giovedì 12 marzo 2009

botta e risposta...a macchinetta.



















Avete tutti letto della lettera elettronica (e-mail) che abbiamo ricevuto da Marisandra di Mirandola Comunicazione (www.mirandola.net). La cosa particolare è che mostrava grande entusiasmo nel poter "collaborare" con chi come lei era fan di Beppe Grillo. ma c'è una grande differenza tra noi e loro (mirandola comunicazione). Loro prendono soldi per dire quello che dicono, noi no, casomai ci rimettiamo. Quindi, senza entrare nel merito della serietà dell'azienda di comunicazione, voi vi fidereste ciecamente di uno che è pagato per dirvi determinate cose? Pochi giorni dopo abbiamo risposto alla sua lettera con questa:

Cara Marisandra,
innanzitutto la ringrazio per averci scritto. Complimenti per il modo in cui lavorate. Ci piacerebbe poter collaborare con voi, ma lavoriamo in campi diversi e con obiettivi diversi.
La nostra campagna di sensibilizzazione fatta con altre associazioni locali ha visto innanzitutto una lettera aperta che vi invito a leggere sul nostro BLOG.
Inoltre ciò che ci preme (anche come G.A.S.) è favorire un consumo critico: cibi salutari, filiera corta, sobrietà, riduzione riifuti, uso responsabile del denaro, promozione dell'acqua di rubinetto, educare alla differenza tra beni e merci...).
Dalle nostre parti di macchinette che distribuiscono frutta non ce n'è nemmeno l'ombra. Certo queste sono oro rispetto a quelle che forniscono cibo spazzatura, ma non penso sia quello cui aspirare.
Se 2 bambini su 10 non fanno la prima colazione e quelli che la fanno non la fanno seriamente, si arriva all'80% dei ragazzini che fanno una merenda ipercalorica a scuola (fonte: progetto "Okkio alla salute"). Molti dirigenti scolastici "scienziati della nutrizione" (spinti da genitori poco illuminati) hanno pensato bene di dotare le scuole di macchinette!! Quasi tutti gli obesi non fanno colazione.
Il risultato di queste scelte è disastroso: il numero di quelli che non fa colazione aumenta, aumenta la produzione di rifiuti, i ragazzini che avevano imparato a portarsi la frutta da casa... quellli che compravano merendine fresche dai panifici artigianali di Altamura... ora preferiscono portarsi i soldi e comprare cibo "spazzatura"... tanto a scuola c'è la macchinetta!
Se aggiungiamo un giro di soldi tra i ragazzini che prima non era necessario.... se aggiungiamo che ogni occasione e buona per uscire dall'aula e prendere qualcosa e che il tempo ricreazione si è raddoppiato... se aggiungiamo l'aumento della produzione di rifiuti (soprattutto bottigliette e contenitori in plastica)... se, infine, teniamo presente il costo degli snaks monodose... allora lei può ben capire le ragioni del nostro dissenso.
I ragazzini sono a scuola 5 ore, dall'anno prossimo solo 4 e mezza. Con una buona colazione si affronta tranquillamente questo arco di tempo.
Il bisogno dello snack alle 10,30 è un bisogno indotto. Un frutto è ideale (siamo d'accordo) ma questo non giustifica la presenza delle macchinette a scuola.

Entrando nel merito della sua mail... Abbiamo letto attentamente e ascoltato la trasmissione di cui parlava.
Lo stesso sig. Scrigna ammette che le macchinette sono "colpevoli di essere i fautori dell'obesità dei ragazzi".
In effetti è così. Non solo li fa ingrassare ma li educa all'ingrasso, alla dipendenza dai sapori forti, agli esaltatori di sapidità e ai mono e digliceridi degli acidi grassi.
Ora per meglio farle capire le faccio due esempi:
le macchinette del videopoker sono una abominevole maniera di fare soldi. il paragone potrebbe sembrare forzato ma non lo è affatto per le seguenti ragioni:
il videopoker trova "vittime" tra chi non ha le difese immunitarie psicologiche adeguate e spera in facili guadagni. Il fattore dipendenza in questi casi è essenziale. e stiamo parlando spesso di persone "adulte".
Figuriamoci l'adolescente che ha una scusa in più per uscire di classe, si trova davanti alla macchinetta delle merendine da 40 cents ricche di grassi e di aromi innaturali... non verrà distolto dalla macchinetta della frutta fresca. che costa 100 centesimi, e che non è attraente come la merendina. I dati schiaccianti li avete solo voi. Chi compra la frutta a scuola sarà solo qualche professoressa. Sono sicuro che se non installate voi una macchinetta ci sarà qualcunaltro che lo farà al posto vostro, è per questo che vorremmo pensare insieme a voi una soluzione più intelligente rispetto alla "macchinetta del fresco in un angolo".
è come se per rimediare ad un problema di coscienza chi mette le macchinette del videopoker vada ad installare lì vicino una macchinetta con un videogioco "educativo".
Siamo contentissimi di poter dialogare con voi e vogliamo trarre il massimo da cio', ma se ci rispondete "che colpa puo' aver una macchinetta" noi rispondiamo che in effetti è chi le installa che ha colpe ed è responsabile (come nel nostro caso) di favorire comportamenti alimentati e sociali scorretti.

Concludo facendovi nuovamente i complimenti per la vs professionalità. Il marketing di cibi non salutari impiega 500 euro contro 1 euro utilizzato per promuovere stili di vita salutari. Noi ci accontentiamo di 1 euro, ma chi vuol fare marketing aggressivo, non dovrebbe poterlo fare nella scuola!

Distinti saluti
Meetup il Grillaio (www.ilgrillaio.blogspot.com)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile Michele,

mi perdoni, ma la sua offesa è davvero gratuita. Io le ho scritto quello che pensavo, non ero sotto dettatura di nessuno, nè ero pagata per rispondere al suo post. Detto questo, perdoni se mi sono ammalata e ho messo in secondo piano la risposta a una persona che pensavo non volesse continuare lo scambio con noi visto che ci ha scritto: "Ci piacerebbe poter collaborare con voi, ma lavoriamo in campi diversi e con obiettivi diversi." Mi sembra una risposta di chiusura e non vedo che cosa si possa rispondere a chi rifiuta la collaborazione. D'altra parte non vedo perché continuare a scrivere a una persona che si permette di offendere scrivendo: "La cosa particolare è che mostrava grande entusiasmo nel poter "collaborare" con chi come lei era fan di Beppe Grillo. ma c'è una grande differenza tra noi e loro (mirandola comunicazione). Loro prendono soldi per dire quello che dicono, noi no, casomai ci rimettiamo. Quindi, senza entrare nel merito della serietà dell'azienda di comunicazione, voi vi fidereste ciecamente di uno che è pagato per dirvi determinate cose?" ... Ammetto assolutamente la differenza tra noi (mirandola comunicazione) e voi. Noi non ci permetteremmo mai di offendere pubblicamente nessuno. Le pare fondata sui fatti la sua offesa? Io sono fan di Beppe Grillo e sto creando una mostra laboratorio permanente sulla sostenibilità ambientale nel podere dove ho scelto di far nascere la mia realtà di comunicazione. Lei può fidarsi di chi vuole, ma la prego, prima di offendere qualcuno pubblicamente, che sia una persona o un settore, si informi meglio. La saluto e credo che non ci siano assolutamente i presupposti per continuare lo scambio su premesse del genere. Lei offende senza conoscere le persone oggetto della sua offesa, lei offende senza conoscere il settore di cui parla e di cui si fa oppositore pubblico. un saluto deluso e amareggiato
Marisandra Lizzi
p.s. io non lavoro per una azienda che installa distributori automatici, ma per un'associazione che rappresenta il settore. Si informi meglio prima di lanciare dardi sul suo bersaglio, gentile Michele.

Anonimo ha detto...

Il signor Michele potrebbe anche aver sbagliato o offeso. Dico potrebbe.

In ogni caso ha anche portato argomentazioni molto forti contro l'uso delle macchinette. Avete intravisto soltanto le offese, signora Marisandra?

Anonimo ha detto...

Grazie per la risposta, signor Antonio, no, non ho visto solo le offese. Stiamo lavorando sul tema della qualità e della sicurezza alimentare in Confida - Associazione Italiana della Distribuzione Automatca da anni e in effetti i risultati iniziano a vedersi. Anche nella lettera aperta presente su questo blog sono citati diversi progetti realizzati con la collaborazione dell'Associazione. Tra parentesi in alcune zone esistono interessanti sperimentazioni anche sulla distribuzione di prodotti solidali. Qui trova gli articoli pubblicati sul tema e come vedrà molti riguardano proprio l'impegno sulla questione della corretta alimentazione:
http://www.confida.com/news/leggi_area.asp?ART_ID=1515&MEC_ID=9&MEC_IDFiglie=57

I distributori automatici sono un canale che ha tutte le carte in regola per aiutare nella lotta all’obesità e non il contrario. Rilanciamo provocatoriamente asserendo che le macchinette possono essere il braccio armato della salute, ma sta alle persone decidere che cosa distribuirvi. Se poi si vuole risolvere l’obesità infantile eliminando i distributori dalle scuole la questione non è banale, soprattutto se si considera che ai nostri bambini nelle scuole elementari e medie inferiori non è dato libero accesso ai distributori automatici che sono presenti solo in luoghi riservati al corpo docente e al personale di servizio e di sostegno, zone quindi sempre presidiate dagli adulti. Una tale azione avrebbe il solo effetto di sottrarre il diritto ad una normale pausa di ristoro agli adulti che lavorano in questi luoghi.

Da una ricerca CNR Avellino in collaborazione con l’ISA - Istituto di Scienze dell’Alimentazione, che ha preso in esame gli alunni di alcune scuole elementari di Avellino per verificare le cause dell’obesità, emerge che è inesistente l’influenza che i distributori automatici hanno rispetto all’insorgere di questa malattia nei bambini di età scolare. Il luogo che risulta essere più a rischio è proprio la famiglia, che acquistando pacchi di merendine che dispongono di 6-12-24 pezzi a confezione e lasciandoli al libero arbitrio dei figli, non attua un effettivo controllo sulle quantità assunte, magari, come conferma la ricerca di Swg realizzata per il Moige, il Movimento Italiano Genitori, davanti alla tv. Il vero problema, allora è l’educazione alimentare, che deve essere in primis una responsabilità della famiglia.

L’obesità infantile poi non è da attribuire a un cibo specifico. Non esistono alimenti da demonizzare, ma impegni seri da assumere insieme. Nessun alimento di per sé è dannoso. Quello che è importante è l’educazione alla giusta quantità e la sensibilizzazione all’importanza del moto. “Nessun alimento deve essere quindi escluso dalla nostra alimentazione, neppure la merendina – afferma da sempre Carlo Cannella, Presidente INRAN – Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione - la regola di base è assumere poco, ma di tutto”.

Ci auguriamo che anche la vostra Regione prenda contatti con la nostra associazione per sviluppare un piano di educazione e di corretta alimentazione.
Il nostro settore è già attivo in tal senso e ribadisce la sua assoluta disponibilità a collaborare con tutti gli attori coinvolti nell’educazione dei giovani.
Gli oltre 2 milioni di distributori automatici possono anche assumere un ruolo di informazione e di educazione del consumatore, ampliando la gamma di alimenti freschi in distribuzione, ma anche fornendo informazioni e consigli sulle caratteristiche nutrizionali e sull’educazione verso sani stili di vita. Un’adeguata conoscenza nutrizionale si acquisisce in famiglia, ma dal momento che si mangia sempre più di frequente fuori casa, anche la distribuzione automatica può aiutare in tal senso. Le potenzialità di essere strumento di comunicazione di questo “canale” sono oggi assolutamente sotto-utilizzate.

Quindi anziché demonizzare la macchinetta, per favore, facciamo un’analisi seria del problema. Altrimenti sarebbe come decidere di risolvere l’obesità eliminando i frigoriferi dalle case degli italiani.

Perdoni la lunghezza della risposta, ma qui sì, ho utilizzato comunicazioni già scritte e utilizzate in passato nella mia collaborazione lavorativa per l'azssociazione, collaborazione di cui vado assolutamente fiera.

Anonimo ha detto...

“Nessun alimento deve essere quindi escluso dalla nostra alimentazione, neppure la merendina – afferma da sempre Carlo Cannella, Presidente INRAN – Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione - la regola di base è assumere poco, ma di tutto”.

Una regola che fa molto comodo al sistema. Il Sig. Cannella è solo la voce ufficiale sul tema alimentazione, ma nn è l'unica. Le merendine sono piene di sostanze non propriamente salutari, ma si dice per ovvi interessi di mercato, che in quantità minime sono innocue. E' solo una presa in giro. Ma guardiamoci un po', noi non abbiamo bisogno dell'esperto di turno che ci dica quello che dobbiamo mangiare, quanto e quando dobbiamo mangiare. Riappropriamoci delle nostre vite(!), non abbiamo bisogno di esperti. "Medico, cura te stesso" diceva Gesù.
Guardiamoci questo bel video e meditiamo tutti insieme! --> http://www.youtube.com/watch?v=-wxKYzXFQCo

Anonimo ha detto...

Partendo con la premessa che non sono qui per prendere le parti di nessuno, comincerei il mio discorso dicendo che non credo sia il caso di scomodare Gesù per la non capacità dell'essere umano di scindere e scegliere cosa è giusto e cosa è sbagliato per lui...probabilmente si stà mettendo le mani nei i capelli da un pezzo per questo, chiedendosi dove ha sbagliato...comunque, ritengo che sia assurdo demonizzare e prendersela con un oggetto.
Piuttosto è l'utilizzo che ne viene fatto che va rivalutato.
Insomma se io genitore insegnassi a mio figlio che mangiare, in dosi corrette, una mela, piuttosto che uno yogurt, piuttosto che un panino o UNA merendina (tutti alimenti presenti anche nei distributori) non fa male, allora mio figlio non rischierebbe di avere problemi alimentari.
Per il ragionamento che viene impostato sopra (togliere le macchinette dalle scuole) allora bisognerebbe chiudere i supermercati solo perchè hanno le merendine, o il pandoro natalizio sui loro scaffali...inutile e alquanto stupido (permettetemi il termine) come gesto non credete?!
sarebbe come abolire le televisioni perchè passano il grande fratello...fortunatemente abbiamo la capacità di scegliere cosa guardare e cosa no e soprattutto cosa mangiare e cosa no.
credo fermamente che non sia per nulla utile demonizzare un oggetto, in quanto, come oggetto privo di capacità umane, non ha nessuna colpa.
Piuttosto impariamo e insegnamo ai nostri figli come mangiare, cosa è sano e cosa no, e in questo anche l'associazione Confida sta facendo il suo dovere...e poi scusate...volete dirmi che nessuno di voi ha mai mangiato una merendina...un pezzo di torta in più...un bicchiere di vino di troppo...e andiamo...non accaniamoci su problemi inutili...grazie per lo spazio.

Silvia

Anonimo ha detto...

Purtroppo il problema non è l'oggetto in questione(le macchinette), ma le menti diaboliche che ci sono dietro unitamente al fatto che non è per nulla vero che noi abbiamo capacità di discernimento incondizionata. Non è utile demonizzare un oggetto ma non è neanche utile il silenzio-assenso sugli stili di vita a cui siamo stati indotti come animali da laboratorio. Il mio punto di vista verte sul fatto che siamo trattati come "cavie", ci chiamano "consumatori" e questo non mi va giù perchè sono molto di più, un essere umano. Non possiamo continuare a vivere così, affidiamo sempre più il lavoro alle macchine e alla teconologia perchè noi siamo interiormente delle macchine e abbiamo proiettato fuori di noi quello che siamo. La questione è effettivamente di coscienza, ma quanta ce n'è rimasta?!
Minimizzare quello che in effetti non è il problema ma il sintomo di un problema molto più vasto è un modo per evitare di mettere in discussione seriamente lo status quo dei nostri stili di vita e di questa nostra società "evoluta". Ma è mai possibile che il pezzo di torta in più, la merendina, gli energy drink e quant'altro sono dei bisogni indotti, costruiti appositamente dalle società di marketing per creare solo profitto a spese della nostra salute e delle nostre coscienze?! Non è più tempo di delegare le nostre vite ai meccanismi socio-economici, di avere il coraggio di cambiare vita in accordo e in armonia col pianeta di cui siamo ospiti, è ora di riappropriarsi delle proprie vite e di prendersi la responsabilità ciascuno come individuo parte di un tutto organico. E' tempo di svegliarsi!

Anonimo ha detto...

è proprio perchè è tempo di svegliarsi che è importante educare più che demonizzare! educare a scegliere...mi dispiace che tu sia convinto che non siamo capaci di scegliere...ce chi si e chi no e non è sicuramente con il proibizionismo che le cose miglioreranno.

Anonimo ha detto...

"Nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo" (Johann Wolfgang von Goethe)

Dispiace a me che tu creda che io stia demonizzando e che stia spingendo nella direzione del proibizionismo. Si vede che ci muoviamo su frequenze differenti. Ribadisco il fatto che quello delle macchinette che distribuiscono alimenti è solo un sintomo come tanti altri, che rimandano al problema fondamentale della convivenza tra gli uomini e tra uomo e natura. Il mio vuole essere solo un invito a essere consapevoli, a volgere l'attenzione alla nostra interiorità, alla nostra coscienza, a comprendere che quello che chiamiamo realtà è semplicemente il frutto dei nostri pensieri, delle nostre credenze ormai consolidate e sui cui l'establishement fa leva per potersi sostenere. Crediamo di essere liberi di fare delle scelte sensate e "giuste" per l'evoluzione dell'umanità, ma non ci accorgiamo che essenzialmente non facciamo altro che alimentare le "metastasi" che abbiamo creato su questo pianeta.
Il mio vuole essere un appello alla coscienza degli uomini: osserviamo quello che abbiamo creato, guardiamoci negli occhi, non sappiamo chi siamo, che siamo venuti a fare su questa Terra(perchè non abbiamo tempo per questi problemi esistenziali e neppure tentiamo una ricerca(sic!)) e nonostante ciò ogni giorno siamo presi dai mille problemi che riguardano la nostra sopravvivenza e addirittura ci si preoccupa persino di salvaguardare la distribuzione automatica degli alimenti di dubbia utilità (da notare che la nostra alimentazione è fortemente condizionata dai ritmi di vita a cui siamo costretti e pertanto il cibarsi di alimenti scarsamenti nutrienti presenti nelle macchinette è un "bisogno" creato ad hoc nella nostra società evoluta) e parliamo di educazione alimentare in un contesto in cui gran parte di ciò che mangiamo è fortemente adulterato dal momento che i cibi subiscono delle alterazioni chimiche notevoli e "legalmente" rese occulte a tutti noi (Vedasi il libro "La cucina del Diavolo" di Gunther Schwab) per cui parlare di educazione alimentare risulta essere paradossale. E tutto questo perchè abbiamo perso il contatto con la terra da cui quel cibo "dovrebbe" provenire.
Non c'è un'intenzione proibizionista nelle mie parole e nè demonizzatrice, c'è piuttosto un' aspra critica al nostro sistema socio-economico che ci ha reso talmente schiavi da non riuscire a capire che il nostro vivere è ormai al servizio del profitto indiscriminato e allo sfruttamento barbaro di questo pianeta.

ilGrillaio ha detto...

Marisandra disse:
"Se poi si vuole risolvere l’obesità infantile eliminando i distributori dalle scuole la questione non è banale, soprattutto se si considera che ai nostri bambini nelle scuole elementari e medie inferiori non è dato libero accesso ai distributori automatici che sono presenti solo in luoghi riservati al corpo docente e al personale di servizio e di sostegno, zone quindi sempre presidiate dagli adulti. Una tale azione avrebbe il solo effetto di sottrarre il diritto ad una normale pausa di ristoro agli adulti che lavorano in questi luoghi"...

Gli adulti sono liberi di essere anche schiavi!
Il problema che noi abbiamo sollevato riguarda, infatti i bambini ed i ragazzini.
E l'abbiamo sollevato perchè in diversi casi, nelle nostra scuole comunali (elementari e medie) hanno libero accesso alle macchinette... E quando dico libero significa: chiedono di andare in bagno e trovano la macchinetta nel corridoio!!! Questo accade anche in qualche scuola elementare con il benestare/silenzio di molti dirigenti, docenti, genitori...
La scuola non è un supermarket!
A scuola non dovrebbe essere consentito bere acqua in bottiglia (insostenibile per l'ambiente e per le tasche).

ilGrillaio ha detto...

Mettiamo fuorilegge un certo tipo di pubblicità! Uno studio condotto dall'UE ha definito il marketing dei prodotti non salutari una delle cause dell'aumento dei cattivi stili alimentari di molti di noi.

Per ogni euro speso per "educare" come dite voi; se ne spendono 500 per "invitare" a comprare alimenti ed acqua in bottiglia che MAI compreremmo senza pubblicità-spegnicervelli.

Regolamentare gli "inviti a farsi male mangiando male" è fondamentale!

Otterremo così 2 risultati:
1. minore consumo di cipo spazzatura;
2. minore disinformazione;