mercoledì 17 giugno 2009

Tipi loschi per i boschi



Un vasto incendio sta bruciando ettari di bosco nei pressi del pulicchio, una delle zone più belle del Parco nazionale dell'Alta Murgia, nel territorio a cavallo tra Ruvo di Puglia e Gravina in Puglia (Bari), nei pressi della strada provinciale Altamura-Corato.
Il fuoco attivo da ieri mattina, ha bruciato per diversi chilometri il costone murgiano da Jazzo Pantano (salvo per un pelo) fin quasi alla pietra del Garagnone. Non completamente spente, le fiamme hanno ripreso a divorare ettari ed ettari (circa 80) di murgia anche nella mattinata di oggi. I roghi principale sembrano tre. Quello nelle immagini (poi spento da una squadra di uomini a terra) si trova a poche centinaia di metri dalla masseria Pantano e dal suo omonimo jazzo.

(adnkronos16.6.09) Sul posto stanno operando molti uomini a terra (Corpo forestale, protezione civile, vigili del fuoco, operai stagionali) mentre dall'alto stanno effettuando dei lanci per spegnere le fiamme ben 7 velivoli, 4 Canadair e 3 Fire Boss, fatti arrivare dalla Sala operativa (Soup) regionale(...) Il danno ambientale e' ritenuto molto grave, per diverse decine di ettari, ma non c'e' ancora una stima. Circa le cause si sospetta l'origine dolosa. Gli accertamenti avranno inizio quando saranno completate le operazioni di spegnimento che stanno proseguendo.

L'origine degli incendi è quasi sempre dolosa, questo è chiaro. Ciò che non è chiara è la gestione di queste calamità. Quanto è costato muovere per quasi 48 ore 4 canadair, 3 elicotteri e tutto l'ambaradan annesso e connesso? Quanto hanno rischiato tutti quegli uomini impegnati... e poi ci sono i boschi e la macchia mediterranea... quella quanto vale?
Perchè, allora non finanziare campagne di sensibilizzazione e di sorvenglianza del nostro risicato patrimonio naturale, boschivo? Perchè non premiare (finanziandone ulteriori rimboschimenti, per es) quei comuni che riescono ad evitare che i tipi loschi vadano per boschi coi fiammiferi sotto i baschi?

1 commento:

cosimo.forina ha detto...

Gazzetta Mezzogiorno Nord Barese
20 giugno 2009
Murgia,dopo gli incendi
Salva la zona del parco tra Minervino e Spinazzola
di
Cosimo Forina

Il versante tra Minervino e Spinazzola, sino a ridosso di Poggiorsini, è l’unico ad essersi salvato dal grave disastro dovuto ad incendi, per lo più di natura dolosa o frutto dell’incuria, che ha colpito nei giorni scorsi, ancora una volta in modo inesorabile, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Questa volta a rendere cangiante il colore del territorio per migliaia di ettari tra Ruvo, Gravina, Altamura, non è la psuedo steppa mediterranea o le aree fitte di vegetazione come quelle dei boschi, ma il nero desolante della fuliggine. Un attentato all’eco-sistema del territorio che richiede maggiore attenzione e azioni di salvaguardia. La Murgia è sempre più presa di assalto, nonostante riservi nuove affascinanti scoperte come quelle archeologiche venute alla luce tra Minervino e Spinazzola. Un patrimonio non censito, quello del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, non solo sotto il profilo naturalistico e ambientale. Quel che resta della Murgia non assalita dalla fiamme ora si racchiude per lo più nel perimetro di poche città. Il richiamo alla prevenzione, specie per gli incendi, alla salvaguardia, dovrebbe veder mobilitati tutti. Non solo il Corpo Forestale dello Stato, ubicato nella città di Gravina che con pochi uomini è costretto a vigilare su una estensione di migliaia ettari. A scendere in campo con l’Ente Parco, si spera, con maggiore responsabilità, sono chiamati i Comuni, la Regione Puglia e le due Province, quella di Bari e della Bat. Ci si augura che anche quest’anno il tratto di paese tra Spinazzola e Minervino sia salvato dalle fiamme. Se questo avverrà e perché la vigilanza sarà stata, come lo scorso anno, attenta e meticolosa. Episodi di attentati in questo senso non sono mancati alla cronaca. Uno tra tutti si ricorderà, il tentativo di mettere fuoco al bosco di “Murgetta Rossi” in agro di Spinazzola. Un incendio appiccato di primo mattino, domato fortunatamente dagli uomini della forestale di Gravina e dai lavoratori stagionali. Poiché è sempre difficile pensare alla sola autocombustione, la domanda è: chi preme a far attraversare la Murgia dalle fiamme e a quale scopo?