venerdì 27 novembre 2009

L'ACQUA la capiscono TUTTI o QUASI


Quando dei sedicenti politici (dovremmo imparare ad utilizzare con parsimonia questo termine, dati i tempi che corrono) si dichiarano per la privatizzazione del servizio idrico perchè...
"Devi capire che in queste questioni, la politica non ci dovrebbe entrare... sappiamo come vanno le cose in Italia... quindi forse i privati possono risolvere il problema (degli enti pubblici carrozzoni clientelari)", mi vien voglia di prenderli a calci in culo per un giorno intero e, dopo un meritato sonno notturno ricominciare.
MA DICO: SE LA POLITICA NON DEVE OCCUPARSI
di quello che è il BENE COMUNE PER ECCELLENZA,
di quello che è un diritto umano universale talmente ovvio che nessuno ha mai ritenuto necessario metterlo per iscritto,
di quel poco che è rimasto di COMUNE nel nostro Comune... beh! allora gli amministratori locali non hanno più motivo d'esserci.
Se devono limitarsi a dire SI o NO alle richieste di cambio di destinazione... cedere o resistere alle lusinghe "lottizzatorie" di questo o quel privato, allora... non si disturbino, GRAZIE!

Il bello di questa battaglia sull'acqua è che parlare con la gente è PRISCIANTE!
L'acqua la capiscono tutti e tutti chiedono di poter firmare la petizione per il CAMBIO dello STATUTO COMUNALE. Anzi, la proposta di una raccolta firme è partita (lo scorso giugno) proprio da una signora venuta ad ascoltarci in un salone parrocchiale. In sole due settimane abbiamo raggiunto lo straordinario risultato di 1.800 firme di cui 1645 già protocollate (vedi il video).

Domenica saremo nel salone della parrocchia S. Teresa, accompagnati dalle splendide foto dell'ing. Michele Difonzo. L'ingresso è libero e aperto a tutti. Amministratori compresi.

1 commento:

Unknown ha detto...

gran lavoro, bravi ragazzi!