Al governo l'antistato, al governo l'antipolitica, l'antiUOMO, l'andiDONNA.
Al governo la cultura dell'IPERMERCATO GLOBALE dove la vita è un prodotto da scaffale.
(da lerane.wordpress.com)
Gratta gratta il banco vince. Sempre
Si diceva che la legalizzazione delle scommese doveva servire a togliere il business alla criminalità organizzata. Si diceva che la legalizzazione delle slot machine doveva servire a togliere di mezzo le bische clandestine. Ma non è che gratta e vinci, lotterie e via estraendo servono solo a togliere soldi ai tantissimi che ne hanno pochi per premiare non più di una dozzina di fortunati l’anno e rimpinguare le finanze di uno stato sempre più biscazziere?
I giochi gestiti dai monopoli hanno incassato nel 2009 54,4 miliardi di euro e il montepremi di ciascun concorso non supera mai il 70% delle giocate (il banco, quindi, può contare su una vincita sicura del 30%). Si parla tanto (in tv, sui giornali) di febbre da superenalotto e jackpot miliardari, ma nei fatti la fonte di reddito più pingue per i monopoli sono proprio le new slot installate in bar e tabaccherie: a dicembre scorso, ad esempio, le macchinette hanno mangiato circa la metà (2,6 miliardi di euro) dei 5,3 miliardi di giocate totali; un altro miliardo e mezzo circa è arrivato da lotto e lotterie, mentre il superenalotto ha raccolto 335 milioni.
Domanda: avete notato la tipologia del giocatore tipo di slot machine? Vi sembrano, generalmente, persone che si possono permettere di perdere ogni giorno – come mediamente avviene – 10, 20 o 50 euro? 300, 600 0 900 euro al mese? Il fatto è che la mossa statale di spostare le slot nei luoghi della spesa quotidiana ha reso familiare il gioco d’azzardo a una moltitudine di persone (pensionati, casalinghe…) che prima mai si sarebbero sognate di entrare in una bisca clandestina, ha creato una sorta di tassa occulta che pagano soprattutto le categorie a basso reddito, sta facendo crescere il numero di gioco-dipendenti che si impegnano pure le mutande per infilare l’ennesima monetina nelle slot.
Ora è partito anche un altro gioco: turista per sempre. Gratta e vinci che promette un vitalizio di 6mila euro al mese per venti anni, oltre a 200 mila euro da incassare subito e un bonus finale di 100 mila euro. Due domande: 1)quanto dovranno spendere gli italiani per mandare in vacanza un unico loro connazionale? 2) Tutta questa fantasia statale non sarebbe meglio indirizzarla alla creazione di reddito piuttosto che spacciare promesse di vincite facili?
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