venerdì 6 novembre 2009

Povero Cristo




Povero Cristo in mano a Berlusconi

di Paolo Farinella, prete

I giornali del giorno 5 novembre 2009, riportano la foto di Berlusconi che tiene in mano un Crocifisso, abbastanza grande. Le cronache dicono che glielo abbia dato il prete di Fossa, nell’ambito della consegna delle case. Se c’è una immagine blasfema è appunto questa: colui che ha varato una legge incivile contro i «cristi immigrati», che parla di «difesa dei valori cristiani». Un prete che consegna il crocifisso a Berlusconi è uno spergiuro come e peggio di lui. Povero Cristo! Difeso da una massa di ladroni che non solo lo beffeggiano, ma lo crocifiggono di nuovo con la benedizione del Vaticano, che per bocca del suo esimio segretario di Stato, ringrazia il governo per il ricorso che presenterà alla Corte di appello di Strasburgo.

Possiamo dire che c’è una nuova «Compagnia di Gesù» fatta di corrotti, di corruttori, di ladri, di evasori, di mafiosi, di alti prelati còrrei di blasfemìa e di indecenza, di atei opportunisti, di cultori di valori e radic(ch)i(o) cristiani … chi prepara la croce, chi le fune, chi i chiodi, chi le spine, chi l’aceto … e i sommi sacerdoti a fare spettacolo ad applaudire. Intanto sul «povero Cristo» di nome Stefano Cucchi, morto per mancanza di «nutrizione e idratazione», da nessuno è venuta una parola di condanna verso i colpevoli di omicidio, nemmeno dai monsignori che hanno gridato «assassino» al papà di Eluana Englaro.

Povero Cristo, difeso dai preti come suppellettile e raccoglitore di polvere nei luoghi pubblici e da tutti dimenticato come Uomo-Dio che accoglie tutti e dichiara che sono beati i poveri, i miti, coloro che piangono, i costruttori di pace, i perseguitati, gli affamati! Povero Cristo, difeso dagli adoratori del dio Po e di Odino che ne fanno un segno di civiltà, mentre lasciano morire di fame e di freddo poveri sventurati in cerca di uno scampolo di vita. Povero Cristo, difeso dalla “ministra” Gelmini che trasforma il Crocifisso in un pezzo di tradizione “de noantri”, esattamente come la pizza, il pecorino, i tortellini. Povero Cristo, difeso da Bertone che lo mette sullo stesso piano delle zucche traforate.

Povero Cristo! Gli tocca ringraziare la Corte di Strasburgo, l’unica che si sia alzata in piedi per difenderlo dagli insulti di chi fa finta di onorarlo. Signore, pietà!

Guardando a quel Cristo che è il senso della mia vita di uomo e di prete, ho la netta sensazione che dalla sua comoda posizione di inchiodato alla croce, dica: Beati voi, difensori d’ufficio... beati voi che ho i piedi inchiodati, perché se fossi libero, un calcio ben assestato non ve lo leverebbe nessuno.

(6 novembre 2009)

(http://temi.repubblica.it/micromega-online/povero-cristo/)

P.s. Facciamoci due risate con l'ironia dell'Unità

Dall’opposizione parla Pier Luigi Bersani: «Un’antica tradizione come la croce non può essere offensiva per nessuno, tanto che con D’Alema stavamo pensando di metterla anche nel simbolo della coalizione», mentre per Rutelli la presenza di Gesù in croce non è in discussione ma bisogna rivalutare anche il ruolo di altre figure evangeliche. Per esempio, Giuda. Per Berlusconi è giusto che Gesù crocifisso resti nelle scuole ma bisogna stralciare la posizione dei due ladroni che non possono essere processati perché devono partecipare al Vertice sull’Alimentazione. Per La Russa, infine, è necessario che nelle classi resti il simbolo di Gesù morto in croce, mentre nelle carceri è preferibile il simbolo di Gesù morto cadendo per le scale.

1 commento:

Unknown ha detto...

Finalmente un uomo della chiesa che è veramente cooerente con i valori del cristianesimo e quindi anche dell'uomo .
Se fossero tutti così , sicuramente la chiesa , ma direi il mondo intero sarebbe Migliore.
La verità è che di uomoni così non ci sono molti e temo che lui avrà sicuramente problemi all'interno della struttura eclesiastica.
Molte sono e sono state le responsabilità della chiesa nell'avere non solo avvallato(non vedendola!!...) la corruzione per esempio di uomini politici ma addirittura di aver dato loro la possibilità di sentirsi assolti con la pratica della confessione ed espiazione della colpa. Ma certe colpe lasciano segni indelebili che nessun ministro, per quanto investito, può cancellare.
Sarebbe molto lungo commentare tante altre cose sentite in questo filmato, ma è ora di uscire dalla ipocrisia di questo falso Cristianesimo e falsa moralità che ci circonda .
Apprezzo la discussione e le proposte su questi temi che forze politiche a sinistra stanno operando , è uno dei motivi per cui anche io sono convinta che oggi non si può essere neutrali ma bisogna sostenere la sinistra che ha coraggio di uscire dal coro.
A volte anche i movimenti, che non si schierano,che alimentano l'antipolitica, convinti così di rimanere liberi, fanno il gioco dei più forti ed oggi i più forti non sono assolutamente credibili e lavorano per negare le nostre libertà.
Lucia Perrone