domenica 15 marzo 2009

L'albero dei microchip



Proprio nei giorni in cui Greenpeace svela a tutto il mondo i meccanismi assurdi attraverso i quali si muove il traffico illegale di rifiuti elettronici tra il Nord e il Sud del mondo, esce L’albero dei microchip, di Massimo Carlotto e Francesco Abate.
E proprio di rifiuti elettronici si parla nel romanzo-inchiesta, in cui si intrecciano due trame che si dividono tra Liberia e Italia. Da una parte la storia di Kimmie Dou, militare Onu che indaga su un traffico internazionale di armi e dall’altra quella di Matteo, un bambino autistico con la passione per l’informatica.
Le due vicende troveranno un nesso logico proprio nel traffico di rifiuti elettronici che si dipana tra l’Italia e il paese africano.

Questa è la lettera che ci è arrivata da Greenpeace: fatela girare!

Qualche giorno fa abbiamo denunciato un traffico illegale di rifiuti elettronici diretti dalla Gran Bretagna alla Nigeria. Ma in Italia le cose non vanno certo meglio. Nel nostro paese, infatti, il sistema di gestione dei rifiuti elettronici – altamente pericolosi e in più rapida crescita - non è ancora decollato.
A causa di lobby industriali, cambiamenti politici ai vertici e un complicato iter legislativo, l’Italia si ritrova con un sistema non ancora entrato a regime, nonostante i numerosi anni di ritardo rispetto alle direttive europee del 2002.
Il 1 gennaio 2008 sarebbe dovuto partire il nostro sistema di raccolta dei rifiuti hi-tech. Ufficialmente ma non nella realtà! Mancano all’appello diversi decreti attuativi necessari a tradurre in pratica le disposizioni di legge. Tra questi, c’è il cosiddetto “Decreto Semplificazioni”, che obbliga la distribuzione a ritirare gratuitamente, in ragione di uno contro uno, l’apparecchiatura usata al momento dell’acquisto di un nuovo articolo simile destinato a un nucleo domestico. Questo decreto doveva entrare in vigore entro il 28 febbraio 2008, ma ancora non vede luce.
Ora è il momento di agire per fare pressione sul governo. Partecipa a questa cyberazione e chiedi direttamente al ministro dell’Ambiente di accelerare la procedura di emanazione del “Decreto Semplificazioni”.
Più e-mail riceverà il Ministro, più efficace sarà la nostra richiesta!
C’è un’altra cosa che puoi fare: scatta la tua denuncia! Inviaci una foto di rifiuti elettronici abbandonati in strada che verrà pubblicata sul sito www.elettronicaverde.it.

Vittoria Polidori
Responsabile campagna Inquinamento

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