martedì 24 aprile 2012

NON CON I MIEI SOLDI (ANCHE SE SONO POCHI)!


 


Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” la massima ghandiana è più che mai attuale in un momento storico in cui si decontestualizza tutto rendendoci di fatto impermeabili ad ogni senso di vergogna. Tutto ciò che ci accade intorno sembra non avere alcuna attinenza con la nostra vita, né lo viviamo come una conseguenza delle nostre scelte. A questo torpore fa da contraltare il tentativo pressante dei mass media di renderci costantemente partecipi, in modo assillante, dei capricci dello spread, delle “sofferenze” dei mercati e delle ansie degli investitori. Si esulta quando “l'indice Mib è in ripresa” e ci si angoscia quando “si bruciano miliardi di dollari in un solo giorno”!!! Questa altalena emozionale forzata (che pure ha i suoi effetti psicologici nell'animo dell'ascoltatore) sembra non avere una vera attinenza con la vita di ognuno di noi: perchè preoccuparsi di quello che può essere definito il più grande GIOCO D'AZZARDO LEGALIZZATO DI TUTTI I TEMPI? Chissenefrega? Non gioco mica in borsa io! Al massimo ho dei buoni fruttiferi postali!
In realtà la cosa ci riguarda eccome! Nessun TG ce lo dice: in quel gran casino di casinò ci sono anche i nostri soldi.
Si tratta di tutti i soldi che entrano nelle banche o nelle Poste e ne escono trasformati in prodotti finanziari irriconoscibili, che vanno ad alimentare il banco di quel gran casinò che è il mercato finanziario globale che crea ricchezza (virtuale) dal denaro, dalle cessioni dei crediti dello stesso denaro, dalle assicurazioni sulle cessioni dei crediti, dalle speculazioni sul fallimento dei debitori.
Sono anche i nostri soldi che contribuiscono alla mercificazione dell'acqua in cambio un buon rendimento (e che li vuoi gratis i miei soldi!!)
Sono anche in nostri soldi che fanno sì che la manodopera in alcuni paesi venga sfruttata senza nessun diritto sindacale, magari coinvolgendo anche bambini, privandoli di ogni parvenza di diritto umano (tutta la querelle sull'art. 18 non vi fa pensare che tra questi paesi potremmo esserci presto anche noi?).
Sono anche i nostri soldi che finiscono ad alimentare il traffico delle armi comprese le mine anti-uomo o le testate nucleari.
Sono anche i nostri soldi che vanno a “speculare” sul cibo di coloro che soffrono la fame.
Sono anche in nostri soldi che finiscono in scatole vuote alle Cayman o in altri paradisi fiscali. Oggi è più che mai necessario levarsi in piedi e gridare “NON CON I MIEI SOLDI” e convincere (noi stessi e chi ci sta intorno) che il cambiamento del mondo passa anche attraverso i nostri risparmi se solo decidessimo di informarci ed aprire gli occhi.
Ecco il perche della campagna di BancaEtica. (traddo dalla newsletter del GIT BancaEtica Bari)


 


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