mercoledì 7 ottobre 2009

Nasce il Movimento di Liberazione Nazionale



Il nome è altisonante, ma il programma è di buon senso. Potrebbero copiarlo anche PD e persino il PDL.
Sarebbe auspicabile perché Grillo come politico è un'anomalia, ma se i politici sono comici (alla lunga anche poco divertenti) forse è il contrappasso necessario che i comici facciano i politici. Seri. E poi sono anni che Grillo non è solo un comico.
Il neonato Movimento di Liberazione Nazionale ha un ambizioso programma in sette punti: Energia, Salute,Trasporti, Economia, Informazione, Istruzione e Stato e cittadini i cui contenuti sono condivisi da giorni sul suo blog.

Ovviamente i problemi non mancano: il carisma di Grillo rischia di smorzare la democrazia dal basso che predica a gran voce e di creare dei "fans" anzicchè dei cittadini informati e partecipativi.
Basti a dimostrarlo la cronaca di ByoBlu della presentazione del movimento a Milano.

A fine comizio mi raggiungono i rappresentanti di un comitato di protesta, videocamera alla mano, e mi fanno vedere un documento firmato da decine di interi meetup, nonché da un elenco fitto di grillini in ordine sparso, provenienti da ogni parte d'Italia. Sono i firmatari di una lettera dove - ironia della sorte - viene chiesta più trasparenza nella gestione interna del movimento. Sostengono di non capire chi prenda realmente le decisioni, visto che si sono ritrovati la Carta di Firenze in mano senza che nessuno - pare - abbia espresso una qualche sorta di preferenza o votazione. Dicono di essersi accordati per la lettura della lettera, sul palco, ma che al momento buono Beppe abbia disatteso gli accordi.
Non sarebbe poi così strano, se conveniamo tutti che sia spiacevole rovinare una così bella festa. In fondo, basta ricevere i dimostranti con tutti gli onori, promettere loro un adeguato spazio in modo che non facciano baccano e poi lasciarli attendere fuori dalla porta. Quando si rendono conto che la festa è finita e la gente sta andando via, ormai è tardi. Anche la democrazia dal basso ha i suoi inconvenienti, ma non fa niente: the show must go on. E poi, comunque, i punti del programma sono in fondo condivisibili. Si solleva solo un eccezione sul metodo.
Grillo dice di non voler ricoprire cariche significative all'interno del neonato movimento, ma per ora è fuor di dubbio che il leader carismatico sia lui, lui e nessun altro. Un po' come Antonio Di Pietro per l'Italia Dei Valori e Silvio Berlusconi per il PdL. Tutti, alti e bassi, belli e brutti, con una discreta allergia alle domande. Berlusconi a quelle di Repubblica, Grillo a quelle della rete.
Comunque sia, è nato il Movimento di Liberazione Nazionale! Siete tutti invitati al battesimo, che si terrà in Emilia Romagna e in Piemonte nella prossima primavera. A celebrare: don Paolo Farinella, il prete dall'omelia più selvaggia del west.
Oggi hanno dovuto chiamare i buttafuori per farlo scendere dal palco. Per fortuna ho registrato tutto! Preparatevi perché nei prossimi giorni investiremo la blogosfera con un sisma di intensità senza pari, e questa volta non c'è bisogno di Giuliani per anticipare quale sarà l'epicentro.

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