L'ACQUEDOTTO SUL TAVOLO e L'ACQUEDOTTO SOTTO IL TAVOLO
Regione e AQP SpA nell'ALTRO TAVOLO TECNICO senza il Comitato “AcquaBeneComune”
PETRELLA: “Sul futuro di AQP è tempo di chiarezza in Regione Puglia”
Con
la presente anche io voglio esprimere la mia sorpresa in merito alla
nota diffusa il 5 maggio dall’ANCI Puglia avente come oggetto
“Servizio idrico. Primo incontro del Tavolo Tecnico AIP, Regione, ANCI, AQP”, istituito per iniziativa dell’AIP il 20 marzo scorso (qui di seguito TT-AIP).
La sorpresa non riguarda l’esistenza del
TT-AIP del tutto logica e legittima anche se c’è da domandarsi perché l’AQP faccia parte del
TT-AIP e non anche del tavolo tecnico Comitato Acqua-Regione (qui di seguito TT-CR).
La sorpresa è generata dal fatto che nella nota si riporta che il
TT-AIP ha ristretto la procedura di individuazione del nuovo soggetto gestore del Servizio idrico Integrato
unicamente a due possibilità:
-
l’indizione di una gara pubblica
-
l’affidamento in house con trasferimento di quote della Regione ai Comuni.
Da ciò emerge che il
TT-AIP esclude formalmente la presa in considerazione di una
terza possibilità, quella della trasformazione dell’AQP SpA in azienda
speciale.
La
sorpresa è del tutto legittima perché non è possibile supporre che la
Regione, membro del TT-AIP, non avesse informato il Consiglio regionale
della
restrizione operata dal TT-AIP allorché Il Consiglio
regionale ha finalmente istituito il “suo” TT-CR , sotto la pressione
insistente del Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune” e delle altre
associazioni/organizzazioni sottoscrittrici della campagna
“Acqua e Democrazia”, ben sapendo che il Comitato pugliese è notoriamente favorevole in priorità alla possibilità esclusa dall’TT-CR.
Come mai, allora, l’AIP ha accettato di fare parte del TT-CR partendo da posizioni che escludono
a priori la terza possibilità? A questo riguardo è molto più coerente e ragionevole
a posizione del Comitato Pugliese il quale, pur essendo favorevole alla terza soluzione, è disposto ad esaminare
e valutare comparativamente insieme agli altri membri del TT-CR tutte le soluzioni
possibili.
L’argomento
dell’AIP è esplicitamente ripetuto nella nota ANCI. Secondo l’AIP, la
normativa in vigore imporrebbe due sole soluzioni, quelle menzionate
nella nota. Pertanto la proposta dal Comitato Pugliese non sarebbe
ammissibile dalle norme vigenti. Si tratta di una tesi pubblicamente e
da tempo contestata dal Comitato pugliese e da numerosi altri organismi
ed esperti in Italia.
Per
questo, il Consiglio Regionale ha ammesso l’interesse e l’utilità di un
tavolo tecnico con la partecipazione del Comitato pugliese e altri
soggetti.
Se cosi non fosse stato, il Comitato Pugliese non avrebbe logicamente
accettato di partecipare
a tavolo tecnico nato come una truffa.
Alla luce della nota in questione, è legittimo
domandare alla Regione e all’AIP di chiarire cosa intendono quando affermano,
secondo la Nota ANPI, che il TT-CR è “prettamente politico” e la sua
funzione è di “legittimamente produrre tutti gli atti che saranno
ritenuti più opportuni per sollecitare
interventi nazionali di carattere normativo e per quanto attiene alla
tempistica futura”. Dobbiamo interpretare che, secondo loro, il TT-CR
può solo pensare alle eventuali modifiche legislative future di
competenza esclusiva del
Parlamento, e, che per quanto riguarda
la procedura di individuazione del nuovo soggetto gestore del
Servizio idrico Integrato, il campo di analisi del TT-CR resta ridotto
alle due possibilità sopraddette?
Qual è la posizione del Consiglio Regionale in proposito? Da che parte è? Pensa che il TT-CR
debba lavorare con rigore e profondità su tutte le tre
possibilità? Noi del Comitato siamo nel TT-CR per questo e con questo
spirito, senza esclusioni e manipolazioni. Abbiamo
già distribuito in seno al tavolo tecnico un primo documento esplicativo della nostra tesi sulla ammissibilità e
fattibilità giuridica della trasformazione dell’AQP in azienda speciale.
Aspettiamo di prendere conoscenza di note dettagliate esplicative delle
tesi contrarie e discuterle. Continueremo a produrre altre note e siamo
disposti a lavorare con rapidità anche attraverso gruppi tecnici più ristretti in seno al TT-CR, come da noi proposto all’ultimo incontro.
È
tempo di chiarezza. Noi abbiamo creduto e abbiamo fiducia
nell’iniziativa indotta dal Consiglio regionale. Non ci presteremo in
nessun modo a future eventuali mistificazioni
che denunceremmo con forza e vigore pubblicamente.
Prof. Dr. Riccardo Petrella,
Ex-Presidente dell’AQP
Membro della rappresentanza del Comitato pugliese Acqua Bene Comune
--
Comitato pugliese "Acqua Bene Comune"
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