sabato 16 gennaio 2010

L'ACQUA può Aspettare?!?



Agrigento è la città peggiore d'Italia per la qualità della vita. E' quanto si evince dalla statistica annuale del Sole 24 Ore. E se si parla di VITA, si parla di ACQUA che ad Agrigento dal 2008 è gestita (indovinate un po?) da una società privata GIRGENTI ACQUE SPA.
E' l'ennesimo esempio, semmai ce ne fosse bisogno, di cosa significa affidare il servizio idrico a società private. I cittadini di Sciacca si sono visti recapitare bollette anche da 20.000 euro (scarica il dossier di L'ALTRASCIACCA.IT).

(...) Nella provincia notoriamente più assetata d'Italia i militari fanno la guardia alle condotte idriche per contrastarne i furti. Sul tavolo del procuratore della repubblica sono arrivate tremila firme di cittadini che chiedono che si indaghi sulla Girgenti Acque la società privata a cui l'Ato idrico ha affidato il servizio e che ha inviato bollette salatissime ("pazze" dicono ad Agrigento) stabilite senza la necessaria lettura dei contatori, ma con il sistema del pagamento forfettario e dei conguagli. La media delle bollette è di oltre 500 euro, contro i 229 della media nazionale (ma sono arrivate anche bollette con pagamenti a conguaglio di tre e quattromila euro). Un paradosso che emerge da un'indagine di Cittadinanzattiva che ha preso in esame, per tutti i capoluoghi di provincia italiani, il servizio idrico integrato (acquedotto, canone di fognatura e depurazione, quota fissa o ex nolo contatori) in riferimento al costo annuo sopportato da una famiglia di tre persone che consuma mediamente 192 metri cubi d'acqua ogni anno. Ad Agrigento il costo del servizio è aumentato in modo particolare negli ultimi due anni, da quando è gestito da Girgenti Acque, con un incremento del 38%. (leggi tutto articolo da manifesto.it del 15/01/2010)

Diversi sono i consigli comunali della Sicilia che si sono riuniti per sancire i principi della legge di iniziativa popolare: l'acqua è un diritto, il servizio idrico è un servizio privo di rilevanza economica.
Meditate gente, meditate sindacati, meditate consiglieri Altamurani.



E' stato pubblicato l'ordine del giorno unico per tutte e 7 le sedute di gennaio e febbraio del Consiglio comunale: l'integrazione dello statuto, con l'introduzione del diritto all'acqua e della considerazione del servizio idrico come privo di rilevanza economica, manca!
Non ci spieghiamo il motivo di questa scelta, tenuto conto delle 2208 firme di cittadini e dei 19 consiglieri (17+2) che hanno firmato la proposta di deliberazione per l'integrazione dello statuto.
Anche il Sindaco si è detto pubblicamente favorevole.
Al popolo dell'acqua non bastano le DICHIARAZIONI, servono i FATTI!
Non ci interessano le firme se non corrispondono ad una reale impegno per l'ACQUA BENE COMUNE!

Venerdì 22
gennaio ore 20.15, si terrà il 16°
incontro Acqua si nasce Pubblica si Resta c/o salone parrocchiale S.M. CONSOLAZIONE (clicca qui)

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