Apprendiamo con piacere che l'inaccettabile episodio che ha visto coinvolti alcuni ragazzi del meetup che esponevano lo striscione "Non firmare lo scudo criminale" durante la visita altamurana del Presidente Napolitano è approdato in Parlamento.
Aspettiamo curiosi la risposta del Ministro dell'Interno: si...lo sappiamo che è Maroni ma avendo in gioventù morso il polpaccio di un agente...
Interrogazione a risposta in Commissione 5-01960 presentata da
mercoledì 14 ottobre 2009, seduta n.232
ZAZZERA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 21 della nostra Costituzione al primo comma recita «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.»;
il 2 ottobre 2009 è stata approvata la legge di conversione del decreto-legge 3 agosto 2009, n. 103, recante disposizioni correttive del decreto-legge anticrisi n. 78 del 2009, al cui interno è contenuto il cosiddetto «scudo fiscale», finalizzato al rientro agevolato dei capitali esportati all'estero;
il dibattito e l'approvazione del suddetto provvedimento hanno suscitato forti e accese polemiche nelle istituzioni e nelle piazze del nostro Paese, come riportato dagli organi della stampa;
da un video diffuso in Internet risulta che il 1o ottobre 2009, un gruppo di giovani, in occasione della visita del Capo dello Stato ad Altamura (Bari), ha esposto uno striscione e distribuito volantini contro la misura dello scudo fiscale;
non appena esposto lo striscione i ragazzi sono stati avvicinati da un uomo in giacca e cravatta identificatosi come vice-questore di Bari, da una donna con il distintivo non identificatasi e da un poliziotto in borghese;
immediatamente i rappresentanti delle Forze dell'ordine hanno strappato lo striscione dalle mani dei ragazzi e gli hanno tolto anche il megafono che ancora non avevano usato;
il vicequestore ha anche tentato di togliere la telecamera ad un ragazzo estraneo al gruppetto, che stava riprendendo la scena nella pubblica piazza;
risulta, inoltre, che i rappresentanti delle forze dell'ordine abbiano chiesto ai ragazzi i loro documenti senza registrarne le generalità, li abbiano apostrofati alzando i toni, rivolgendo loro parole ai limiti dell'intimidazione, senza però riuscire a suscitare reazioni violente in loro che, da quanto si evince, si sono difesi limitandosi a pretendere l'esercizio del diritto di opinione, nel rispetto del principio democratico;
i giovani sarebbero stati addirittura piantonati da tre uomini, mentre il vicequestore e la donna si sarebbero poi allontanati con lo striscione, i volantini e il megafono dichiarando di restituire il tutto in un secondo momento;
sembra, infine, che non sia stato redatto alcun verbale di sequestro;
ad avviso dell'interrogante, il fatto riportato dal citato filmato è lesivo dell'articolo 21 della Costituzione ed il comportamento delle forze dell'ordine non si giustifica neppure in caso di manifestazione non autorizzata -:
se corrispondano al vero i fatti riportati in premessa e, in caso affermativo, se il Ministro interrogato non ritenga di chiarire i motivi che hanno legittimato la persona qualificatasi vice questore di Bari e le Forze dell'ordine ad impedire a pacifici cittadini di fare riprese con una telecamera ed a sequestrare loro materiale dimostrativo non lesivo, né offensivo né politico, attinente ad un provvedimento di interesse nazionale;
se gli atteggiamenti dei rappresentanti delle Forze dell'ordine nei confronti di cittadini pacifici corrispondano a quanto consentito dalla legge e se siano state rispettate ed espletate tutte le formalità richieste in materia;
se non ritenga di far piena luce sui fatti, i quali, ove accertato che corrispondano al vero, appaiono, ad avviso dell'interrogante, un abuso perpetrato nei confronti di cittadini in violazione dei diritti di cui all'articolo 21 della Costituzione.
Nessun commento:
Posta un commento