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mercoledì 8 dicembre 2010
ERA LA MURGIA
Strada Provinciale 159 imbocco da via Ruvo a qualche chilometro da Altamura. Spietramento e fanta-agricoltura hanno provocato la morte dell'ecosistema murgiano. Dai fanta-campi ai campi-fantasma, dove la pietra viva affiora sempre di più.
La pioggia rivela quello che chi conosce la Murgia sa bene: lo spietramento selvaggio ha cancellato il lavoro sapiente della natura che consentiva alla nostra terra di drenare l'acqua.
Questo - come altri scempi ambientali - non è stato un caso, ma il frutto di precise scelte politiche ed economiche.
Gli effetti negativi per l'uomo non sono né saranno addebbitabili alla Natura, ma solo alle nostre scelte.
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sabato 4 settembre 2010
REGOLAMENTO DEL PARCO NAZIONALE DELL'ALTA MURGIA: parlate ora o tacete per sempre
Sta per essere varato il regolamento del Parco Nazionale dell'Alta Murgia e le amministrazioni comunali possono esprimere il proprio parere a riguardo.
Sarebbe un vero peccato se, chi ha competenza e passione per farlo, non si esprimesse ora che ne ha, sia pur in tempi molto stretti, la possibilità.
Il movimento Aria Fresca ha dichiarato la propria disponibilità a rappresentare i suggerimenti della società civile.
Se ritenete potete usare questo strumento (vedi la nota in basso), oppure rivolgervi ai vostri referenti politici per esprimere la vostra opinione.
Come nei matrimoni di hollywoodiana memoria: chi ha qualcosa da dire parli ora, o taccia per sempre!
Quasi due mesi fa, appresa la notizia dell’adozione da parte del consiglio direttivo dell’Ente Parco dell’Alta Murgia della proposta di Piano e di Regolamento del Parco e pur apprezzando la circostanza che si fosse consumato un passaggio fondamentale nella vita del Parco dell’Alta Murgia, rilevammo come l’intero processo di definizione di tali norme e contenuti fosse avvenuto senza il coinvolgimento delle popolazioni che nel Parco vivono e operano [qui il nostro documento].
Piano e Regolamento del Parco arrivavano “a scatola chiusa” presso i vertici delle istituzioni locali, per il loro parere, e alla Regione ed al Ministero per l’approvazione definitiva.
Auspicammo un rapido cambio di rotta in modo da consentire ai cittadini (associazioni, comitati e movimenti che hanno difeso e fatto conoscere la nostra terra, agricoltori ed allevatori della Murgia, istituzioni culturali, organizzazioni del mondo economico e produttivo) di conoscere, esaminare, apprezzare o rivedere, migliorare insieme alle istituzioni le norme che sono in questo momento in fase di approvazione.
In particolare, proponemmo che ogni Amministrazione dei Comuni ricadenti nel Parco organizzasse momenti pubblici di conoscenza e confronto sui contenuti di Piano e Regolamento, in modo che ogni istituzione locale possa poi sintetizzare le proprie valutazioni all’interno della Comunità del Parco.
A distanza di quasi due mesi, le nostre sollecitazioni sono state in parte recepite. Al nostro consigliere comunale Enzo Colonna (ed a tutti i consiglieri comunali di Altamura) è stata recapitata un paio di giorni fa, 26 agosto, una nota del Sindaco Stacca [di recente designato tra i cinque componenti del Consiglio direttivo dell’Ente Parco nominati dalla Comunità del Parco (composta dai comuni e enti territoriali interessati dal parco)] con la quale si invitano i consiglieri «a fare pervenire eventuali osservazioni in tempi congrui e comunque non oltre il 6 settembre p.v.» dovendo «l’Amministrazione procedere ad esprimersi in merito nelle sedi competenti».
La prima sede competente è sicuramente la Comunità del Parco chiamata ad esprimere un parere sulla proposta di Piano e di Regolamento.
Siamo felici di questa pur minima (formale) apertura, anche se avremmo preferito, perché più utili e coinvolgenti, che fossero organizzati momenti pubblici di informazione, di conoscenza e di confronto.Vogliamo comunque approfittare di questa finestra partecipativa che siamo riusciti a conquistarci. I tempi sono pure stretti.
Invitiamo chi sia interessato, chi abbia competenze, idee o proposte, a visionare la documentazione che compone le due proposte di Piano e di Regolamento [disponibilie nel sito dell'Ente Parco: clicca qui] e a farsi avanti, inviandoci entro venerdì 3 settembre, in forma sintetica, le proprie osservazioni o proposte emendative/correttive/migliorative.
Potete inviarci i vostri suggerimenti, osservazioni e proposte sotto forma di commento al relativo post nella nostra pagina Facebook oppure con una email all’indirizzo: enzo@altamura2001.com.
Sarà nostra cura raccogliere tutte le proposte pervenute e girarle entro la data del 6 settembre al sindaco.
Altamura, 28 agosto 2010
MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
Sede: Vico Mercadante (di fronte Chiesa S. Nicola).
Sito internet: www.altamura2001.com
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lunedì 26 luglio 2010
Futuro nero. Al contadino non far sapere quanto fanno schifo le verdure nere (di petrolio).
"For the ignorance of the public is the real capital of monopoly"
Hanry Demarest Lloyd
Come dire: al contadino non far sapere quanto fan fan schifo le verdure nere (di petrolio).
Lo sanno bene i petrolieri: la prima cosa da fare è nascondere le carte, agire in sordina, non far parlare dei reali rischi che comportano tutte le attività estrattive. La mistificazione della realtà con la promessa di progresso e posti di lavoro, magari con la faciloneria degli amministratori locali fa il resto.
Dei 15 comuni interessati dal progetto di ricerca petrolifera "Palazzo San Gervasio" solo due comuni pugliesi hanno dato l'ok: Mivervino Murge e Spinazzola, due comuni i cui territori ricadono all'interno del PARCO NAZIONALE DELL'ALTA MURGIA.
Com'è possibile conciliare il petrolio con i prodotti tipici? Mangereste voi il fungo cardoncello nero?
Alcuni di questi amministratori locali ritengono erroneamente che le attività di trivellazione per cercare il petrolio siano senza rischi: QUESTO E' FALSO e lo sa bene chi ha seguito il convegno trasmesso in diretta streaming dal Blog del Grillaio sul nostro canale web tv (http://www.ustream.tv/ilgrillaio). A 24 ore dall'evento già 112 visualizzazioni.
Una comunità locale, dunque, vuole capirci di più, organizza un convegno, chiama a raccolta i cittadini ed invita a parlare chi ne sa un po' di più chiedendo al comune di patrocinare l'iniziativa. Il sindaco di Spinazzola Scelsi non ha patrocinato l'evento ed è stato triste sentire dalla voce di Cosimo Forina (portavoce del Comitato No all'Italia Petrolizzata di Spinazzola che ha organizzato il convegno) che lo stesso comune ha negato l'utilizzo delle sedie che sono state gentilmente offerte dai "vicini" di Poggiorsini.
Il convegno è stato molto partecipato da cittadini e mezzi di informazione. Assenti i sindaci dei comuni limitrofi invitati dal comitato.
Noi ad Altamura possiamo stare tranquilli per il nostro pane dop, il grano duro con cui viene fatto il nostro pane, viene da lontano. E' al sicuro dal petrolio nostrano!
Al comune sono talmente tranquilli che all'interpellanza del 31 maggio 2010 presentata dal Movimento Aria Fresca sull'argomento non è stata data finora alcuna risposta.
La Prof.ssa Maria Rita D'Orsogna, Docente di Fisica al Dipartimento di Matematica della California State University, a Northridge, è innamorata dell'Abruzzo terra d'origine di cui è strenuo difensore contro ogni speculazione nella battaglia contro le trivellazioni ad Ortona. Coordina le sue attività di paladina dell'ambiente dal suo blog (dorsogna.blogspot.com) e la scorsa settimana ha tenuto un convegno a Metaponto ed uno, appunto, a Spinazzola.
La D'Orsogna, dispiaciuta per l'assenza degli amministratori locali, ha messo in guardia da quelli che sono i rischi legati alle trivellazioni (anche quelle esplorative): i fanghi e fluidi perforanti la cui composizione chimica molto tossica è un segreto industriale.
Cassandra del nostro territorio, Carlo Vulpio, autore de La città delle Nuvole, ha illustrato i casi allarmanti delle pecore alla diossina di Taranto, del miele agli idrocarburi della Val d'Agri e ha messo in guardia da quella che è una errata concezione di progresso in cambio di Royalties che si aggirano sul 7% (una miseria). Le conseguenze sull'ambiente e sulla salute non sono le sole, ha continuato Vulpio, la Basilicata dei giagimenti di petrolio continua ad accusare una emigrazione di giovani da fare paura. Insomma anche in questo caso si privatizzano i profitti ed in cambio di miseri compensi si socializzano gli ingenti costi.
All'incontro era presente anche il vice presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia Michele Di Lorenzo che ha parlato delle difficoltà da parte dello stesso Ente Parco a reperire la documentazione relativa a questo progetto di trivellazioni ed ha chiarito che questa attività non ha "nessuna possibilità di convivenza" con quelle che sono le finalità dello stesso Parco.
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