sabato 23 gennaio 2010

Acqua, memoria e Primarie



E' davvero divertente constatare come si viene considerati, di volta in volta, vicini ad un candidato o ad un altro pur mantenendo ferme le medesime idee.
Che per noi l'acqua sia un diritto e il servizio idrico privo di rilevanza economica e, quindi, gestito da enti pubblici lo diciamo da sempre. Il problema è che sono i politici a non essere sempre coerenti o i rappresentanti dei partiti a cambiare e a "costringerci" a prendere posizione nell'una o nell'altra direzione. Per esempio, non abbiamo mancato di stuzzicare Niki Vendola e criticarlo anche aspramente quando anziché ascoltare le ragioni del popolo dell'acqua, preferiva tenere linee più mediate come quelle espresse dall'assessore Losappio il 25 febbraio del 2009, oppure dare l'appoggio della Regione alla candidatura di Bari per il World Water Forum (quello gestito dalle Multinazionali dell'ACQUA!), poi ritirato. Quelli erano giorni in cui ci tacciavano per anti-vendoliani e ci accusavano di fare (indirettamente) il gioco del centrodestra. Oggi, anche grazie all'impegno costante del Comitato Pugliese Acqua Bene Comune, le cose sono cambiate e si è realizzata una situazione di dialogo e di condivisione di obiettivi. La Giunta regionale ha approvato una delibera, il 20 ottobre 2009, con cui si impegna a ricorrere alla Corte Costituzionale contro l'art. 15 (quello che privatizza i servizi idrici) e con cui si impegna ad approvare a breve una legge regionale che sancisca la trasformazione dell’Acquedotto Pugliese da S.p.A. ad ente di diritto pubblico, definendo così la totale fuoriuscita dell’acqua dalle leggi del mercato. La ripubblicizzazione non è stata ancora attuata (e l'impegno del popolo dell'acqua non mancherà di spingere per la chiusura rapida del processo) ma le premesse e il metodo sono quelli giusti. Quando abbiamo commentato positivamente questi atti del governo regionale, quando (con il Comitato Pugliese) abbiamo divulgato le posizioni di Vendola e Boccia sulla questione AQP (come abbiamo sempre fatto!), siamo stati "accusati" di essere vendoliani!
Tutto questo fa un po' sorridere, un po'...
In realtà quello che chiediamo a tutti i candidati/politici (Regionali e Comunali) è di difendere con parole e fatti l'acqua bene comune e di rendere possibile la difesa del diritto all'acqua attraverso una gestione efficiente e democratica, realizzabile solo con un ente di diritto pubblico e non con una S.p.A., anche se questa è partecipata dai Comuni (come sostiene Boccia nelle sue ultime dichiarazioni).
Ribadiamo, poi, come sia deprimente dover discutere di questo anziché dei NODI IRRISOLTI della POLITICA REGIONALE: la sanità e i rifiuti.
Che succederà ai siti di Grotelline e a Corigliano se vincerà Vendola? E se vincerà Boccia?
Quale alternativa agli inceneritori che esistono o sono stati autorizzati sul nostro territorio (almeno cinque!!!)? Quale scudo di fronte alla malasanità che tanto è intrecciata con il business dei rifiuti e che vede ad Altamura una metastasi importante di questo cancro? Quando sono le idee ed i programmi e non le persone al centro della riflessione politica si rischia sempre di essere considerati NEMICI dagli uni e dagli altri, ma per noi non esiste ALTERNATIVA a questo modo di affrontare gli appuntamenti elettorali.
Il voto LIBERO è il VOTO INFORMATO.
Si faccia memoria dei percorsi dei candidati e ognuno scelga secondo coscienza.
Ma soprattutto continuate - come continueremo noi - a chiedere chiarezza ai politici (di ogni colore) sulla GESTIONE DEI BENI COMUNI anche dopo gli appuntamenti elettorali.


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