sabato 17 ottobre 2009

La proposta di Sezano per Copenhagen



L'appuntamento di Copenhagen è alle porte: a dicembre i grandi della terra (si fa per dire...) dovranno approvare un accordo per salvare il Pianeta dagli impatti irreversibili dei cambiamenti climatici oppure continuare la strada intrapresa per la sua distruzione.
Dal Monastero del Bene Comune arriva la PROPOSTA DI SEZANO per inserire L’ACQUA nell'agenda dei negoziati.

Noi, cittadini abitanti in Italia, espressione di credenze religiose e tradizioni morali diverse,
- accomunati dalla condivisione del grande valore del diritto universale ad una vita umanamente e socialmente dignitosa per tutti,
- nel rispetto del grande patrimonio comune costituito dall’insieme di tutte le specie viventi,
- convinti che é venuto il tempo, per l’Umanità, di concretizzare il “buon vivere insieme” a livello globale e planetario, condividendo, a tal fine, la consapevolezza che l’acqua rappresenta oggi il campo di vita più critico e più strutturante del divenire dell’Umanità,
CHIEDIAMO

1. che la problematica dell’acqua sia inclusa, in quanto tale, nell’agenda dei negoziati della Conferenza di Copenhagen (COP 15). Il più grande negoziato mondiale in corso sul divenire dell’Umanità e della vita del pianeta non può essere centrato soltanto sui problemi energetici. Per più di tre miliardi di esseri umani il problema principale oggi é l’alimentazione, l’accesso all’acqua, la salute. Un accordo sul clima deve includere anche l’acqua, la terra, la salute.

2. che il “Trattato di Copenhagen” approvi il principio di dare il via ai lavori di definizione e di approvazione di un Protocollo Mondiale sull’Acqua da definire nel periodo 2010-2012. Le basi scientifiche e tecniche necessarie per tale Protocollo esistono grazie all’immenso lavoro compiuto dalle Agenzie delle Nazioni Unite nel corso degli ultimi 30 anni sul piano delle conoscenze, analisi, dati, strumenti di misurazione e di valutazione, esperienze concrete.

3. che la Conferenza di Copenhagen riconosca l’urgenza di un Patto Mondiale per l’Acqua da porre sotto l’egida delle Nazioni Unite, concretizzato nel Protocollo, sottolineando a tal fine la necessità per la Comunità internazionale di disporre di uno strumento efficace di azione e di cooperazione mondiale quale una “United Nations Water Authority”, dotata di autonomia nei confronti dei grandi interessi economici, finanziari e commerciali privati e dei paesi più forti nel campo dell’acqua.
Per aderire clicca qui.

Per completezza di informazione vi comunichiamo che il mitico TGUno ha - come sempre - trasmesso la notizia del cambiamento climatico nella giusta prospettiva: non dobbiamo essere troppo preoccupati per lo scioglimento dei ghiacci perché se al posto dei fastidiosi ghiacciai ci sarà un laghetto freddino si potrà attraversare la calotta polare con le navi! Poco male se l'ecosistema (di cui siamo parte) sarà sconvolto o ci sarà un innalzamento del livello del mare che potrebbe uccidere chissà quante persone: dobbiamo consolarci pensando che le crociere potranno attraversare anche le fredde acque del polo! Fico, no?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

In quale notiziario del tg1?

ilGrillaio ha detto...

venerdì a pranzo