lunedì 16 marzo 2009

Patate e Riotta



Domenica. Stavo gustando una patata al forno cotta alla perfezione quando...arghhh...mi sono quasi strozzata.
Riotta (direttore del Tg1) stava stilando una piccola lista di libri che ci sono piaciuti e libri che non ci sono piaciuti (come se il suo parere fosse rilevante) nella rubrica del Tg1 Benjamin e stava parlando della Storia Falsa di Luciano Canfora.
La frase di accompagnamento al libro sarebbe passata inosservata (e io avrei gustato in pace il mio pranzo) se il prof. Canfora non fosse stato ospite del Progetto Lettura qualche giorno fa per presentare proprio "La storia falsa".
Questo il giudizio (negativo) di Riotta: "Non ci ha persuaso la Storia Falsa del coltissimo prof. Luciano Canfora. Perchè? Perchè è troppo giocato sul gusto del paradosso. Va a cercare, usando la storia antica, di riscattare le tendenze del totalitarismo e non ci persuade. Meglio una storia schietta!"
EHEHEHHE???? Ma se l'è letto il libro? Ma di che sta parlando? Riotta?!?! Ci sei??
Il libro di Canfora non usa la storia antica per riscattare i totalitarismi, ma attraverso una raffinata analisi filologica vuole dimostrare la falsità di alcune lettere che sono state usate a fini politici.
Uno degli esempi è la lettera arrivata a Gramsci da un compagno di partito che fu usata per rafforzare la tesi accusatoria del regime fascista. Secondo Canfora si tratta di una manipolazione di una lettera "innocua". Secondo altri di un tradimento interno al partito.
Cosa questo abbia a che fare con i totalitarismi onestamente non lo so.
Quello che è certo è che dire una frase del genere, nel bel mezzo del pranzo domenicale, mi ha rovinato la digestione.
La manipolazione della realtà non si sposa con le patate al forno.

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