venerdì 10 agosto 2012
Cassandre alla diossina
Monologo per Cassandra
Sono io, Cassandra.
E questa è la mia città sotto le ceneri.
E questi i miei nastri e la verga di profeta.
E questa è la mia testa piena di dubbi.
E’ vero, sto trionfando.
I miei giusti presagi hanno acceso il cielo.
Solamente i profeti inascoltati
godono di simili viste. [...]
E’ andata come dicevo io.
Però non ne viene nulla.
[...]
*Wislawa Szymborska, Premio Nobel per la Letteratura 1996
La città sotto le ceneri, quelle piene di inquinanti dai nomi difficili come benzoapirene e o dal suono letale come diossina, è TARANTO. Il "cavallo di Troia", il dono con una sorpresa letale è l'ILVA, la grande fabbrica venuta a portare lavoro e prosperità ai cittadini di Taras.
Lavoro e prosperità che hanno, poi, rivelato la loro puzza di morte e declino: si ammalano e muoiono prima gli animali, si ammalano gli uomini, muoiono gli operai e le famiglie affacciate sulla polvere rossastra che sputa l'ILVA.
L'aveva raccontato anni fa, Carlo Vulpio prima dalle colonne del Corriere della Sera, poi nel suo libro "La città delle nuvole" (Edizioni Ambiente 2009).
Come Cassandra inascoltato, fino alla sentenza del GIP di Taranto dei giorni scorsi.
Skytg24 l'ha intervistato (in diretta). Ascoltarlo fa male perché dimostra che quello che scrivono i giudici si sapeva, che molti hanno visto e pochissimi (soprattutto nelle stanze del potere) hanno fatto.
Questo il video della serata a Taranto nel giugno 2009.
venerdì 12 novembre 2010
Nuvole, Crepes and Books stasera ad Altamura
Oggi alle 21.00 presso Crepes&Books (via Ronchetti, 3 alle spalle della Banca Popolare di Puglia e Basilicata) Carlo Vulpio presenta "NUVOLE... o altre storie di Transumanze".
Non mancate!
TRANSUMANZE 2010 - una miriade di eventi culturali!
SEZIONE INFO www.ferulaferita.com
PAGINA FACEBOOK http://www.facebook.com/pa
SEZIONE VIDEO www.youtube.com/ddtfornois
sabato 9 ottobre 2010
Il Giornale, la Marcegaglia e la libertà di stampa
Condividiamo la puntuale analisi di Carlo Vulpio sul caso della perquisizione disposta dalla magistratura a carico di Sallusti e Porro, giornalisti de Il Giornale (visto il taglio di molte notizie pubblicate, bisognava dargli questo nome per confermare i lettori che si, quello che avevano in mano era effettivamente un giornale...).
Il principio da cui Vulpio parte e che noi condividiamo in pieno è questo: "Non ha alcuna importanza chi pubblica una certa notizia, quando la pubblica e per quale altro fine (anche biasimevole) la pubblichi. Ciò che conta è che la notizia (la cui pubblicazione rispetti le norme vigenti, ovvio) sia vera".
Buona lettura.
Pubblicato il 8 ottobre 2010 da Carlo Vulpio
La volontà della Marcegaglia "coartata", come dicono i pm, dal timore di "dossier" (su discariche e inceneritori di Vendola?) è una enormità. Somiglia al "pre-crimine" di Minority report e alla "associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione a mezzo stampa" affibiata a me, ad altri 4 giornalisti e a un carabiniere.
A me questa perquisizione disposta dai pm napoletani Piscitelli e Woodcock a casa e negli uffici dei giornalisti Sallusti e Porro non piace per niente. Per due motivi.
Il primo. Cosa vuol dire applicare il reato di “violenza privata in concorso” per un presunto “dossier” o “campagna di stampa” che “il Giornale” si sarebbe apprestato a pubblicare (condizionale futuro)?Mi sembra tanto uno di quei “pre-reati” di cui si occupano gli investigatori della “pre-crimine” nel film “Minority Report”, con Tom Cruise. Insomma, un reato che semplicemente non esiste.Senza considerare che, come ricorda il collega Franco Abruzzo, “la Corte di Strasburgo ha imposto l’alt alle perquisizioni nelle redazioni a tutela delle fonti dei giornalisti e i giudici hanno l’obbligo di rispettare le sentenze del Tribunale dei diritti dell’uomo”.Ma – dicono i pm e la “ presunta vittima” del reato, Emma Marcegaglia, presidentessa di Confindustria -, la conversazione telefonica intercettata tra Porro e Arpisella (portavoce della Marcegaglia) dimostrerebbe l’intento di “coartare la volontà” della Marcegaglia, per indurla a più miti considerazioni sull’operato del governo guidato da Silvio, fratello di Paolo Berlusconi, editore de “il Giornale”.Anche in questo caso, può esserci d’aiuto un film. “Guardie e ladri”, con Totò (il ladro) e Aldo Fabrizi (la guardia)... [leggi tutto]
lunedì 26 luglio 2010
Futuro nero. Al contadino non far sapere quanto fanno schifo le verdure nere (di petrolio).
"For the ignorance of the public is the real capital of monopoly"
Hanry Demarest Lloyd
Come dire: al contadino non far sapere quanto fan fan schifo le verdure nere (di petrolio).
Lo sanno bene i petrolieri: la prima cosa da fare è nascondere le carte, agire in sordina, non far parlare dei reali rischi che comportano tutte le attività estrattive. La mistificazione della realtà con la promessa di progresso e posti di lavoro, magari con la faciloneria degli amministratori locali fa il resto.
Dei 15 comuni interessati dal progetto di ricerca petrolifera "Palazzo San Gervasio" solo due comuni pugliesi hanno dato l'ok: Mivervino Murge e Spinazzola, due comuni i cui territori ricadono all'interno del PARCO NAZIONALE DELL'ALTA MURGIA.
Com'è possibile conciliare il petrolio con i prodotti tipici? Mangereste voi il fungo cardoncello nero?
Alcuni di questi amministratori locali ritengono erroneamente che le attività di trivellazione per cercare il petrolio siano senza rischi: QUESTO E' FALSO e lo sa bene chi ha seguito il convegno trasmesso in diretta streaming dal Blog del Grillaio sul nostro canale web tv (http://www.ustream.tv/ilgrillaio). A 24 ore dall'evento già 112 visualizzazioni.
Una comunità locale, dunque, vuole capirci di più, organizza un convegno, chiama a raccolta i cittadini ed invita a parlare chi ne sa un po' di più chiedendo al comune di patrocinare l'iniziativa. Il sindaco di Spinazzola Scelsi non ha patrocinato l'evento ed è stato triste sentire dalla voce di Cosimo Forina (portavoce del Comitato No all'Italia Petrolizzata di Spinazzola che ha organizzato il convegno) che lo stesso comune ha negato l'utilizzo delle sedie che sono state gentilmente offerte dai "vicini" di Poggiorsini.
Il convegno è stato molto partecipato da cittadini e mezzi di informazione. Assenti i sindaci dei comuni limitrofi invitati dal comitato.
Noi ad Altamura possiamo stare tranquilli per il nostro pane dop, il grano duro con cui viene fatto il nostro pane, viene da lontano. E' al sicuro dal petrolio nostrano!
Al comune sono talmente tranquilli che all'interpellanza del 31 maggio 2010 presentata dal Movimento Aria Fresca sull'argomento non è stata data finora alcuna risposta.
La Prof.ssa Maria Rita D'Orsogna, Docente di Fisica al Dipartimento di Matematica della California State University, a Northridge, è innamorata dell'Abruzzo terra d'origine di cui è strenuo difensore contro ogni speculazione nella battaglia contro le trivellazioni ad Ortona. Coordina le sue attività di paladina dell'ambiente dal suo blog (dorsogna.blogspot.com) e la scorsa settimana ha tenuto un convegno a Metaponto ed uno, appunto, a Spinazzola.
La D'Orsogna, dispiaciuta per l'assenza degli amministratori locali, ha messo in guardia da quelli che sono i rischi legati alle trivellazioni (anche quelle esplorative): i fanghi e fluidi perforanti la cui composizione chimica molto tossica è un segreto industriale.
Cassandra del nostro territorio, Carlo Vulpio, autore de La città delle Nuvole, ha illustrato i casi allarmanti delle pecore alla diossina di Taranto, del miele agli idrocarburi della Val d'Agri e ha messo in guardia da quella che è una errata concezione di progresso in cambio di Royalties che si aggirano sul 7% (una miseria). Le conseguenze sull'ambiente e sulla salute non sono le sole, ha continuato Vulpio, la Basilicata dei giagimenti di petrolio continua ad accusare una emigrazione di giovani da fare paura. Insomma anche in questo caso si privatizzano i profitti ed in cambio di miseri compensi si socializzano gli ingenti costi.
All'incontro era presente anche il vice presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia Michele Di Lorenzo che ha parlato delle difficoltà da parte dello stesso Ente Parco a reperire la documentazione relativa a questo progetto di trivellazioni ed ha chiarito che questa attività non ha "nessuna possibilità di convivenza" con quelle che sono le finalità dello stesso Parco.
mercoledì 17 febbraio 2010
No al nucleare? L'Europa ha detto NI mentre Obama la fa verde

In giorni come quelli che viviamo c'è da chiedersi di chi ci si può fidare.
Sono giorni in cui Polverini (Lazio), a sorpresa, dice no al nucleare.
Palese (Puglia) dice no al nucleare... in puglia: in basilicata può starci!!!
Berlusconi va in Albania a fare battute squallide sulle donne (ennesima figura di merda!) nonchè accordarsi con il governo albanese per installare oltre-Adriatico centrali nucleari ed importarne l'energia elettrica.
Oggi la ciliegina sulla torta: Obama annuncia la ripresa degli investimenti per il nucleare negli usa. Ma la cosa peggiore è, come sempre la mistificazione con cui si giustificano alcune scelte. Barak sosterrebbe che il nucleare può essere "verde". Barak! Checcaccio dici, Barak!
Ora spero che Grillo prenda al più presto le distanze da questa scelta ipocrita.
In questo caos è bene cominciare a fare un po' d'ordine, magari andando a vedere cosa è successo nel Parlamento Europeo a fine novembre quando si è votata la risoluzione sui cambiamenti climatici. La stessa presentata al vertice mondiale di Copenhagen dello scorso dicembre e che chiamava i nostri rappresentanti a Strasburgo ad esprimersi, tra le altre cose, anche sul nucleare. Soprattutto all'indomani di indiscrezioni che vedrebbero Mola, Nardò, Scanzano nella lista Enel-Edf dei siti "nucleari.
Riportiamo un articolo di Carlo Vulpio che fa riflettere.
Per sapere come la pensano tutti i candidati alle prossime regionali, CLICCA QUI per leggere un bel post di Susanna Ambivero
L’Italia ringrazierà per sempre i suoi 57 italianuzzi (+ 7 furbi astenuti e/o assenti) che a Strasburgo hanno votato a favore della suppostina nucleare “nascosta” nella risoluzione europea sui cambiamenti climatici Pubblicato su 12 febbraio 2010 da Carlo Vulpio (carlovulpio.it)
domenica 18 ottobre 2009
Il territorio più inquinato d'Europa è a due passi da noi
Qual è il territorio più inquinato d'Europa? Se avete risposto Chernobyl siete andati troppo lontano: è Taranto, a due passi dalla nostra (martoriata) Murgia.
Fa male sentirselo dire e sentire snocciolare i dati delle morti, ma soprattutto colpisce allo stomaco ascoltare i racconti delle vite interrotte di chi ha la sfortuna di vivere nel quartiere Tamburi, sotto le luci e i fumi dell'ILVA.
A farlo è stato Carlo Vulpio con "La città delle nuvole" presentato qualche giorno fa a Monopoli durante un incontro organizzato dall'IDV in cui sono intervenuti anche il dott. Maurizio Portaluri (referente pugliese del Movimento Medicina Democratica) e Chiara Zilli (autrice del documentario "A li tiempi mei era tutta campagna").
Non basta però la commozione per le vittime: serve la rabbia per quello che non si è fatto in più di quarant'anni di attività industriale scegliendo di sacrificare vite umane e territorio ad un presunto sviluppo economico che, in realtà, con il suo carico di veleni rischia di far scomparire (e in parte c'è già riuscito) l'intero settore agro-alimentare.
Questo è accaduto e continuerà ad accadere finché i cittadini non decideranno di occuparsi del proprio territorio e della propria salute.
Per fortuna, a volte, le forze migliori riescono a far sentire la propria voce e ad avviare processi virtuosi. E' accaduto ad Altamura per la "Astronave di Grumo", di proprietà della Tersan Puglia (oggi Prometeo 2000): il mega impianto di compostaggio aveva suscitato, sin dall’inizio, dure polemiche da parte di Senza Reti e Aria Fresca per la sua posizione, per le sue dimensioni e per il tipo di rifiuti di cui era stata autorizzata la lavorazione.
Pochi giorni fa (il 16 ottobre) è giunto al termine il processo penale di primo grado: il Tribunale di Bari, sezione di Modugno, ha riconosciuto che per i reati contestati ai sei imputati è intervenuta la prescrizione, ma ha disposto "la confisca e l'acquisizione gratuita" al patrimonio pubblico (nello specifico, al patrimonio del Comune di Grumo Appula) "dei suoli indicati nel capo di imputazione con tutte le opere che su di essi insistono".
L'impianto è stato costruito in una zona dove insistono ben due vincoli - ZPS (zona a protezione speciale) e SIC (sito di interesse comunitario) - a ridosso del Parco dell'Alta Murgia ed era destinato a diventare uno dei più grandi in Europa, autorizzato nel 2000 dalla giunta provinciale al trattamento di 800 tonnellate di rifiuti al giorno, compresi i rifiuti provenienti dall'industria conciaria ed i fanghi contenenti cromo.
martedì 23 giugno 2009
Manco gli animali
"Voglio difendere i Romeni, i Rom, la Romania.
Voglio difenderli tutti, anche quei due che un giorno a Bologna mi hanno fregato il cellulare sotto gli occhi con una destrezza e un’eleganza fuori dal comune.
Voglio difendere tutto ciò che è romeno, nel calcio, nella musica, nella cultura e nella leggende. Steaua e Dinamo Bucuresti, Bucovina e Università di Craiova, Dracula e la Transilvania.
Voglio difenderli tutti senza distinzioni, dopo che ho visto come il 26 maggio scorso, a Napoli, otto italiani camorristi a bordo di quattro moto hanno ammazzato “per sbaglio” il suonatore di fisarmonica Petru Birladeanu.
Birladeanu era di Iasi, città romena al confine con la Moldova. Padre di due figli, Birladeanu è morto come un cane, sotto gli occhi della moglie Mirela. E’ stato colpito a una gamba e al petto da due proiettili e si è trascinato, insieme con la sua fisarmonica, fin sotto i tornelli della stazione Cumana. Qui, è crollato e si è spento. Senza che nessuno di tutti quei napoletani, cioè italiani, “brava gente” avesse anche soltanto tentato di aiutarlo.
Ecco cosa stiamo diventando. Animali.
Aiutare l’altro in difficoltà sembra essere un principio che non ci appartiene più.
I migranti africani in mezzo al Mediterraneo, con donne incinte e bambini allo stremo? “Respingeteli”, dicono Maroni e Fassino. E gli altri si accodano. Mentre l’Italia si azzuffa con quell’altra grande potenza che è Malta su chi deve soccorrere i naufraghi.
E la Legge del Mare? E le antiche consuetudini internazionali della navigazione, che impongono di aiutare chiunque si trovi in pericolo di vita, anche se fosse un criminale? Per non parlare del diritto d’asilo previsto dalla nostra Costituzione…
I Romeni, i Rom e la Romania? Per carità! Quelli sono venuti qui a milioni. Ci stanno invadendo. E stanno portando qui soltanto delinquenza (questa, poi: a noi che siamo in vetta alle classifiche internazionali per l’export di questo prodotto).
Si fa finta di non sapere che dal 2007 la Romania, i Rom e i Romeni fanno parte a pieno titolo dell’Unione europea, eppure si continua a disprezzarli (sempre dopo i negri però, e stando attenti a risparmiare le badanti, perché quelle son brave e ci servono, a noi che i vecchi li rottamiamo fuori e dentro agli ospizi).
Animali, ecco cosa stiamo diventando. In nome della “sicurezza”, che pure è un concetto ben più vasto del miserabile slogan di ordine pubblico a cui è stata ridotta. La sicurezza, del portafoglio contro il borseggio e della propria incolumità contro le aggressioni, è un diritto sacrosanto. Ma non lo sono altrettanto la sicurezza sul lavoro, la sicurezza dell’ambiente, la sicurezza nella tutela della salute? Perché questa dannata sicurezza dev’essere legata soltanto all’ordine pubblico? E perché un immigrato dev’essere inchiodato al concetto di “clandestino”, e il “clandestino” perseguito come un reo per il fatto stesso di essere immigrato irregolare?
Stiamo tornando indietro negli anni. Forse nei secoli.
Ve la ricordate quella improbabile santa Maria Goretti che era Irene Pivetti, l’ex presidente (leghista) della Camera dei deputati? Era il 1997 e gli albanesi, un giorno sì e uno no, sbarcavano sulle nostre coste. Lei si lasciò scappare un “Buttateli a mare” e finì che la corvetta militare italiana Sibilla, involontariamente, nel tentativo di dissuadere i profughi, fece colare a picco una vecchia motovedetta albanese con 120 persone a bordo. Morirono tutti e molti di loro sono ancora in fondo al mare.
Se sei a Milano e cadi per terra, si diceva scherzando fino a non molti anni fa, nessuno si ferma ad aiutarti per rispetto della tua privacy. Ma se la stessa cosa ti succede a Napoli, si fermano tutti. A costo di farti morire soffocato per eccesso di soccorso. Balle. A Napoli con Birladeanu sono stati freddi e indifferenti, eppure la moglie urlava e si disperava.
Paura? Diffidenza? Discutiamone un’altra volta, per favore.
Adesso, e con urgenza, bisogna capire perché a Milano un tale Matteo Salvini abbia potuto chiedere, senza essere travolto da un moto di sdegno collettivo, che sul metrò vengano previsti posti riservati ai milanesi. Proprio così, ai “milanesi”. Devono essersi mantenute “pure” da ogni contaminazione, le donne della sua stirpe, se questo Salvini sa individuare i “milanesi”. Chissà come li riconosce. Dall’odore? Dalla erre moscia? Dal fatto che mangiano il panetùn anche a Pasqua e comprano tutti i giorni il Curierùn?
Adesso, e con urgenza, bisogna chiedersi cos’è questa roba delle ronde previste dal “pacchetto sicurezza” proposto dal governo. E bisogna bloccare sul nascere le ronde nere, “nazionaliste”, le ronde verdi, “leghiste”, e tutte le altre che dovessero sorgere, con le loro divise, i loro stemmi e la loro follia xenofoba e razzista.
Birladeanu è morto nell’indifferenza generale, ma sembra che nessuno abbia voglia voglia di chiedersi come mai sia potuto accadere un fatto del genere. Molti, invece, quelli che hanno detto che se Birladeanu se ne stava a casa sua… Già. Cosa credeva di trovare in Italia, quel mite suonatore di fisarmonica? Non lo sapeva che Napoli è meno sicura di Bucarest? Ecco, appunto, la sicurezza…"
(fonte: www.carlovulpio.it)
venerdì 5 giugno 2009
VOTO di SCAMBIO
La nostra proposta per le votazioni del 6/7 giusno è la seguente: voi promettete di ANDARE A VOTARE e in cambio ci noi vi offriamo una serata gratuita al G.A.S. "Chiacchiereffrùtt" con tanta ricotta fresca, albicocche biologiche e salsicce di porco con pane di farro.
Oggi 5 giugno (vigiglia delle elezioni) da San Giovanni in Fiore dalle ore 18:00, Emiliano Morrone (giornalista scrittore, autore del libro “La Società sparente”) denuncerà pubblicamente, agli INCONSAPEVOLI abitanti della cittadina, fornendo prove inconfutabili, come imputati (rinviati a giudizio per l’inchiesta Why Not) possano ottenere consensi e voti elettorali, convocando, ufficialmente per motivi di lavoro, circa 700 guardie forestali, stabilizzate con il passaggio da precari a dipendenti a tempo indeterminato e consegnando loro una busta contenente un fac-simile della scheda elettorale per il Parlamento europeo. Candidati appartenenti allo schieramento politico del PD, che chiedono il voto di scambio, dopo un discorso preelettorale in perfetta campagna, rivolto a lavoratori accorsi su convocazione lavorativa in orario di lavoro. E tutto questo sotto gli occhi di tutti, anche di accompagnatori ufficiali ed istituzionali. Questo è il bel sistema per l’elezione al Parlamento europeo… per poter sfuggire alle condanne giudiziarie alle quali si dovrebbe rispondere secondo legge.
La denuncia la stanno trasmettendo in diretta in questo momento su http://www.grillidelpigneto.it/ e Carlo Vulpio è intervenuto in diretta telefonica.
Il sito del meetup calabro è stato preso d'assalto e non è possibile seguire la diretta per i troppi accessi! C'è ancora speranza.
giovedì 4 giugno 2009
Mastel Card
Pare che a Ceppaloni danno indicazioni per raggiungere casa Mastella solo se si è lontani, man mano che ci si avvicina aumentano quelli che "non lo conosco!"
Ci sono cose (e persone) che non si possono comprare,
Per tutto il resto c'è MastelCard!
mercoledì 3 giugno 2009
Nuvole nere
oggi in diretta alle 19 presentazione del libro di Carlo Vulpio, in collaborazione con il meetup di taranto.
l'evento si svolgerà a Taranto in Piazza Maria Immacolata, all'aperto.
Live TV by Ustream
martedì 2 giugno 2009
Nuvole nere e rifiuti pro-Indonesia
31.05.09 Taranto: maxi-sequestro rifiuti diretti in Indonesia
Circa 25 tonnellate di rifiuti speciali, in gran parte materiale cartaceo non riciclabile, sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza in collaborazione con funzionari della Dogana nel porto di Taranto. I rifiuti erano stivati all’interno di un container con destinazione finale Indonesia. I militari del Comando provinciale hanno accertato la falsa indicazione della natura della merce oggetto di esportazione e l’assenza dei prescritti trattamenti preliminari. Secondo quanto riferito dalle Fiamme gialle, dall’inizio dell’anno i finanzieri hanno sequestrato nel porto di Taranto 13 container contenenti complessivamente circa 330 tonnellate di rifiuti speciali destinati all’estero. (Notizia su: Ansa, Corriere della Sera, Tgcom, La Gazzetta del Mezzogiorno, L’Occidentale).
Sul blog de meetUp Taranto si legge anche che tra i rifiuti, c'erano anche schede elettorali intatte che evidentemente non vengono distrutte come previsto dalla legge.
Domani 3 giugno 09 alle 19,00 il giornalista Carlo Vulpio sarà a Taranto (clicca a dx sull'icona del libro per info) per la presentazione del suo nuovo libro su una delle città più inquinate ed inquinanti d'Europa: La città delle nuvole. L'evento è organizzato insieme al MeetUp di Taranto e con diverse associazioni impegnate nella tutela dell'ambiente (o di ciò che ancora ne resta in quelle terre).
La serata sarà in DIRETTA STREAMING anche sul nostro blog.
domenica 24 maggio 2009
Candidati a 5 stelle
CARLO VULPIO, SONIA AFANO e ALBERTO LUCARELLI sono intervenuti alla presentazione della lista civica Bari a 5 stelle con BEPPE GRILLLO.
CARLO VULPIO è il giornalista altamurano che ha raccontato gli intrecci tra malapolitica e malaffare in Roba Nostra e gli effetti del mostro dell'Ilva su Taranto ne La città delle nuvole. Anche se gli hanno impedito di scriverne sul Corriere della sera porta avanti il suo impegno per la libertà di informazione soprattutto grazie alla rete.
SONIA ALFANO è la presidente dell'Associazione Familiari Vittime della Mafia. Una donna intelligente e caparbia che porta avanti la sua battaglia per la legalità.
ALBERTO LUCARELLI professore di Diritto Pubblico dell'Università Federico II di Napoli, impegnato da anni per la ripubblicizzazione dei servizi idrici, perché l'acqua torni ad essere considerata un diritto umano e non una merce sui cui i privati possano fare profitto.
Sono candidati alle prossime elezioni europee. Candidati a 5 stelle.
martedì 19 maggio 2009
Ti conviene?!?
C'è un punto fondamentale nel discorso di Carlo Vulpio che è condivisibile in via di logica: il gioco al massacro delle risorse pubbliche non ci conviene!
Lo sperpero dei finanziamenti comunali, provinciali, regionali, statali europei ha impedito la crescita delle comunità, in senso economico e civile.
Gli sprechi e gli abusi di pochi hanno impoverito tutti noi.
A chi non piacerebbe avere una città con parchi verdi pubblici, fontane pubbliche, asili pubblici, scuole pubbliche attrezzate e funzionali, treni veloci e puliti per spostarsi?
Non è una condanna essere nati al Sud o in Italia ma può diventarlo se ognuno di noi non comprende che chi mandiamo a gestire la cosa pubblica deve essere onesto e capace.
Per la nostra convenienza.
Facciamo qualcosa di buono per noi stessi: alle Europee votiamo le persone giuste.
Giovedì 21 ore 20.00 a P.za del Ferrarese a Bari Beppe Grillo e Carlo Vulpio per presentare la lista civica "Beppe Grillo per una Bari a 5 stelle". Non mancate!
martedì 5 maggio 2009
mercoledì 29 aprile 2009
ANTIMAFIA e LEGALITA' (Sonia Alfano / Carlo Vulpio)
guarda in differita la
conferenza di lunedi 27 aprile
con Sonia Alfano e Carlo Vulpio
Monastero del Soccorso/p.zza Resistenza/Altamura(BA)
sabato 25 aprile 2009
Sonia Alfano e Carlo Vulpio ad Altamura
Molti di noi si chiedono come fare per opporsi a questo "potere" che oscura le informazioni.
C'è sempre più la sensazione non sapere CHI e COSA combattere. L'informazione negata è il loro strumento di controllo dell'opinione pubblica. Giornali che spacciano per notizie meri annunci commerciali. Telegiornali che fingono di dare informazioni, ma in realtà sono un volgare megafono per gli esponenti di questo o quel partito (più questo vicino che quello).
A questo senso di impotenza bisogna opporsi con la forza delle persone che parlano e criticano quanto ci viene detto (precotto, preconfezionato) dai tg: la tv non dovrebbe essere mai guardata in solitudine (forse non dovremmo proprio starla a guardare). Ciò che ci dicono va discusso, criticato, smontato e rimontato.... Ma soprattutto bisogna cercare ciò che NON dicono e capire perchè non è detto. Ecco l'importanza della rete (Internet) e della rete (uomini, donne, associazioni...) che possono fare molto ritrovandosi, parlando, condividendo a cominciare da
LUNEDI' 27 aprile alle 19,30
Monastero del Soccorso/p.zza Resistenza/Altamura DIRETTA IN STREAMING su ilgrillaio.blogspot.com
CARLO VULPIO e SONIA ALFANO parleranno di Legalità e Lotta alle mafie.
Non mancate.
giovedì 23 aprile 2009
la rivolta dei buoni (n. 2)
Oggi sul blog di Beppe Grillo c'è uno splendido passaggio di Petrella alla presentazione delle Liste Civiche a Firenze l'8 marzo scorso. In quel video si capisce perchè Petrella è "andato via" dall'Acquedotto Pugliese: non è sceso a compromessi con i MERCANTI DELL'ACQUA. Oggi c'è un gran bisogno di gente che sia disposta a sacrificarsi per il Bene Comune senza scendere a compromessi con il potente di turno, con il ricco del paese, con il mafioso che ti offre un "aiutino" elettorale.
Il più grande merito di Beppe Grillo è stato (ed è) quello di dare voce in rete a chi voce non avrebbe se non in ambienti ristretti. De Magistris, Vulpio e Alfano al parlamento europeo possono essere gli occhi e le orecchie per tutti quei paesi che non hanno la minima idea di quanto accade in Italia. Possono essere un riferimento per quanti ignorano le diramazioni di Camorra e 'Ndrangheta nei mercati economici e finanziari extraitaliano. Possono essere il simbolo della rivolta dei buoni
mercoledì 15 aprile 2009
Carlo Vulpio: Messaggio per i Meetup
I nostri temi, le nostre battaglie, le nostre proposte hanno bisogno di gambe su cui camminare. E di voci che sappiano parlare forte e chiaro in tutti i contesti. Noi abbiamo SCELTO di dedicare tempo ed energie alla città. Carlo Vulpio, a cui hanno tolto l'inchiostro delle penna del giornalista, ha scelto di candidarsi nelle elezioni per il Parlamento Europeo. Abbiamo un bagaglio di ideali e proposte in comune: portiamole in EUROPA!
Lunedì 27 aprile, ore 19.30 presso la sala Tommaso Fiore del Monastero del Soccorso
Carlo Vulpio e Sonia Alfano saranno ad Altamura per parlare di "Antimafia e Legalità". Non mancate!
Sottoscrivi il messaggio di Carlo Vulpio (CLICCA QUI)
martedì 7 aprile 2009
La rivolta dei buoni
Se 4.000 giovani ogni anno lasciano i loro paesi di origine in Basilicata per andare a cercare lavoro fuori regione, al nord, fuori Italia,
Se centinaia di milioni di euro arrivano in Lucania e nelle altre regioni del sud sotto forma di aiuti EU e finiscono per riempire le tasche dei soliti pochi,
Se i mezzi di informazione sono sempre più asserviti ai grandi potentati economici che stringono affari con il malaffare,
Se i giornalisti non possono scrivere sui giornali e i magistrati non possono curare le proprie indagini,
Se credete come noi che questa sia la realtà che viviamo non potrete non ammettere che occorre una RIVOLTA dei BUONI!