ordinanza odierna,  n. 56, scrive per quindici giorni ma sappiamo bene che il periodo potrebbe facilmente allungarsi. Tutti in DDI salvo alunni con disabilità, con Bisogni Educativi Speciali ed alunni con “ragioni non diversamente affrontabili”. Il presidente aveva promesso “un’ordinanza innovativa” e, come sempre, non ha deluso. Nasce, infatti, una nuova categoria sociale: gli alunni che dimostrino “ragioni non diversamente affrontabili” che impediscano la meravigliosa esperienza della DDI che, dati Istat alla mano, ha regalato meno competenze, meno conoscenza e più disturbi psicologici ad una larga fetta di popolazione. Ci chiediamo quale sadica motivazione induca il Presidente ad emanare ordinanze di sabato lasciando nel caos famiglie e scuole (ma tanto c’è la mamma pugliese che prepara orecchiette e cime di rapa e prepara pomodori secchi fuori stagione).

Ci aspettiamo dai presidi e dalle presidi di Puglia un sussulto di dignità che, ahimè, è mancato totalmente ai sindacati confederali che hanno chiesto a gran voce questo scempio giuridico e sociale. Le scuole, infatti, dovranno – in base all’ordinanza – assicurare “ogni adempimento”, ove “necessaria una implementazione tecnologica” ai fini della DDI “con l’urgenza del caso”. Nessuna risorsa, nessun supporto ma una bacchettata sulle dita se non siete capaci di fare miracoli tra sabato e domenica. Eh spicciatevi, che il Presidente ha altro da fare!
Cosa? Per esempio organizzare in 15 giorni la copertura vaccinale della classe docente. Tutta? Richiami compresi? Chi può dirlo. Per ora sappiamo che entro fine mese la Regione avrà dosi a sufficienza per coprire il 70% del personale e che l’efficacia protettiva del vaccino è a 21 giorni. Due conti bastano per dire che nessuna certezza vi è sulla riapertura né il 5 marzo né in un’altra data. Né dati numerici vengono forniti sulla dichiarata incidenza del virus su bambini e adolescenti, anche per aiutare i cittadini a comprendere l’effettivo rischio derivante dalla frequenza scolastica.

Quello che sappiamo per certo è che bambine e bambini della Puglia contano molto meno degli altri minori in Italia. Non hanno diritto alla scuola e, addirittura, per la scuola dell’infanzia si immagina che possa servire a qualcosa la DDI. Della loro istruzione e formazione in Puglia non importa nulla a nessuno. Una regione di serie B, insomma!

Nessuna misura compensativa, nessun aiuto alle famiglie che abbiano esaurito permessi e congedi. Se poi il provvedimento incida soprattutto sulle donne ad Emiliano e al suo governo poco interessa.

L’importante – come è stato pure dichiarato – è salvare la stagione estiva. Se volete essere presi sul serio in Puglia conviene vestirsi da ombrellone.

Ai seguenti link trovate la comunicazione da inviare al più presto a scuola: shorturl.at/cinzM

Comitato per il Diritto alla Salute ed all’Istruzione – Altamura
Comitato Genitori Speciali – Altamura


CONTATTI: +39 347 552 8837

giovedì 7 gennaio 2021

La disORDINANZA di Emiliano è una vergona per tutti

 

 

Riceviamo e, con piacere pubblichiamo, il comunicato del Comitato Salute e Istruzione di Altamura

 

 

Mentre infanzia, elementari e medie tornano in presenza in tutta Italia,

in Puglia “decidono” le famiglie intontite dai post ambigui del Presidente su FB


La disORDINANZA DI EMILIANO

è una vergogna per tutti!

Lopalco: “Vogliamo garantire il sacrosanto diritto delle famiglie ad essere spaventati” ed Emiliano posta: “Nessuno deve ritornare a scuola”.

In tutta Italia non vi sono precedenti della confusione creata dal governatore pugliese. Un'ordinanza dovrebbe dare indicazioni chiare ai cittadini, invece - per la seconda volta - le famiglie, gli insegnanti e tutte le comunità scolastiche pugliesi vengono gettate nel caos da chi decide di non decidere. In Puglia, dunque, continua la scuola “on demand” che trasforma un diritto/dovere in un'elemosina/capriccio: la scuola è in presenza SOLO SE i genitori ne fanno RICHIESTA per elementari e medie (in estrema sintesi). Ventiquattro ore dopo la pubblicazione dell'ordinanza, Emiliano, con un post Facebook, getta nel panico i genitori: “Domani nessuno studente di ogni ordine e grado deve andare a scuola”, si legge. Il post diventa, solo pochi minuti dopo, “Domani nessuno studente di ogni ordine e grado è obbligato ad andare a scuola”.

A pagare le spese di questo inqualificabile comportamento, neanche a dirlo, sono i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze colpevoli di essere nati nella regione governata da Michelone Emiliano e dal suo assessore Lopalco. I due, infatti, sono determinati più a tutelare il “sacrosanto diritto (?!?) delle famiglie ad essere spaventate ed a tenere i figli a casa” (cit. Lopalco) che a garantire i diritti costituzionali alla salute e all'istruzione. Questo lo specchio di un approccio populista alla crisi epidemiologica in atto, slegato da riferimenti precisi a dati e circostanze.

Nelle motivazioni iniziali dell'ordinanza, peraltro, si fa genericamente cenno ad un importante numero di focolai scolastici, ma a leggere il Rapporto ISS COVID-19 n. 63/2020 relativo al periodo dall'apertura delle scuole fino al 27 dicembre, i focolai segnalati dalla Regione Puglia sarebbero stati 28.

Come genitori ed insegnanti ci sentiamo presi in giro e vediamo mortificato il diritto all'istruzione (e alla salute intesa come benessere psico-fisico) dei nostri figli se pensiamo che in Emilia Romagna con 1018 focolai la Regione non ha chiuso un solo giorno le scuole del primo ciclo.

Sempre nell'ordinanza leggiamo di un piano per gli “indirizzi operativi per la riapertura in sicurezza delle scuole nella Regione Puglia che sarebbero in via di approvazione”: ci aspettiamo azioni forti, concrete e soprattutto immediate in questa direzione.

Ci aspettiamo, soprattutto, che a marzo si levi un'unica voce che impedisca la formazione delle nuove classi con criteri che non garantiscono la sicurezza né con il COVID, né senza. Se questo non verrà richiesto da sindacati, famiglie, comitati, enti locali e, soprattutto, dalla REGIONE a settembre sarà di nuovo caos e scontro.

È ora di finirla con questo scaricabarile e di assumersi le responsabilità di governo senza gettare nel panico l'intera Regione già penalizzata dalle dis-ordinanze emanate dal 27 ottobre 2020 ad oggi.


07.01.2021

Comitato cittadino Permanente per i diritti alla Salute e all'Istruzione