venerdì 27 marzo 2009

il latte crudo è buono, costa meno e fa risparmiare sulla TARSU


Io bevo latte crudo. L'ho scoperto a Gravina che ha due punti-distibuzione di latte alla spina 24h/24.
Ad Altamura pagheremo più tasse per lo smaltimento dei rifiuti. Pagheremo circa 1.600.000 euri in più per il trasporto della monnezza fuori bacino. Siamo geniali!! Paghiamo e tanto un sacco di imballaggi che accompagnano le nostre merci fino a casa, poi... monnezza!
E ripaghiamo perchè ce li tolgano dai piedi...
Perchè al comune di Altamura nessuno pensa a strategie per RIDURRE la produzione di rifiuti da imballaggi? Come? Partendo dalle bottiglie di plastica: acqua e latte. Quintali di bottiglie di plastica in meno, bolletta TARSU più leggera. C'è bisogno di sostenere economicamente le aziende che vogliono installare distributori alla spina di latte!!! Ma non basta. Questi allevatori devono combattere anche una dilagante disinformazione.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito al dilagante allarmismo del latte crudo, il battage mediatico ha fatto del suo meglio per convincerci che senza bollitura la nostra salute è in pericolo. Non è vero niente! Non c’è alcuna prova che i 3 casi di bambini affetti (e non 9) segnalati tra il 2007 e il 2008 siano in qualche modo collegabili al latte crudo. Se così non fosse, non lo troveremmo liberamente in vendita; i distributori in Italia sono ben 1122.

La disinformazione è tanta: proprio oggi ho comprato una bottiglia in un centro commerciale e l’etichetta, con regolare marcatura CE, avvisava: “Questo latte può essere bevuto senza bollirlo”. Il valore nutrizionale è nettamente superiore, in quanto ricco di fermenti lattici come lo yogurt e di ALP, un enzima molto sensibile al calore, che serve proprio all’assimilazione del calcio nelle ossa. Chi beve latte crudo lo digerisce facilmente e con questo dimostra come molte intolleranze siano in realtà mali moderni ricollegabili alle nostre abitudini alimentari e ai trattamenti chimico-tecnologici che gli alimenti subiscono. L’unico effetto collaterale del latte crudo è che costa meno. Ma è un effetto collaterale per la grande produzione, non per i consumatori.
E’ ridicolo parlare di pericolosità su uno dei prodotti maggiormente monitorato, in Lombardia l’Autorità sanitaria svolge controlli ogni 15 giorni. Se la catena non è rigorosa qualunque alimento è a rischio, anche il latte pastorizzato. Ma se qualcuno fa indigestione col latte intero aboliamo il latte? Se qualcuno ha problemi mangiando un tonno aboliamo la pesca?

Fonti:

http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/…

http://www.milkmaps.com/

http://www.beppegrillo.it/…

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