mercoledì 18 novembre 2009

non abbiamo FIDUCIA sull'ACQUA ai PRIVATI



La grande mistificazione che si fa in questi giorni parlando di acqua e la seguente:
"L'acqua resta di proprietà pubblica: non preoccupatevi! E' la gestione che sarà affidata ai privati". Ed è qui che sta la fregatura.

Lo ripetiamo ancora una volta (ma lo facciamo e lo rifaremo volentieri, se necessario):
La forma giuridica non è neutra e da essa l’ordinamento italiano fa discendere la sostanza di obiettivi diversi di gestione.
Un soggetto privato, una SpA devono fare profitto (cioè caricare sulla tariffa la remunerazione del capitale investito) e questo non è accettabile per l'acqua.

Nella seduta di ieri della Camera è stata posta la questione di fiducia sul decreto 135/09, pertanto, se come è prevedibile non interverranno sconvolgimenti, domani verrà approvato il testo che è uscito il 04 Novembre dal Senato.
Mentre scriviamo sono in corso le dichiarazioni di voto e alle 16.00.
I movimenti per l'acqua, il Comitato Pugliese Acqua Bene Comune e noi, Meetup ilGrillaio che ne siamo parte, vogliamo comunque far presente che con la campagna "Salva l'Acqua" siamo riusciti a metter al centro dell'agenda politica il tema dell'acqua.
La privatizzazione dei servizi idrici è divenuta l'argomento centrale dello scontro politico e ha finalmente conquistato le prime pagine dei giornali (la Repubblica, il Manifesto e qui, ilFattoQuotidiano... presto la rassegna stampa completa) e persino di qualche telegiornale.
Il 23-bis nell'estate del 2008 era passato sotto silenzio: l'art. 15 ha ottenuto il fragore delle cascate e siamo stati soprattutto noi (movimento) a consentirlo.
La battaglia per l'ACQUA BENE COMUNE non si chiude oggi: continueranno le iniziative nazionali e territoriali.
Un'altra strada è ancora possibile, come dimostra il percorso intrapreso dalla Regione Puglia che DEVE continuare e arrivare al risultato della ripubblicizzazione dell'AQP.
L'acqua scava le montagne: noi non ci arrendiamo e continuiamo a chiedere anche a Comune e Provincia di dichiarare il servizio idrico privo di rilevanza economica.
Il Comune di Venezia l'ha fatto ieri seguendo l'esempio di molti comuni siciliani.
Intanto, anche oggi, facciamo piovere e-mail sui deputati, per chiedere loro
- di esprimersi per il ritiro delle nuove norme che privatizzano l’acqua;
- di sostenere le proposte avanzate dal Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua.
Clicca qui per scaricare il testo della mail e l’indirizzario a cui inviarla

1 commento:

Anonimo ha detto...

Piove governo ladro.
Mi chiedo; in questo periodo vien giù qualche goccetto, saranno i privati a pagare i danni, o chiederanno i danni per il consumo.
E' ci fosse ancora il buon gesù avrebbe risolto lui la situazione, ma sicuramente gli avrebbero ritirato la patente.