lunedì 28 dicembre 2009

Ryanair e la sospensione forzata



In effetti la notizia riportata anche dalla nostro Gazzetta del Mezzogiorno in un articoletto molto interno, è una di quelle notizie che sembrano non avere importanza. Soprattutto, la gazzetta si soffermava sui voli Bari-Roma. Invece chi era abituato a volare LOW-COST avra presto brutte notizie. Altro che liberalizzazioni!
Questi, l'unica liberalizzazione che concepiscono è quella delle fregature per i cittadini!
Dopo la socializzazione dei debiti della Bad Company Alitalia, vogliono costringerci a volare con la costosissima Alitaglia. Tiè!

Titoloni sulle home page di giornali e agenzie non ne ho ancora visti, ma la notizia è di una gravità inaudita. Altro che il papa col culo all’aria!
La compagnia aerea Ryanair sospende tutti i voli interni all’Italia a partire dal 24 gennaio 2010 perché l’Enac pretende che la compagnia irlandese accetti al check-in tutti i documenti diversi dalla carta d’identità.
La pretesa “illegale” - come si legge nella nota ufficiale Ryanair - che l’ente italiano ha nei confronti della compagnia privata che svolge il proprio servizio in regime di libera concorrenza, produce l’effetto desiderato: la ritirata di un operatore scomodo per Alitalia alla vigilia del sorpasso ufficiale sul mercato italiano da parte della compagnia low cost nonostante il “niet” sulla golosa tratta Linate-Fiumicino, guardacaso in regime di monopolio ad Alitalia in spregio alle normative europee di antitrust.

E’ infatti il carrozzone a debito Alitalia che ci guadagnerà da tutta questa pantomima sui documenti pretesa dall’Enac, che usa la propria funzione istituzionale per ammazzare il libero mercato in favore di una compagnia morta che cammina, col pretesto di ficcare il naso nei metodi di operatività e sicurezza di una compagnia aerea straniera che ha sempre i voli pieni di gente. Una mafia tutta interna all’Italia per mettere il bastone nelle ruote a un vettore che propone voli a prezzi imbattibili servendosi di Internet per la prenotazione dei voli e per il chech-in online.

La guerra a Ryanair da parte di Alitalia tramite i governi Berlusconi era cominciata già da quando sugli aerei della compagnia irlandese, nei primi anni 2000, si leggeva beffardamente “grazie Alitalia!“. Denunce, esposti e polemiche non erano servite nel corso degli anni a fermare l’ascesa di Ryanair nel mercato dei voli italiano. Fino ad oggi, col pretesto dei documenti da esibire al check-in. Così dal 24 gennaio niente più voli da e per Bergamo, Palermo, Venezia, Cagliari, Treviso, Brindisi, Lamezia Terme, Bari e soprattutto Roma Ciampino, quasi sempre puntuali ma soprattutto economici.
Di recente Ryanar aveva fatto sapere che avrebbe cancellato tutti i voli su Ciampino se l’aeroporto fosse stato spostato a Viterbo per soddisfare i capricci del sindaco di Viterbo, che è pure senatore incompatibile del Popolo dei ladri.

La notizia della ritirata di Ryanair dal mercato italiano l’ho saputa da una serie di mail che ho ricevuto, tutte con lo stesso oggetto: “Ryanair Flight Cancellation” riferite alla trentina di voli che avevo prenotato fino a fine febbraio con meno di 100 euro di spesa. Ora credo che mi saranno rimborsati. Ma giuro! per conto mio Alitalia non vedrà un solo centesimo. A costo di rimanere a casa.

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